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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Storia d’Italia attraverso la TV

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• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 11 gennaio 2007. 1957 Italia, una repubblica fondata sul quiz. Il 1957 è l’anno del boom di Lascia o raddoppia?, il popolare appuntamento del giovedì sera condotto da Mike Bongiorno. Il quiz era iniziato il 26 novembre 1955 quando c’erano pochi televisori (non più di 30.000) e la gente guardava ancora con diffidenza il nuovo mezzo.Ma nel 1957 si compie il miracolo dell’unificazione d’Italia: le famiglie in possesso di un televisore tengono corte bandita (storicamente, l’unica parentesi umana nella vita di condominio), i bar affollati fino all’inverosimile, i cinema vampirizzati dalla Tv (si interrompeva la programmazione per far posto a Mike), le strade deserte, tutti i televisori d’Italia accesi per vivere in diretta l’avventura della conoscenza. Rispetto al modello americano, la versione italiana si caratterizza non tanto per l’estrosità delle domande quanto per la ricerca di personaggi, la dilatazione drammaturgica, il racconto di storie, insomma per quelle aggiunte che Mike chiamava il «contorno spettacolare». La vincita massima era di 5 milioni e 250.000 lire; se il concorrente al raddoppio finale decideva di «lasciare», poteva ritirare una fiammante Fiat 600, il destriero della motorizzazione di massa. Si discute molto se il quiz sia un attentato alla cultura ma intanto l’avvio di Carosello (3 febbraio) accompagna per mano gli italiani nel processo di modernizzazione, comincia a rispecchiarne i problemi e le aspirazioni all’emergere della società dei consumi. Accanto alla mitica 600, la Fiat inizia a produrre la 500 dando avvio a un nuovo tipo di mobilità, non più legata al treno. Nel ricostruire la storia d’Italia degli ultimi anni non si può non tener conto di quelle varie e complesse forme linguistiche che agiscono all’interno della società come veri e propri discorsi. da questo singolare intreccio che prendono forma le discussioni sul concetto di identità: la tv, l’auto, il cinema, i libri, la moda, la canzone e altro sono strumenti o oggetti ma sono anche formidabili «luoghi della memoria», strumenti di aggregazione, forme di rappresentazione. Per dire: nel 1957 i dirigenti Rai devono viaggiare per servizio in prima classe, i dipendenti in seconda. Recensioni Tv. Nicola Chiaromonte. La televisione. «Tempo presente», aprile 1956. «Particolarmente casuale, e di mera coincidenza, sembra il rapporto fra la cultura e il programma detto Lascia o raddoppia? Non parliamo dei milioni in gioco che pure hanno una certa importanza. Ma chi ci farà credere che fra il ferroviere il quale fino a ieri coltivava in solitudine gli studi di etnografia e l’ombra parlante del medesimo che appare su migliaia di schermi ci sia altra somiglianza che infinitesima? Quello aveva una passione che serviva solo a lui e ai suoi amici; questo arriva e mette in berlina la propria passione al cospetto di miriadi di telespettatori a null’altro interessati fuorché alla sua performance e forse, ancora più che alla sua performance alla tortura pubblica di un loro simile. Quello, lo sconosciuto, era un individuo; questo, il conosciutissimo, chi è? Uno che conosce la differenza fra la musica ottentotta e la musica pigmea, e vale quindi esattamente quell’altra ombra parlante che sapeva a memoria la composizione di tutte le squadre di calcio da cinquant’anni a questa parte. Due maniaci, tutt’al più... Eppure, la gente ci si diverte, e ha ragione: per essere un fenomeno ai gettoni del signor Bongiorno, è un fenomeno. Fenomeno d’ignoranza. Egli non ha la minima idea del mondo in cui vive, di quel che succede alle nozioni da lui pazientemente raccolte una volta che egli ha consentito a farne mostra in quel modo: spazzate via di colpo, hanno servito a quello e basta. Se ritornerà a coltivarle, non sarà più lui a giovarsene, ma lui quell’altro, il performer. D’altra parte questa è anche una gigantesca presa in giro della cultura intesa come accumulazione indefinita di nozioni. Questa è l’idea superstiziosa che della cultura hanno gli ignoranti; ma, nelle epoche di disordine, anche le cosiddette élites. Non è poi tanto male che se ne faccia pubblico ludibrio». Luciano Bianciardi. mike elogio della mediocrità. «Avanti!», 28 luglio 1959. «L’altro giovedì, annunciando la fine della sua trasmissione, Mike Bongiorno aveva gli occhi appesantiti e la voce rotta dalla commozione. A guardarlo cinicamente poteva anche far ridere, con quella faccia più pecorile del solito, ma sarebbe stato ingiusto farsi beffa di un uomo così onestamente mediocre. Bisogna dire che Mike Buongiorno meritava il successo che ha avuto proprio in virtù del suo schietto, lampante grigiore... Era certamente il più simpatico dei presentatori della televisione: migliore di Mario Riva (troppo ancorato al volemose bene romanesco, e non italiano, e quindi dialettale e provinciale), migliore di Enzo Tortora (troppo goliardicamente «colto»), migliore di Silvio Noto (che si bruciò le ali spingendo troppo oltre la sua grevezza pugliese). I nostri presentatori della televisione avevano successo e lo hanno, in quanto riassumono ed esprimono certi difetti certe tare nazionali. Mike Bongiorno ne riassumeva più di tutti, ed ecco perché lo possiamo stimare il più mediocre, quindi il più bravo. Meritevole del successo e della fortuna, anche economica, che gli è toccata. «Quanto potrà valere» chiediamo a questo punto noi, «il signor Mike Bongiorno?”» I FATTI in Italia. Gronchi è Presidente della Repubblica. La carica di Presidente del Consiglio è ricoperta da Antonio Segni, che guida un esecutivo monocolore Dc. Molti intellettuali lasciano il Pci in seguito al dibattito interno al partito nato in occasione della repressione sovietica della rivolta ungherese del 1956. Tra loro Natalino Sapegno, Vezio Crisafulli, Gaetano Trombadori, Domenico Purificato, Claudio Longo, Leoncillo Leonardi, Fabrizio Onofri, Italo Calvino, Antonio Giolitti. L’11 gennaio viene promulgata una legge che assicura all’Eni di Enrico Mattei privilegi per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi in suolo italiano, fatta eccezione per la Sicilia. Dal 6-10 febbraio si svolge a Venezia il Congresso del Partito Socialista. Piero Nenni, segretario del Psi spiega la decisione di avvicinarsi al Psdi di Saragat e terminare la politica di collaborazione con il Pci. Il Patriarca di Venezia, Angelo Roncalli, invia un messaggio di saluto ai congressisti del Psi, suscitando reazioni di disapprovazione nel mondo cattolico più intransigente. Il 25 marzo Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo firmano a Roma i Trattati istitutivi della Comunità Economica Europea (Cee) e della Ceea (Comunità europea dell’energia atomica o Euratom). Ad Aprile l’Olivetti è la prima azienda italiana a ridurre, a parità di salario, la settimana lavorativa. Le ore di lavoro settimanali sono 45, con tutti i sabati liberi. Il 2 luglio viene presentato il nuovo modello di automobile Fiat: la mitica 500. La casa automobilistica torinese la mette sul mercato al costo di 465.000 lire, ma poi a pochi giorni dall’incasso della tredicesima abbassa il prezzo a 395.000 lire, corrispondente a tredici stipendi di un operaio. Il 29 agosto presso un convento di Cerro Maggiore viene rinvenuta la salma di Benito Mussolini, scomparsa dopo i fatti di Piazzale Loreto. Il corpo di Mussolini è restituito alla famiglia e sepolto a Predappio. Il 6 settembre il presidente dell’Eni Enrico Mattei e il Presidente della Repubblica Gronchi si recano in Iran in visita allo Scià di Persia. Mattei riesce ad concludere un accordo per lo sfruttamento delle risorse petrolifere iraniane. Si attira in questo modo l’ostilità delle «Sette sorelle», cioè delle aziende che monopolizzano il mercato mondiale del petrolio. L’industria delle lavatrici passa alla tecnologia del lavaggio automatico grazie all’importazione dei timers dagli Usa. Viene prodotto in larga scala dalla Montecatini il polipropilene isotattico, un polimero dalla struttura molecolare ordinata, altamente cristallino, molto resistente messo a punto dal futuro nobel per la chimica Giulio Natta. Il nome commerciale del polipropilene isotattico è Moplen («E mo e mo e mo... Moplen», diceva Gino Bramieri in Carosello). Tra Milano e Trieste inizia il regolare funzionamento Tv in cavo coassiale. Il servizio televisivo è esteso al Mezzogiorno e alle Isole. All’estero. A Gennaio il repubblicano Dwight D. Eisenhower, già comandante supremo delle forze occidentali alleate durante la Seconda Guerra mondiale, comincia il secondo mandato alla Presidenza degli Stati Uniti, dopo essere stato rieletto nel novembre del 1956. Algeri è in stato di assedio. Il generale dei paracadutisti francesi Massu riveste poteri di polizia per soffocare la guerriglia nazionalista algerina. Inizia la battaglia di Algeri, che terminerà il 7 ottobre, quando i parà francesi mineranno il quartiere dove è rifugiato la Pionte, ultimo leader nazionalista. Il 6 marzo Ghana ottiene l’indipendenza dalla Gran Bretagna. E’ il primo stato dell’Africa occidentale a liberarsi dal giogo coloniale. Il 24 settembre, a Little Rock, capitale dell’Arkansas, le truppe federali sono costrette a scortare studenti di colore perché possano entrare liberamente nella scuola nonostante gli illegali divieti del governatore. Il 4 ottobre l’Unione Sovietica annuncia il lancio del primo satellite artificiale in orbita. lo Sputnik (che significa «compagno di viaggio»). La lotta con gli Stati Uniti per la conquista dello spazio segna inaspettatamente un punto a favore dell’Urss. Il 3 novembre è lanciato in orbita lo Sputinik 2. L’emozione e la sorpresa sono ancora maggiori perché a bordo c’è Laika, cagnolina siberiana che deve testare la vita in condizioni di assenza di gravità. La Candy produce il modello «bimatic »: si tratta della prima lavatrice semiautomatica. Sono progettate le prime locomotive diesel-elettriche. FOGLI DI CRONACA. Discorso di Papa Pio XII del 5 marzo 1957. «Il volto di Roma Ci appare sfregiato nei suoi più puri lineamenti. Come voi ben sapete, Il Concordato fra la santa Sede e L’Italia (art. 1, cap. 2) prescrive che «in considerazione del carattere sacro della Città Eterna, sede vescovile del Sommo Pontefice, centro del mondo cattolico e meta di pellegrinaggi, il governo italiano avrà cura di impedire in Roma tutto ciò che possa essere in contrasto col detto carattere». Si può dire che tale è la sua presente condizione? Siamo dolenti di dover rispondere che no. Per citare un solo esempio; anche di recente un grande quotidiano, non sospetto di clericalismo, in una corrispondenza da Roma descriveva a vivi colori due grandi manifesti murali volgarmente pornografici, che in quei giorni tappezzavano le principali vie di Roma; di uno dava anche le misure, largo forse sette metri, alto tre, la cui base toccava i marciapiedi. Chi potrebbe dire quali rovine di anime, specialmente giovanili, simili immagini provocano, quali impuri pensieri e sentimenti possono suscitare, quanto contribuiscano alla corruzione del popolo, con grave pregiudizio della stessa prosperità della Nazione, che ha bisogno di una gioventù sana, forte, educata alle più nobili aspirazioni della virtù! Aggiungete le riviste pornografiche esposte nei chiostri, il cinema immorale, e anche la televisione, che penetra fin nella intimità delle case e vi apporta non di rado – come Ci viene riferito - spettacoli audaci, atti a turbare profondamente le coscienze. Perciò nella scarsa aspettazione di avere altrove una difesa veramente efficace, massime dopo la pronunziata dichiarazione di illegittimità costituzionale di alcune precedenti norme, occorre che, in tali casi, i cattolici di Roma difendano da sé i diritti della religione e del buon costume, e, in unione con le altre oneste persone di ogni tendenza, ma pensose della moralità del popolo, sollevino una energica protesta della pubblica opinione, la cui reazione, mostrando qual è veramente «il comune sentimento», imponga alle Autorità competenti di addivenire ai necessari provvedimenti. MODI DI DIRE. Il successo di Lascia o raddoppia? determina la diffusione di nuove parole fra cui: Ampex (sistema di registrazione videomagnetica), Annunciatrice, Antennista, Cameraman, Filmato, Montepremi,Valletta, Zoom. «Quiz, gioco, con premio o no, basato su una serie di quesiti posti ai concorrenti: ”Avevano inventato, per passare per colti, il quiz, ossia una mostruosità di memoria” (Luigi Bartolini)» Salvatore Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana. Da quiz (forse abbreviazione di «inquisitio ») nasce il verbo quizzare. «Intellettuale organico, di qualcuno che si integra in modo positivo all’interno di una struttura politica o sociale svolgendo una funzione ben precisa. Es. Intellettuale organico alla propria classe sociale» Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. «Gli intellettuali possono incontrarsi da soli o accompagnati ad operai e contadini. In questo secondo caso la successione di rigore è la seguente: operai, contadini, intellettuali. Gli intellettuali possono essere: illuminati, democratici, avanzati, molto vicini a noi, al servizio della classe operaia; la serie è in crescendo. Pseudo-intellettuali sono invece gli altri, quelli che si sono posti al servizio del padronato, della reazione, del grande capitale, dell’imperialismo » (Luciano Bianciardi, Il lavoro culturale,1957). Si parla molto di «pirati della salute ». Un’inchiesta giornalistica svela un meccanismo truffaldino messo in atto da alcune case farmaceutiche: prezzi gonfiati, confezioni che costano più della stessa medicina, farmaci pericolosi non in regola con le leggi sanitarie vigenti. E le mutue pagano con i soldi dello Stato. LETTERATURA. Il Nobel per la letteratura è assegnato allo scrittore francese Albert Camus. Elsa Morante vince il Premio Strega con L’isola di Arturo. Il Dottor Zivago di Boris Pasternak. esce in Italia in esclusiva mondiale. In Russia la pubblicazione è bloccata dalla censura.Vende moltissime copie, decretando il successo della casa editrice Feltrinelli, nata nel 1954. Nel 1958 l’editore milanese replicherà il boom di vendite con la pubblicazione de Il Gattopardo, opera postuma di Tomasi di Lampedusa, morto proprio nel 1957. Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana di Carlo Emilio Gadda esce in volume dopo essere comparso a puntate su «Letteratura» tra il 1946 e il 1947. Muore il poeta Umberto Saba. Jack Kerouac. Sulla strada. La prima volta che incontrai Dean fu poco tempo dopo che mia moglie e io ci separammo.Avevo appena superato una seria malattia della quale non mi prenderò la briga di parlare, sennonché ebbe qualcosa a che fare con la triste e penosa rottura e con la sensazione da parte mia che tutto fosse morto. Con l’arrivo di Dean Moriarty ebbe inizio quella parte della mia vita che si potrebbe chiamare la mia vita sulla strada. Borìs Pasternàk. Il dottor Zivago. Andavano e sempre camminando cantavano eterna memoria, e a ogni pausa era come se lo scalpiccio, i cavalli, le folate di vento seguitassero quel canto. I passanti facevano largo al corteo, contavano le corone, si segnavano. I curiosi, mescolandosi alla fila, chiedevano: ”Chi è il morto?” La risposta era: ”Zivago.” Ah! Allora si capisce:” ”Ma non lui. La moglie.” ” lo stesso. Dio l’abbia in gloria. Gran bel funerale”. Pier Paolo Pasolini. Le ceneri di gramsci. Uno straccetto rosso, come quello annodato al collo ai partigiani e, presso l’urna, sul terreno cereo, diversamente rossi, due gerani. lì tu stai, bandito e con dura eleganza non cattolica, elencato tra estranei morti: Le ceneri di Gramsci… Elsa Morante. L’isola di Arturo. Uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato (fu lui, mi sembra, il primo a informarmene), che Arturo è una stella: la luce più rapida e radiosa della figura di Boote, nel cielo boreale! E che inoltre questo nome fu portato pure da un re dell’antichità, comandante a una schiera di fedeli: i quali erano tutti eroi, come il loro re stesso, e dal loro re trattati alla pari, come fratelli. Carlo Emilio Gadda. Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana. Tutti ormai lo chiamavano don Ciccio. Era il dottor Francesco Ingravallo comandato alla mobile: uno dei più giovani e, non si sa perché, invidiati funzionari della sezione investigativa: ubiquo ai casi, onnipresente su gli affari tenebrosi. Alberto Arbasino. Le piccole vacanze. Quando i bombardamenti sono finiti davanti alle prime foglie finiva anche l’inverno e noi non avevamo più nessuna voglia di tornare in città anche se le scuole non erano finite. Tanto più quell’anno era l’ultimo che mi trovava disposto a studiare materie inutili: col successivo sarei entrato nella scuola degli interpreti a perfezionare le lingue, lingue, poi col primo mezzo possibile ero in attesa di andare dai nostri cugini in Scozia a imparare come funziona una fabbrica. MODA, COSTUME, ARTE. Il coreografo Bruno Dossena organizza il 18 maggio del 1957 al Palazzo del Ghiaccio il Primo Festival Nazionale di Rock & Roll. Sul palco ballerini scatenati come Torquato il Molleggiato (celebre più tardi come Jack La Cayenne) e i rockers italiani della prima ora: Adriano Celentano, Giorgio Gaber, Guidone, Jimmy Cavallo, Enzo Jannacci, Brunetta e Clem Sacco. Un successo senza precedenti: cinquemila presenti, quanti ne poteva contenere il locale, duemila rimasti fuori tra le jeep della Celere impegnata a contenere la furia degli esclusi. Si diffondono i pagamenti a rate, soprattutto per beni come la macchina, la Vespa, la radio e la televisione, i primi mobili svedesi, le cucine economiche bianche. Nelle dispense delle donne italiane iniziano a essere presenti i cibi in scatola. Dedicando un articolo al fenomeno del «Femminismo da brodo », L’Espresso titola: «Imposti agli uomini i cibi in scatola stanno preparando l’offensiva dei cibi surgelati. Fra qualche anno gli italiani avranno perduto uno dei loro massimi motivi di vanità nazionale: la buona cucina casalinga ». Aprono a Roma e Milano i primi negozi self service tra la diffidenza dei consumatori. Si impone come icona di bellezza femminile Brigitte Bardot, che nel 1956 spopola nei cinema con Piace a troppi. Le adolescenti di tutto il mondo impazziscono per James Dean. Il primo James Dean Club nasce a Roma sulle colline che fiancheggiano l’Aurelia. Giovani ragazze mandano lettere bruciacchiate ai bordi per ricordare Gioventù Bruciata. Look alla Dean: giubbotto di pelle abbinato a blue jeans e a un fazzoletto annodato al collo. Le due giornaliste di moda Sofia e Carolina (così si firmano su L’Espresso) sconsigliano alle donne a la page di vestirsi come «la regina Elisabetta quando porta scarpe ortopediche ortopediche coi vestiti da cocktail. Brigitte Bardot quando indossa pantaloni aderenti e zoccoletti e Edi Campagnoli quando ostenta troppi volant??? e troppi nastri ». Inoltre: mai fumare attraverso la veletta, mai la coda di cavallo sopra i vent’anni, mai il solco visibile delle spalline del reggiseno sulla scollatura dell’abito da sera, mai tacchi alti con i pantaloni, mai scarpe piatte con il tailleur, mai orecchini pendenti alla mattina, mai gioielli quando si è in pantaloni, mai rossetto ciclamino e unghie scarlatte. A questa serie di divieti Dior contrappone le cinque libertà: dei capelli, della scollatura, della vita, della gonna e delle lunghezze.A febbraio sfila a Parigi la sua collezione