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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Striscia la tiv¼

• «Non è la tivvù che crea i deficienti di oggi, è la scuola che alleva quelli di domani» (Antonio Ricci).
• Nel 1996 la Rai programmò al mattino uno speciale sul poeta Giuseppe Bertolucci: fece zero d’ascolto.
• «Tentare di far cultura con la tivù diventa un vero e proprio atto di sodomia, si va contro la natura del mezzo: è come cercare di arare un campo usando un phon» (Antonio Ricci).
• Il Tg2 del 25 marzo 1998 diede notizia della morte dell’accompagnatore del cane, nel telefilm ”Il commissario Rex”, prima di quella di una donna vera deceduta per un caso di malasanità.
• In una scena in bassa frequenza catturata nel 1994 da ”Striscia la notizia”, Rocco Buttiglione e il portavoce di Forza Italia Antonio Tajani, appartenenti allora a opposti schieramenti, in attesa del collegamento discutevano della loro futura alleanza.
• Durante la Guerra del Golfo, un cronista della Cnn, in collegamento da un albergo di Tel Aviv, finse un imminente attacco iracheno coi gas rifiutando, nonostante i perentori inviti dello studio centrale, di indossare la maschera antigas pur di continuare la sua telecronaca. Antonio Ricci e i suoi collaboratori scoprirono la sceneggiata riguardando le immagini alla moviola: mentre il giornalista cercava di mettersi con le spalle al muro per guadagnare un primo piano, in un angolino del teleschermo apparivano per un attimo alcune persone tutte tranquille e senza maschera antigas. Altro falso costruito apposta per la televisione: durante la crisi di Albania, venivano inquadrati di continuo gruppi di albanesi che sparavano per aria. Un giornalista di Tirana svelò in seguito a Ricci che quello spreco di pallottole era per gli operatori delle tivvù straniere: ogni scena veniva pagata dieci dollari. Nel maggio del 1996 ”Striscia la notizia” raccolse le proteste dei cittadini di Solto Collina (Bergamo) per un collegamento di ”Linea verde”: i volontari del Wwf, volendo rendere più spettacolare la presenza dei Pooh che partecipavano all’operazione ”Bosco pulito”, avevano gettato nei prati vecchi water e lavatrici rotte.
• «Due anni fa scoprimmo che il segnale orario di Canale 5 era avanti una ventina di secondi. Ma a chi o a che cosa può servire taroccare l’orologio ufficiale? Può servire ad esempio ad anticipare la concorrenza nel comunicare le proiezioni elettorali, facendo uno scoop. I seggi chiudono alle 22 e solo dopo quest’ora ci si può collegare con gli istituti di sondaggio. Chi ha l’orologio ufficiale che va avanti è giustificato a collegarsi prima».
• Un trucco per eludere l’Auditel: si danno alla stessa trasmissione due titoli diversi (’Quelli che aspettano Quelli che il calcio” e ”Quelli che il calcio”, ”Buona Domenica, prima parte ” e ”Buona Domenica, seconda parte”, ecc.) e l’indomani si sbandiera il dato di ascolto più alto.
• «Facendo la trasmissione ”Odiens” nel 1988 mi accorsi che la punta d’ascolto era sempre alle 21.20. A quell’ora, qualsiasi cosa mettessi (un balletto, un cane parlante, un monologo comico, il mago Otelma ecc.), veniva sempre visto dal maggior numero di telespettatori. Sfruttando questa ”meccanicità”, Giucas Casella, nella puntata di ”Domenica in” del 12 novembre 1995, previde che i telespettatori alle 19.30 sarebbero stati 6 milioni e 800 mila. Azzeccò e venne invitato con tutti gli onori al Tg1, dove spiegò di essere entrato in trance nelle case degli italiani e di averli contati [...] ”Striscia” dimostrò poi, dati Auditel alla mano, che da cinque settimane ”Domenica in”, alle 19.30, faceva 6 milioni e 800 mila spettatori».
• «Per quanto riguarda le persone anziane, penso che la tivù abbia veramente migliorato la qualità della loro vita. Una volta i vecchi soli se ne stavano in casa, seduti a fissare le crepe del muro. Adesso si guardano la Carrà. Sempre crepe sono, ma almeno in movimento» (Antonio Ricci).
• Il nome Gabibbo, usato dai genovesi per prendere in giro i meridionali, deriva da una parola araba. Oltre che dalla storpiatura di Cabib (nota famiglia di venditori di tappeti) può avere origine da gabi (cretino), o da habib (amico).
• In Parlamento, nelle ultime elezioni per il Presidente della Repubblica, il Gabibbo prese quindici voti.
• Alla seconda puntata di ”Cascina D’Alema” Antonio Ricci, giudicando Gnocchi e Solenghi un po’ legnosi, li costrinse a recitare dentro il letto con un cane lupo sotto le coperte. I risultati, a detta di Ricci, furono ottimi.
• «Spesso mi definiscono un genio. Una volta ci ho anche creduto e per dormire ho cercato di rientrare nel mio abat-jour» (Antonio Ricci).
• «Anche per trasgredire c’è una grammatica da rispettare. E’ essenziale infatti che, quando un comico spara la battuta, sia inquadrato in piano medio, mezzobusto o primo piano. In primissimo piano sarebbe esagerato, la battuta non verrebbe sottolineata ma disturbata dalla visione di brufoli e otturazioni dentali. Naturalmente la ripresa deve essere frontale. A far ridere inquadrato di profilo non c’è mai riuscito nessun comico, neanche nell’antico Egitto» (Antonio Ricci).