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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Fiorenza Tarozzi

• Vita. Giro vita di Caterina de’Medici: 368 millimetri. Difficoltà degli organizzatori della parata storica tenuta a Londra nel 1922, di trovare una donna in grado di indossare un busto appartenuto alla regina: "Le ricerche furono estese fuori Londra, a tutta l’Inghilterra; ma invano. E si constatò che la ragazza inglese che ha la vita più stretta è una certa miss Sinclair" (’La Domenica del Corriere”, 16 aprile 1922, n. 16).
• Sissi. Elisabetta d’Austria, la principessa Sissi, "conservò quasi per tutta la sua esistenza lo stesso peso: circa cinquanta chili, parecchi al di sotto del suo peso forma. Anche la sua vita rimase inalterata sino alla fine dei suoi giorni: cinquanta centimetri. Elisabetta sottolineava questa sua celebre piccola vita con busti molto stretti a tal punto che respirava con difficoltà" (il biografo B. Haman).
• Ricettari. Prima donna italiana a scrivere un ricettario, Giulia Ferrari Tamburini, Come posso mangiar bene?, 1898.
• Vigilie. La vigilia delle donne ebree prima di essere tradotte nel campo di concentramento: "Le madri vegliarono a preparare con dolce cura il cibo per il viaggio, e lavarono i bambini, e fecero i bagagli, e all’alba i fili spinati erano pieni di biancheria infantile stesa al vento ad asciugare; e non dimenticarono le fasce, e i giocattoli, e i cuscini, e le cento piccole cose che esse ben sanno, e di cui i bambini hanno in ogni caso bisogno. Non fareste anche voi altrettanto? Se dovessero uccidervi domani col vostro bambino, voi oggi non gli dareste da mangiare?" (P. Levi, Se questo è un uomo).
• Via col vento. Suggerimento di Mammy di Via col vento a Rossella, invitata da amici ad una merenda: ingoiare un uovo sodo prima di andare per fare bella figura mangiando poco.
• Nietzsche. "Se la donna fosse un essere pensante, avrebbe dovuto compiere, in quanto cuoca, da millenni, le massime scoperte fisiologiche, come avrebbe dovuto far sua l’arte medica! A causa delle cattive cuoche, a causa della totale mancanza di raziocinio nella cucina, l’evoluzione dell’uomo è stata rallentata per moltissimo tempo e seriamente compromessa" (F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male).
• Temperanza. "La temperanza è un albero che ha per radice l’accontentarsi del poco, e per frutto la salute e la calma" (Igiene. Alimentazione, in ”La Novità”, giornale illustrato, XII, 11 maggio 1882, n. 19).
• Menù del pranzo imbandito da Filippo Tommaso Marinetti in onore delle gambe di Joséphine Baker, da lui definite «afrodisiaci pennelli di color cioccolato al latte»: «porcoeccitato», salame crudo ritto in un piatto colmo di caffè espresso e acqua di colonia; «aerovivanda», composto da olive nere, cuori di finocchio e chinotti serviti alla destra del convitato, che con la sinistra doveva accarezzare un rettangolo coperto di carta vetrata, seta rossa e velluto nero, mentre i camerieri spruzzavano sulle teste profumi al garofano e dalla cucina proveniva un violento «conrumore» di motore di aeroplano contrastante con la «dismusica di Bach»; «dolcelastico», dessert di bignole allo zabaione rosso chiuse da una prugna secca. Il pasto fu presentato nell’estate del 1931, nel padiglione Italia dell’Esposizione coloniale di Parigi.
• Gravidanza. Privilegi previsti per le donne incinte in alcuni villaggi tedeschi nel Settecento: raccogliere frutta gratuitamente dovunque, pescare dove era proibito, violare le leggi venatorie consumando più selvaggina di quella consentita.
• Ius osculi. ”Diritto di bacio”, spettante ai parenti più stretti della donna romana per controllare che non contravvenisse al divieto di bere vino, pena la morte. Pena prevista in caso di accertata sottrazione delle chiavi della cantina, senza prova della violazione del divieto: ripudio.
• Tancredi. La novella del Decameron, in cui Boccaccio racconta la pena inflitta da Tancredi, principe di Salerno, alla figlia Ghismonda, per essersi unita a un Guiscardo, uomo di vilissima condizione: costringerla a mangiare il cuore dell’amante ucciso, servito in una coppa. La poveretta consumò la pietanza, ma solo dopo averla condita con un veleno (Il suicidio della figlia fece pentire Tancredi, che seppellì gli amanti nello stesso sepolcro).
• Seni. In occasione della festa di sant’Agata, il 5 febbraio, in Sicilia, si producono dolci a forma di seno e le madri che non hanno sufficiente latte per nutrire i figli, offrono alla santa seni di cera, d’argento o di pane. La tradizione ricorda la pena subita dalla santa, vissuta nel III secolo, per aver resistito alle molestie di un console: la recisione dei seni con un colpo di spada.
• Streghe. Tra le prove legali stabilite dagli Inquisitori per accertare l’accusa di stregoneria, il controllo del peso: se minore di quello previsto in base alla statura, l’imputata era colpevole, perché per poter volare si riteneva che le streghe dovessero essere leggere.
• Senso. Tattica suggerita dalla rivista ”Riza psicosomatica” per non risolvere malesseri estemporanei col cibo, riconoscere quale dei cinque sensi è più spiccato in noi e attivarlo prima di mangiare, liberandoci dall’idea del cibo come unico piacere: "Se in te prevale l’udito, come ”aperitivo” goditi un brano di musica che ti piace o leggi ad alta voce una poesia che ti appassiona; se invece prevale la vista sfoglia la tua rivista preferita o un catalogo di opere d’arte; se privilegi la tattilità, scopri il piacere di carezzare lentamente un tessuto morbido... o il pelo del tuo cane, e via dicendo. Qualsiasi sia la tua scelta, goditela in piena calma, con la massima presenza in te stesso".
• Bulimia. "La bulimia si presenta con crisi di fame insaziabile, una fame che spinge chi ne è affetto a mangiare di tutto e in qualsiasi momento; ogni tipo di cibo, anche se la preferenza va ai dolci, ai gelati, ai salumi, ai formaggi. Soddisfatta questa crisi di irrefrenabile voracità, un impulso altrettanto forte spinge il bulimico a liberarsi con il vomito di quanto ha ingerito; la liberazione può avvenire anche tramite un breve, rigidissimo, digiuno [...] Agli altri la bulimica offre un’immagine diversa di sé: appare perfetta, severa, arrogante, fredda, distaccata e solitamente è un tipo razionale, giudizioso, cerebrale; nessuno sospetta il suo segreto, e tale segreto la rende intimamente sola" (R. Göckel, Donne che mangiano troppo. Quando il cibo serve a compensare i disagi affettivi).