primaverile che consacra due capi come must della stagione: la giacca saharienne e il cabane, cappottino stretto, sette ottavi, che si porta su un fourreau lungo dello stesso tessuto, con spacchi sui fianchi per dare libertà al passo. Tendenze artistiche di questi anni sono l’Informale e l’Astrattismo. A Sidney l’architetto danese Jorn Utzon (allievo di Alvar Aalto) vince il concorso per la costruzione dell’Opera House presentando il progetto delle celebri vele. Sulle pagine de Il giorno dei ragazzi compare il fumetto Cocco Bill, nato dalla penna di Jacovitti. SPORT. La Juventus vince il campionato di Serie A, anche grazie agli indovinati acquisti di John Charles (capocannoniere con 28 reti) e Omar Sivori. Il Giro d’Italia è dominato dal fiorentino Gastone Nencini, mentre Jacques Anquetil, ciclista francese, vince il Tour de France. Sarà uno dei ciclisti più significativi nella storia del Tour, vincendo complessivamente cinque edizioni. Nei primi mesi del 1957 è ancora vivo lo sgomento per una tragedia alpinistica avvenuta alla fine di dicembre del 1956. Due giovani alpinisti francesi partono per scalare il versante della Brenva del Monte Bianco. Nel corso della scalata incontrano il famosa alpinista Walter Bonatti che guida un cliente. Il gruppo porta a termine insieme l’ascensione. Poi le due cordate si separano: Bonatti si dirige verso la cima del Bianco, mentre i Francesi tentano una rischiosa discesa diretta verso Chamonix. Ben presto però si perdono nella tormenta di neve restando intrappolati al bordo di un seracco. I soccorsi tardano a partire e, nonostante l’intervento di Lionel Terray ed la partenza di un elicottero, non hanno successo CINEMA. Federico Fellini vince il premio Oscar per il miglior film straniero con Le notti di Cabiria, bissando il riconoscimento ottenuto nel 1956 con La strada. William Wyler vince la Palma d’oro a Cannes con La legge del signore. L’invitto (Aparajito), film del regista indiano Satyajit Ray, vince il Leone d’Oro a Venezia. Escono sugli schermi Il grido di Michelangelo Antonioni e Le notte bianche di Luchino Visconti. Il manifesto pubblicitario di Poveri ma belli, che ritraeva Marisa Allasio di schiena, con in bella evidenza il fondoschiena, viene rimosso. Pare che la segnalazione sia stata proprio di Papa Pio XII, che aveva notato casualmente il manifesto viaggiando in automobile per le strade di Roma. Franco Berutti. Da Piazza Navona a Phoenix City. «Settimo giorno», 16 febbraio 1956. «Poveri ma belli: c’è qualcosa nel titolo che suona allusivo, non tanto alla sostanza del film, quanto alle circostanze in cui il lavoretto è nato. All’inizio della scorsa estate, durante una conferenza stampa a Milano, il produttore Goffredo Lombardo parlò a lungo della crisi del cinema italiano. Non c’è crisi, volle dire in effetti il producer che in quel momento rappresentava i colleghi e rivali; e se crisi c’è stata, l’abbiamo superata di buona misura. E poiché il discorso cadeva sulle paghe eccessive chieste dai ”divi” e dai registi affermati commercialmente, Lombardo – sorridente, cordiale, elegantemente evasivo di fronte a certe argomentazioni di costume, che per altro non lo riguardavano minimamente – Lombardo, dicevamo, parlò per la prima volta dei film ”a basso costo”: vi agiranno, disse, attori giovani poco noti (ossia, pensavamo noi che l’ascoltavamo, attori che non pretenderanno il minimo di cinque milioni), diretti da registi ai quali non fa gola un alto compenso, con soggetti che non esigeranno complicati piani di lavorazione né richiederanno movimenti di masse, costumi da museo, esterni in Birmania e raccordi nel Madagascar. Questi film, disse Lombardo, non costeranno più di sessanta-ottanta milioni. E lasciò sottintendere che non avremmo avuto porcellane da antiquariato ma terraglia domestica, tuttavia terraglia di buona marca, forse non grata al critico, ma sicuramente bene accetta al pubblico. Parve un’utopia, questo ”rimedio” alla crisi commerciale, specie a chi era ancora abituato a considerare l’alto costo come unica condizione del successo; ma conveniva aspettare e dare un poco di fiducia alla arrischiata promessa di film, perdonate il gioco di parole, poveri ma belli. E Poveri ma belli (la terraglia domestica) è finalmente arrivato. Sessanta milioni di costo, dicono alcuni, meno di cento milioni, pare si sia lasciato sfuggire Lombardo. Comunque, quel che conta è l’esito dell’esperimento in vista di quel che sarà il programma per l’immediato futuro. I protagonisti sono tre giovani relativamente noti: Marisa Allasio, catapultata un paio d’anni fa con storie d’appendice; Maurizio Arena, rivelato felicemente da Tempo di villeggiatura; e quel Renato Salvatori che Emmer aveva messo al fianco della Bosè in Le ragazze di Piazza di Spagna. Il soggetto offre un filo esile esile, pronto a spezzarsi. Ma non si spezza; tra idee garbate e piccole risorse comiche, rimane teso fino alla fine, con quel tanto (o quel poco) di spigliato e di accomodante che si conviene all’argomento: una ragazza non sa decidersi, presa dal fuoco di due giovani e goffi corteggiatori, il tutto nella Roma di Piazza Navona». Fogli di cronaca. Morando Morandini Le notti di Cabiria «La notte» 10-11 ottobre 1957. «Dopo non essere stato premiato a Cannes, dopo esser stato esaminato da cardinali e da censori, dopo le proiezioni quasi private davanti a pubblici di seminaristi, di villici e di signore impellicciate di molte pievi italiche care all’on. Brusisca e agli amici suoi, arriva Le notti di Cabiria, il più bel film italiano dell’anno. Quando lo vedemmo a Cannes per la prima volta ci parve il miglior film di Fellini e, con imprudenza giovanile, lo scrivemmo dicendo che il suo altissimo valore risiedeva, a nostro avviso in un mirabile equilibrio di toni e di temi nel quale i contrastanti motivi della personalità del regista e dei suoi due abituali sceneggiatori (il picarismo magico di Fellini e la sua crudeltà, la tensione mistica di Pinelli e il suo sistematico giansenismo, l’umorismo di Flaiano e il suo distacco di moralista) avevano trovato, più e meglio che nei film precedenti, il punto di fusione». (continua) Aldo Grasso
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 18 gennaio 2007. 1961 Il Paese dello show. E della mortadella. Mentre Torino celebra con «Italia 61» il centenario dell’unità d’Italia, gli italiani scoprono le gemelle Kessler e il Dadaumpa. Antonello Falqui è stato negli Usa, ha visto spettacoli nuovi, vuole proporli in Italia. Non c’è più bisogno di scenografie sfarzose, gli artisti si muovono su fondali fatti di grandi spazi bianchi. La telecamera può così far risaltare meglio i corpi delle ballerine, delle star, dei conduttori; si comincia in questo modo a ragionare in termini di linguaggio televisivo. E poi la cosa più moderna, sconvolgente: si vedono in campo gli strumenti con cui si riprende lo spettacolo: telecamere, microfoni, giraffe, luci... Il 4 novembre 1961 debuttano le trasmissioni del Secondo Programma con circa due ore di programmazione quotidiana, dalle 21.05 alle 23.15.A Sanremo, Adriano Celentano inizia la sua canzone volgendo le spalle al pubblico. Mentre la tv tenta di sprovincializzarsi copiando l’America, un nuovo fenomeno sta caratterizzando l’economia italiana. I protagonisti: l’Eni e la Fiat, la Finsider e la Falk, l’Edison e la Montecatini (non ancora fuse). E altri ancora. Attorno a questi gruppi si concentra la crescita industriale del Paese, il cosiddetto neocapitalismo. La paga oraria di un operaio è di 144 lire all’ora.Va molto di moda la mortadella, divisa in tre fasce d’acquisto. La più venduta (60%) è la Galbani bollino rosso: costa 26 lire all’etto; a seguire il bollino verde (30%) che costa 50 lire l’etto; per i più privilegiati (10%) il bollino oro, cento lire l’etto. Lo stipendio medio di un operaio è di circa 47.000 £ (30.000 un agricoltore, 12.000 una mondina). Costo di un giornale £ 30; biglietto del tram £ 35; tazzina caffé £ 50; pane £ 140 al kg; latte £ 90; vino al litro £ 130; pasta al kg £. 200; riso la kg £ 175; carne di manzo al kg £ 1400; zucchero al kg £ 245; benzina £ 120; 1 grammo di oro £ 835. Un giorno di pensione tutto compreso a Rimini lire 600. Nella Comunità economica europea (Cee) entra in vigore il primo regolamento sulla libertà di circolazione dei lavoratori. RECENSIONI TV. Achille Campanile. Ha un dono per tutti. La telebefana del 1962. L’Europeo, 7 gennaio 1962. «Gentile Signorina Mina, voglio sperare che al ricevere della presente, ella non s’abbandoni a qualche gesto inconsulto. Oh, non alludo al suicidio, si tranquillizzi. Alludo semplicemente ai gesti che ella fa cantando. Di solito esordisce con alcuni cenni cabalistici. Intona, per esempio, Giuramelo, facendo schioccare le dita. Attacca Besame mucho, e si tocca la fronte, come per dire «Mi viene un’idea». Indi passa all’ ormai consueto suo gesto corrispondente al napoletano «pachioco», per mettersi in posizione di riposo, con la palma sinistra sotto il gomito destro. Poi scuote le mani, come se le avesse bagnate. Canta: «Penso che un giorno lontano ... » (e muove le dita, come se svolgesse un rocchetto) «... un caro ricordo di te resterà» (e fa il gesto dell’auriga che guida la biga nel Circo Agonale). Indi esegue senza apparente ragione il saluto degli orientali. Le mando pertanto due regali per l’anno nuovo. Primo: uno specchio, perché ci si guardi, mentre canta, e cerchi d’intonare vagamente l’atto alla parola. Secondo, un fazzoletto. Non badi se sia più o meno adatto a soffiarcisi il naso, perché deve servirle unicamente a farci un nodo, per rammentarsi che esiste la massa dei telespettatori e non regolarsi come in Studio Uno, dove, del tutto dimentica del resto del Paese, che la vede sul video, e convinta che il mondo si limiti ai cento o duecento spettatori in sala, i quali, a comando di scritte luminose, tributano applausi, continua per parecchio tempo a fare smorfiette e risatine, come per dire: «Che cari pazzerelloni! Come mi festeggiano! Basta, adesso, via!» e ogni tanto, poi, viene presa da una sfrenata, quanto ingiustificata ilarità folle. Non le dico quando c’è stata la Valente, e nessuna delle due voleva esser da meno dell’altra. Le risate da parte di entrambe si sprecavano, come ci fosse qualcosa di straordinariamente divertente, mentre non c’era proprio niente da ridere. Del resto, se si divertono tanto, ridano pure.Ma tenga presente che, nelle esibizioni di tipo brillante in fondo sarebbe più opportuno che a ridere fosse il pubblico.Auguri!». Sergio Saviane. Buona la ricetta del farmacista. L’Espresso, 29-10-1961. «Con Studio 1, spettacolo in complesso buono, ma con qualche difetto e che si rifà a Giardino d’inverno, Sacerdote e Falqui hanno però capito che l’orchestra e il suo direttore devono solo suonare e non fare le macchiette. Così non solo hanno tenuto nel sottoscala il nuovo maestro Canfora e la sua orchestra, ma hanno anche abolito tutto quello che è imparentato col cattivo gusto (cantanti lacrimevoli, cantautori ignoti, eccetera) e li hanno sostituiti con spiritose e intelligenti interpreti della canzone vecchia e nuova, come Renata Mauro, e Mina, rivelatasi una soubrette composta e piena di risorse, con vedettes internazionali come Don Lurio, le sorelle Kessler, il mago di Europa di notte, le Bluebell, tutti nomi di richiamo e di sicuro effetto che se non altro incuriosivano e tenevano legato il pubblico allo spettacolo. Il merito di Sacerdote e Falqui non è solo d’aver allestito un varietà televisivo divertente, vivo, con molte idee e che promette di migliorare nelle prossime settimane, ma d’aver sconvolto le acque del rattrappito mondo della canzone, mettendo al bando i cantanti e le loro pietose interpretazioni, inaugurando così alla tv uno spettacolo se non nuovo, almeno più attuale, più agile e gradevole». FOGLI DI CRONACA. Lettera aperta di Luchino Visconti al Ministro Falchi in merito alla censura di Rocco e i suoi fratelli. (Cinema Nuovo, dicembre 1961). Signor ministro, leggo sui giornali le sue parole poco gentili nei confronti del mio film Rocco e i suoi fratelli. Le avrei lasciate volentieri senza commento se, oltre a essere poco gentili, esse non fossero anche poco corrette e non investissero problemi che vanno oltre la mia persona, come quello della libertà d’espressione e della censura nel nostro paese. Ella, in sostanza, ha tenuto a far intendere che, se si fosse trattato soltanto della sua facoltà di ministro della Repubblica, Rocco e i suoi fratelli non sarebbe mai apparso sugli schermi o vi sarebbe apparso non so bene come e quanto clericalmente mutilato. Ciò mi conferma nella già in me radicata convinzione che ogni briciolo di libertà di cui si riesce a godere nel nostro paese non lo si deve ai governanti, e tanto meno ai governanti della sua mentalità (che francamente ci si chiede come mai si trovino a occupare posti di così grande responsabilità), ma alla vigilanza, resistenza e alla lotta dell’opposizione e dell’opinione pubblica democratica. Se a favore di Rocco e i suoi fratelli non vi fosse stata a suo tempo, la grande protesta non soltanto della cultura italiana, ma dei partiti, della stampa, e delle organizzazioni di sinistra si può essere certi, dopo le sue odierne dichiarazioni, che al film sarebbe stato sottratto il diritto costituzionale di prender contatto con le larghe masse degli spettatori e di godere, in tal modo, di quel suffragio di pubblico che tutti conoscono e che - vale la pena di segnarlo - ha consentito il più grande incasso italiano degli ultimi tempi, dopo quello de La dolce vita. I FATTI In Italia.  l’anno del centenario dell’Unità d’Italia (1861). L’esecutivo è guidato da Amintore Fanfani, al suo terzo mandato. Il 5 gennaio Ettore Barnabei diventa direttore generale della Rai. Dal 26 al 28 gennaio si svolge l’XI Festival di Sanremo. Celentano canta a San Remo «Ventiquattromila baci», Mina «Mille bolle blu». L’Osservatore Romano definisce i testi delle canzoni di San Remo di «un linguaggio stucchevolissimo e frivolo, accompagnato nei casi peggiori da un pizzico di volgarità e d’ineguagliabile cafonismo». A febbraio, dopo trentacinque repliche a Roma, L’Arialda di Testori arriva a Milano al Teatro Nuovo. Lo spettacolo viene presto rimosso dal cartellone per ordine del procuratore Spagnuolo a causa di «turpitudine e trivialità». Il copione viene sequestrato e Testori e Feltrinelli denunciati. Dibattito e polemiche sui giornali. In aprile si celebra a Lucca il processo contro Chet Baker, grande trombettista americano arrestato a Lucca il 25 luglio 1960 per abuso di Palfium 875 dopo un concerto al locale La Bussola. Presenti la moglie Halema Hallè e la giovane amante, la bellissima ballerina Carol Ann Jackson. Il 27 aprile è deliberata l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare per far luce su presunti illeciti nella costruzione dell’aeroporto di Fiumicino. In dicembre la commissione non rileverà alcun illecito. L’11 maggio poliziotti sparano nel corso di un’occupazione di uno stabilimento a Sarnico, provocando un morto. L’11-12 giugno in Alto Adige si verificano 33 attentati ai tralicci elettrici, volti a rivendicare l’autonomia regionale. la «notte dei fuochi». Il 12 e 13 giugno Fanfani e Segni si recano in visita negli Stati Uniti, dove incontrano Kennedy, e poi il 2 e 4 agosto in Unione Sovietica. Il 24 settembre Aldo Capitini organizza e guida la prima marcia della pace da Perugia ad Assisi. Uno dei motti dei partecipanti: «se la patria chiama lasciala chiamare». Il 30 ottobre muore Luigi Einaudi, economista ed ex Presidente della Repubblica italiana. Viene sepolto nella tomba di famiglia di Dogliani (Cn) il paese che lo aveva visto giovane imprenditore agricolo e nel quale amava trascorrere le vacanze. Il 4 novembre si inaugura il Secondo programma televisivo. Il 27 novembre la direzione del Pci continua nel processo di destalinizzazione del partito e afferma che tale processo non può limitarsi alla denuncia degli errori di Stalin. Il ministro di Grazia e Giustizia Guido Gonnella critica Studio uno e Tribuna politica, colpevoli di aver introdotto ballerine e Togliatti nei salotti delle famiglie italiane. Nel Napoletano nasce l’Italsider, dalla fusione degli stabilimenti di Bagnoli e Cornigliano. Gli immigrati dal sud al nord sono 240.723, a Torino gli arrivi sono 84.765. A Torino nasce la rivista Quaderni Rossi, fondata da Raniero Panzeri, prima di una lunga serie di pubblicazioni che racconteranno la contestazione. I Quaderni piacentini nascono nel 1962. Il ballo del momento è il Twist di Peppino di Capri. Fausto Leali fonda uno dei primi complessi beat italiani, i Novelty. Intorno al discografico Nanni Ricordi si aggregano molti cantautori liguri, dando origine alla «Scuola di Genova » (Gino Paoli, Bruno Luzi, Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè). All’estero. Il 3 gennaio Usa e Cuba rompono i rapporti diplomatici. Il 20 gennaio, dopo la vittoria alle presidenziali di novembre 1960, comincia il mandato di John Fitzgerald Kennedy. Il 12 aprile Juri Gagarin è il primo uomo a viaggiare nello spazio sulla navicella sovietica Vostok II. Il 14-19 aprile esuli cubani anticastristi tentano uno sbarco armato alla Baia dei Porci, con l’appoggio della Cia. La sollevazione popolare prevista però non si verifica e i guerriglieri di Fidel Castro respingono l’assalto. Il 1 maggio Fidel Castro proclama l’istituzione della prima repubblica democratica socialista d’America. Il 25 maggio in un discorso al Congresso il presidente Kennedy comunica l’avvio del progetto spaziale Apollo per lo sbarco sulla Luna. Il 18 maggio a Evian cominciano le trattative tra De Gaulle e il Fronte di Liberazione Nazionale algerino. A maggio Nasce l’organizzazione per i diritti umani Amnesty International. L’avvocato Peter Benenson lancia con un articolo su The Observer un appello a favore di due giovani arrestati sotto la dittatura di Salazar. L’appello raccoglie migliaia di sostenitori e dà origine all’idea di costituire un movimento per i diritti umani. Il 2-3 giugno a Vienna si incontrano Kruscev e Kennedy per una conferenza sulla messa al bando dei test nucleari e in merito alla questione di Berlino. Sostanziale fallimento delle trattative. Il 2 agosto primo concerto dei Beatles nello storico locale Cavern Club di Liverpool. In formazione a cinque (John, Paul, George con Stuart Sutcliffe e Pete Best) si esibiscono in Germania accompagnando Tony Sheridan. Il 13 agosto inizia la costruzione del muro di Berlino. Il 30 agosto Kruscev comunica che l’Urss riprenderà gli esperimenti nucleari. Il 31 agosto muore John Ford. A settembre negli Stati Uniti è decretata la fine della segregazione razziale sugli autobus pubblici. A settembre in Svizzera si costituisce il Wwf, fondazione in difesa dell’ambiente e della fauna. L’11 dicembre gli Stati Uniti intervengono per la prima volta nella guerra in corso in Vietnam. Bob Dylan registra negli studi della Columbia Records a New York il suo album d’esordio Bob Dylan, che esce l’anno seguente. Negli Stati Uniti i Beach Boys incidono il fortunatissimo album Surfin’ Safari. Negli Usa vengono pubblicati per la prima volta Tropico del cancro e Tropico del Capricorno, romanzi proibiti di Henry Miller. MODI DI DIRE. Surgelato. Beatnik. «Derivato di beat con suffisso yiddis – nik. Dedito al beat, cioè movimento letterario, artistico, di costume, nato negli Stati Uniti negli anniCinquanta, caratterizzato dal rifiuto dei valori correnti e dall’ostentazione di atteggiamenti anticonformisti». