Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Cimitero trovato a Vilnius (Lituania): tremila cadaveri seppelliti alla rinfusa nel dicembre 1812, piuttosto intatti grazie al clima rigido
• Cimitero trovato a Vilnius (Lituania): tremila cadaveri seppelliti alla rinfusa nel dicembre 1812, piuttosto intatti grazie al clima rigido. Si tratta di soldati dell’esercito napoleonico in rotta. "Sono stati analizzati in laboratorio i denti di fanti-bambini, di cavalieri appiedati e artiglieri allo sbando e senza cannoni e oltre un terzo - una media altissima - presenta tracce genetiche di tre malattie trasmesse dai pidocchi: la Borrelia recurrentis, la Bartonella quintana e la Rickettsia prowazeckii, responsabili, rispettivamente, della febbre ricorrente, della febbre delle trincee e del tifo (...) Dai denti delle vittime è stato estratta la polpa dentaria, cioè il tessuto che ingloba arteriole, venule e nervo, e la si è studiata per scoprire che cosa ospitò il sangue di quelle vittime. Così è emerso uno scenario di parassiti e patologie che amplifica un episodio simbolo dell’agonia dell’armata. A Vilnius si incontrarono un’orda di 20 mila sopravvissuti in ritirata da Mosca e la divisione Loison spedita dalla Francia per coprire le spalle ai fuggiaschi. Mentre i due terzi dei giovani coscritti caddero in 48 ore, sterminati da temperature di 30 gradi sotto zero, gli uomini che avrebbero dovuto essere soccorsi, coperti di stracci infestati (avevano interrotto da settimane, da quando la temperatura era scesa, il rito quotidiano dello spidocchiarsi reciproco) morirono in massa nei lazzaretti cittadini. Febbri e tifo avevano annientato la Grande Armée (Didier Raoult del Cnrs, articolo del Journal of Infectuous Disease)
• I pidocchi del corpo o dei vestiti, tormento dei soldati di tutte le epoche. Ancora nella seconda guerra mondiale e prima dell’invenzione del Ddt i soldati erano vittime di queste infezioni
• I pidocchi del corpo o dei vestiti, tormento dei soldati di tutte le epoche. Ancora nella seconda guerra mondiale e prima dell’invenzione del Ddt i soldati erano vittime di queste infezioni. Si diffondevano con le feci. Malattie: tifo petecchiale, febbri quintane.
• 480 a.C. - Le pulci falcidiano la spedizione del re persiano Serse, impegnato contro i Greci in Tessaglia
• 1203 - Quarta crociata. Baldovino I imperatore latino di Costantinopoli non arriva a Gerusalemme perché pulci e ratti delle navi fanno esplodere un’epidemia di peste.
• In Italia esistono 81 specie di pulci (sifonatteri). L’epoca della comparsa è ignota: alcuni fossili risalgono a 50 milioni di anni fa.
• 1320 a.C. - La pestilenza d’Egitto di cui parla la Bibbia forse provocata dal bacillo della peste (Yersinia pestis)
• III secolo - Ai tempi dell’imperatore Treboniano Gallo la peste imperversa a Roma per un decennio. 5000 morti al giorno. Crollo demografico contribuisce alla decadenza dell’Impero?
• VI secolo - Epidemia di peste su tutto il Mediterraneo. Imperatore Giustiniano I
• XIV secolo - Esplode peste in Asia, si diffonde in Europa, uccide i due terzi degli abitanti
• 1347 - "L’esercito dei tartari, in procinto di conquistare Caffa in Crimea, venne colpito dalla malattia trasmessa dalle pulci che pullulavano nelle navi. Si racconta che i soldati superstiti catapultassero i cadaveri oltre le mura della città per diffondere il morbo. Fu una delle prime forme di guerra biologica. I marinai genovesi, che si trovavano a Caffa, tornarono previpitosamente in patria: fu così che la peste, ricordata anche da Boccaccio nel Decamerone, invase l’Italia la cui popolazione risultò alla fine dimezzata. Le conseguenti trasformazioni della struttura economica e sociale dell’intero continente coincisero con il declino del Medio Evo: se ne potrebbe dedurre che le pulci contribuirono ad avviare il Rinascimento"
• 1167 - Federico Barbarossa assedia Roma e le zanzare Anopheles gli falcidiano le truppe. Novemila soldati ucciso e obbligo di ritirarsi in Germania