Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 16 maggio 2005
Scrivanie - «’Eh eh, ci sarebbero volute anche le foto, ci sarebbero proprio volute
• Scrivanie. «’Eh eh, ci sarebbero volute anche le foto, ci sarebbero proprio volute...” sghignazza divertito Pasquale Laurito, il direttore della ”Velina rossa”, la quotidiana nota politica che finisce sulle scrivanie romane che contano».
• Cherchez la femme. «La strana coppia, per dirla con Jack Lemmon e Walter Matthau, è quella del vicepremier e ministro degli Esteri Gianfranco Fini e del ministro per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo. Lei, da mesi, pubblicamente dissente dallo spirito della legge sulla fecondazione assistita, pure approvata dalla Cdl. Poi, pochi giorni fa, quasi a sorpresa, annuncia la nascita di un comitato per il sì al referendum [...]. Nello stesso giorno, ”Repubblica” rende nota l’indiscrezione che correva già da qualche tempo: Gianfranco Fini voterà tre sì ai referendum, scegliendo il «no» solo per la fecondazione eterologa. In Transatlantico, è tutto un darsi di gomito: i bene informati spiegano che dietro la sorprendente decisione non c’è, o non c’è soltanto, una strategia del politico, ma, anche, per così dire, un’adesione del cuore. Cherchez la femme pure sul referendum e la femme, per l’appunto, sarebbe lei, la ministra».
• Gola profonda. «Non credo di essere io l’obiettivo. Gianfranco Fini è ben più importante di me, il suo partito vive una fase complicata, insomma non mi stupirei se si scoprisse che il gossip è nato proprio lì, dentro An» (la Prestigiacomo).
• Spazzatura. «Ha fatto bene il ministro Prestigiacomo a reagire apertamente. La spazzatura si rimuove spazzandola via» (Anna Serafini, dirigente Ds e moglie di Piero Fassino).
• Maschilista. In un comunicato il leader di An s’è detto disgustato perché «non si è esitato a coinvolgere in uno squallido gossip di stampo maschilista il ministro Prestigiacomo, cui rinnovo la stima e l’apprezzamento per il suo impegno».
• Femminista. «Con la sua smentita, Fini ha comunicato una sua doppia modernità: di politico, che apre alla ricerca e (un po’) alle richieste di molte donne, e di femminista a sorpresa. E contemporaneamente, – al di là della giusta arrabbiatura ma sempre a sorpresa, via – ha una nuova (presunta) immagine di tombeur. Che avrebbe conquistato la più bella politica italiana».
• Chiacchiere romane. «Non ho intenzione di cambiare le mie abitudini di vita per timore che mi rifilino dei flirt. A casa mia si sono svolte, e si svolgeranno, riunioni politiche, vengono persone che hanno bisogno di parlarsi in santa pace. Devo chiudere la porta di casa perché sono una donna ministro? Non esiste. Devo rinunciare a manifestazioni politiche nella mia Siracusa, dove Fini fa comizi da quando avevo quindici anni, solo per le chiacchiere romane? Non se ne parla proprio» (la Prestigiacomo).
• Vivere con Gianfranco. «Mio marito è sempre fuori casa: se non mi fossi trovata altre occupazioni sarei diventata pazza. La vita con Gianfranco non conosce orari, sabati e domeniche in relax, ferie. Spesso, nemmeno i compleanni» (Daniela Fini).
• Pop. «Poi magari non è vero, comunque F. e P. hanno ragione a infuriarsi; però sono già una (presunta) coppia pop, di cui la gente parla. Migliore battuta sentita sui due: ”Sembrano Darrin e Samantha in ’Vita da strega’”. Ma il primo Darrin, Dick York, attore plumbeo come Fini, che le magie di Samantha mettevano sempre nei guai» (M.L. Rodotà).
• Garante. «Nella vulgata sciocca e superficiale di chi produce il pettegolezzo e di chi se ne nutre, il fatto suscita una pelosa meraviglia, e colpi di gomito, e sorrisetti furbi. Il solo commento lecito, e dignitoso, sarebbe che, veri o fasulli, sono esclusivamente fatti loro, di rilevanza pubblica uguale a zero, lasciando i pettegoli soli con il loro pettegolezzo.
• Culto. «Gianfranco e Stefania, detta ”Stefi”, pagano con gli interessi il culto della bellezza, la risorsa dell’intimità mirata, l’idolatria dell’immagine. Lui che offre il giubbottino di moda alla tribuna Vip, la muta da sub, le auto d’epoca; lui che taglia con una spada la maxi-torta con Peppino di Capri al decennale di An; lei che vince Miss Parlamento, partecipa a Miss Italia, descrive ai giornalisti quel che c’è sul suo comodino da notte (’Madonnina fosforescente, cleenex, pastiglie di Saridon, pomata per i dolori muscolari”) e nelle interviste le scappano frasi tipo: ” notorio che ho una camminata poco elegante”».
• Fango. «A mio marito va tutta la mia solidarietà e di Stefania Prestigiacomo penso tutto il bene possibile. una bravissima donna e, poi, santo Dio, ha un figlio di tre anni... come si può infangarla così?» (Daniela Fini).