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Pare che l’invenzione del termine sia da far risalire al giornalista di San Francisco Herb Coen, che definì Beatnik i ragazzi barbuti che indossavano sandali alle manifestazioni per i diritti civili all’inizio degli anni Sessanta. Twist. «Propriamente contorsione. Ballo nato negli Stati Uniti nei primi anni Sessanta, caratterizzato da rapide torsioni del busto eseguite tenendo fermo il bacino e dondolando sulle gambe piegate». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Cantautore. «Nella musica leggera, cantante che interpreta brani da lui stesso composti». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. LETTERATURA. Nobel per la Letteratura: Ivo Andric. Il Premio Strega è vinto da Raffaele La Capria con Ferito a morte. Muoiono Carl Gustav Jung, E.A. Mario, Louis- Ferdinand Céline, Ernest Hemingway. Incipit. Leonardo Sciascia Il giorno della civetta. L’autobus stava per partire, rombava sordo con improvvisi raschi e singulti. La piazza era silenziosa nel grigio dell’alba, sfilacce di nebbia ai campanili della Matrice: solo il rombo dell’autobus e la voce del venditore di panelle, panelle calde panelle, implorante ed ironica. Il bigliettaio chiuse lo sportello, l’autobus si mosse con rumore di sfasciume. L’ultima occhiata che il bigliettaio girò sulla piazza, colse l’uomo vestito di scuro che veniva correndo; il bigliettaio disse all’autista «un momento » e aprì lo sportello mentre l’autobus ancora si muoveva. Si sentirono due colpi squarciati: l’uomo vestito si scuro, che stava per saltare sul predellino, restò per un attimo sospeso, come tirato su per i capelli da una mano invisibile; gli cadde la cartella di mano e sulla cartella lentamente si afflosciò. Jerome David Salinger Il giovane Holden. Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto – chi lo nega – ma anche maledettamente suscettibili. D’altronde non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella.Vi racconterò soltanto le cose da matti che mi sono capitate verso Natale, prima di ridurmi così a terra da dovermene venire qui a grattarmi la pancia. MODA, COSTUME, ARTE. Piero Manzoni crea le scatolette Merda d’artista, contenuto netto 30 grammi, conservata al naturale, prodotte in tiratura limitata e vendute a peso d’oro. L’opera crea uno scandalo grandissimo che dura fino al 1971, quando le scatolette saranno esposte alla Galleria d’Arte moderna a Roma. Andy Wahrol dipinge le prime serie di dollari e di scatolette di Campbell Soup. Gli architetti Pier Luigi e Antonio Nervi realizzano a Torino il Palazzo delle esposizioni. La moda rispecchia e interpreta l’esigenza l’esigenza di cambiamento di moltissimi giovani. Londra è la città che meglio rappresenta questo fermento, con la sua icona Twiggy, modella dalle caratteristiche adolescenziali, magrissima e lontana dal modello delle maggiorate anni cinquanta. Diffusissimi i mini abiti a motivi fantasia influenzati dalla pop-art. Si sperimentano nuovi materiali: il vinile che dà effetto bagnato e tessuti acrilici di facile manutenzione. Capo base del periodo. Jeans Levi’s 501. Ragazzi e ragazze portano capelli lunghissimi e lisci. La moda di strada sembra contagiare anche le star: Brigitte Bardot rifiuta le proposte di Chanel e continua a scegliere gli abiti nelle piccole boutique. Dopo l’elezione del marito a Presidente degli Stati Uniti Jacqueline Kennedy diviene icona di eleganza e stile. SPORT. La Juventus guidata da Gunnar Gren vince il campionato di serie A. Grande delusa è l’Inter, sulla cui panchina siede per la prima stagione Helenio Herrera. Il 16 aprile si apre il caso Juventus- Inter: la partita, giocata a Torino viene sospesa a causa di un’invasione di campo da parte di tifosi bianconeri privi di biglietto. L’Inter chiede lo 0-2 a tavolino, ma la Caf impone di ridisputare l’incontro. Così il 9 giugno l’Inter scende in campo per protesa con la squadra primavera. Finisce 9-1, sei gol di Omar Sivori e per l’Inter gol della bandiera del diciottenne Sandro Mazzola, figlio dell’indimenticato Valentino. Arnaldo Pambianco da Forlì vince il quarantaquattresimo Giro d’Italia. Il francese Anquetil domina il Tour de France. Il 10 settembre gravissimo incidente all’autodormo di Monza:Wolfgang von Trips e Clark sono protagonisti di una collisione al secondo giro prima della curva parabolica. L’auto di von Trips decolla verso le reti di protezione dove sosta numeroso il pubblico. Quindici i morti, tra cui lo stesso Von Trips, in lotta per il titolo mondiale. La direzione gara non sospende la corsa per non creare scompiglio e i compagni di scuderia di Von Trips corrono verso al traguardo inconsapevoli della tragedia. CINEMA. Escono inoltre Una vita difficile di Dino Risi, Il posto di Ermanno Olmi, Banditi a Orgosolo di Vittorio de Seta e Viva l’Italia di Roberto Rossellini. Esordisce alla regia Pier Paolo Pasolini con Accattone. Viridiana di Luis Bunuel e L’inverno vi farà tornare di Henri Colpi vincono ad ex aequo la Palma d’oro a Cannes. L’anno scorso a Marienbad di Alain Resnais vince il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Esce West Side Story di Jerome Robbins e Robert Wise tratto dal musical di Jerome Robbins, Arthur Laurents e Leonard Bernstein. Il film vince ben 10 Oscar. Giacinto Ciaccio Il posto di Olmi. La rivista del cinematografo, ottobre1961. «Il personaggio del giovane aspiranteimpiegato, esattamente l’opposto della "gioventù bruciata" o ferocemente arrivista dilagante nei film e nella realtà della vita odierna, puntualizza non solo le finalità etiche dell’autore ma anche il suo sistema di affrontare la lotta per combattere i mali del secolo. Olmi non segue la via battuta tristemente da tutti con la rappresentazione di un’orgia di vizio, di fango, di scandali per documentare le piaghe che affliggono l’umanità: mostra, invece, il modello sano e positivo cui ispirarsi per vivere civilmente e dignitosamente secondo le regole antiche e certe che, se rinnegate, portano l’individuo al fallimento e all’angoscia, la società al caos e all’anarchia. E tanto basti per definire il carattere e la statura di Ermanno Olmi, sicura promessa del travagliato e disorientato cinema d’oggi». (continua) Aldo Grasso
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 25 gennaio 2007. 1964 Basta distinzioni. E i generi si mischiano. Al termine di ogni tappa del Giro, Sergio Zavoli intenta un processo alla corsa (il programma era iniziato il 20 maggio 1962 e terminerà nel 1969). Sono commenti del dopocorsa, un modo diverso di raccontare le fatiche dei ciclisti, carpendo (magari in moto, durante la corsa) le emozioni più nascoste ad atleti sfigurati dalla fatica. Racconta Zavoli: "Scoprivamo il ciclismo di Baldini, Adorni, Gimondi, le loro sfide con Anquetil, Merckx. C’erano anche Zilioli, Motta. E Taccone sregolato e geniale. Aveva fama di malvagio. Disse: ”Devo essere lupo perché ho fame, la mia famiglia ha sempre avuto fame. Ogni vittoria è una rapina”. Insieme con loro pedalava una folla di povera gente: arrivavano in fondo al Giro con ore di ritardo e non si capiva perché facessero i corridori". La grande trovata del Processo è appunto quella di mescolare l’alto con il basso, la domanda colta di Zavoli con la risposta stenta del corridore. E di usare l’artificio letterario del Grand Tour per un più prosaico Giro d’Italia. Nel 1964 esce Apocalittici e integrati di Umberto Eco. Basta leggere i titoli delle recensioni dei giornali per capire che è in atto un piccolo terremoto. Il titolo del giudizio di Pietro Citati sul Giorno recita così : "La Pavone e Superman a braccetto di Kant". Un altro ribatte: "Passaporto culturale per Mandrake e Topolino". Un altro ancora: "I fumetti all’università". Si capisce insomma che cominciano a barcollare distinzioni che sembrano granitiche, che i generi amano ibridarsi, che l’accademico e il triviale meritano uguale attenzione. In Congo, intanto, la troupe di Gualtiero Jacopetti è coinvolta in un massacro. la prima volta che una realtà viene volutamente piegata a fini spettacolari: si scatena la polemica e prende avvio un caso giudiziario. Il 18 gennaio 1964, a quattro passi da via Veneto, viene trovato morto nel suo ufficio Faruk Churbagi, un egiziano-libanese di 27 anni. Poche ore e il cerchio si stringe attorno ad una coppia di miliardari egiziani, Yussef e Claire Bebawi. Claire dopo essere stata a lungo amante di Churbagi è stata lasciata dal giovane per una diciassettenne della nobiltà romana, la contessa Patrizia De Blanck, mentre Yussef è il classico marito tradito. Il caso è chiuso. Marito e moglie iniziano però ad accusarsi a vicenda. Il processo di Appello li condanna entrambi a 22 anni di carcere, ma i due, nel frattempo, hanno già da tempo abbandonato l’Italia. RECENSIONI TV Gianni Clerici Il Giorno, 30 luglio 1966 "Ho fatto l’intervista a Zavoli soprattutto per il Processo alla tappa, la trasmissione che ha riportato l’interesse per il ciclismo alla pari col calcio, ha spinto fabbriche a sospendere il lavoro, maestri a interrompere la lezione, giornalisti un tempo ritenuti dignitosi a fare la danza del ventre per parteciparvi, corridori stracchi morti e magari drogati a recitare, scrittori col Premio Strega balbettare nonsensi (...) Processo alla tappa è un vero e proprio spettacolo, con tanto di palcoscenico, di attori protagonisti, di comparse, di drammi, di battibecchi: un copione su cui si deve improvvisare come nella commedia dell’arte, e alcune maschere a cui i corridori si adeguano: lo spaccone, il timido, il chiacchierone e il taciturno, lo smaliziato e l’ingenuo". Achille Campanile L’Europeo, 20 giugno 1968 "Per restare al Giro d’Italia, valga per tutte l’intervista fatta a Taccone in questi giorni. Un sommesso dramma crepuscolare sul tramonto del campione non avrebbe potuto trovare accenti più toccanti. Abbiamo udito il campione dire con trattenuta commozione frasi come: ”Ci sono tanti scrittori che nella vita a un certo punto non hanno più niente da dire... Io non ho più forze da spendere... Quando sono partito per il Giro, ho fatto la valigia con mia moglie e l’abbiamo riempita di illusioni. La riporto piena di delusioni... L’anno scorso ricevetti fino a tremila telegrammi. Quest’anno ne ho ricevuto uno solo, di un amico, Osvaldo. Avevo paura di aprirlo, perché temevo che mi annunziasse una disgrazia in famiglia, tanto ero lontano dal pensare a un telegramma d’incoraggiamento... L’ho aperto con la mano che mi tremava dalla paura... L’intervistatore (Zavoli) incalza con domande come: ”Porta a casa un animo sereno o risentito?...”; e anche: ”Chi ci garantisce che questa non è la sua ultima recita?”. E Taccone, ispirato: ”Mi sono detto: Vito...”. E in questo apostrofare se stesso, accorato ma asciutto, in questo rivolgersi a se stesso come all’unico amico che gli resti al mondo, c’è una tenerezza, una malinconia, quasi una gentil pietade di se stesso. Intervista? Ma questo è il dramma d’un’anima". I FATTI in Italia L’esecutivo è guidato da Aldo Moro. Il 26 giugno Moro si dimetterà dopo che il giorno prima l’esecutivo era andato in minoranza sulla questione del finanziamento alle scuole private. L’anno si apre all’insegna della recessione economica, il governo degli Stati Uniti e il Fondo Monetario Internazionale concedono all’Italia un prestito di oltre 1 miliardo di dollari. Il 4 gennaio Papa Paolo VI è il primo Pontefice a viaggiare in aereo: si reca in pellegrinaggio in Terrasanta. Il 12 e 13 gennaio viene fondato un nuovo partito: dall’ala sinistra del Psi nasce il Psiup. Il 29 gennaio con una blanda sentenza di quasi totale assoluzione si chiude il processo sullo scandalo dei "balletti verdi". Il 5 ottobre 1960 un trafiletto apparso su Il Giornale di Brescia aveva dato notizia dell’apertura di una vasta inchiesta su festini omosessuali organizzati in una cascina del Comune di Castel Mella. Lo scandalo aveva trovato spazio su quotidiani e settimanali, diventando un evento nazionale. In un crescendo di isteria collettiva l’inchiesta coinvolge molti nomi noti, che si rivelano poi tutti estranei alla vicenda. Il 3 marzo Felice Ippolito, ex segretario del comitato nazionale energia nucleare, è arrestato con l’accusa di peculato per 74 milioni, di cui Ippolito si sarebbe reso colpevole in piccola parte per fini personali, ma per la maggior parte a vantaggio di terzi (funzionari ministeriali, giornali, manifestazioni e convegni di studio). Il processo assume da subito i toni di una requisitoria politica. Il 25 marzo Giovanni De Lorenzo, comandante generale dei carabinieri, comunica il piano segreto Solo ai responsabili territoriali delle divisioni dell’arma dei carabinieri. Il 15 luglio il Presidente Segni lo convoca al Quirinale. Il primo maggio il quotidiano La Stampa denuncia lo scempio edilizio in atto ad Agrigento. Pier Paolo Pasolini subisce a Roma un processo perché accusato di vilipendio alla religione di Stato in La ricotta, episodio da lui diretto del film RoGoPaG. Il 6 maggio è assolto da una sentenza della corte d’Appello, dopo essere stato precedentemente condannato a quattro mesi di reclusione. Il 21 agosto Palmiro Togliatti muore a Yalta. Il 25 agosto si svolgono i funerali a Roma: un milione di persone partecipa alle esequie. Su Rinascita viene pubblicato il Memoriale di Yalta e Longo diventa segretario del PC. Il 1 novembre a Milano apre la linea uno della metropolitana. Nello stesso anno si inaugurano anche l’autostrada del Sole Milano-Napoli e la diga dell’Alpe Gera sul Cormor, la più alta d’Italia. Il 6 dicembre il Presidente della Repubblica Antonio Segni dà le dimissioni perché le sue cattive condizioni di salute gli impediscono di esercitare le sue funzioni. Il 28 dicembre Saragat viene eletto alla Presidenza della Repubblica. Ippolito Sanfratello denuncia Aldo Braibanti per plagio nei confronti del figlio diciottenne Giovanni. L’accusa è di aver ridotto il giovane (e l’elettricista diciannovenne Piercarlo Toscani) in stato di schiavitù mentale per costringerlo alla convivenza. Braibanti, intellettuale dai molteplici interessi, comunista e omosessuale, aveva vissuto a Roma con Giovanni Sanfratello dal 1962. Al termine del processo nel 1968, Braibanti sarà condannato a sei anni di carcere, ridotti a quattro grazie alla sua condizione di ex partigiano. La condanna suscita sdegno nella comunità intellettuale e scrittori come Moravia, Elsa Morante, Eco si mobilitano con appelli in favore di Braibanti insieme a Marco Pannella e altri esponenti radicali. Il 23 Novembre 2006 il Governo Prodi ha concesso a Aldo Braibanti un sostegno economico secondo la legge Bacchelli. Eugenio Barba fonda L’Odin Teatret a Holstebro in Danimarca. Esce la rivista Classe operaia, Dario Fo rappresenta Settimo, ruba un po’ meno. Gigliola Cinquetti vince Sanremo con Non ho l’età e Gianni Morandi il Cantagiro con In ginocchio da te. In dicembre John Coltrane registra nel New Jersey in un’unica sessione A Love Supreme. Esce The Times They Are A-Changin’ di Bob Dylan. Nascono le manifestazioni Un Disco per l’estate e Festivalbar. All’estero.  in corso a Francoforte sul Meno il processo contro un gruppo di Ss e di funzionari del Lager di Auschwitz. Assiste al processo lo scrittore Peter Weiss, traendone i materiali per l’opera L’istruttoria, pubblicata nel 1965 e tradotta in Italia l’anno dopo. Il 27 gennaio il governo francese riconosce ufficialmente la Cina. In febbraio aerei americani bombardano il Vietnam del nord. Il 7 marzo sbarcano i primi Marines statunitensi. Nell’isola di Cipro si verificano incidenti fra la popolazione greca e turca. Il 27 marzo L’ONU invia truppe in missione di pace. Il 31 marzo il Brasile è teatro di un colpo di stato militare. Segue una dura repressione politica e culturale. In maggio Nikita Kruscev e il presidente egiziano Nasser inaugurano insieme la diga di Assuan. Il 28 maggio viene costituita l’OLP dal Congresso nazionale palestinese. In luglio il senato americano approva una legge sui diritti civili. Ma tra luglio e agosto si verificano violenti tumulti razziali a New York, Chicago e Philadelphia. Il 21 settembre Malta è indipendente dalla Gran Bretagna. In settembre è reso noto il rapporto Warren, consuntivo dell’inchiesta sull’attentato a John Fitzgerald Kennedy. Il rapporto indica in Lee Harvey Oswald l’unico colpevole. Il 14 ottobre Kruscev è rimosso da tutte le sue cariche dal comitato centrale del PCUS. Leonid Breznev gli succede come segretario generale del PCUS. Il 3 novembre Lindon Johnson è confermato Presidente degli Stati Uniti. Era stato chiamato a ricoprire questa carica dal novembre 1963, in seguito all’assassinio di Kennedy. Bobby Kennedy è candidato a senatore come rappresentante dello Stato di New York. La sua elezione lancerà la corsa alla presidenza per il 1968. Martin Luther King vince il premio Nobel per la pace. Maria Callas torna a calcare le scene impersonando Tosca al Covent Garden di Londra, sotto la direzione di Franco Zeffirelli. MODI DI DIRE Si diffondono tra tifosi e telespettatori i soprannomi dei ciclisti: Cuore matto. Franco Bitossi, così soprannominato perché veniva spesso colpito da un’aritmia cardiaca, forse di origine ansiosa. Capitava che nei momenti cruciali della corsa si fermasse sul ciglio della strada portandosi una mano sul cuore. Dopo l’iniziale spavento anche i tifosi si erano abituati a queste brevi soste. Nel 1964 vince la mitica tappa del giro Cuneo-Pinerolo. Camoscio d’Abruzzo. Questo il soprannome di Vito Taccone, che richiama il suo talento di scalatore e il suo temperamento focoso. Proprio nel 1964, nel corso del Tour de France, è coinvolto in una scazzottata con Fernando Manzaneque, ciclista spagnolo, causata forse dalle polemiche per gli arrivi scomposti in volata di Taccone, forse dal rifiuto di Manzaneque di offrire del ghiaccio al Camoscio. Jacques Goddet, direttore del Tour, cerca di separarli con la paletta usata per dirigere la gara. A seguito dello scandalo giudiziario si parla molto di Balletti verdi. "Nel linguaggio giornalistico, orgia tra persone dello stesso sesso". Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Il termine è una variante di Balletti rosa, in uso per definire scandali eterosessuali. Pare che il colore verde sia scelto perché di questo colore era il garofano portato all’occhiello da Oscar Wilde. LETTERATURA Il caso letterario dell’anno è il libro Le svergognate, della giovane Lieta Harrison, che racconta senza ipocrisia cosa significa nascere donna in Sicilia. Giovanni Arpino vince il Premio Strega con L’ombra delle colline. Il premio Nobel per la letteratura è assegnato a Jean Paul Sartre, che però lo rifiuta. Muore Ian Fleiming, l’autore di 007. Incipit. Luigi Meneghello I piccoli maestri Io entrai nella malga e la Simonetta mi venne dietro; dava sempre l’impressione di venir dietro, come una cucciola. Aveva i capelli un po’ arruffati, era senza rossetto, ma bella e fresca. La guerra era finita da qualche settimana. Il malgaro ci diede latte nella ciotola di legno, e lo bevemmo a turno. Poi lui disse: "Ho sentito sparare." "Sono venuto a ripigliarmi questo qui," dissi. Portavo il parabello in spalla, e l’avevo provato nel bosco. Funzionava perfettamente. Hannah Arendt La banalità del male "Beth Hamishpath" – la Corte! Queste parole che l’usciere grida a voce spiegata ci fanno balzare in piedi giacché annunciano l’ingresso dei tre giudici: a capo scoperto, in toga nera, essi entrano infatti da una porta laterale per prendere posto in cima al palco eretto nell’aula. Ai due capi del lungo tavolo, che presto si coprirà di innumerevoli volumi e di oltre millecinquecento documenti, stanno gli stenografi. Subito sotto i giudici c’è il banco degli interpreti, la cui opera è necessaria per i dialoghi diretti tra l’imputato (o il suo difensore) e la Corte; per il resto, sia la difesa sia la maggior parte degli stranieri seguono il dibattimento, che si svolge in lingua ebraica, ascoltando con la cuffia la traduzione simultanea, che è ottima in francese, passabile in inglese, e veramente pessima e spesso incomprensibile in tedesco. Herbert Marcuse Eros e civiltà La concezione dell’uomo che emerge dalla teoria freudiana, è il più irrefutabile atto di accusa della civiltà occidentale – ed è al tempo stesso, la difesa più incrollabile di questa civiltà. Secondo Freud, la storia dell’uomo è la storia della sua repressione. La cultura impone costrizioni non solo alla sua esistenza nella società, ma anche alla sua esistenza biologica, e non solo a settori della sua esistenza umana, ma alla sua struttura istintuale stessa. MODA, COSTUME, ARTE. L’artista bulgaro Christo crea il Tavolo con oggetto impacchettato, uno dei primi esempi di Nouveau Réalisme. A Mantova è allestita una mostra dedicata Mantegna che ha grande successo di pubblico. Nasce la rivista Op art creata da De Fusco. Arnaldo Pomodoro e Andrea Cascella vincono ex aequo il premio alla Biennale di Venezia. premiato per la prima volta anche un artista pop, l’americano Rauschemberg. Si tengono a Parigi i primi happening, che si richiamano al surrealismo. Brionvega idea alcuni dei suoi oggetti di design più celebri e riusciti: la famosa radio a forma di parallelepipedo TS 502 e il televisore Algol 11, entrambi piccoli e relativamente leggeri. In commercio si può trovare la bicicletta Graziella della Carnielli.  alla partenza degli autobus da Piazza Castello a Milano, diretti verso le più esclusive località sciistiche, che si vede sfilare la moda invernale del 1964: signore e signorine vestono pantaloni a cavallo con sbuffo sopra il ginocchio e gamba stretta. Lasciata negli armadi la giacca a vento, si portano giacchini stretti in vita con risvolti e spacchetti. Sempre più massicci i colbacchi di pelliccia, alternati a cappellini di lana con centinaia di treccioline di maglia che danno l’effetto Cleopatra, forse ispirandosi al film campione d’incassi con Liz Taylor. SPORT Dopo Coppi, Anquetil è il secondo ciclista a vincere lo stesso anno sia Giro che Tour. Felice Gimondi vince il Tour dell’Avvenire riservato ai giovani. Eddy Merckx vince il mondiale dilettanti. Il Bologna di Fulvio Bernardini vince il campionato di Serie A battendo allo spareggio l’Inter di Helenio Herrera per due a zero, dopo che il campionato è finito con le due squadre a pari punti. A Innsbruck si svolgono le Olimpiadi invernali, mentre Tokyo è teatro della prima olimpiade organizzata in un paese orientale. L’atleta nipponico Yoshinori Sakai è l’ultimo tedoforo: la scelta ricade su di lui perché è nato ad Hiroshima il giorno dello scoppio della bomba atomica. Vuole essere il simbolo della rinascita del Giappone. L’atleta africano Abebe Bikila si riconferma campione della maratona dopo il successo di Roma 1960, quando aveva disputato la gara correndo senza scarpe. Gli statunitensi Bob Hayes e Henry Carr, vincitori dei 100 e 200 metri, suggellano l’ottima prestazione degli USA all’Olimpiade, dopo che Roma 1960 aveva visto il predominio dell’URSS. Le due superpotenze gareggiano in un clima di aperta ostilità. CINEMA Escono anche I mostri di Dino Risi, Il boom di Vittorio De Sica, Le mani sulla città di Francesco Rosi, Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick, Per un pugno di dollari di Sergio Leone e Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci. Gualtiero Jacopetti realizza Africa Addio, dedicato al dramma del Congo. Antonioni gira Deserto rosso, e Pasolini Il Vangelo secondo Matteo. I Beatles si cimentano sul grande schermo: A Hard Day’s Night diventa in Italia Tutti per uno. Giacomo Gambetti Il Boom, Il successo, I mostri Bianco e Nero, novembre 1963 Nei Mostri ci sono infatti venti diverse presenze di personaggi abnormi e nello stesso tempo tipici del mondo di oggi, venti ironiche osservazioni di costume sulla vita, e sul mondo: e in questo Risi è abbastanza incisivo, pur senza raggiungere la caustica doglianza delle migliori occasioni di Salce o di Monicelli. Ma gli manca una vera ansia partecipe, un vero desiderio non diciamo di "moralizzare", ma almeno di approfondire e di studiare effetti e cause con umanità accorata e sofferta. Il fatto è che, nei Mostri, egli si accontenta di comporre un bozzetto, a volte, e a volte non fa che sceneggiare una barzelletta, che allestire il quadro di una rivista. Tullio Kezich Il cinema degli anni sessanta, 1962-67 Edizioni Il Formichiere "La gloria di Hollywood, che dopo qualche anno di appannamento torna a rifulgere, si basa in gran parte sui generi, cioè sulla fornitura costante di un prodotto professionistico che il noleggio e il pubblico possono valutare sulla carta prima ancora di averlo visto. Le cinematografie industrialmente minori, come la nostra, danno la caccia al genere, cercano affannosamente di scoprire un filone: i film dei mattatori comici, le pellicole a episodi, la fantastoria, i ”sexy” di notte. Adesso, tra tante belle pensate, si è scoperto anche il western… Il sottogenere del western autarchico ha in questi giorni il suo primo successo: Per un pugno di dollari, un film che ha risvegliato l’interesse dell’esercizio perché i fogli professionali stanno segnalando il suo buon andamento nelle città dov’è uscito. Lo ha diretto tale Bob Robertson, che risulta essere l’italiano Sergio Leone; e accanto a un divo minore della tv americana, l’efficace Clint Eastwood, protagonista della serie Rachide... Abbiamo visto western violenti di marca americana, ma in Per un pugno di dollari si esagera: stragi salgariane, torture sadiche, sangue che imbratta tutto il film. E nessun legame, ormai, con i miti della giustizia, della fantasia e della libertà, cosi vivi nel western classico. Dall’avventura donchisciottesca dello sceriffo senza macchia siamo passati a un catalogo di efferatezze senza giustificazione poetica o narrativa. I ragazzi vanno tenuti lontani da questa scuola di violenza, ma gli adulti che cosa possono trovarvi al di fuori di uno sfogo dell’istinto di sopraffazione?". FOGLIO DI CRONACA. Sentenza di assoluzione di Pier Paolo Pasolini dal reato di vilipendio della religione cattolica (6 maggio 1964). ’Ora sembra alla corte che nel caso in esame il Pasolini, con le musiche profane che inopportunamente appaiono a commento in sacre rappresentazioni (musiche, del resto, iniziate per errore, e subito interrotte); con le risate sguaiate a cui si abbandonano le comparse, mentre stanno rappresentando i personaggi della Passione; con i bivacchi approntati sulle stesse croci di legno distese a terra; con la malevola interpretazione dell’ordine dato dal regista di allontanare dal luogo delle riprese i Crocefissi (interpretazione subito ridicolizzata dall’essere la frase ripetuta anche da quella specie di megera - strega dei bassifondi, che è l’ultima donna che si vede e si sente pronunziarla, e, perfino, da un cane, al quale, non potendosi, certo, prestare sentimenti antireligiosi, si vede attribuire la funzione di dimostrare che si trattava di una richiesta… da cani!); con le altre scene irriverenti e blasfeme surricordate, non abbia voluto, come invece ha ritenuto l’impugnata sentenza, dileggiare i simboli della religione cattolica, ma solo rappresentare il modo di comportarsi del ”sottoproletariato” delle borgate romane, massimo fornitore delle comparse cinematografiche, di molti registi, e di molti attori, anche durante le riprese di quei colossali film, a soggetto tratto dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, rivelandone e mettendone a nudo la assoluta insensibilità morale di fronte alle cose più sacre e degne di venerazione. Il Pasolini, inoltre, ha voluto rappresentare e presentare lo stato di grandissima miseria materiale (che, secondo la concezione filosofica del materialismo storico da lui professato, sarebbe la generatrice della miseria morale) in cui versa il suddetto ”sottoproletariato”, il quale sarebbe invece, originariamente e fondamentalmente buono, spinto al male dallo sfruttamento al quale è sottoposto dai detentori delle ricchezze, e dalla necessità primordiale di procurarsi i mezzi di sussistenza”. Camilla Cederna, a Sanremo senza rabbia, L’Espresso 20/12/1964. ’Adesso ha l’età. cresciuta tre chilogrammi, e sebbene quando va a scuola […] porti ancora la macchinetta per avvicinare i due incisivi scostati (che però stentano a riunirsi), alcuni milanesi l’hanno vista recentemente da Harrod’s a Londra, che, senza macchinetta e con garbata partecipazione, civettava con un bel ragazzo dietro il banco delle sciarpe scozzesi. la Cinquetti […]. Rappresentante tipica della reazione a Rita Pavone, appartiene cioè alla concorrente un po’ cinguettante e un po’ lacrimogena seguita a quegli urli, a quelle arie rumorose, martellate, ciniche, che parevano andar d’accordo con il ritmo affannoso delle macchine moderne; non solo, ma anche esempio di un aspetto dei più tranquillizzanti e composti dopo i crampi e i movimenti epilettoidi dei tipi ”dalla bruttezza che piace”, partigiana infine dell’ingenuo vestitino di velluto in contrasto agli sfacciati pantaloni con bretelle, della ragazza per bene in confronto al monello da strada”. (continua) Aldo Grasso
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 1 febbraio 2007. 1967 L’anno del romanzone popolare. I promessi sposi (dal 1° gennaio 1967, domenica, ore 21.05, Programma Nazionale). Regia: Sandro Bolchi. Sceneggiatura: Riccardo Bacchelli e Sandro Bolchi. Interpreti: Nino Castelnuovo, Paola Pitagora,Tino Carraro, Massimo Girotti, Lilla Brignone, Salvo Randone, Lea Massari, Luigi Vannucchi, Mario Feliciani, Elsa Merlini, Franco Parenti, Sergio Tofano, Mario Pisu, Lino Troisi. Narratore: Giancarlo Sbragia. Preceduta da tre anni di lavorazione (per un costo complessivo di 500 milioni, cifra record per uno sceneggiato) e da un notevole battage pubblicitario (la notizia della scelta della protagonista venne diffusa dal telegiornale serale, interrompendo un servizio sulla guerra in Vietnam), la trasposizione del capolavoro manzoniano approda in televisione in otto puntate. Il teleromanzo ripercorre con rigore filologico l’intreccio delle pagine manzoniane (secondo molti a scapito dell’ironia che pervade il testo originale), mantenendo la suddivisione del racconto in capitoli unitari e in sé conclusi. La Rai, ormai pienamente consapevole del proprio ruolo centrale nell’universo cultural-spettacolare nazionale, celebra con I promessi sposi il senso della sua missione educativa. Scoppia la guerra dei sei giorni e scoppiano pure le polemiche in Italia tra chi sta con gli israeliani e chi con i palestinesi. Arrigo Benedetti sospende clamorosamente la sua collaborazione con l’Espresso accusato di essere filo-arabo. Iniziano le occupazioni dell’Università, prodromi del ”68. Nascono i gruppi di Potere operaio (Oreste Scalzone, Franco Piperno e Antonio Negri), del collettivo pisano di Adriano Sofri, Romano Luperini e Umberto Carpi (che prenderà poi il nome di Lotta continua), del nucleo armato di Renato Curcio («Chi non possiede potenza di fuoco non possiede nemmeno peso politico»). Nell’anno in cui il servizio pubblico celebra il romanzo dell’unità linguistica, a soli 44 anni muore don Lorenzo Milani (26 giugno), l’autore di Lettera a una professoressa. A Trento, cuore della contestazione universitaria, gli studenti della facoltà di Sociologia occupata leggono sul sagrato del Duomo passi delle sue lettere. Il 1967 è anche l’anno della Hit parade radiofonica condotta da Lelio Luttazzi (la classifica delle canzoni più vendute), una delle grandi rivoluzioni del costume italiano. RECENSIONI TV S. SURCHI MANZONI LETTO Sipario, anno 22, n. 250, p. 42-43. La fedeltà alla lettera ha sortito talvolta l’effetto contrario dell’effetto desiderato: il romanzo storico con la sua «sliricata» aderenza alle condizioni della popolazione del Seicento in Lombardia, la dimensione socioculturale insomma di questa «storia milanese scoperta e rifatta» si sono raggelati in una sorta di contemplazione filologica, alla quale poteva sfuggire perfino il contenuto universale e metastorico da poema in prosa.Talché si è tentati di riflettere sull’interrogativo che una parte della critica si è posta durante le otto settimane della trasmissione: sarebbe stato veramente scellerato «rifare», ancora, questa storia? Se non di riscrivere il Manzoni, si poteva trattare di cercarne il tessuto ideale e di convogliarlo in una dignitosa narrazione televisiva. A. BENEDETTI I MANZONIANI NUOVI l’Espresso, 22-1-1967, p. 4. Com’è priva d’istinto la nostra cultura contemporanea! bastata la non eccezionale riduzione televisiva d’una vera opera poetica perché il mito d’un arte tutta attuale, consistente nel trasferire sulla pagina bianca fatti, e soprattutto parole, vezzi, quasi venga dimenticato. I critici un minuto fa ci domandano un Bellow romanesco o un Günther Grass padano, e la Tv invece eccita passioni con un romanzo finora considerato noioso in quanto testo scolastico, scritto bene, anzi esemplare, ed estraneo, per il tema seicentesco, alla problematica contemporanea. A. CAMPANILE «SCENDEVA DALLA SOGLIA»: ROMANZA E STECCA. LE VITTIME MANZONIANE DELLA TV Europeo, 23-2-1967. Manzoni lardellato, ovvero: coi Promessi sposi, televisivi, siamo ormai ai ferri corti, alle coltellate a tradimento. L’ultima vittima (quanto illustre! Quanto innocente e pietosa!) è la madre di Cecilia, la bambina morta. L’episodio, nella riduzione televisiva, commuove, sì (e come non potrebbe?), ma è svisato totalmente a causa di tagli e infedeltà. Manca del tutto il ritmo solenne della famosissima pagina manzoniana, del tutto soppressa. In questa riduzione televisiva abbiamo avuto letture e declamazioni anche più del necessario; di pagine ben meno importanti e meno necessarie, che addirittura a volte hanno dato alla riduzione l’aspetto di conferenza con proiezioni; e proprio questa, memorabile, indispensabile, bellissima, è stata depennata. I FATTI in Italia Il 2 gennaio, sulle pagine del Corriere della Sera, l’oroscopo di Barbanera annuncia che l’anno nuovo sarà simile al 1966, ma contraddistinto da più lavoro, maggior tranquillità, spensieratezza in famiglia. Nei primi giorni dell’anno sono ancora al lavoro gli Angeli del fango. Così vengono ribattezzati i giovani accorsi da tutta Italia per dare una mano nelle zone alluvionate della Toscana e soprattutto di Firenze. Alle vittime civili si aggiunge il danno culturale, con migliaia di libri e opere d’arte sommerse dal fango. Il governo è presieduto da Aldo Moro (nel febbraio 1966 era caduto il Moro 2, subito sostituito dal Moro 3). composto da Dc in accordo con Socialisti, Socialdemocratici, Repubblicani. Continua il dibattito sulla proposta di legge per la riforma dell’università proposta dal ministro per la pubblica istruzione Luigi Gui. La celebre 2314 scatena le proteste degli studenti e non giungerà mai al voto in Parlamento. Il 19 gennaio la Commissione affari costituzionali della Camera sancisce la costituzionalità del progetto di legge sul divorzio. Cominciano in Italia le discussioni sul provvedimento. Aspre reazioni di Chiesa, Dc e Msi. Luigi Tenco si toglie la vita nella notte tra il 26 e il 27 gennaio dopo essere stato eliminato dal Festival di S. Remo. L’8 febbraio viene occupata l’Università di Pisa. Nel marzo l’Università di Trento viene occupata dagli studenti, e chiusa d’autorità. Seguono la Cattolica di Milano (17 novembre) e le facoltà umanistiche a Torino (Palazzo Campana). Poco a poco tutti gli atenei italiani sono coinvolti nella protesta. Il 20 febbraio nasce a Pisa l’organizzazione Potere operaio. Il 26 marzo Paolo VI emana l’enciclica Populorum progressio, che promuove lo sviluppo pacifico dei popoli. Il 15 aprile il generale Giovanni De Lorenzo, capo di Stato Maggiore dell’esercito, viene sostituito. la conseguenza dello scandalo Sifar (Servizio informazioni forze armate): De Lorenzo aveva predisposto un reparto di carri armati pronti a intervenire qualora si fossero presentati non meglio specificati pericoli. Il generale aveva inoltre stretto dei patti segreti con personaggi legati ad ambienti di destra per organizzare e portare a compimento un golpe contro le istituzioni democratiche e il governo di centrosinistra.Aveva raccolto anche informazioni sulla vita privata di oltre centomila persone. L’immunità parlamentare impedisce però di procedere nell’inchiesta. Il 15 aprile, alle 3 e mezzo del mattino muore, nella sua casa romana, il principe Antonio de Curtis, in arte Totò.Aveva 69 anni. Il 26 giugno muore Don Lorenzo Milani. A Trento, cuore della contestazione universitaria, gli studenti della facoltà di Sociologia occupata leggono sul sagrato del Duomo passi delle sue lettere. Il 14 luglio un referendum svolto tra i cittadini di Marzabotto stabilisce di respingere la richiesta di perdono per il maggiore delle SS Walter Reder, responsabile della strage del 1944. Il 25 settembre la banda Cavallero assalta a Milano il Banco di Napoli. Per sfuggire alla cattura dopo l’intervento della polizia la banda si dà alla fuga per le vie di Milano. Segue una sparatoria tra la folla in cui muoiono 4 persone e 20 vengono ferite. Dopo numerose rapine, vengono catturati il 3 ottobre i responsabili della rapina: Pietro Cavallero e Sante Notarnicola. Il 23 dicembre Lindon Johnson visita Saragat a Roma e viene duramente contestato da migliaia di manifestanti. Il 1967 è l’anno del processo Melodia. Due anni prima Franca Viola, una ragazza di 18 anni di Alcamo, in Sicilia, viene rapita dal giovane Filippo Melodia, corteggiatore rifiutato dalla ragazza. Melodia tiene la giovane sequestrata per una settimana, la violenta, sicuro che Franca, ormai disonorata, l’avrebbe infine sposato garantendogli l’impunità. La storia di Franca presenta a questo punto degli spunti manzoniani, perché la ragazza rifiuta di cedere alle minacce del Melodia e anche il padre si rifiuta di concedere il consenso alle nozze quando viene avvicinato da alcuni «scherani» di Filippo Melodia. Poi insieme ai Carabinieri organizza una trappola: finge di acconsentire al matrimonio riparatore e quando il rapitore si fa vedere per le vie di Alcamo seguito dai suoi Bravi e dalla ragazza trova le forze dell’ordine ad aspettarlo. La vicenda suscita forte sdegno ed emozione in tutta Italia e sarà seguita da un processo (in cui Melodia viene condannato ad undici anni di carcere) e da alcune interrogazioni parlamentari. La condanna di Melodia non sarà l’unico happy end, perché nel 1968 Franca Viola si sposa per amore con il giovane Giuseppe Ruisi e viene ricevuta dal Papa per il suo coraggio. All’estero In Cina continua la rivoluzione culturale di Mao (1966-1968) Gli Stati Uniti vivono un periodo di grande tensione: Johnson è duramente contestato per la gestione della guerra nel Vietnam, inoltre si fanno sempre più pressanti le voci di un suo coinvolgimento nel complotto (peraltro mai provato) alla base dell’omicidio di Kennedy. Il 3 ottobre Jack Ruby (assassino di Oswald) muore in carcere. La Guardia Nazionale spara a Nashville contro studenti neri e contro i Musulmani Neri di Malcolm X, che si battono per ottenere i diritti civili con metodi rivoluzionari. A Washington si tiene la grande marcia per la pace. Si protesta contro il Vietnam. L’università di Berkeley è centro della contestazione degli studenti che protestano «Non vogliamo essere una scheda». Il 27 gennaio a Cape Kennedy muoiono tre astronauti durante un incidente nel corso del programma spaziale Apollo 1. Il 18 marzo la petroliera Torrey Canyon si incaglia tra le isole Scilly e Lands End in Inghilterra, rovesciando in mare il suo carico di 120.000 tonnellate di petrolio. Il danno ambientale è sterminato, la fauna e la flora marina distrutte per miglia e miglia. Il 21 aprile in Grecia dei gruppi militari al comando del generale Papadopulos attuano un golpe che rovescia il sistema democratico liberale e impongono la dittatura dei colonnelli. Poco prima la Grecia aveva eletto con libere elezioni i socialisti di Geórgios Papandréu. Il 29 maggio la Nigeria dichiara l’indipendenza e scoppia la guerra del Biafra. 