Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 3 settembre 2005
e da Mosca è tutto
• Postregime. Tra le vie immuni all’essere ribattezzate a Mosca, il Vicolo cieco del Comunismo.
• Lenin. La mummia di Lenin, imbalsamata nel 1924, da allora, ogni due anni, è sottoposta allo stesso trattamento da parte degli stessi scienziati, che la immergono in una vasca rigenerante riempita di una sostanza segreta. Si vocifera che in realtà si tratti solo di una bambola di cera, o che la salma indossi una tuta di caucciù, per trattenere il corpo ridotto a gelatina. Altri testimoni riferiscono che il corpo è impagliato e di originale sono rimasti solo la testa e le mani, mentre il resto fu mangiato da topi e muffa durante la guerra, quando la salma fu trasferita in Siberia.
• Druzhba. In russo ”amicizia”, è anche il nome di un formaggino, avvolto in una stagnola rossa e gialla difficile da staccare, tradizionale companatico a basso costo, tuttora consumato sulle panchine dei parchi con pane e vodka da studenti poveri. Prima che sia sostituito completamente dai prodotti occidentali a Mosca è stato bandito un concorso per la progettazione di un monumento: tra le idee presentate un gruppo scultoreo di figure in bronzo scolpite nell’atto di mangiare il formaggino.
• Cattolici. In un documento del Consiglio di sicurezza russo, presieduto da Vladimir Putin, tra le forme di estremismo religioso il Vaticano è considerato la minaccia più grave, più temuto del fondamentalismo islamico, classificato al quarto posto. La legge russa che rifiuta l’ingresso nel Paese allo straniero che minaccia la sicurezza nazionale, ha precedenti penali, o rifiuta di dimostrare di non essere malato di AIDS, si applica anche agli esponenti del clero cattolico.
• Abluzioni. In Russia è in uso il sistema di erogazione di acqua calda centralizzato, e ogni anno per un mese nel periodo più caldo, con la scusa ufficiale che si tratti di lavori di manutenzione, il servizio è sospeso. Capita così che il 31 agosto, vigilia del primo giorno di scuola, la media del consumo di acqua calda sia superiore di sei volte a quella annuale.
• Carta igienica. Dmitrij Nikishin, commerciante ambulante di Oriol, da quando si è messo a vendere carta igienica, ha preso come una battaglia personale l’educazione dei russi all’uso del gabinetto. Per indurre la domanda del suo prodotto in campagna, ha costruito perfino dodici gabinetti pubblici a sue spese, con scorte di carta igienica gratis, che però è stata trafugata. Conclusione di Dmitrij: "La fanno tutti all’aperto". A proposito del gabinetto lo stesso Checov annotava nel suo diario nel 1890: "Questo comfort viene disprezzato dalla stragrande maggioranza dei russi".
• Indecenza. Moscoviti arrestati ogni settimana per atti indecenti, in quanto colti in flagranza a fare pipì all’aperto: tremila.
• Sortir. Espressione gergale russa per dire ”cesso”, dal francese sortie, coniato dai nobili che si assentavano per i loro bisogni. Usata da Vladimir Putin nella sua frase più citata, "Ammazzeremo i ceceni anche nei cessi", basta inserirla in un motore di ricerca Internet per trovare link con i forum sulle sorti geopolitiche del Paese.
• Oggetti costretti. Nome dato da Vladimir Arkhipov alla sua collezione di utensili fai da te dei tempi sovietici: tappo per vasca da bagno ritagliato da suola di scarpa, con forchetta a quattro denti al posto della catenella per estrarlo dal buco di scarico, cestino porta spesa ricavato da pallone di gomma, antenna TV fatta con ruote di bicicletta, disco di vinile scaldato e piegato fino a formare portafiori, sgabello con attaccato sedile da wc per farlo più comodamente all’aperto.
• Decessi. Russi che muoiono ogni anno per "cause esterne" - non di malattia -: 221 su centomila (il doppio della Colombia, che nella classifica mondiale è al secondo posto). Tra le cause: risse e litigi (14 mila mogli muoiono ogni anno uccise dai mariti), suicidi (sessantamila casi all’anno), avvelenamento da alcol contraffatto e da altre sostanze usate per ubriacarsi, come liquido per lavare i vetri e solvente per vernici (cinquantamila casi all’anno), investimenti stradali (trentamila pedoni all’anno), affogamento in mare (trentamila casi all’anno, dovuti alla morfologia delle coste, per lo più non balneabili in quanto ghiacciate).
• Trattori. L’azienda di trattori Onezhez, in Carelia, diecimila dipendenti di cui due terzi forti bevitori di vodka, per aumentare la produttività, per ora al livello di appena seicento macchine all’anno, ha investito un milione 400 mila dollari per una cura disintossicante.
• Pignoramenti. Da quando l’ente energetico di Vladivostok Dal’energo pignora gli animali domestici dei suoi utenti morosi (cani, gatti, criceti, canarini), sono diminuite le bollette evase. A nulla era valso l’espediente precedente, una lotteria per gli utenti in regola con una fuoristrada in palio.
• Soglie. Il venti per cento della popolazione russa è sotto la soglia di povertà, calcolata secondo i canoni russi, che considerano benestante una famiglia con reddito pro capite di cinquanta euro mensili.
• Cinema. Cinematografi attivi a Mosca: un centinaio, di cui un terzo inaugurati nell’ultimo anno. Costo medio del biglietto: dieci euro (gli incassi sono superiori a quelli di tutta la Scandinavia). Tra i più cari il cinema-sushi bar con film giapponesi erotici, e il Romanov-Vip, con possibilità di ordinare ostriche e aragoste durante la proiezione (costo del biglietto: trenta euro). molte sale adottano sistemi alternativi ai tradizionali sedili, come maxi-cuscini su cui sdraiarsi, divani per gli innamorati e poltrone a dondolo.