Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  luglio 30 Sabato calendario

Perché amiamo

• Dopamina. Sostanza chimica che stimola la concentrazione dell’attenzione verso uno scopo preciso e alza i livelli di testosterone, l’ormone del desiderio sessuale. Nell’uomo, come in altri mammiferi, si riscontra a livelli elevati durante l’innamoramento.
• Norepinefrina. Derivato della dopamina, causa euforia, intensa energia, insonnia e mancanza di appetito (tipici della fase dell’innamoramento). Aumenta la capacità mnemonica, il che spiega l’attitudine della persona innamorata a conservare i minimi dettagli delle azioni del partner e dei momenti trascorsi insieme.
• Nucleo caudato. Occupa una vasta area a forma di C vicino al centro del cervello dell’uomo, e fa parte del ”cervello rettile”, così chiamato perché si tratta di una regione che si è evoluta molto prima della comparsa dei mammiferi, circa 65 milioni di anni fa. Parti del corpo e della coda del caudato si attivano quando un innamorato guarda la foto della persona amata. Il caudato fa anche parte del ”sistema di ricompensa”, regione del cervello che aiuta a discriminare tra varie ricompense, individuarne una possibile, preferirla sulle altre, motivare la conquista di un premio e pianificare azioni per ottenerlo.
• ATV. Area tegumentaria ventrale, localizzata nella parte centrale del sistema di ricompensa, rappresenta la via dopaminergica principale, che distribuisce dopamina a molte regioni del cervello, incluso il nucleo caudato. Mentre irrora varie aree di dopamina, produce attenzione focalizzata, energia intensa, motivazione a ottenere una determinata ricompensa e sensazioni di euforia, perfino mania, tipiche manifestazioni dell’amore.
• Cielo. "Il cervello è più esteso del cielo" (Emily Dickinson).
• Attenzione focalizzata. Il pensiero ossessivo della persona amata: "Una malattia dell’attenzione che si verifica in una persona normale" (Ortega y Gasset, filosofo spagnolo).
• Serotonina. Così come nei pazienti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo, negli amanti, ossessionati dall’amato, si rilevano bassi livelli di serotonina, causati dall’aumento di dopamina e norepinefrina. Questa carenza spiega anche da un punto di vista chimico la depressione che segue al fallimento di una relazione (bassi livelli di serotonina sono anche associati al suicidio).
• Testosterone. Ormone che stimola il desiderio sessuale, è in circolo nell’uomo a livelli altissimi tra i venti e i trent’anni. Nelle donne aumenta nel periodo dell’ovulazione, e non diminuisce con la menopausa, anzi: con la riduzione degli estrogeni i livelli di testosterone e degli altri ormoni androgini si manifestano in tutta la loro pienezza (in uno studio su un campione di donne di mezza età, quasi il quaranta per cento si lamentava di non fare abbastanza sesso).
• Attaccamento. Fase successiva all’innamoramento se il rapporto si stabilizza. Un proverbio brasiliano dice: "L’amore nasce in uno sguardo e matura in un sorriso". Questa sensazione di fusione col partner è stimolata da due ormoni, la vasopressina e l’ossitocina, prodotti dall’ipotalamo e dalle gonadi. Secreti durante la stimolazione dei genitali, dei capezzoli e durante l’orgasmo, contribuiscono anche alla sensazione di unione dopo l’accoppiamento. La vasopressina è anche responsabile dell’istinto paterno nell’uomo, mentre l’ossitocina, che è rilasciata in grande quantità durante il parto (provoca le contrazioni dell’utero e stimola le ghiandole mammarie alla produzione di latte), è responsabile dell’attaccamento della mamma al figlio.
• Maglietta sudata. Nome di un esperimento a cui fu sottoposto un gruppo di donne, che annusando una serie di magliette sudate per decidere quale fosse la più sexy, scelsero quelle di uomini con sistemi immunitari diversi ma compatibili con il loro. Inconsciamente erano attratte da uomini in grado di aiutarle a generare figli diversi da un punto di vista genetico.
• Proporzioni. Negli anni Novanta lo psicologo Devendra Singh mostrò a un gruppo di maschi americani una serie di disegni raffiguranti giovani donne, chiedendo di indicare le più attraenti. La maggior parte scelse donne con una circonferenza vita che misurava il settanta per cento di quella dei fianchi. Lo stesso esperimento portò a risultati analoghi in Gran Bretagna, Germania, Uganda, India, Australia, dimostrando, secondo lo psicologo, che si tratta di una preferenza finalizzata alla ricerca di una potenziale partner sana e fertile. Diverso da donna a donna, infatti, questo rapporto tende ad avvicinarsi in tutte al settanta per cento durante l’ovulazione e facilita la gravidanza, mentre le donne che si discostano molto da questa proporzione rimangono incinte più difficilmente, spesso in tarda età e sono più soggette ad aborti spontanei.