5 - 11 giugno: Guerra dei sei giorni. Coinvolge Egitto, Giordania e Siria contrapposti a Israele (Terza guerra arabo-israeliana). L’esercito israeliano occupa la penisola del Sinai, la striscia di Gaza, il settore arabo di Gerusalemme, la Cisgiordania e le alture siriane del Golan. In meno di una settimana le forze armate israeliane, con a capo il ministro della difesa Moshe Dayan, conquistano un territorio quattro volte più grande di Israele. Il 1 luglio entra in vigore il trattato di fusione firmato a Bruxelles nel 1965, che istituisce una Commissione unica e un Consiglio unico delle allora tre Comunità europee. Il 9 ottobre viene ucciso in Bolivia Ernesto Che Guevara, eroe dei rivoluzionari sudamericani che dalla sua morte diventa il simbolo di ogni rivoluzionario. Si sospetta un coinvolgimento della Cia e dei servizi segreti boliviani. Il 3 dicembre viene eseguito a Città del Capo il primo trapianto di cuore dal chirurgo Christiaan Barnard. MODI DI DIRE Il Corriere della Sera definisce abitualmente i giovani contestatori come «i cinesi», richiamando la rivoluzione culturale di Mao. Nel linguaggio dei giovani beatnik (o capelloni) si fa sempre più frequente l’intercalare «matusa », tra l’altro in curiosa assonanza con il nome di uno scrittore culto della generazione dei contestatori: Marcuse. Matusa: Nel linguaggio dei giovani, persona ormai superata e sorpassata, non in linea coi tempi indipendentemente dall’età (anche come aggettivo se riferito a cose: un libro matusa; un concetto matusa). Capellone: Di persona con molti capelli e per lo più in disordine; generalmente a proposito di quei giovani che per protesta contro il conformismo imperante della società attuale si lasciano crescere incolti capelli e barba, facendo altresì sfoggio di abbigliamenti strani e anacronistici. (Dal G. Devoto, G.C. Oli, Dizionario della lingua italiana, Le Monnier, Firenze). LETTERATURA Il Nobel per la letteratura è assegnato al poeta guatemalteco Miguel Ángel Asturias. In Italia vince il Premio Strega Anna Maria Ortese con Poveri e semplici. Vengono pubblicati in traduzione italiana L’uomo a una dimensione di Marcuse e la Biografia di Malcom X. Esce per Mondadori l’attesissimo libro di William Manchester Morte di un presidente. Manchester è stato uno stretto collaboratore di Kennedy e promette con questo volume rivelazioni sull’omicidio destinate a sconvolgere l’America e soprattutto la presidenza di Johnson. Incipit G. GARCÍA MÁRQUEZ CENT’ANNI DI SOLITUDINE Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Facondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito. DON MILANI. LETTERA A UNA PROFESSORESSA Cara signora, lei di me non ricorderà nemmeno il nome. Ne ha bocciati tanti. Io invece ho ripensato spesso a lei, ai suoi colleghi, a quell’istituzione che chiamate scuola, ai ragazzi che «respingete». Ci respingete nei campi e nelle fabbriche e ci dimenticate. HERBERT MARCUSE L’UOMO A UNA DIMENSIONE Una confortevole, levigata, ragionevole, democratica non-libertà prevale nella civiltà industriale avanzata, segno di progresso tecnico. In verità cosa potrebbe essere più razionale della soppressione dell’individualità nel corso della meccanizzazione di attività socialmente necessarie ma faticose; della concentrazione di imprese individuali in società per azioni più efficaci e più produttive; della regolazione della libera concorrenza tra soggetti economici non ugualmente attrezzati; della limitazione di prerogative e sovranità nazionali che impediscono l’organizzazione internazionale delle risorse. MODA, COSTUME, ARTE Nel giugno del 1967 sulla rivista Men appare una donna a seno nudo. 163 deputati prendono posizione, La stampa sollecita la magistratura a intervenire e la questura sequestra tutte le copie in vendita in Italia. Sui rotocalchi spopola la modella Veruschka, che impone un nuovo modello di bellezza femminile, altissima e filiforme, di aristocratica eleganza. Su l’Espresso Camilla Cederna si occupa di moda e stile, e racconta il nuovo modello di giovane che si diffonde a Milano e in tutta Italia: il capellone, o beatnik. «Come vestono? Maglione e giacca, calzoni di velluto, stivaletti, quando possono, impermeabili di cellofan (da 400 lire) per scriverci sopra gli slogans e spesso catene al collo ("perché preferisco la catena alla cravatta")». Inizia la stagione dell’Eskimo grigio verde. Punti di ritrovo privilegiati a Milano sono il Giamaica e la redazione della rivista Mondo beat. In Usa si diffonde l’uso della marijuana e dell’LSD (cfr canzone dei Beatles Lucy in the Sky with Diamonds). Dal 1967 vedono la luce moltissime pubblicazioni di stampa underground. La stampa alternativa è attiva in particolar modo a Milano, dove sono prodotte e stampate numerose riviste, tra cui si ricordano Giornale sotterraneo, Gobbo internazionale, Hit, Pianeta fresco, Puzz, Re nudo, Ubu e soprattutto Mondo beat, primo giornale underground italiano, che racconta il punto di vista della comunità beatnik di Milano. quest’ultima rivista a ricordare la vicenda del campeggio permanente beat allestito dai giovani in città e smantellato dalle forze dell’ordine dopo lunghe proteste da parte di molta opinione pubblica. Le tendenze artistiche del periodo sono Minimal art, Fluxus, Land art, Conceptual art. Nel 1967 si tengono le prime manifestazioni di Arte povera battezzate da Germano Celant. Sempre del 1967 è la famosissima serie di serigrafie su carta Marilyn di Andy Wahrol. Hugo Pratt crea Corto Maltese. Quesiti 1967 Attraverso i distensivi rotocalchi di evasione abbiamo visto chiudersi l’anno tra vari problemi e interrogativi di una certa entità. Si farà il matrimonio fra Beatrice di Savoia e il torero Victoriano Valencia? (…) C’è stata poi, a proposito di Sophie Loren, la lunga incertezza tra sciatica e gravidanza (…) Non si fa che arzigogolare infine sull’affettuoso legame tra Maria Gabriella e il finanziere patrizio di origine rumena Robert de Balkany smisurato speculatore edilizio, così anche si legge. Rapporti romantici e ufficiosi fino a poco tempo fa «perché una Savoia non poteva compromettersi in un preciso rapporto con un uomo sposato, ma ufficiali adesso perché lui ha appena ottenuto il divorzio e può sposarsi liberamente» (Mentre con ogni evidenza con un divorziato una cattolica Savoia può avere precisi rapporti). Camilla Cederna, Il lato Debole SPORT Nella stagione 1966-1967 è la Juventus a vincere lo scudetto all’ultima giornata (1-6-1967), dopo un campionato interamente dominato dall’Inter che perde l’ultima partita contro il Mantova, subendo il gol decisivo per papera del portiere Sarti. Il campionato di calcio (serie A) dell’anno 1967-1968 è vinto dal Milan allenato da Nereo Rocco ed è funestato dall’incidente mortale che coinvolge l’ala destra del Torino Gigi Meroni (15 ottobre 1967), subito dopo la partita Toro- Sampdoria. Da poco l’opinione pubblica era venuta a conoscenza della sua relazione d’amore con Cristiana, giovane che lavorava al luna park, conosciuta come «La bella delle belle». La convivenza dei due nella mansarda di Meroni nel centro di Torino suscitò scandalo perché Cristiana era letteralmente fuggita da un matrimonio (poi reso nullo) impostole dalla famiglia. Gigi si presentò in chiesa con l’intenzione di interrompere la cerimonia, ma il matrimonio venne celebrato e si interruppe solo alcuni mesi dopo. Il 50° Giro d’Italia è vinto dal bergamasco Felice Gimondi. Il Tour de France vede trionfare il francese Roger Pingeon, ma la gara è funestata dalla morte sul mont Ventoux di Tom Simpson. Benvenuti sfida il campione Griffth al Madison Square Garden. Benvenuti vince ai punti, ma perde la successiva sfida di rivincita, a causa anche di un infortunio alla costola. Muore Primo Carnera. CINEMA Al Festival di Cannes 1967 vince la Palma d’oro Blow up di Antonioni. Alla Mostra del cinema di Venezia il Leone d’oro va a 1967 Bella di giorno di Buñuel, protagonista Catherine Deneuve. Sugli schermi italiani esce Due o tre cose che so di lei di Jean.Luc Godard. In America esce Il Laureato di Mike Nichols. BELLA DI GIORNO Perché la realtà è un sogno in Belle de jour? Perché Sévérine ha sognato tutta la vita, con nostalgia e senso di colpa, di essere profanata e violentata; e, alla fine, il suo sogno si realizza. Per questo la prima parte è superiore alla seconda. In questa prima parte, infatti, il sogno di Sévérine non incontra alcuna smentita: essa vive il proprio sogno e sogna la propria vita.Aveva sognato di essere posseduta da un bruto; ed ecco il bruto le sta sopra e la possiede davvero. Così, appunto perché sogno e realtà vi si identificano così perfettamente, anche il bordello non è il luogo della realtà, ma un luogo di sogno nel quale, appunto, la sola realtà è il sogno di Sévérine. Donde la precisione allucinata dei particolari; l’assenza di psicologia. Invece, nella seconda parte, Sévérine è costretta a svegliarsi. Qualcuno la riconosce, qualcuno la ama. Scoppia una tragedia che non è sogno, bensì, purtroppo, mera realtà. Ma Sévérine è un’incorregibile sognatrice: quando viveva il suo sogno di stupro, allora sognava di essere punita; adesso che il marito è paralizzato e sa della sua doppia vita, sogna che il marito è sano e non sa nulla e loro si amano e vivono felici. Ma si capisce che fa questo sogno per illudersi di potere, un giorno, tornare di nuovo al bordello e riprovare il brivido dello stupro. Alberto Moravia presidente della giuria a Venezia (Alberto Moravia al cinema, Bompiani, 1975, ma la critica è del 1967) LA CINA VICINA Motivazioni della Commissione di censura per la mancata concessione del nulla osta alla proiezione di «La Cina è vicina». «Indipendentemente dal fine che si propongono gli autori e dalla problematica che prospetta, il film appare contrario al buon costume secondo la concezione corrente che pone limiti invalicabili relativamente agli spettacoli e che nella specie sono indubbiamente superati: a) nella parte iniziale allorché uno dei protagonisti spiega freddamente quale debba essere la particolarità del rapporto sessuale specialmente suggerendo la sostituzione del partner maschile durante lo stato di esaltazione ipnotica dell’altro soggetto, suggerimenti seguiti dalla rappresentazione; b) nella parte relativa a vari episodi erotici variamente rappresentati che hanno per protagonisti i quattro personaggi ripetutamente mostrati a letto durante vari amplessi, accompagnati da dialoghi intonati al tema; c) per quanto in genere viene prospettato sotto il piano di ogni valore morale dell’attuale società». Motivi familiari e storie provinciali fra il grottesco e il qualunquismo. Uno dei difetti […] è quello di non essere affatto ”cinese”. […] Non è un caso che piaccia tanto ai borghesi e che li faccia ridere a crepapelle come le vignette di Guareschi. P. Pillitteri, Avanti!, 9-9-1967. TRASCRIZIONI, Cronaca e storia IL BIGLIETTO DI TENCO «Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.» Il passaggio del biglietto che parla de La rivoluzione si riferisce al fatto che Ciao amore ciao era stata scartata dalle giurie esterne e la commissione speciale del ripescaggio le aveva preferito la canzone interpretata da Gianni Pettenati e Gene Pitney. IL ”68 ALLE PORTE Mozione approvata dall’assemblea generale degli studenti occupanti all’Università Cattolica. «Gli studenti esprimono il proprio sdegno, dolore e turbamento della propria coscienza umana, civile e cristiana per il comportamento delle autorità, in seguito allo stato di occupazione ». LA CHIESA E I CAMBIAMENTI SOCIALI Enciclica Populorum progressio di Paolo VI: « vero che troppo spesso una crescita demografica accelerata aggiunge nuove difficoltà ai problemi dello sviluppo: il volume della popolazione aumenta più rapidamente delle risorse disponibili e ci si trova apparentemente chiusi in un vicolo cieco. Per cui, la tentazione è grande di frenare l’aumento demografico per mezzo di misure radicali. certo che i poteri pubblici, nell’ambito della loro competenza, possono intervenire, mediante la diffusione di una appropriata informazione e l’adozione di misure opportune, purché siano conformi alle esigenze della legge morale e rispettose della giusta libertà della coppia: perché il diritto al matrimonio e alla procreazione è un diritto inalienabile, senza del quale non si dà dignità umana. Spetta in ultima istanza ai genitori di decidere, con piena cognizione di causa, sul numero dei loro figli, prendendo le loro responsabilità davanti a Dio, davanti a se stessi, davanti ai figli che già hanno messo al mondo, e davanti alla comunità alla quale appartengono, seguendo i dettami della loro coscienza illuminata dalla legge di Dio, autenticamente interpretata, e sorretta dalla fiducia in lui». MATRIMONIO E DIVORZIO Articolo 544 del codice penale: Il matrimonio che l’autore del reato contragga con la persona offesa estingue il reato. (Cfr. episodio di Franca Viola) Trascrizione del discorso di Giovanni Malagodi al congresso del Pli dedicato al divorzio: «Ritengo che il liberali respingano invece una formulazione del divorzio che ne possa fare lo strumento di un rifiuto irresponsabile dei doveri che il matrimonio impone ai coniugi verso la società e verso i figli. Il nostro sì non potrebbe mai essere sì a un divorzio hollywoodiano, ma solo sì a un divorzio, ripeto, estremamente serio». Dichiarazione del ministro dei trasporti Scalfaro in merito alla questione divorzio «Moro ha già spiegato che la legge sul divorzio non fa parte del programma di governo, quindi non se ne parla nemmeno». (l’Espresso, l’articolo titola «Questo divorzio non s’ha da fare») (continua) Aldo Grasso
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 8 febbraio 2007. 1970. Il Paese si ferma al 90° minuto. Dal 1970, 90° minuto di Paolo Valenti si impone come uno dei programmi sportivi di maggior successo. Alle 18.15 di ogni domenica chiama a raccolta circa 10 milioni di spettatori. Per trent’anni è stato sottovalutato e seguito nonostante i suoi cerimonieri, nonostante il suo ilare conduttore. Che errore credere che il calcio sia tutto e la confezione niente! Se il calcio quello che è, lo deve soprattutto alla sua luce riflessa, a quell’infinito gioco di specchi con cui sa ammaliare il tifoso. C’era un modo per cogliere l’arcano di 90° minuto: bastava fissare a lungo il volto di Paolo Valenti, quella particolare segnatura fisiognomica dell’uomo-che-ride. Eccolo il segreto della trasmissione, la chiave del suo strepitoso successo! Tutti hanno sempre creduto che quel teatrino domenicale fosse composto da una scalcagnata compagnia di guitti (Tonino Carino, Marcello Gianninini, Cesare Castellotti, Luigi Necco, Giorgio Bubba) meritevole solo (come puntigliosamente accadeva) di classifiche sull’imbecillità. 90° minuto aveva un’audience così grande perché, a suo modo, seguiva un rigido copione. Ma intanto nel Paese infuria lo scontro frontale per il divorzio. Scoppia anche il caso Valpreda: gli anarchici vengono accusati della strage di Piazza Fontana, 12 dicembre 1969, e nei mesi successivi, l’innocente Pietro Valpreda diventa il mostro da sbattere in prima pagina. Il volto dell’Italia sta cambiando: aumenta enormemente la «comunità meridionale» residente nel Centro-Nord, che passa dalle 975.000 unità del 1951 a oltre 3 milioni nel 1970. L’Italia si urbanizza: nel 1970 le persone che abitano nelle aree metropolitane sono 23 milioni, con un aumento di quasi 7 milioni rispetto a vent’anni prima; proprio queste aree hanno dunque assorbito l’intero sviluppo demografico del ventennio.A Reggio Calabria nel periodo lugliosettembre 1970 si susseguono scioperi generali, occupazioni della stazione, dell’aeroporto, delle poste, per protestare contro il trasferimento del capoluogo regionale a Catanzaro. Le organizzazioni di estrema destra rispondono a questa ondata di protesta sociale scatenando la serie di attentati dinamitardi e di disordini noti come «i moti di Reggio Calabria», provocando vittime e feriti. Il 22 luglio 1970 a Gioia Tauro una bomba fa deragliare il treno «Freccia del Sud», provocando 6 morti e 54 feriti. Agli avvenimenti Giovanna Marini dedicherà la canzone I treni per Reggio Calabria. L’Italia è scossa dal caso Casati Stampa. Lei, bella e spregiudicata. Lui, raffinato nobile e voyeur. L’altro è un ragazzo di 25 anni.Tre morti che scandalizzano la «Roma bene». Perché lui è «Camillino» Casati Stampa di Soncino, erede di una fortuna colossale. Lei è Anna Fallarino, 41 anni portati splendidamente, seconda moglie del marchese. L’altro è Massimo Minorenti, amante di Anna. Il marchese, prima di suicidarsi, li ha ammazzati a colpi di fucile, il 31 agosto 1970. RECENSIONITV Leo Merumeci Questa Tv è malata, ha il tifo. L’Europeo, 1984 «Al termine delle partite di calcio, sui teleschermi italiani si celebra ogni domenica la grande saga dell’approssimazione giornalista e del campanilismo sportivo. Mezzi busti in parata sciamano per il video raccontando le vicende del patrio campionato con abuso di inflessioni dialettali. Le loro espressione ispirate e i loro abiti quasi mai intonati smascherano una gran voglia di protagonismo. Eppure per molti di loro è una faticaccia articolare una frase che abbia senso compiuto. Spesso e volentieri cadono nei trabocchetti dell’ovvietà o peggio di quelli della sintassi. Il linguaggio trasuda enfasi e retorica, e a volte vola fino a diventar guerriero.Così, per l’immaginifico Carlo Nesti un tiro scoccato dai piedi dell’attaccante juventino Michel Platini può trasformarsi in un ”missile erba-aria”». Marco Giusti Lo zoo. Patalogo 5 e 6, Ubulibri, Milano 1983 «(Paolo Valenti) ha un pregio, sembra dietro alla scrivania da sempre e ogni domenica non sembra mai cambiare né giacca né cravatta né sguardo né posizione. Rimangono costanti anche l’incredibile smorfia da uomo-che-ride e il taglio di capelli alla paggio, abbastanza 65 magazine sbarazzino per un giornalista sportivo… Bisogna dire che ha una certa grinta, è una specie di panzer votato al calcio e alla diretta domenicale. La stringa sempre da sergente di ferro, e i soldatini che si collegano con lui dagli stadi lo rispettano amabilmente (’Hai ragione tu Paolo!” è una frase ricorrente di Bubba)». I FATTI In Italia Il 21 gennaio a Milano il movimento studentesco organizza un corteo «contro la repressione». Nel corso di violenti scontri con la polizia, 67 persone restano ferite. Il 3 febbraio il vice presidente della Rai Italo De Feo censura Un codice da rifare, servizio di Sergio Zavoli per TV7. Per questo e per altri motivi il presidente della Rai Aldo Sandulli si dimette. Il 28 febbraio la coppia Celentano- Mori vince Sanremo con Chi non lavora non fa l’amore. Il 24 marzo Luciano Lama diventa segretario della Cigl. Il 15 maggio è approvato il finanziamento alle regioni a statuto ordinario: è in vigore l’ordinamento