Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 21 ottobre 2000
Quel poco che abbiamo capito del mondo facendo i Turisti per Caso
• Il 19 giugno scorso, Giovanni Paolo II ha inviato un messaggio alla XXII Giornata Mondiale del Turismo per mettere in guardia i turisti di tutto il mondo dai villaggi vacanze e dal turismo sessuale: "Occorre fare tutto il possibile perché il turismo non diventi in nessun caso una moderna forma di sfruttamento, ma sia occasione per un utile scambio di esperienze e per un proficuo dialogo tra civiltà diverse. Molte volte invece diventa un’opportunità per vendere prodotti "esotici". Ecco allora che sorgono centri vacanze sofisticati, lontani da un contatto reale con la cultura del Paese ospitante o caratterizzati da un "esotismo" superficiale ad uso dei curiosi assetati di nuove sensazioni. Purtroppo questo desiderio sfrenato giunge qualche volte ad aberrazioni umilianti come lo sfruttamento di donne e bambini per un commercio sessuale senza scrupoli, che costituisce uno scandalo intollerabile Per soddisfare il desiderio del maggior numero dei turisti si ricorre ad una etnicità ricostruita, il contrario di ciò che dovrebbe essere un vero dialogo tra le civiltà, rispettoso della autenticità e della realtà di ciascuno". Commento di Mimmo De Santis, direttore del villaggio Serra degli Alimini, a Otranto: "Invito il Papa a venire a trovarci. Si accorgerà che la vita in villaggio non è così come la descrive. Ogni domenica, nel teatro, si svolge una Messa di fronte a oltre 500 persone".
• Fiorello: «Quando facevo l’animatore nei villaggi vacanze, appena c’era una cliente che voleva andarsene perché non si divertiva abbastanza, l’affidavano a me. Ero l’unico capace di farle cambiare idea e di convincerla a restare».
• L’Anno Santo ha portato Roma in cima alle preferenze dei turisti. Sono stati oltre 24 milioni gli arrivi nella capitale, tra turisti e pellegrini, per un totale di 75,8 milioni di presenze durante tutto il 2000. Dall’estero sono affluiti nel nostro paese 53mila miliardi di lire. Secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, si tratta però di un successo che va gestito facendo attenzione ai punti deboli: «Il turismo italiano fatturerà 150mila miliardi. E’ tuttavia preoccupante che, di questi, ben 75mila si siano concentrati in periodi precisi: Natale, Pasqua e i tre mesi estivi. Urge una politica di destagionalizzazione». Il turismo è stato favorito anche dalla debolezza della lira rispetto a monete come dollaro e yen, che ha reso convenienti le vacanze italiane per americani e giapponesi. L’effetto-Giubileo è stato importante a livello d’immagine: secondo Bocca, «musei, strade, bellezze italiane si sono visti in tutto il mondo e questo può rappresentare un grande investimento». I maggiori incrementi si sono avuti per la montagna (+4,4%); seguono le città d’arte, i laghi, le terme e il mare. Molto positivo anche il bilancio dell’agriturismo.
• Per affittare un ombrellone e due lettini per un giorno, a Sperlonga si spende circa 83 mila lire, a Sabaudia 68 mila lire (15 mila lire in bassa stagione), e a Gaeta 60 mila lire. Nel 2000 gli aumenti maggiori si sono registrati ad Alghero (+30 per cento), Taormina (+15 per cento), Versilia (+14 per cento), Positano (+7 per cento), Tarquinia (+7 per cento).
• L’8 per cento dei turisti americani viaggia portando con sé il proprio animale domestico.
• Nel 1500 a. C. i faraoni egiziani trascorrevano le vacanze nelle loro ville sul delta del Nilo. I romani andavano al mare a Napoli, Baia, Pozzuoli.
• Il gap year (l’anno sabbatico dei ragazzi inglesi fra il liceo e l’università) per i figli di Carlo e Diana d’Inghilterra. William, primogenito, ha trascorso dieci settimane nel villaggio di Tortel, in Patagonia, lavorando come volontario alla costruzione di una strada. Suo fratello Harry farà il cameriere nel ristorante (due stelle secondo la guida Michelin, fra dei migliori in Svizzera) dell’hotel Walserhof, a Klosters, dove di solito trascorre le vacanze invernali con la famiglia.
• In Russia, chi non può permettersi una vacanza vera e propria ha l’abitudine di trascorrere il tempo libero bevendo e mangiando in compagnia di amici. I più ricchi, invece, lasciano la città il venerdì sera per raggiungere le loro case di campagna dove vanno a funghi, coltivano l’orto o nuotano nel ghiaccio (attività che i russi chiamano "fare il tricheco").
• Il comune di New York ha speso 200 milioni in una settimana per ospitare i senzatetto malati di Aids in alcuni dei più esclusivi hotel di Manhattan. Tra gli alberghi scelti il Sofitel (750 mila lire a notte), il Doral Park e il Best Western Seaport Inn (400 mila lire a notte). Alberghi più economici a Queens, Brooklyn o nel Bronx erano già al completo per le vacanze pasquali.
• Almeno la metà dei circa 300 giovani legati ai centri sociali avrebbe lasciato Torino per andare in ferie. I 12 spazi occupati in città sono restano presidiati, ma con gruppi ridotti al minimo. In Italia, le mete preferite dagli anarchici sono Toscana, Sardegna e Roma, all’estero Grecia e Spagna. Gli autonomi preferiscono la zona del Chiapas, in Sud America. Le vacanze vengono finanziate con il ricavato dei concerti organizzati nei centri sociali.
• In Chiapas, la regione messicana dove sono attivi i guerriglieri zapatisti del Subcomandante Marcos, i turisti che vanno lì apposta per vedere i guerriglieri sono chiamati "zapaturisti".