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 2004  novembre 20 Sabato calendario

Marco Travaglio

• Riso. "Il riso ha in sé qualcosa di rivoluzionario. In chiesa e a corte non si ride mai, almeno apertamente. Solo gli eguali ridono fra loro. Il riso di Voltaire ha distrutto più dei pianti di Rousseau" (Aleksandr Ivanovic Herzen).
• Voti. Italiani che si lasciano condizionare nel voto dalle trasmissioni politiche e giornalistiche: due milioni settecentomila (pari al 6% dell’elettorato). Quelli per cui la televisione rappresenta l’unica fonte di informazione: il 60% (ricerca svolta nel 2002 da Renato Mannheimer).
• Rapporti. Nell’ultimo rapporto annuale sulla libertà d’informazione, pubblicato dall’organizzazione americana Freedom House, l’Italia, passata da ”paese libero” a ”parzialmente libero”, è 74esima nella classifica mondiale: ultima in Europa, al fianco della Turchia.
• Share. Share del Tg2 a fine 2002: 7-8 per cento (contro l’11 dell’anno prima). Nel corso dello stesso anno lo share della prima serata di Rai2 perse due punti, scendendo al 9,1 per cento (contro l’11 di Italia1). Direttore in carica, dal marzo 2002, il padano Marano, succeduto a Freccero (dal luglio 2001 al luglio 2002 le tre reti Rai persero 348 mila spettatori, mentre le Mediaset ne guadagnarono 281 mila).
• Spot. Share medio de Il fatto di Enzo Biagi (otto edizioni, 834 puntate): 24 per cento (sei milioni di spettatori, con picchi anche di dieci). Incasso della Rai per ogni spot di trenta secondi durante la messa in onda: 86.900 euro, contro i 18 mila euro delle trasmissioni d’informazione in altre fasce orarie. I programmi che lo sostituirono nella stessa collocazione resero per ogni spot 2.700 euro in meno (dopo lo smantellamento della redazione, nello studio si girano telepromozioni).
• Ospitalità. Compenso di Scattone e Ferraro (condannati per l’omicidio di Marta Russo) per aver partecipato a una puntata di Porta a Porta: 260 milioni di lire.
• Ingiurie. Sabina Guzzanti definita "teppistella ignorante" da Giuliano Ferrara durante L’Infedele di Gad Lerner (su La7, il 22 novembre 2003), gli diede a sua volta del "gran ciccione". Ma sentendosi ancora dare dell’"ignorante" ricorse a una citazione di Totò, classificando il giornalista come "fetecchia" ("Guarda tu se si può sopportare una simile fetecchia").
• Plagi. Da quando Daniele Luttazzi non va più in televisione è rapinato dai comici televisivi, che gli rubano battute senza citarlo (molte segnalazioni di plagio arrivano dai fans via e-mail). Quella del rapinatore che dice al cassiere: "Prendi tutti i soldi che ci sono in cassaforte. E adesso mettili sul mio libretto" (ripetuta da un comico napoletano di Bulldozer, Rai2); quella dello spettacolo Sesso con Luttazzi: "Perché non vengono eseguiti trapianti di pene? Pochi donatori" (un duo comico a Colorado Cafè, Italia1). Quella sul sexgate, "secondo Clinton il sesso orale non è sesso. Beh, se il sesso orale non è sesso, c’è una nigeriana sui viali che mi deve un sacco di soldi", nella versione indebita di Bonolis finisce più pudicamente: "Se il sesso orale non è sesso, c’è un mio amico che deve riavere un sacco di soldi da una prostituta".
• Interviste. Tra i metodi usati dagli inviati del Tg1 di Mimun, quello di far parlare a piacere i personaggi politici. Capitò pure a Gianni Alemanno: avvicinato da un cameraman della prima rete, ebbe il microfono e l’invito a pronunciare un commento libero. Quando chiese dove fosse il giornalista, gli fu risposto: "Mi han detto che lei sa già tutto". Spiegò allora che non gli piaceva intervistarsi da solo.
• Ritmo. Regola di Mimun per dare ritmo al tg, mandare in onda servizi che non durano mai più di un minuto e mezzo. Tranne quello sulla politica: senza interruzione, non ha vincoli temporali.
• Telefonate/1. Tremilanovecento euro, il prezzo pagato da Anna La Rosa per acquistare 75 posate Rubens (dalle intercettazioni telefoniche, in tutto 7.000 pagine, disposte dal pm di Potenza Henry John Woodcock, che ha indagato la conduttrice per corruzione).
• Telefonate/2. Tra le telefonate arrivate in redazione in settimana, che Bonolis fece ascoltare nella puntata di Domenica In il 12 ottobre 2003: "Basta alla Prova del cuoco due volte al giorno: qui non abbiamo soldi per mangiare".
• Esclusive. La volta che il Tg1 mandò in onda in esclusiva il servizio sul ”personal shopper”, consulente dello shopping a 50 euro all’ora.
• Danni. "L’attività del cretino è molto più dannosa dell’ozio dell’intelligente" (Mino Maccari).