regionale, già previsto dalla Costituzione. Il 7 giugno si svolgono le prime elezioni regionali, la Dc ottiene il 37,7 % di preferenze, il Pci il 27,9%. Il 20 maggio è approvata la legge 300, conosciuta come Statuto dei lavoratori, che prevede tra l’altro il diritto di tenere assemblee sindacali in fabbrica e la possibilità di rivolgersi al tribunale contro gli ingiusti licenziamenti. Il 21 maggio il Senato approva una legge per regolare l’istituto del referendum, previsto dalla costituzione. A Città del Messico il 17 giugno la Nazionale di Calcio vince la semifinale contro la Germania in una storica partita finita 4 a 3. Il 21 giugno perde 4-1 la finale mondiale contro il Brasile di Pelè. Il 14 e 15 luglio a Reggio Calabria uno sciopero contro la designazione di Catanzaro come sede del consiglio regionale degenera in violenza. Incidenti e barricate causano la morte di una persona e aprono un periodo di tensione che dura molti mesi. Il 22 luglio presso Gioia Tauro deraglia il treno Freccia del Sud. Il bilancio dell’incidente è di sei morti e 109 feriti. Vengono denunciati i macchinisti del treno, ma negli anni a seguire verrà dimostrato che si è trattato di un attentato di matrice eversiva. Il 16 settembre a Palermo scompare il giornalista Mauro De Mauro, cronista per L’Ora. De Mauro sta svolgendo, su incarico di Francesco Rosi, ricerche sui punti oscuri della morte di Enrico Mattei, avvenuta otto anni prima. Le numerose inchieste sul fatto non sono riuscite a chiarire se la sua scomparsa sia da ricondurre a queste ricerche o ai numerosi reportage del giornalista sulla mafia in Sicilia. Il 26 settembre muoiono in un incidente automobilistico cinque anarchici diretti a Roma per manifestare contro Nixon. Lotta Continua riesce a dimostrare che si non fu incidente ma attentato: gli anarchici avevano scoperto che il deragliamento di Gioia Tauro era stato un attentato. Il 27 settembre visita del presidente americano Nixon in Italia e colloquio con Paolo VI. Contestazioni e manifestazioni di dissenso a Roma che coinvolgono anche il Vaticano, accusato di scarsa energia nella condanna della guerra in Vietnam e Cambogia. Il 1° ottobre i Rolling Stones si esibiscono a Milano al Palalido. Scontri tra la polizia e i fan che cercano di entrare al concerto. Il 10 ottobre a Roma grande concerto gratuito con 15mila partecipanti: c’è spazio anche per performances dal musical Hair con protagonisti Renato Zero, Loredana Bertè, Teo Teocoli, Ronnie Jones e Penny Brown. Il 12 ottobre è eletto sindaco di Palermo Vito Ciancimino, sospettato di intrattenere legami con la mafia. Il 20 ottobre le Brigate Rosse comunicano la loro costituzione come «organizzazioni operaie autonome pronte a lottare contro i padroni sul loro stesso terreno». Il 23 luglio era stato trovato presso lo stabilimento Sit-Siemens di Milano il primo volantino di rivendicazione firmato Br. Il 31 ottobre si estende la teleselezione su tutto il territorio nazionale. Gli oltre 6 milioni di abbonati italiani, compresi quelli che abitano nelle più piccole località, sono in grado di collegarsi tra loro automaticamente. Il 1° dicembre la Camera vota in via definitiva la legge sul divorzio. Subito si organizza un comitato per l’abrogazione del provvedimento. Nel 1971 viene consegnata alla Corte di cassazione la proposta di referendum siglata da 1.370.314 di persone. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre il Ministero degli interni è occupato per poche ore da membri del Fronte nazionale di Junio Valerio Borghese. La notizia non viene resa nota e solo l’anno successivo il quotidiano Paese Sera porpopolare. terà a conoscenza dell’opinione pubblica il fatto. Il 12 dicembre a Milano si svolge una manifestazione per ricordare l’anniversario della strage di piazza Fontana. Nel corso di gravi incidenti muore lo studente Saverio Saltarelli. Dario Fo fonda il gruppo teatrale «La Comune».A Milano si rappresenta Morte accidentale di un anarchico. All’estero. Il 15 gennaio Gheddafi diviene presidente della Libia. In marzo entra in vigore un Trattato di non proliferazione nucleare sottoscritto da 100 paesi, ma non da Francia, Cina, Israele. Il 18 marzo in Cambogia è messo in atto un colpo di stato militare filoamericano, a cui si contrappone una rivolta popopolare. Il 19 marzo si incontrano per la prima volta il premier della Rdt e il cancelliere della Rft. In aprile si costituisce il Fronte di Liberazione Indocinese, che aggrega Vietnam del sud, Cambogia e Laos. Il 10 aprile i Beatles si sciolgono lasciando sgomenti milioni di fan. Il 14 aprile il modulo spaziale statunitense Apollo 13 comunica alla base di Houston di «avere un problema». La missione lunare è annullata e tra mille difficoltà i tre astronauti a bordo riescono a fare ritorno sulla terra il 17 aprile. Il 30 aprile Nixon annuncia alla nazione che oltre all’impegno nel Vietnam, truppe americane sono in missione anche in Cambogia. Contestazioni e marce per la pace in tutto il paese. Il 4 maggio alla Kent State University la Guardia Nazionale degli Stati Uniti fa fuoco sugli studenti che manifestano per la pace: in quattro restano uccisi. Il 14 maggio nella Germania federale si costituisce il gruppo terrorista Raf, di ispirazione comunista. Il 30 giugno è completato il ritiro dell’esercito americano dalla Cambogia, che però verrà nuovamente bombardata in novembre. Il 21 luglio in Libia il governo studia un decreto di confisca dei beni degli italiani che sono costretti a fare ritorno in patria. Dal 20 al 30 agosto in Gran Bretagna si tiene un grande festival musicale sull’isola di Wight. Oltre 150mila persone si radunano per le esibizioni di Jimi Hendrix (che muore poco dopo), Joan Baez, Leonard Cohen, Joni Mitchell, Doors, Jethro Tull, Miles Davis. Il 4 settembre Salvador Allende, socialista, è eletto presidente del Cile. Tra il 16 e il 24 settembre ad Amman scoppiano sanguinosi scontri tra truppe giordane e palestinesi. il «settembre nero». Il 28 settembre muore il presidente egiziano Nasser. Gli succede Sadat. Il 9 novembre muore lo statista francese Charles de Gaulle. Il 28 dicembre in Spagna alcuni membri dell’organizzazione indipendentista basca Eta vengono condannati a morte. Al Paese è imposto lo stato d’assedio. Ibm mette in commercio i primi floppy disk. Si diffondono anche i primi videoregistratori a cassetta. MODI DI DIRE. Durante lo svolgimento del Mondiale infuria la polemica sullo schieramento in campo di Rivera e Mazzola. Possono giocare insieme? S’inventa la celeberrima staffetta: «Nel gioco del calcio, sostituzione durante la partita di un giocatore con un altro che ricopre lo stesso ruolo». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Controcultura. «Insieme di valori culturali, atteggiamenti e manifestazioni che si oppongono alla cultura dominante, espressi generalmente da gruppi giovanili e di contestazione». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Ancora incertezza su come definire gli spettatori televisivi: i linguisti Devoto e Monelli sono divisi. Devoto approva con riserva teleutente, Monelli si chiede se questa parola non presenti qualche vantaggio pratico rispetto alla variante prolissa utente televisivo. LETTERATURA Feltrinelli pubblica la collana «Franchi narratori». Nobel per la Letteratura va al sovietico Aleksandr Isaevich Solzhenitsyn. Oriana Fallaci conquista il Premio Bancarella con Niente e così sia (pubblicato l’anno prima). Guido Piovene è premio strega con Le stelle fredde. Muoiono Bertrand Russel e Giuseppe Ungaretti. Incipit Dario Fo Morte Accidentale di un anarchico. Una normale stanza sella questura centrale. Una scrivania, un armadio, qualche sedia, una macchina da scrivere, un telefono, una finestra, due porte. COMMISSARIO (sfogliando degli incartamenti, rivolto ad un indiziato che se ne sta seduto tranquillo) «Ah, ma non è la prima volta che ti travesti, allora. Qui dice che ti sei spacciato due volte per chirurgo, una volta per capitano dei bersaglieri… tre volte per vescovo… una volta ingegnere navale… in tutto sei stato arrestato, vediamo un po’… due e tre cinque… uno, tre… due undici volte in tutto… e questa è la dodicesima». Oriana Fallaci Niente e così sia. Era entrata a piccoli passi esitanti, la prudenza dei bambini quando voglion qualcosa. Appoggiata ad una valigia, s’era messa a fissarmi dondolando un piede su e giù. Fuori era novembre, il vento invernale gelava i boschi della mia Toscana. « vero che parti?». «Sì, Elisabetta». «Allora resto a dormire con te». Le avevo detto va bene, era corsa a prendere il pigiama e il suo libro dal titolo La vita delle piante, poi m’era venuta accanto nel letto: minuscola, indifesa, contenta. Fra qualche mese avrebbe compiuto i cinque anni. Tenendola stretta m’ero messa a leggerle il libro, d’un tratto m’aveva puntato gli occhi negli occhi e posto quella domanda. «La vita cos’è?». MODA, COSTUME, ARTE. L’artista Robert Smithson realizza a Salt Lake City Spiral Jetty, Molo a spirale. uno dei primi esempi di Land Art, un movimento artistico che prevede l’intervento diretto dell’artista sulla natura e sullo spazio. L’italiano Vito Acconci sperimenta Trademarks, opera ispirata alla Body Art: l’artista modella il materiale più complesso e più prossimo a lui, il suo corpo. A Milano il Bulgaro Christo realizza due delle sue celebri opere impacchettate: il monumento a Vittorio Emanuele in Piazza Duomo (per due giorni) e il Leonardo da Vinci in Piazza della Scala (per una settimana) sono nascosti alla vista dei milanesi, ricoperti di teli. Il designer Sapper progetta per Artemide la fortunata lampada da tavolo Tizio. Il clima di contestazione che domina i primi anni Settanta coinvolge anche l’abbigliamento femminile. Dalle pagine dell’Espresso Sergio Saviane sintetizza così la tendenza dell’anno in campo di moda: «Oggi in Europa e in America ci si veste di stracci. Si vestono di stracci le donne che non hanno mezzi, e anche quelle che potrebbero spendere. E se una donna ricca si mette un abito di gran sartoria, finisce per farsi criticare; trasandata invece, ha l’eccitante sensazione di contestare anche lei». Ma noi ci vestiremo di stracci, L’Espresso, 25 gennaio 1970. Le femministe dell’associazione Women’s Liberation contestano duramente il concorso di Miss America, definendo 69 magazine definendo la reginetta di bellezza «una schiava». SPORT Il campionato di calcio è vinto da un sorprendente Cagliari, trascinato dall’ala Gigi Riva. In Messico si svolgono i Campionati del mondo di calcio, in programma dal 31 maggio al 21 giugno. La Nazionale italiana è guidata da Ferruccio Valcareggi e inizia il Mondiale con una serie di prestazioni non molto convincenti nel girone eliminatorio. Ogni preoccupazione dei tifosi pare però dissolversi dopo il convincente successo (4-1) contro i padroni di casa nei quarti di finale. A riempire le pagine dei giornali e i discorsi dei tifosi è il dualismo tra Gianni Rivera, milanista e Pallone d’oro 1969, e la bandiera dell’Inter Sandro Mazzola. Il 17 giugno si disputa allo stadio Azteca il memorabile incontro Italia-Germania, che finisce 4 a 3 dopo i tempi supplementari. Eddy Merckx vince il Giro d’Italia e il Tour de France. FOGLI DI CRONACA Gianni Brera, «Hitchcock non poteva fare di meglio», Il Giorno, 18 giugno 1970. «I tedeschi sono battuti. Beckenbauer con braccio al collo fa tenerezza ai sentimenti (a mi, nanca un po’). Ben sette gol sono stati segnati. Tre soli su azione degna di questo nome: Schnellinger, Riva, Rivera. Tutti gli altri, rimediati. Due autogol italiani (pensa te!). Un autogol tedesco (Burgnich). Una saetta di Bonimba ispirata da un rimpallo fortunato.Come dico, la gente si è tanto commossa e divertita. Noi abbiamo rischiato l’infarto, non per ischerzo, non per posa. Il calcio giocato è stato quasi tutto confuso e scadente, se dobbiamo giudicarlo sotto l’aspetto tecnico-tattico. Sotto l’aspetto agonistico, quindi anche sentimentale, una vera squisitezza, tanto è vero che i messicani non la finiscono di laudare (in quanto di calcio poco ne san masticare, pori nan).I tedeschi meritano l’onore delle armi. Hanno sbagliato meno di noi ma il loro prolungato errore tattico è stato fondamentale». Lettera aperta all’Espresso di Giangiacomo Feltrinelli, in clandestinità preoccupato di venir coinvolto nella strage di Piazza Fontana e negli attentati alla Bnl di Via Veneto a Roma dell’anno prima. Non mi dica, caro Direttore, che ciò dipende dalle condizioni in cui oggi mi trovo: sottoposto a una forma di linciaggio politico e morale da parte della stampa che a ogni costo ha cercato di associare il mio nome con le indagini sui provocatori attentati di Milano e di Roma, perseguitato da un magistrato il quale mi considera indiziato di reato perché da in non so quale interrogatorio risulterebbe che mi sia stato spedito, quale presidente dell’Istituto Feltrinelli, copia di un volantino anarchico, che da mesi cerca di insinuare la tesi di miei presunti finanziamenti al movimento anarchico - di cui per altro non ho mai fatto parte… In verità questi non sono che pretesti. Pretesti per colpire la mia attività editoriale, per colpire la casa editrice Feltrinelli che per quindici anni ha seguito e svolto, mi sembra con dignità e con onore, i grandi temi del socialismo, della libertà, della lotta e della liberazione dalle classi lavoratrici, In Italia e nel mondo. CINEMA Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri vince il Premio Oscar come miglior film straniero. Numerosi riconoscimenti vanno all’interpretazione di Volontè. Escono Lettera aperta a un giornale della sera di Francesco Maselli, Zabriskie Point di Antonioni, Medea di Pasolini, Easy Rider di Dennis Hopper e M.A.S.H. di Robert Altman. Giovanni Grazzini Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Corriere della sera, 13 febbraio1970 «Una delle colpe della mia generazione – dice il quarantenne Elio Petri – è di non aver contribuito abbastanza alla costruzione di una società veramente democratica». Evidentemente insoddisfatto della brava battaglia combattuta contro la mafia con A ciascuno il suo, Petri sbarca dunque, armi e bagagli, nel cantiere in cui si stanno gettando le fondamenta della democrazia: nel costume civile italiano e nei meccanismi psicologici che ragioni storiche e sociali hanno alimentato. Poiché, secondo Petri e il suo sceneggiatore Ugo Pirro, una delle falle più gravi è rappresentata dagli arbitrii che comporta il principio d’autorità e dalla corrispettiva paura dei cittadini nei confronti della legge, ecco un film, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, che prende il problema di petto, chiamando a protagonista nientemeno che un immaginario funzionario della questura di Roma. Segniamo in rosso questa data: piaccia o meno il film, è la prima volta che il cinema italiano si butta a capofitto sull’ambiente della polizia e che la censura se ne rallegra… E questo si dica anche nei confronti di chi dà un’immagine apocalittica dell’Italia di oggi, augurandole quale toccasana regimi con cui il regista comunista Elio Petri, con un soggetto come questo fra le mani, andrebbe dritto dritto in un lager. Enzo Natta Easy Rider (libertà e paura) Rivista del cinematografo, Aprile 1970 «Antonioni osserva l’America con gli occhi dei nostri giovani alienati, guardandola come loro in bianco e nero, e restringendo così la sua prospettiva in maniera ridicolmente superficiale superficiale », commentava il quotidiano conservatore Daily News l’indomani della prima di Zabriskie Point. Com’è dunque questa America che si offre dinanzi agli occhi di una gioventù che non si esita a definire alienata, senza però domandarsi il perché di questa alienazione, senza chiedersene le cause? l’America di Easy Rider, e perciò l’America di Kerouac, della fuga dalla realtà, dell’evasione, della libertà, della affannosa e forse vana e inutile ricerca della propria autenticità. La solita America di questo dopoguerra, quindi, con le sue ingenuità e le sue aberrazioni orribilmente mescolate (…) Parlavamo di Kerouac, e infatti Easy Rider (in Italia il film è apparso col sottotitolo Libertà e paura, la libertà sognata dagli hippiese la paura che spinge gli squares alla repressio- ne) non è altro che un’ennesima versione del vangelo-beat dello scrittore recentemente scomparso, Sulla strada. Gli stessi problemi, le stesse angosce, le stesse ansie, gli stessi istinti di diversificazione, lo stesso disadattamento delle nuove generazioni, la stessa ricerca della propria identità e di un’esistenza autentica». (continua) Aldo Grasso
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 15 febbraio 2007. 1974. L’ammiccamento ombelicale della Carrà. Che si chiami Canzonissima, Partitissima o Fantastico, lo spettacolo (e il superlativo dei titoli ne sottolinea la grandiosità) abbinato alla Lotteria di Capodanno esiste da quando esiste la tv. L’ossessione del mega-show che riecheggia l’America, Broadway, i grandi divi e la passione melomane dell’Italia delle canzonette si confondono e, ogni anno, rifioriscono con quel pizzico di competitività gladiatoria che diventa tema e sottofondo di tutte le edizioni. E così, Raffaella Carrà, seduttrice innocente, può ballare il tuca-tuca con l’ombelico scoperto, lanciare qualche appello di natura sessual-familiare senza creare scandali eccessivi o ripresentarsi con la formula della felicità, «Chissà se va, ma sì che va, e se va tutto cambierà... la vita è tanto bella ma se non ci sta il coraggio non è saporita senza un po’ di guai». Canzonissima dura dal 1958 al 1974, l’edizione più famosa è quella del 1962 quando la censura sottrae la conduzione a Dario Fo e Franca Rame. A Parigi viene intervistato Guido Giannettini, giornalista e collaboratore dei servizi segreti: è l’uomo-chiave della pista nera per la strage di piazza Fontana. Il 1º gennaio il finanziere Michele Sindona viene premiato dall’ambasciatore statunitense a Roma come «uomo dell’anno » ma l’8 ottobre la procura di Milano emette un mandato di cattura per lo stesso Sindona, accusato di falso contabile. Il 12 maggio gli italiani sono chiamati a decidere se abrogare o meno la legge Fortuna-Baslini del 1970, con la quale era stato introdotto in Italia il divorzio. I «no» prevalgono con il 59,1% dei voti. Delusione soprattutto in ambito cattolico e nella Dc, dopo che Fanfani si era speso personalmente nella campagna per il sì. Sulla scena politica si fa strada un singolare personaggio, è Marco Pannella. Il 23 novembre due registi cinematografici, Roberto Faenza e Rino Maenza, danno vita a una delle prime radio libere italiane Il nome è «Radio Bologna per l’accesso pubblico». L’anno dopo viene varata la una riforma che stabilisce che l’asse del servizio pubblico si deve spostare dal Governo (Dc e Psi) al Parlamento per assicurare «un maggior pluralismo, completezza e obiettività dell’informazione». Di fatto, il Pci, il secondo partito italiano, può così rivendicare una rete (la futura Raitre). RECENSIONI TV Ugo Buzzolan L’eterna Canzonissima. La stampa, 8 ottobre 1974 Domenica, debutto di Canzonissima. Di quanti debutti di Canzonissima abbiamo scritto, ormai? Siamo un po’ stufi, e crediamo che siano stufi tutti, e per primi quelli della Rai che l’avrebbero abolita da un pezzo. Ma lo sanno pure i ragazzini che è il ministero delle Finanze che fortissimamente vuole lo show: e non perché gli piaccia ma perché gli rende ogni anno parecchi miliardi. Quindi c’è poco da fare. Canzonissima è obbligatoria, di legge, imposta dallo Stato. Analisi del contenuto di Canzonissima Bianco e nero, Numero speciale dedicato a Canzonissima, novembre-dicembre 