Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  novembre 11 Venerdì calendario

New York

• «New York dà ai registi più di quanto non le chiedano. Impregna ogni soggetto cinematografico di una sorta di ”brusio indefinibile”» (Martin Scorsese).
• Fino agli anni Trenta Alfred Hitchcock visse in Inghilterra senza mai visitare gli Stati Uniti (più tardi avrebbe girato a Hollywood alcuni dei suoi capolavori). Ciononostante si vantava di conoscere a memoria gli orari dei treni americani e di saper leggere alla perfezione la pianta di New York. Quando parlava con americani dell’ubicazione di teatri o grandi magazzini si sentiva chiedere spesso quando fosse stato l’ultima volta a New York.
• A New York, alla fine del secolo scorso, si fecero i primi esperimenti sulle immagini in movimento e vennero fondate le prime case di produzione (fino a creare, con la Motion Pictures Parents Company, un vero monopolio). Solo nel primo decennio del Novecento l’industria cinematografica si spostò sulla costa occidentale. New York rimase il polo anti-hollywoodiano della ricerca sperimentale e del cinema d’avanguardia.
• Tra le caratteristiche del cinema di New York, quella di essere girato in gran parte per le strade. Dal 1973 un’unità del Police Department si occupa esclusivamente della sicurezza delle location urbane.
• Le troupe televisive e cinematografiche girano ogni anno una media di centocinquanta film.
• La Statua della Libertà è davanti a Manhattan dal 1886. Sul suo piedistallo, un’iscrizione di Emma Lazzarus: «A me i poveri, i disperati, le masse accalcate che anelano alla libertà. Inviate a me questi derelitti, sbattuti dalla tempesta, e io innalzerò la mia lampada di fianco alla porta dorata».
• Nel film ”The immigrant” (1917) Charlie Chaplin prende in giro la Statua della Libertà, simbolo del sogno americano (Charlot, arrivato a New York su una nave di poveracci, non fa in tempo a salutare la statua perché subito viene preso e malmenato dalla polizia). Nel ”Pianeta delle scimmie" di Franklin J. Schaffner (1968) i suoi resti sono le ultime vestigia dell’umanità estinta. Nel film di John Carpenter ”1997 - Fuga Da New York” (1981) la statua diventa uno dei presidi militari che circondano l’isola-prigione di Manhattan.
• Manhattan è stata divisa in blocks (isolati) nel 1811. Streets (orizzontali) e (Avenues) verticali, formano una griglia regolare. Alcuni distretti (come Brooklyn, Greenwich Village, Soho) sono ”isole separate” della città.
• Broadway è l’unica strada che attraversa in diagonale tutta l’isola di Manhattan.
• Soho si trova nella parte meridionale di Manhattan (il nome SoHo vuol dire South Houston, cioè a sud di Houston Street). Sua caratteristica, l’architettura in ghisa a basso costo degli edifici nati come magazzini, deposito merci e capannoni industriali. Negli anni Sessanta gli artisti, attratti dai grandi spazi a basso costo, crearono la comunità che ha reso celebre il quartiere. Oltre ai loft, ci sono adesso gallerie, negozi, ristoranti, locali notturni.
• l4? ?oper e Ernest Schoedsack, registi di "King Kong" (1933), si incontrarono in Polonia durante la Prima guerra mondiale (combattevano con i polacchi contro gli invasori russi). Nel 1922 fecero il giro del mondo come inviati del ”New York Times”.
• L’Empire State Building, centodue piani, inaugurato ufficialmente nel 1931, fino agli anni Trenta il palazzo più alto del mondo, ospita oggi il museo del Guinness dei Primati. Progettato pochi mesi prima della crisi del ’29, fu innalzato in tempi brevissimi e costi record per battere in altezza il Chrysler Building (dell’anno prima). Un documentario dal titolo ”Empires of Steel” registrò tutte le fasi della costruzione. Andy Warhol, nel suo ”Empire”, riprese il grattacielo con un’inquadratura fissa di otto ore consecutive (era il 1964). Altri luoghi cinematografici di New York: l’Hotel Plaza, l’arco di Washington Square, il Palazzo delle Nazioni Unite, la Russian Tea Room, Times Square, la metropolitana, i taxi.
• Nel 1994 la rivista ”Premiere” pubblicò una ”cartina cinematografica” di Central Park che segnalava tutti i punti del parco usati come set (dal ”Maratoneta” alle pellicole di Woody Allen).
• Nato nel 1935 nel Bronx, cresciuto a Brooklyn, una passione per Manhattan, Woody Allen descrive d’abitudine New York attraverso i negozi, i luoghi e i ristoranti a lui più familiari: Elaine’s, la Russian tea Room, la libreria Rizzoli, il Museum of Modern Art, il Whitney Museum, la galleria di Leo Castelli.
• Nel 1827, poco dopo l’abolizione della schiavitù nello stato di New York, nacque il villaggio di Weeksville (dal nome del proprietario terriero di colore che si insediò nella zona).