Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Tre dita indolenzite, gli occhi un po’ arrossati, quel leggero mal di testa che non vuole saperne di passare
• Tre dita indolenzite, gli occhi un po’ arrossati, quel leggero mal di testa che non vuole saperne di passare... Sintomi comuni che di solito ricolleghiamo a malanni passeggeri, raffreddori, stress. Invece il colpevole è uno solo ed è più vicino di quanto immaginiamo: il computer. Chiariamo subito, non è il vostro Pc ad essere pericoloso, ma l’utilizzo esagerato o sbagliato che se ne fa. Sì, perché le patologie collegate a un cattivo uso del computer sono tante. Gli esperti le ricomprendono nella famiglia delle Rsi (Repetitive strain injuries, cioè lesioni da sforzi ripetitivi), traumi causati da un movimento ripetuto in continuazione: digitare per ore su una tastiera o restare seduto troppo a lungo con una postura errata. C’è la sindrome del tunnel carpale (un disturbo del nervo mediano, all’interno del polso che colpisce i maniaci del mouse), l’astenopia oculare (occhi arrossati e mal di testa da monitor) ecc. La medicina non ha ancora certezze assolute: «Sul tunnel carpale, ad esempio, non è stata dimostrata una correlazione tra la patologia e l’utilizzo del mouse», dice Luca Padua, coordinatore nazionale del gruppo di studio sulla sindrome del tunnel carpale. Ma il problema resta.
Ci sono persino disturbi di tipo psichico. «Sono dovuti soprattutto a Internet e al rapporto morboso che talvolta si instaura tra chi naviga e la Rete», spiega Tonino Cantelmi, psicologo a Roma. «La Iad (Internet addiction disorder), è una vera sindrome di dipendenza con tanto di crisi d’astinenza, stati d’ansia e stati depressivi. C’è anche la cosiddetta ”rabbia da computer”: esplosioni di furore, insulti e vandalismi che hanno come vittima il Pc».
• Può essere un piacere a cui non sapete rinunciare. O una necessità che dovete sopportare (per lavoro). Di certo, quando siete al computer dovete osservare un’unica regola: mai esagerare. Quasi tutti siedono davanti al monitor con una postura sbagliata, una sedia troppo bassa, una luce troppo potente. Sembrano dettagli, ma sono aspetti fondamentali per non ritrovarsi a combattere con piccoli acciacchi che possono trasformarsi in qualcosa di più serio. I consigli di Daniela Colombini, medico del lavoro ed ergonomo certificato europeo di Milano.
Il mouse. Deve stare nella linea del fianco, il più vicino possibile al corpo, in modo da diminuire la tensione dei muscoli del collo e della spalla. Fate attenzione a non distorcere il polso durante l’uso: deve essere in linea con l’avambraccio.
La tastiera. Va sistemata proprio di fronte a voi. Quando digitate, lasciate un po’ di spazio per scrivere con facilità, e rilassate le spalle. Gli avambracci vanno tenuti ben appoggiati sul tavolo evitando gli spigoli.
Lo schermo. Va posto di fronte a voi, con il bordo superiore all’altezza
dello sguardo. La distanza dagli occhi deve essere di circa 50-70 cm, sempre che i caratteri siano leggibili. Variate l’inclinazione e regolate i contrasti.
La sedia. Deve essere regolabile per le gambe e la schiena. Il tronco va appoggiato allo schienale, meglio se inclinato leggermente all’indietro. I piedi devono essere ben piatti al suolo in modo da distribuire meglio il peso.
Il tavolo. importante che l’altezza consenta di avere gli avambracci paralleli al pavimento e i polsi in posizione neutrale. Non usate scrivanie troppo piccole che vi costringano in una posizione scomoda.
La finestra. No alle fonti di luce alle spalle o di fronte: il riflesso sullo schermo può causare disturbi visivi o costringervi in una posizione errata
(e dannosa). Usate tende adatte al lavoro su Pc: le migliori sono le veneziane.
• Mal da computer. Le 6 regole d’oro.
Tieni lontano il Pc da altri apparecchi. Evitate di accumulare troppi dispositivi elettronici vicino al computer (e a voi). Cellulari, fax, telefoni cordless, radio, palmari, televisioni e stampanti emettono onde elettromagnetiche che possono nuocere alla salute.