1971 Sesso: la scelta di questa categoria è stata determinata dall’esigenza di individuare quali modelli di comportamento sessuale una trasmissione così popolare presentasse e se la trattazione di tali temi fosse distinta da quella del tema dell’amore. Ci è sembrato interessante vedere se una tale distinzione fosse stata effettuata e quali ne fossero state le conseguenze nella presentazione dei due temi. […] Vediamo come il sesso sia stato una delle componenti fondamentali della trasmissione. Questo fatto deve essere essere spiegato tenendo conto della matrice culturale a cui Canzonissima sembra riallacciarsi: quella del cabaret e della rivista, dove un certo modo di presentare l’ammiccamento al sesso risulta una componente fondamentale per la popolarità dello spettacolo. Ma un altro elemento che ha contribuito ad una presenza così alta del sesso nella trasmissione sono state le canzoni in cui questo contenuto è stato presentato in maniera leggermente diversa rispetto all’intero contesto dello spettacolo. Si possono infatti delineare due orientamenti nello sviluppo di questa tematica: il primo, quello presente nelle canzoni in cui tema sesso costituisce il 12,6% dei tanti elementi, spesso il più significativo, di un rapporto amoroso prospettato non di rado in una situazione a triangolo: lui, lei, l’altro/a; il secondo, quello sviluppato nel resto della trasmissione, secondo cui il sesso è associato all’aggressività, alla violenza. Infatti la tematica relativa al sesso rappresenta il 12,6% dei contenuti delle canzoni e l’amore il 48,7%, mentre la violenza, sempre nella componente Canzoni è solo 1’1,5% dei contenuti. FOGLI DI CRONACA. Comunicato delle Brigate Rosse dopo il rapimento del Giudice Sossi. Ansa, ore 10.52. «Le forze oscure della controrivoluzione tramano per realizzare, dopo la prova del referendum, una riforma costituzionale di stampo neogollista. Il neogollismo è un progetto armato contro le lotte operaie e nessun compromesso è possibile con i carnefici della libertà. Chi cerca e propone il compromesso non può parlare a nome di tutto il movimento operaio. Compagni, entriamo in una fase nuova della guerra di classe, fase in cui il compito principale delle forze rivoluzionarie è quello di rompere l’accerchiamento delle lotte operaie, estendendo la resistenza e l’iniziativa armata ai centri vitali dello stato. Contro il neogollismo portare l’attacco al cuore dello stato! Trasformare la crisi di regime in lotta armata per il comunismo!». I FATTI In Italia Il 3 gennaio muore Gino Cervi. Il 20 gennaio il Partito Radicale al Teatro di Adriano manifesta per proporre «Otto referendum contro il regime ». Tra questi anche la proposta di abrogazione della norma del codice penale che vieta l’aborto terapeutico o in casi di stupro. Il 17 febbraio è reso noto un manifesto firmato da novantadue intellettuali cattolici contrari all’abrogazione della legge sul divorzio. Si appellano ai «democratici di fede cristiana, affinché rifiutino col loro voto la proposta abrogazionista, affermando così valori di convivenza civile e di libertà religiosa essenziali in una società pluralistica e democratica». Continua l’aumento della benzina super: il 20 febbraio sale da 200 a 260 lire al litro.Viene imposta la circolazione a targhe alterne (tutto era cominciato il 2 dicembre 1973: blocco totale del traffico per risparmiare benzina; chiusura delle trasmissioni Rai alle 23.00, dei bar entro mezzanotte, dei cinema entro le 22.30; prime time anticipato dalle 21.00 alle 20.30; spegnimento, oltre una certa ora, delle caldaie condominiali). Il 18 aprile è rapito a Genova il giudice Mario Sossi, Pubblico Ministero nel processo a carico del gruppo terroristico «XXII ottobre». L’azione è rivendicata dalle Brigate Rosse, che libereranno l’ostaggio il 23 maggio dopo che la Corte d’appello di Genova concede la libertà provvisoria a otto esponenti di «XXII ottobre». I detenuti non verranno rilasciati, dopo che anche il procuratore generale della corte di cassazione, Francesco Coco, dà parere contrario. Lo stesso giorno Gianni Agnelli è nominato presidente di Confindustria. Il 30 marzo la magistratura annuncia l’incriminazione dell’industriale Piaggio per finanziamenti al gruppo neofascista Rosa dei venti. In aprile a Roma sono in servizio i primi obiettori di coscienza. Il 16 maggio a Milano è arrestato il potente boss mafioso Luciano Liggio, detto «La primula rossa». Il 28 maggio a Brescia in Piazza della Loggia esplode una bomba che uccide otto persone e ne ferisce oltre cento, mentre è in corso una manifestazione sindacale antifascista. L’attentato è rivendicato dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine nero. Il 25 giugno esce il primo numero de Il Giornale nuovo diretto da Indro Montanelli. Il 4 agosto un attentato al treno Italicus, in servizio sulla tratta Roma-Monaco causa dodici morti e cinquanta feriti. Rivendicazione di Ordine nero. L’otto settembre a Pinerolo sono arrestati i brigatisti Renato Curcio e Alberto Franceschini. Le indagini sull’organizzazione terrorista portano il 30 ottobre all’arresto a Torino di Prospero Gallinari e Alfredo Buonavita. Il 18 settembre Ettore Bernabei lascia l’incarico di Direttore generale della Rai. Il 24 settembre l’imprenditore Silvio Berlusconi dà il via alle trasmissioni dell’emittente privata via cavo Telemilano. Nel corso dell’anno iniziano le trasmissioni anche Telemontecarlo e il circuito Elefante dei fratelli Marcucci. In ottobre il giovane magistrato di Padova Giovanni Tamburino ordina l’arresto di Vito Miceli, capo del Sid, con l’accusa di legami con l’organizzazione neofascista «Rosa dei venti». Miceli viene poi scarcerato dopo pochi mesi di detenzione. Il 13 novembre muore Vittorio De Sica. All’estero. A gennaio in Gran Bretagna un durissimo sciopero dei minatori che ha quasi del tutto bloccato la produzione nazionale di carbone costringe il governo a introdurre la settimana lavorativa di tre giorni. Il 13 febbraio l’Urss espelle lo scrittore premio Nobel Solzenicyn con l’accusa di aver svolto attività antisovietica. Il 2 aprile muore in Francia il presidente Georges Pompidou. Il 19 maggio il gollista Valéry Giscard d’Estaing è eletto all’Eliseo. Il 10 aprile si dimette il primo ministro israeliano Golda Meir. Suo successore è Rabin. Il 25 aprile «Rivoluzione dei garofani » in Portogallo. Gruppi militari progressisti mettono in atto un colpo di stato incruento per rovesciare la dittatura di Marcelo Caetano. Il 16 maggio si costituirà un governo civile con l’impegno tutte le forze politiche del Paese, inclusi i comunisti. Il 28 marzo Nicolae Caeusescu è eletto presidente della Repubblica in Romania. Il 6 maggio dimissioni del cancelliere della repubblica federale tedesca Willy Brandt. La causa sono le accuse di spionaggio rivolte a un suo collaboratore. La carica di cancelliere va a Helmut Schmidt. Il 16 maggio in India esplode la prima bomba atomica sperimentata dal paese asiatico. Il 27 giugno Nixon è in visita a Mosca. Urss e Usa firmano un accordo che li impegna alla limitazione degli esperimenti sottomarini nucleari. Il primo luglio, in seguito alla morte del presidente argentino Peron, sua moglie Isabela diventa presidente del- l’Argentina. Il 15 luglio la destra ellenica mette in atto a Cipro un colpo di stato. Il 20 luglio sull’isola sbarcano truppe turche. Il 14 agosto, a causa della questione cipriota, la Grecia si ritira dalla Nato. Il 23 luglio finisce l’esilio dell’ex primo ministro greco Karamanlis. Il presidente greco Ghizikis lo richiama in patria e gli dà l’incarico per la formazione di un governo civile di unità nazionale. Il 27 luglio negli Stati Uniti si decide di procedere alla richiesta di impeachment contro Nixon per il Watergate. L’anno prima due giornalisti del Washington Post, Carl Bernstein e Bob Woodword, avevano scoperto e portato a conoscenza dell’opinione pubblica le attività illecite del presidente. Il presidente si dimette il 9 agosto e la carica è assunta in via temporanea da Ford. Il 12 settembre in Etiopia un golpe militare depone Hailé Selassié. In Inghilterra il 5 ottobre esplodono due bombe vicino a Londra: gli ordigni sono collocati in due pub gremiti di soldati inglesi in libera uscita dopo il ritorno dal Nord Irlanda. La rivendicazione dell’attentato, che causa 8 morti e più di 50 feriti, è avanzata dall’Ira. Il 23 ottobre in Grecia vengono arrestati i Colonnelli responsabili del colpo di Stato del 1967. Il 13 novembre il leader palestinese Arafat è ammesso all’Assemblea dell’Onu per pronunciare un discorso. MODI DI DIRE Austerity: «specialmente nel linguaggio giornalistico, limitazione delle spese statali e dei consumi privato in caso di grave crisi economica. Regime di austerity, clima di austerity; periodo in cui vige totale regime di restrizione». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Sanbabilino, termine «derivato di San Babila, nome di una piazza milanese ritrovo negli anni Settanta di giovani neofascisti, con – ino, giovane neofascista milanese, specialmente di famiglia borghese, spesso protagonista di violenze teppistiche». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Alcune locuzioni maggiormente in uso nell’ambiente politico: nella misura in cui, a monte, a valle, corretto, oggettivo, alternativo, al limite, gestire, di un certo tipo, discriminante, matrici di fondo, perché attenti, compagni. boom di vendite per Siddharta, ripubblicato da Adelphi l’anno prima e scritto da Hesse nel 1922. Si inaugura la collana dei Gialli Rizzoli. Guglielmo Petroni vince il Premio Strega con La morte del fiume. Il Nobel per la Letteratura va a Eyvind Johnson e Harry Martinson. Muoiono Dino Buzzati e Aldo Palazzeschi. LETTERATURA Incipit Herman Hesse Siddharta. Nell’ombra della casa, sulle rive soleggiate del fiume presso le barche, nell’ombra del bosco di Sal, all’ombra del fico crebbe Siddharta, il bel figlio del Brahmino, il giovane falco, insieme all’amico suo Govinda, anch’egli figlio del Brahmino. Sulla riva del fiume, nei bagni, nelle sacre abluzioni, nei sacrifici votivi il sole bruniva le sue spalle lucenti. Ombre attraversavano i suoi occhi neri nel boschetto di mango, durante i giochi infantili, al canto di sua madre, durante i santi sacrifici, alle lezioni di suo padre, così dotto, durante le conversazioni dei saggi. Elsa Morante La Storia. Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e, a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade. Nessuno dei passanti, poi, guardava il soldato, perché i Tedeschi, pure se camerati degli Italiani nella corrente guerra mondiale, non erano popolari in certe periferie proletarie. Né il soldato si distingueva dagli altri della usa serie: alto, biondino, col solito portamento di fanatismo disciplinare, e, specie nella posizione del berretto, una conforme dichiarazione provocatoria. Eugenio Scalfari e Giuseppe Turani Razza padrona: storia della borghesia di Stato. Alle due di notte del 17 giugno 1962 Riccardo Lombardi, uscendo dal portone di palazzo Chigi salutato dai carabinieri di sentinella, prese sottobraccio il suo compagno di corrente Luigi Grassini che lo stava aspettando da alcune ore e gli disse: « fatta finalmente. Domani si riunisce il consiglio dei ministri. L’industria elettrica privata non esiste più». MODA, COSTUME, ARTE Giugiaro disegna per Volkswagen la prima serie della Golf. Questo modello di automobile porta la società tedesca a un successo mai raggiunto prima e destinato a durare fino a oggi. Oggetto di culto di questi anni anche i motorini. Alla Vespa e alla Lambretta si affiancano modelli più agili ed economici, molto graditi ai giovani: il Ciao, il Sì, il Solex affollano le strade italiane e sono spesso preferiti alle auto anche a causa dei consumi più bassi. In America si diffondono e hanno grande successo le fotografie Polaroid, a sviluppo istantaneo. L’architetto giapponese Yamasaki progetta le torri gemelle per il complesso del World Trade Center a New York. Raffaella Carrà detta legge in campo di moda anche grazie agli abiti di scena disegnati dal costumista Corrado Colobucci. I tessuti sono dominati da disegni geometrici e linee rette, si osano perfino miniabiti-pantalone intrecciati sul davanti. Accessorio cult della prima metà degli anni Settanta sono i tacchi altissimi, abbinati a suole sempre più spesse: le zeppe. Si portano stivali over knee dalla forma aderentissima alla gamba grazie all’uso di materiali sintetici. Un tessuto lucido in pvc dà grande elasticità e permette di rinunciare alla cerniera laterale. Acconciatura dell’anno: il caschetto biondo platino con frangia della Carrà. I muri di Milano sono tappezzati da maggio dal provocatorio manifesto della Jesus Jeans: in primo piano il posteriore di una donna che indossa jeans cortissimi e ade-renti. Il claim della pubblicità è «Chi mi ama mi segua». SPORT Gustavo Thoeni vince lo slalom gigante e lo slalom speciale del campionato del mondo di sci a Saint Moritz. La Lazio guidata dall’allenatore Tommaso Maestrelli e trascinata dal capocannoniere Giorgio Chinaglia vince il campionato di calcio. Il 23 giugno la nazionale di calcio italiana perde 2-1 l’incontro con la Polonia e viene eliminata dai campionati del mondo in corso nella Germania ovest. proprio il Paese ospitante ad aggiudicarsi la coppa. Il ciclista belga Eddy Merckx conclude un’annata straordinaria conquistando il Giro d’Italia e il Tour de France. CINEMA Nelle sale anche American graffiti, Sussurri e grida di Bergman e la versione cinematografica del musical Jesus Christ superstar. Francis Ford Coppola vince la Palma d’oro a Cannes con La conversazione. Pisolini presenta il film Il fiore delle mille e una notte. Pietro Bianchi Una cognata maliziosa. Il Giorno, 8 marzo 1974 L’autore di Grazie zia e di Cuore di mamma ha assaporato, dopo lunga attesa, il miele del successo con Malizia. Non ha saputo resistere alla tentazione di ripetere il colpo, ed ecco Peccato veniale, in cui cambia soltanto il luogo fisico dell’azione mentre situazioni e stilemi restano presso a poco gli stessi. In una Forte dei Marmi di qualche anno fa un adolescente è tentato dalle grazie eccezionali della cognata, di natura affettuosa, molto portata alle effusioni erotiche e seccata per dover oziare annoiata con i suoceri mentre il marito sta via quasi tutta la settimana per lavoro... Il fastidio di vedere Samperi immerso fino al collo nella fanghiglia consumistica non deve impedirci di sorridere ad alcune battute (quella buffa figuretta di Toffolo) o di ammettere che il gioco è abbastanza sciolto, benché abbia almeno l’età dei romanzi di Colette, e che gli interpreti sanno recitare. Leonardo Autera Sessomatto. Corriere della sera, 23 dicembre 1973 Nove differenti manifestazioni del sesso, scelte tra le più bizzarre e talora paradossali, compongono il mosaico di Sessomatto, nel tentativo, per lo più, di smitizzare l’argomento oggi di moda. Gli episodi toccano, di volta in volta, le più divertenti situazioni sociali in svariati angoli della Penisola, dal Veneto alla Sicilia. Ora laceri baraccati, ora borghesi sofisticati, i protagonisti sono comunque occupati a districarsi da incombenze o capricci in cui a fare da padrone è sempre lui, il sesso.Talora ci si addentra in una materia che può apparire eccessivamente scabrosa (il capitolo del gerontofilo che trascura la moglie per Paola Borboni, oppure quello della vedova del mafioso che uccide di piacere l’assassino del marito), ma l’eleganza e la misura di Risi valgono quasi sempre da correttivo e spuntano ogni possibile volgarità. Non tutti gli sketches (sceneggiati da Ruggero Maccari), sono allo stesso livello. Di alcuni si poteva fare vantaggiosamente a meno. Giovanni Grazzini Il portiere di notte Corriere della sera, 1.6.1974 Trincerati nella casa di Max, i due complici si affidano ai fantasmi del passato, e inconsapevolmente ricostruiscono l’universo del lager: l’uomo ripete i riti del sangue e delle torture, lei lo domina col furore del sesso e il piacere del-l’umiliazione (nella scena che la censura voleva stupidamente tagliare, le parti sono invertite: è lei a possederlo). Poiché l’assedio dei nazisti che vogliono eliminarli è senza tregua, viene il giorno che Max e Lucia non possono più lasciare la casa: tagliati i viveri e i fili, sono come sepolti in un lurido bunker. Dunque scelgono di morire (…) In questo film non c’è posto per la pietà, e nemmeno per l’indignazione. Il nazismo è una occasione di cronaca, assunta nella torva contem-plazione di un veleno universale, pronto a ripetersi, oggi come ieri, ovunque dal sottosuolo emergano le radici ferine dell’uomo. (continua) Aldo Grasso
