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 1999  ottobre 02 Sabato calendario

ìLe posizioni dellíamoreî

• «In un dolce abbraccio le di lei braccia circondano il suo collo; sembra allora che si fondano; una faccia cresce sull’altra» (William Shakespeare, "Venere e Adone").
• In molte società gli odori sono così importanti che il saluto più affettuoso è il "bacino olfattivo": si avvicina il naso alla guancia dell’altro e dopo una profonda inalazione con le palpebre abbassate si schioccano le labbra senza però toccare la guancia con la bocca. Il bacio olfattivo, considerato da molti popoli una semplice forma di saluto, è invece giudicato molto erotico dai cinesi, che lo ammettono esclusivamente tra amanti.
• I primi profumi di cui abbiamo conoscenza, confezionati dai sacerdoti egiziani, in origine erano utilizzati solo nelle cerimonie religiose e nei procedimenti di imbalsamazione. Shakespeare. ”Rosse le vele, e così profumate che/ i venti erano malati d’amore per loro” (l’imbarcazione di Cleopatra descritta da Shakespeare). Giulio Cesare, forse per reazione agli inganni di Cleopatra, proibì a Roma, con scarso successo, l’uso dei profumi. Numerosi imperatori, compresi Caligola e Nerone, erano noti per la loro manìa di profumarsi.
• Nella Francia del XVII secolo le donne di corte anziché lavarsi mascheravano il loro forte odore portando sotto le ascelle e tra le gambe piccole spugne imbevute di profumo. In quel periodo le prostitute, costrette a lavarsi per motivi igienici, erano molto più pulite delle nobili.
• Uno dei trattati più esaurienti sulle posizioni dell’amore fu scritto nella Cina antica dal "Maestro della grotta profonda" (lui stesso si faceva chiamare così): «Se esaminiamo le posizioni del rapporto sessuale, non se ne trova più di 30». Moltiplicando il numero delle posizioni con nove stili di rapporto (a seconda della lentezza o della rapidità della penetrazione e del ritmo e della direzione del movimento) si ottenevano quasi 300 varianti dell’amplesso.
• Bronislaw Malinowski, nel suo studio sulle culture indigene del Pacifico sudoccidentale, racconta che un tempo gli abitanti dei mari del Sud facevano l’amore con l’uomo accoccolato davanti alla donna supina, le cosce di lei su quelle di lui. Vedendo che i bianchi, perlopiù missionari, facevano sesso con la donna supina e l’uomo prono su di lei, chiamarono quella posizione del "missionario".
• Nella Cambogia del XII secolo era costume che le spose venissero iniziate al sesso da un sacerdote, in presenza degli invitati al matrimonio. I sacerdoti, riccamente pagati per i loro servigi, non potevano officiare la cerimonia più di una volta all’anno e non dovevano avere altri rapporti sessuali. L’usanza, presuribilmente, serviva a evitare che il dolore della deflorazione venisse addebitato allo sposo scelto dai genitori per la fanciulla.
• Nell’Inghilterra del XVIII secolo poteva capitare che gli invitati al matrimonio assistessero all’iniziazione sessuale della nuova coppia. Le damigelle d’onore portavano la sposa nela camera nuziale, la spogliavano e la mettevano a letto. Lo sposo veniva spogliato dagli amici maschi in un’altra stanza e poi portato in camera. Durante l’amplesso, gli invitati si affollavano attorno al letto offrendo consigli salaci.
• Molte coppie vittoriane non si sono mai viste nude in decenni di matrimonio.
• Alcuni cibi sarebbero afrodisiaci soprattutto per ragioni visive. Per esempio la testa della tartaruga fa venire in mente il fallo, le ostriche i testicoli, i fichi la vulva.
• Alcune sette indiane sono tuttora convinte che il seme maschile venga emanato dal cervello e che ogni eiaculazione implichi una perdita di energia vitale.
• Nella Cina antica si riteneva che l’uomo, grazie ai rapporti sessuali senza orgasmo, riuscisse ad assorbire la forza vitale della patner. Agli anziani, che avevano bisogno di assorbire più energie, si consigliavano amplessi con fanciulle giovani e vigorose. Alcune donne di condizioni sociali elevate, che potevano permettersi numerosi amanti, invertivano le parti e cercavano di aumentare la loro longevità accoppiandosi con uomini molto più giovani. Secondo la leggenda Hsi Wang Mu, mitica regina madre cinese, con questo sistema si mantenne sempre bella e diventò immortale.
• Un tempo, in alcune società orientali, gli uomini si facevano attaccare chirurgicamente al pene, sotto la base del glande, piccoli campanelli che oltre ad aumentare la frizione e dunque il piacere di entrambi i patner tintinnavano durante l’amplesso.
• In uno studio sulle percezioni tattili condotto da Samuel Dunkell negli anni Cinquanta, alla domanda «Qual è la cosa più morbida del mondo?» i maschi giovani risposero «La donna», i vecchi «Un pene flaccido».