Elimina i riflessi dallo schermo. Inclinate lo schermo per ridurre i riflessi. Se volete individuare ed eliminare le fonti luminose,il modo migliore è osservare il monitor da spento. Se i riflessi delle luci persistono, spegnetele e usate una lampada da tavolo.
Fai pause brevi, ma frequenti. Fate di continuo piccole pause. Ogni due minuti allontanate le mani dalla tastiera per almeno qualche istante. Ogni 15 minuti è necessario un break per rilassare i muscoli e non affaticare il cervello.
Prevedi del moto nel tuo lavoro. Meglio non restare sedute per lunghi periodi. Fate in modo di alzarvi ogni tanto. Un trucco? Mettete la stampante in un punto della stanza per cui vi sia impossibile usarla senza abbandonare la sedia.
Vacci piano con il mouse. Alternate l’uso del mouse con altri dispositivi (touchpad, trackball): darete un po’ di riposo ad alcuni muscoli, facendone lavorare altri. Attenzione a non stringerlo troppo e a non pigiare con forza sui tasti.
Usa strumenti ergonomici. Utilizzate attrezzature ergonomiche, adattabili cioè alle vostre esigenze personali. Sul mercato si trova di tutto, dal mouse alla tastiera, dalla sedia al tavolo. L’importante è stare comodi.
• Bambini e computer. Precauzioni.
Se usa troppo il computer. «Il computer, a differenza della Tv, è un mezzo interattivo con cui è facile costruirsi un mondo alternativo a quello reale» spiega Paolo Beneventi, animatore pedagogico a Brescia. «Per non fargli credere che la realtà è quella che vive con il suo Pc, passate un po’ di tempo con lui davanti al computer».
Se già naviga su Internet. importante stargli al fianco per evitare che incappi in siti non adatti alla sua età. «La presenza di un genitore può anche essere di stimolo: un bambino può essere orientato verso siti che lo portano a essere soggetto attivo, conoscendo nuovi amici di penna, mostrando i propri disegni ecc. Ci sono indirizzi web fatti apposta, per esempio quelli delle scuole».
Se passa le ore davanti ai videogiochi. «I videogiochi hanno regole certe: se sei bravo vinci, se sbagli perdi. Questa situazione tranquillizza i bambini e li fa sentire protetti. giusto che facciano un po’ d’esperienza, ma bisogna essere inflessibili con i tempi e non lasciarsi prendere la mano. Un’ora al giorno è più che sufficiente».
Se preferisce il computer agli amichetti. Il computer può anche essere un valido strumento per socializzare. «Invitate gli amici di vostro figlio a casa per giocare tutti insieme, imparerà a capire quanto sia più divertente giocare con gli altri che non da solo. Sta a voi, in un secondo momento, provare a convincerli a fare qualcos’altro».
Se con il Pc fa sempre gli stessi giochi. I computer di oggi hanno straordinarie potenzialità. « importante spingere il piccolo a sperimentare e a scoprire tutte le possibilità che gli offre: creare disegni o musiche, imparare la storia o la geografia. Non è vero che i videogiochi siano tutti violenti o futili, ce ne sono anche di interessanti ed educativi ai quali possono partecipare pure la mamma o il papà».
• Dedicato ai patiti dei messaggi con i cellulari. Chi è abituato a inviare decine di Sms ogni giorno, dovrebbe preoccuparsi per la salute delle articolazioni delle sue mani. A sostenerlo è Andrew Chadwick, direttore della Rsi Association britannica. «Sta nascendo una nuova patologia, chiamata Text message injury, che rischia addirittura di trasformarsi in un’epidemia, colpendo migliaia di persone, soprattutto tra gli utenti più giovani, causando infiammazioni e dolorosi gonfiori... I movimenti brevi non permettono la circolazione del sangue, e le dita finiscono per agire come un motore senza benzina».
• Mal da computer. Esami. Non esistono medici specializzati nel trattamento del «mal da Pc». Ogni diversa patologia va affrontata con il singolo specialista: l’oculista per l’astenopia, l’ortopedico per i dolori alla schiena e alle articolazioni ecc. Per scoprire se si soffre della sindrome del tunnel carpale, ad esempio, ci sono vari modi. Potete ricorrere all’elettromiografia, che studia la conduzione del nervo mediano, o anche fare un test a casa vostra. Ne esistono due: la prova di Phalen e quella di Tinel. La prima consiste nel tenere le mani palmo a palmo con i gomiti flessi per circa un minuto, la seconda si esegue premendo sul nervo all’altezza del polso. In entrambi i casi, se avvertite dolore, avete bisogno di cure.
