Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Lo shiatzu in giapponese significa «pressione con le dita»
• Lo shiatzu in giapponese significa «pressione con le dita». un massaggio terapeutico che appartiene a un antico sistema di medicina orientale. Non a caso si basa sugli stessi princìpi dell’agopuntura e mira a ristabilire uno stato di equilibrio e di armonia interna. Si tratta di una tecnica corporea che si serve delle mani e delle dita e che ha come scopo quello di liberare i meridiani (quei canali all’interno del corpo umano dove, secondo la tradizione orientale, scorre l’energia vitale) per permetterne una migliore circolazione. Il dolore e la malattia sarebbero infatti il risultato di uno squilibrio energetico.
• Lo shiatzu può rappresentare un utile aiuto nei casi di stress, tensione, emicrania e dolori in genere. Va bene sia per i disturbi psichici (come l’ansia o gli stati depressivi) sia per quelli dello scheletro (lombalgie, dorsalgie e cervicalgie).
• Prima di iniziare le sedute di shiatzu, è sempre meglio avere un colloquio con il terapista per verificare che non abbiate infiammazioni, disturbi nervosi o esaurimenti, fratture o ernia del disco. In questi casi, infatti, ma anche se state seguendo una cura al cortisone, il massaggio è sconsigliato. E comunque è sempre meglio che il terapista si consulti con il vostro medico personale. Se non ci sono controindicazioni, il trattamento può essere ripetuto più volte nella settimana.
• Il massaggio shiatzu viene praticato su un futon, un materasso di fibre naturali di tradizione giapponese. Il terapista si serve solo delle mani e non usa creme, oli o strumenti. Il costo della seduta (da 45 minuti a un’ora) oscilla da un minimo di 60.000 a un massimo di 120.000 lire.
• Se i massaggi shiatzu sono eseguiti a regola d’arte, dopo il trattamento avvertirete una sensazione di leggerezza e di rilassamento generale. In qualche raro caso potreste avere piccoli disturbi, come leggeri mal di testa o vertigini temporanee (che passano, però, in pochi minuti).
• Il massaggio shiatzu si può conciliare con una cura di tipo tradizionale, non esiste nessun tipo di controindicazioni. Per lungo tempo, tra i medici tradizionali e i terapisti shiatzu non è corso buon sangue. Ma oggi, i rapporti sono molto migliorati. Anzi, è sempre più frequente che i medici tradizionali consiglino un ciclo di terapia ai loro pazienti, oppure che seguano essi stessi un corso di shiatzu per apprenderne i segreti.
• Assicuratevi che il vostro terapista sia diplomato e che tenga il suo diploma ben in vista. Sappiate che la Federazione di shiatzu Aifs (tel.081/668426) ha preparato un codice deontologico che (in assenza di leggi specifiche) costituisce l’unico testo di riferimento per la categoria.
• parola giapponese che indica i punti dove praticare lo shiatzu. Gli tsubo (gli stessi dell’agopuntura) si trovano lungo i meridiani energetici e si sollecitano con il palmo, le dita, i pollici, le nocche, ma anche con ginocchia e piedi.
• binomio fondamentale dello shiatzu, come di tutte le altre discipline orientali. il naturale alternarsi degli opposti (bianco-nero, bene-male, ecc.) che genera l’equilibrio nel cosmo e nell’organismo.
• WATSU cioè «water shiatzu», variante recente che si pratica in acqua. Consiste nello stare a galla in una vasca d’acqua calda, cullati da un terapista.
• KI in giapponese vuol dire energia (l’equivalente del «chi» cinese).