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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Le madri non sbagliano mai

• Per il neonato, sensibilissimo agli odori, il contatto pelle a pelle con la madre è di fondamentale importanza. Le mamme, per non mascherare l’aroma di latte emanato dal loro corpo, dovrebbero evitare di profumarsi per tutta la durata dell’allattamento.
• Attualmente (1999 ndr), in Italia, il 14 per cento dei bambini e degli adolescenti è sovrappeso: di questi, solo 20 su cento ingrassano per motivi di natura organica (malattie o disfunzioni), tutti gli altri per errori alimentari spesso imitati dai genitori
• A partire dal terzo mese, i riflessi condizionati del neonato aumentano velocemente e il piccolo comincia ad abituarsi ai ritmi dell’ambiente, comprese le assenze della madre. Dopo il terzo mese, specialmente se gli orari sono regolari, la madre può tranquillamente tornare al lavoro. Rientrando in casa, dovrà dedicare ai figli, per prima cosa, almeno quindici minuti: durante quel piccolo appuntamento quotidiano si occuperà soltanto dei bambini, evitando di fare telefonate, di riordinare la casa, ecc.
• Fino ai 12/18 mesi, il bambino non dovrebbe essere affidato ai nonni o ad altre persone per più di 3-4 giorni di seguito.
• Nel periodo compreso tra lo svezzamento e i sette/nove anni, la figura paterna è di fondamentale importanza, perché aiuta a superare senza traumi la rottura della simbiosi neonato-madre. Il bambino infatti, intorno al settimo/ottavo mese di vita, impara a vedere la madre come una figura separata da sé. In questa fase apprende l’esistenza di un’altra figura dominante, il padre. Tra gli otto e i dodici mesi stabilisce la percezione esatta della triade familiare.
• Il bambino impara a dire "no" molto prima che "sì" perché il suo atteggiamento nei confronti del mondo che sta scoprendo è cauto e diffidente.
• La televisione, assolutamente sconsigliata prima dei due anni e comunque dannosa perché ostacola il passaggio dalla fase del "potere magico" (3-4 anni) alla creatività e poi al talento vero e proprio: la tendenza fantastica infantile, infatti, viene bloccata dall’accumulazione di percezioni visive concrete. Nei primi anni di vita, l’uso del videoregistratore consentirà di scremare la tv-spazzatura e di utilizzare al meglio la televisione nella sua funzione di scuola parallela. Vietato portare la tv in camera da letto, i bambini dovrebbero smettere di guardarla almeno 30-40 minuti prima di andare a dormire. Questo momento, adattissimo alla lettura, specialmente se un nonno o un genitore leggono ad alta voce: il sonno sarà più regolare, e i sogni più personali.
• Il gioco è il principale strumento dei bambini per apprendere. I giochi funzionali dei 2-3 anni servono a migliorare la psicomotricità (atti motori sempre più complessi mirati a uno scopo). I giochi a incastro stimolano la creatività e la logica, insegnano ad appropriarsi dei concetti di eguaglianza e differenza delle forme. I giocattoli non dovrebbero essere acquistati di continuo, magari per sedare il senso di colpa del genitore assente o troppo assorbito dal lavoro. Posticipare la realizzazione di un desiderio abitua a sopportare le frustrazioni e impedisce al bambino di introiettare il meccanismo del "tutto e subito" che porta a conseguenze psicologiche negative più tardive ma anche più gravi.
• Per una crescita armoniosa, è importante che la casa sia ”aperta” e che i genitori abbiano una normale vita da adulti, ricevano amici, viaggino con i figli, spezzino in ogni modo il tran tran quotidiano (in questo modo si riduce la paura del nuovo e si stimola l’adattabilità del bambino).
• Il carattere è la sintesi dei meccanismi di adattamento all’ambiente: il soggetto assimila la realtà esterna e, in base al suo temperamento, modifica se stesso in sua funzione; il soggetto cerca di modificare la realtà esterna per adattarla a se stesso. Attraverso questi due meccanismi il bambino evolve dalla dipendenza all’autonomia.
• Quando in famiglia c’è una morte, bisognerebbe evitare ai bambini con meno di 5 anni la vista del defunto e il funerale. Anche nel caso si tratti di uno dei genitori, sarebbe meglio che il piccolo non assistesse a sofferenze, medicazioni e visite. E’ molto importante che i familiari mostrino il loro dolore sorretto da un’accettazione serena: il bambino non si sentirà solo e potrà consolarsi pensando che qualcuno lo aiuterà ad andare avanti.
• Tra i 18 mesi e i due anni, un lieve balbettio è perfettamente normale, specialmente nei bambini precoci (il pensiero supera per velocità la parola). Nel 90 per cento dei casi anche la pronuncia sbagliata di alcune consonanti, come il rotacismo (cattiva pronuncia della r), è fisiologica e si corregge da sola, col tempo.
• A 18 mesi il bambino usa lo stesso nome per maschi e femmine, a 2 anni e mezzo distingue i sessi e comincia a toccarsi i genitali, tra i 3 e i 5 anni ama esibirsi, a 5-6 anni pratica giochi a tinte sessuali, a 7 anni ha i primi amori e chiede come si nasce.
• Per abituare il bambino all’igiene, bisogna coinvolgerlo con l’esempio: "laviamoci le mani", funziona molto meglio di "lavati le mani".
• Fino a due anni un bambino dorme in media 16 ore al giorno, dai due ai tre anni 15 ore, dai tre ai sei anni 14 ore, dai sei ai nove anni 10-11 ore, dagli otto ai quattordici anni 10 ore.