• Cure per il mal da computer. La fisioterapia è utile nella gran parte dei casi, ma il fisioterapista deve essere specializzato nel trattamento delle Rsi, le lesioni da sforzo ripetitivo. La riabilitazione fisica serve a restituire flessibilità, resistenza e forza alla muscolatura di braccia, schiena e collo. Molto indicata è anche la laserterapia, soprattutto per la cura del tunnel carpale. Lo stretching aiuta a liberare i nervi che sono compressi tra gruppi di muscoli troppo tesi. Infine, potete praticare la ginnastica posturale: serve a ristabilire un equilibrio tra i muscoli usati in eccesso, che tendono a irrigidirsi, e quelli sottoutilizzati, che invece si indeboliscono.
• Cure per il mal da computer. Se il ricorso alla fisioterapia non dà gli effetti sperati, potete sempre ricorrere a una cura a base di antinfiammatori. Solo nei casi più gravi, e dopo aver sentito il parere di un medico, a iniezioni di cortisone. «L’intervento chirurgico, per quanto riguarda la sindrome del tunnel carpale, avviene in anestesia locale», dice Luca Padua, «e risolve il problema nel 100% dei casi. Non bisogna però essere precipitosi. Basti pensare che, in un terzo dei casi, il disturbo regredisce da solo».
• Cure per il mal da computer. Ostepatia, chiropratica e kinesiologia. Trattare le Rsi con l’osteopatia significa combinare un massaggio del tessuto profondo del collo, delle spalle e delle braccia, con la mobilitazione delle giunture del gomito e del polso. I risultati sono validi se la patologia è ancora in una fase iniziale. La chiropratica agisce invece sulla spina dorsale, che viene manipolata e sottoposta a trazioni manuali. Vengono anche usati impacchi caldi o freddi. Il trattamento può rivelarsi molto efficace nella cura di sintomi leggeri, e soprattutto immediato. La kinesiologia unisce in sé principi della chiropratica e della medicina orientale. Una volta identificato il punto dolente, si procede utilizzando varie tecniche: dal massaggio sui punti di agopuntura al frizionamento dei muscoli. Sono sufficienti tre sedute per notare i primi miglioramenti.
• Cure per il mal da computer. Psicoterapia. I disturbi di natura psichica colpiscono soprattutto chi naviga in Internet. «Sono stati riscontrati tre malesseri psicopatologici», dice Tonino Cantelmi. «Il primo è la Iad, che porta a un abuso della Rete; il secondo è la depressione da Internet: più si resta connessi e più ci si sente depressi quando si è lontani dal web; il terzo è la patologia più grave, ma anche più rara: si chiama dissociazione videoterminale e consiste in crisi d’identità, allucinazioni e altri disturbi della personalità. Solo in questo caso è necessario ricorrere a una terapia farmacologica, negli altri invece è sufficiente un ciclo di sedute di psicoterapia. Il problema è che spesso le persone affette da questi problemi non vogliono farsi curare. Di recente i genitori di un ragazzo mi hanno chiesto di aiutare il figlio. Per vincere le sue resistenze, mi sto mettendo in contatto con lui tramite Internet. Con tutti i problemi che questo comporta: è difficile curare un maniaco della Rete restando sul ”luogo del delitto”...».
• Cure per il mal da computer. Medicina alternativa. Dall’Oriente arrivano tre tecniche. Il trattamento delle Rsi attraverso l’agopuntura, anzitutto, comporta la manipolazione o la puntura di zone sensibili per sciogliere le tensioni e calmare il dolore. Il successo di questa tecnica è variabile: in alcuni pazienti svanisce in fretta, in altri può protrarsi anche per settimane. Nello shiatsu, invece, la pressione sui punti chiave è esercitata con un massaggio in cui si usano dita, palmi, gomiti, ginocchia e piedi. Le sedute durano circa un’ora. La riflessologia, infine, si basa sull’antica convinzione cinese secondo cui nei piedi ci sono i terminali di tutte le zone del corpo. un massaggio del punto del piede che corrisponde alla parte indolenzita, utile per più tipi di malanni.