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 22 febbraio 2007. 1977. Bontà in televisone, cattiveria fuori. La Rai avvia ufficialmente le trasmissioni televisive a colori soltanto nel febbraio 1977. L’incredibile ritardo (le tv degli altri Paesi da almeno dieci anni godono del colore; la prima trasmissione a colori ha inizio negli Stati Uniti nel 1951) è dovuto a una decisione del sen. Ugo La Malfa: teme che l’ingresso del colore possa scatenare le tendenze consumistiche e inflazionistiche. Così, in poco tempo, l’industria italiana dei televisori cede di schianto alla concorrenza straniera. L’avvento della tv a colori - procastinato dai moralistici anni dell’austerità e da intempestive malevolenze politiche - coincide però con la nascita delle prime tv commerciali; e quasi per farsi perdonare della lunga attesa, il tv color reca con sé una novità sconvolgente, una protesi invisibile, il telecomando, che permette di "saltare" da un canale all’altro, procurando non poche, barbariche gioie. Intanto Enrico Berlinguer predica l’austerità (in perfetta sintonia con chi non vuole la tv a colori e ama le domeniche senza auto) e lancia una curiosa lotta contro gli sprechi dei consumi individuali. Il leader pone anche la famosa questione morale: "I partiti non fanno più politica! La si faceva nel ”45, nel ”48 e sin verso la fine degli anni... I partiti di oggi sono soprattutto macchina di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società, della gente; idee, ideali, programmi pochi o vaghi; sentimenti e passione civile, zero". L’anno è caratterizzato da un libro apocrifo: Lettere agli eretici di Enrico Berlinguer, il libello attribuito beffardamente al segretario del partito comunista italiano e pubblicato abusivamente sotto la sigla dell’editore Einaudi. Comincia così la caccia all’autore (Pierfranco Ghisleni) in un vorticoso gioco di nomi. Pesante il confronto epistolare fra l’autore e Giulio Bollati, direttore dell’Einaudi. Dall’ottobre 1976, con Bontà loro, nasce la dominazione televisiva di Maurizio Costanzo. Nel 1977 approdano in tv Dario Fo e Carmelo Bene ma chiude Carosello. Per le lotte dell’ultrasinistra, il 1977 resta uno degli anni più violenti e tracotanti della storia italiana (2.128 attentati, 32 persone gambizzate). Bontà in tv, cattiveria fuori. Lucia Annunziata tira le pietre a Luciano Lama, Luigi Manconi, Gad Lerner e Marino Sinibaldi scrivono un libro per giustificare gli assalti alle armerie. Ma è anche l’anno dell’estate romana di Renato Nicolini: cinema, teatro, musica invadono Roma. Nasce la "cultura dell’effimero". Nascono in tv tante altre piccole storie quotidiane che fanno da contraltare all’efferatezza delle P38. RECENSIONI TV Lina Agostini Adesso mi chiedono: perché non sei più cattivo? Radiocorriere, 6 febbraio 1977 Un po’ la radio l’ha "inventata" anche lui. Come ha inventato la trasmissione consolatoria, Paolo Villaggio e Fracchia, l’impiegato che c’è in noi. Ma i meriti di Maurizio Costanzo, romano, trentanove anni, giornalista, curatore di trasmissioni radiofoniche e televisive, autore di testi teatrali e di cabaret, paroliere di canzoni e scrittore, non finiscono qui. (…) Proprio quando sembrava che la fantasia di Maurizio Costanzo si fosse esaurita ecco Bontà loro, ovvero guarda come ti invento l’intervista. Ma non era già stata inventata da altri? A giudicare dalla passione che ogni settimana dieci milioni di persone mettono nell’ascolto dei problemi professionali dell’idraulico di turno o delle ambizioni letterarie del capitano di lungo corso gradito ospite di una delle puntate, si direbbe di no […]. Lina Agostini: "Bontà loro, un titolo serafico per tanta cattiveria da parte dell’intervistatore…". Maurizio Costanzo: " certamente una trasmissione priva di rispetto, un po’ maleducata, ma non cattiva. All’inizio tutti mi dicevano: che maniera insolita di fare domande. Poi hanno cominciato a dire: ma come sei cattivo. Ora le stesse persone mi dicono: perché non sei più tanto cattivo? Eppure le domande sono sempre le stesse". Maurizio Costanzo Primo Bartali, secondo Saviane L’espresso, 19 dicembre1976 Questa settimana il responsabile della critica televisiva è stato assorbito da un grosso impegno: lunedì ha partecipato per la prima volta in vita sua ad una trasmissione televisiva, Bontà loro, ed è stato intervistato in diretta da Maurizio Costanzo. Ed è proprio Costanzo che ora lo sostituisce, giudicando impietosamente la prima "performance" televisiva di Sergio Saviane. Avverto ancora un leggero prurito. Devono essere i pidocchi di Saviane. Ne ha parlato, e a lungo, nella puntata del 6 dicembre di Bontà loro la rubrica in diretta condotta genialmente da Maurizio Costanzo. Partecipava Saviane, partecipava Paolo Villaggio e partecipava il ventriloquo messicano Carlos Saravia. Villaggio e Saravia erano seduti su capaci poltrone, Saviane su una poltroncina rigida, dalla quale oscillava nel rispondere. Era la prima volta che Sergio Saviane compariva in televisione dopo esserne stato, su queste pagine, protagonista. L’anima del mezzobusto viaggiava tra i riflettori dello studio 11. I mezzibusti più turbolenti erano stati consegnati. Molti, nell’attesa che comparisse dopo il film e la pubblicità, dicevano: sarà cattivo come sulla pagina. Sarà caustico. Dirà l’inosabile. Qualcuno si era spinto a riferire che Moravia aveva organizzato un gruppo d’ascolto di avvocati. Siciliano teneva al piede due dobermann addestrati. Gervaso ripassava gli ultimi segreti del karaté. Lo sterminato esercito delle vittime di Saviane era lì, in piedi. Il Pessimo è stato Angelico. Ha rifiutato le domande su Moravia, sembrava quasi che il libro lo avesse scritto un altro (che sia opera del cugino verticale?) e, confortato dalla dolcezza della cadenza veneta, ha sorriso bene-volo. A Villaggio, a me, al pupazzo. Eppure la storia dei pidocchi era bella, il discorso su cosa è o dovrebbe essere la satira, persuasivo. La confessione sulla solitudine di chi ag-gredisce gli altri e rimane solo, agghiac-ciante. Ha rinnegato persino la qualifica di critico televisivo. Il tutto in un clima di dolcezza, di soavità: un’atmosfera prenatalizia da fratelli Grimm. Se non fosse stato per Villaggio con la sua cattiveria a prova di parola, la puntata era una prima comunione. I FATTI In Italia Il 29 gennaio la commissione inquirente per lo scandalo Lockheed decide per il rinvio a giudizio di Mario Tanassi e Luigi Gui, mentre scagiona l’ex Presidente del Consiglio Mariano Rumor. Il 17 febbraio Lama è costretto a interrompere un comizio all’università di Roma perché duramente contestato dagli autonomi, che si scontrano con i giovani del Pci. Alcuni slogan "I lama stanno in Tibet", "Lama non l’ama più nessuno". Intanto da Radio Luna Cicciolina lancia il suo grido di battaglia: "Vuoi venire a letto con me?". L’11 marzo all’università di Bologna scontri tra gli autonomi e alcuni studenti di Comunione e Liberazione. Intervengono le forze dell’ordine che caricano gli autonomi e feriscono a morte Francesco Lorusso, militante di Lotta Continua. Radio Alice comunica la notizia e si organizzano per il giorno dopo manifestazioni e proteste che degenerano in violenza, specie a Roma. La polizia chiude Radio Alice mentre sono in corso le trasmissioni radiofoniche. Il 5 aprile a Napoli viene sequestrato Guido De Martino, figlio dell’ex segretario del Psi. Si susseguono diverse ipotesi sugli organizzatori del rapimento fino a quando il 15 maggio De Martino è rilasciato dopo il pagamento di un miliardo di lire. Il 21 aprile a Roma nei dintorni dell’università un agente è colpito a morte durante una manifestazione degli autonomi. Il ministro degli interni Cossiga proibisce ogni manifestazione fino al 31 di maggio. Il 24 aprile Fulvio Croce, presidente dell’ordine degli avvocati di Torino, è ucciso dalle Brigate Rosse. Il 3 maggio il processo ai brigatisti verrà rinviato a causa dell’impossibilità di formare una giuria popolare. In aprile la Rai trasmette Mistero Buffo di Dario Fo, suscitando proteste e indignazione nel mondo cattolico. Fastidio espresso soprattutto per l’accostamento blasfemo al Gesù di Nazareth di Zeffirelli, andato in onda la stessa settimana. L’Osservatore Romano sostiene che "tra lo sceneggiato di Zeffirelli e il teatrino del venerdì sera c’è tanta differenza quanta ce ne può essere tra un concerto sinfonico e una canzonaccia da osteria". Il 12 maggio a Roma si svolge nonostante il divieto una manifestazione organizzata dai radicali per ricordare la vittoria del "no" al referendum sul divorzio. Scoppiano violenti scontri durante i quali rimane uccisa la giovane Giorgiana Masi. Il 14 maggio a Milano l’agente Antonio Custrà è assassinato per aver cercato di opporsi alla spesa proletaria in un negozio. Il giorno dopo, in mano a uno studente immortalato da una celebre foto, spunta la prima P38. Tra il primo e il 3 giugno le Br feriscono con colpi di pistola alle gambe Vittorio Bruno, giornalista de Il Secolo XIX, Emilio Rossi, direttore del Tg3 e Indro Montanelli Il 7 giugno il Senato respinge la legge che regolamenta la pratica dell’aborto, già approvata dalla Camera. Dopo pochi giorni a Roma è organizzata una manifestazione femminista di protesta. A luglio Mario Pirani intervista con entusiasmo un imprenditore in ascesa, Silvio Berlusconi. Il 15 agosto rocambolesca evasione di Herbert Kappler dall’ospedale militare Celio a Roma. Kappler stava scontando la pena comminatagli per le sue responsabilità nella strage nazista delle Fosse Ardeatine. Pesanti accuse al ministro della difesa Vito Lattanzio, ma Andreotti si limita a scambiarlo di ruolo con il ministro dei trasporti Attilio Ruffini. L’8 settembre il commissario governativo per la ricostruzione delle aree terremotate in Friuli, Giuseppe Zamberletti, dà le dimissioni dopo l’arresto per truffa del suo segretario. Il 23 settembre a Bologna si svolge un grande Convegno sulla repressione, indetto dall’ultrasinistra. In questa occasione alcuni intellettuali francesi rendono noto un appello di denuncia contro l’Italia. Berlinguer è definito "destrista". Il 30 settembre neofascisti uccidono a Roma il militante di Lotta Continua Walter Rossi Il 15 ottobre il Tribunale di Catanzaro, dove era stato trasferito il processo per la strage di Piazza Fontana, mette sotto inchiesta Rumor, Tanassi e i vertici del Sid. Pochi giorni dopo (il 24 ottobre), il Parlamento vota la riforma dei servizi segreti: nascono il Sismi e il Sisde. Il 21 ottobre cambio al vertice del Corriere della Sera: Piero Ottone è sostituito da Franco Di Bella alla direzione. Il 2 novembre Enrico Berlinguer tiene a Mosca un discorso in occasione del sessantesimo anniversario della rivoluzione. Emerge tutta la distanza tra l’impostazione sovietica e i principi dell’"eurocomunismo". Il 29 novembre muore a Torino, dopo 13 giorni di agonia, Carlo Casalegno, vicedirettore de La Stampa, vittima delle Br. Lo stesso giorno è ucciso a Bari lo studente comunista Benedetto Petrone. A Milano comincia la stagione del locale alternativo Virus. Si diffonde il consumo di eroina che porta alla morte di moltissimi giovani. in commercio l’lp Parco Lambro, che raccoglie le registrazioni del concerto organizzato l’anno prima a Milano da Re Nudo, a cui parteciparono più di centomila giovani. Muoiono Maria Callas, Roberto Rossellini e Achille Campanile. All’Estero Il 6 gennaio duecento intellettuali cecoslovacchi firmano la "Charta 77" per chiedere il rispetto dei diritti umani e civili nel Paese. Il 3 febbraio in Cina, nel corso dell’XI congresso del Partito comunista, si alzano le prime voci critiche nei confronti della rivoluzione culturale maoista. L’11 febbraio, dopo il golpe, Hailè Mariam Menghistu diventa presidente dell’Etiopia. Il 18 febbraio il presidente americano Jimmy Carter denuncia le violazioni dei diritti umani in corso in Unione Sovietica. Il 14 marzo inizia un intervento militare israeliano nel Libano meridionale. Il 15 giugno si tengono in Spagna le prime elezioni libere dopo la fine del regime franchista. Vittoria dell’Ucd di Suarez. Verso le due del pomeriggio del 16 agosto viene ricoverato in ospedale Elvis Presley dove, poco dopo, i medici lo dichiarano morto per aritmia cardiaca. Il 5 settembre in Germania un commando dell’organizzazione terroristica Raf rapisce Schleyer, presidente dell’associazione industriali tedesca. Verrà trovato morto nel bagagliaio di un’auto il 19 ottobre. A Mogadiscio il 13 ottobre viene dirottato da un gruppo di palestinesi un velivolo Lufthansa. La richiesta in cambio della liberazione degli ostaggi e dell’industriale Schleyer è il rilascio di attivisti palestinesi e terroristi Raf in carcere. Il 17 ottobre interviene la polizia tedesca che libera gli ostaggi e uccide 4 terroristi. Il 19 novembre il presidente egiziano Sadat è in visita ufficiale in Israele e tiene un discorso alla Knesset, il parlamento israeliano. In dicembre si riuniscono in Libia i paesi contrari alla politica egiziana di apertura a Israele: Siria, Algeria, Yemen del sud, Libia e Olp. Amnesty International vince il Nobel per la pace. MODI DI DIRE Gli innumerevoli episodi di violenza e contestazione diffondono alcuni neologismi come gambizzazione, gruppuscolo, stragismo.  molto parlato il sinistrese. "Gergo degli intellettuali di sinistra, commisto di astrusità e stereotipi ideologici che, prodotto dalla contestazione politica sessantottesca, conobbe la maggiore diffusione negli anni Settanta. Linus (marzo 1978): Se un giovane studente romano turpiloquia è "sinistrese"; se è il cuneese Bocca a cazzeggiare è rude sarcasmo. Misteri della semantica". Salvatore Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana. L’insulto più ricorrente nelle assemblee è "scemo, scemo"?. Protagonista dell’anno è la figura dell’autonomo. "Aderente all’"Autonomia", movimento o area politica nata nei folli anni Settanta attorno a un progetto così sintetizzabile: ”Spacchiamo tutto, e poi si vedrà”". Sebastiano Vassalli, Il Neoitaliano. Sui muri si scrive Cossiga con la k. Va forte anche l’indiano metropolitano, "appartenete a movimento che contesta la società contemnporanea e identifica l’emarginazione urbana con quella degli Indiani d’America" (Tullio De Mauro). Punk dall’anglo-americano (legno marcio) che identifica il movimento giovanile nato a fine decennio caratterizzato da atteggiamenti contro la società consumistica e abbigliamento provocatorio. No future è lo slogan che unisce i giovani che si riconoscono nell’ideologia punk. LETTERATURA Fulvio Tomizza vince il Premio Strega con La miglior vita. Continuano a far discutere le vicende di Rocco e Antonia, raccontate da Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice nello "scandaloso" romanzo Porci con le ali (1976).Vicente Aleixandre è Nobel per la letteratura. Adelphi pubblica Dissipatio H.G. di Guido Morselli, ultimo suo romanzo scritto nel 1973 prima di suicidarsi. Incipit Mario Soldati. La sposa americana Non so perché in quel momento mi voltai. Vedevo, a breve distanza davanti a me, gli spessi ricami d’oro e il damasco bianco della pianeta del vecchio sacerdote, il suo volto magro e acceso, lo sfavillio inquieto delle sue piccole pupille nere, e la Madonna Nera nella nicchia d’oro al centro dell’altare, tra le fiamme rossastre dei ceri, alte e ondeggianti. L’antica Madonna di legno nero veniva dall’Oriente, si diceva che fosse opera di San Luca. Erich Fromm Avere o essere? L’aut-aut tra avere ed essere non è un’alternativa che si imponga al comune buon senso. Sembrerebbe che l’avere costituisca una normale funzione della nostra esistenza, nel senso che, per vivere, dobbiamo avere oggetti. Inoltre dobbiamo avere cose per poterne godere. In una cultura nella quale la meta suprema sia l’avere – e anzi l’avere sempre più – e in cui sia possibile parlare di qualcuno come una persona che "vale un milione di dollari", come può esserci un’alternativa tra avere ed essere? Si direbbe, al contrario, che l’essenza vera dell’essere sia l’avere; che se uno non ha nulla, non è nulla. MODA, COSTUME, ARTE Il movimento punk influenza l’abbigliamento giovanile: "Il trucco Punk: visi pallidi, emaciati dal borotalco e dalle troppe giornate passate al chiuso. Visi contrastati per il nero troppo nero che copre tutta l’arcata sopracciliare e spesso scende giù per le guance e per il rosso sangue che copre le labbra e sbava anche intorno a mo’ di Dracula dopo il pasto. L’abito punk. Nero quasi sempre. Il nero della tragedia, della morte, della distruzione, soprattutto quella ”auto”. Cioè di se stessi". F. Ca., I Punk: la spilla, il trucco, la musica e tanta noia, Corriere d’informazione, 4.11.1977 Accessori indispensabili: catene, bondage, collari torchiati e l’immancabile t-shirt spesso personalizzata con slogan e immagini. La moda di strada trova rispecchiamento nelle collezioni della stilista Vivienne Westwood. A Milano spopolano gli abiti di Fiorucci, il cui negozio è vero e proprio luogo di culto. In via Torino si radunano i Fioruccini. Scarpe Clarks, jeans, giacche di velluto sono quasi una divisa dell’autonomia. Per le manifestazioni molto pratico il giubbotto. Viene completata la costruzione del Beaubourg di Parigi, progettato da Renzo Piano e Richard Rogers. L’ungherese Rubik inventa il celeberrimo cubo. A questo passatempo si affiancano i primi videogames: scacchi su alcuni calcolatori e primi giochi elettronici nei bar. Oggetto di design culto soprattutto tra i giovani è la scomodissima poltrona Sacco, progettata da Teodoro, Paolini e Gatto per Zanotta. A Bologna, cuore del movimento del ”77, nasce Cannibale, rivista di fumetti e "controcultura" disegnata tra gli altri anche da Andrea Pazienza. Iniziano a diffondersi le fanzine, fogli ciclostilati o fotocopiati legati soprattutto al mondo musicale. Per un breve periodo a Milano esce il foglio anarchico Nero. Nascono il rock demenziale di gruppi come Skiantos, Gaznevada e Kandeggina Gang e la disco music, che troverà il suo manifesto in La febbre del sabato sera. SPORT La Juventus guidata dal giovane allenatore Giovanni Trapattoni vince il campionato di serie A. Anno nero per la Lazio: muoiono l’allenatore dello scudetto 1974 Maestrelli e il giocatore Luciano Re Cecconi. Il 18 gennaio il calciatore dal temperamento guascone simula per scherzo una rapina a un gioielliere suo amico. Questi non lo riconosce e impaurito gli spara a morte. Bernard Thevenet vince il Tour de France, mentre al Giro d’Italia primeggia il ciclista belga Michel Pollentier, seguito a poco più di due minuti dall’italiano Francesco Moser, che nel 1977 sarà campione del mondo di ciclismo su strada. Dopo il pauroso incidente dell’agosto 1976 Niki Lauda torna a gareggiare e vince su Ferrari il campionato del mondo di Formula uno. CINEMA Nelle sale anche New York New York di Scorsese, Io e Annie di Woody Allen, Berlinguer ti voglio bene di Giuseppe Bertolucci, La febbre del sabato sera. I fratelli Taviani vincono la Palma d’oro a Cannes con Padre padrone, tratto dal romanzo di Gavino Ledda. Vittorio Giacci Guerre stellari: apologia del medioevo prossimo venturo, Cineforum, Novembre 1977 Guerre Stellari, fedele in questo alla grande tradizione del cinema americano che vuole qualunque opera ambigua e polisensa, non è però soltanto un "oggetto di desiderio" né tanto meno un puro meccanismo di ingenuo divertimento, bensì reca, tra le pieghe del proprio voler essere tutto questo, un si-gnificato "altro" (…). questa una concezione politico-filosofica che ha le sue più illustri radici nel Platone de La Repubblica e che si ritrova poi nella cultura irrazionalista di destra, dal filone esoterico della rivista Planète, al misticismo occulto dei Pauwels e Bergier de Il mattino dei maghi, dal ToIkien de Il Signore degli Anelli fino a Julius Evola, ispiratore del partito di Almirante e di Rauti. E l’elogio della criptocrazia, cioè del potere riconosciuto ad una casta segreta di sapienti-militari di gover-nare la società su basi rigidamente gerarchiche ed autocratiche e con principi spirituali assolutamente immutabili. (…). Attraverso questa negazione della storia, della ragione, della scienza e il disinvolto quanto superficiale utilizzo di alcune concezioni dell’epoca medioevale, con al centro l’esaltazione di una "forza" istintuale (simile, anche se non identica, al concetto cristiano di grazia), patrimonio occulto di pochi eletti in grado di utilizzarla per risolvere i problemi di tutta lumanità in pericolo, il capitale cinematografico si sta preparando in anticipo, alla svolta del secondo millennio. Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 1 marzo 2007. 1980. Portobello mette in scena l’Italia irreale. Il "mercatino del venerdì" si apre con un pappagallo cui ogni settimana un concorrente deve tentare di far dire il nome della trasmissione. Portobello va in onda al 1977 al 1983, viene interrotto per cinque anni a seguito del clamoroso e ingiusto arresto di Enzo Tortora. La grande trovata di Portobello è quella di considerare la provincia come l’ideale "bacino d’utenza" dell’audience televisiva, smettere di rivolgersi al pubblico incontentabile della metropoli. Dai giornali di provincia Portobello "ruba" infatti alcune preziose macchine d’interazione: i piccoli annunci o le rubriche dei cuori solitari. Ma ecco la novità mediologica: il mezzo televisivo fa sì che la messa in scena sia spietata, svuoti il povero inserzionista di ogni parvenza umana. Il gelato antisgocciolo, la scheda elettorale circolare, il progetto di spianare il colle del Turchino per fare uscire la nebbia dalla Val Padana sono solo alcune delle tante idee di un’Italia "irreale" che Portobello rinchiude in claustrofobiche cabine provviste di telefono per l’inevitabile contrattazione. Succede così che i personaggi non si pongano tanto come modelli antropologici di una società disordinata ma geniale e "sana" (secondo il noto luogo comune sugli italiani), ma come caricature e macchiette presentate "in diretta". La trasmissione ha due rubriche fisse "Cuori d’arancio" e "Dove sei?", felici anticipazioni di programmi futuri come Agenzia matrimoniale e Chi l’ha visto. Portobello è la matrice di numerosi programmi delle emittenti commerciali; senza questo programma sarebbe difficile capire la nascita del "sommerso" televisivo. Giampaolo Pansa intervista il presidente della Rai Paolo Grassi sul tema della lottizzazione: "Guardiamo il mio partito, il Psi. Sino a quando della Rai si è occupato Tempestini, è andato tutto bene: lui era correttissimo e ci lasciava piena libertà. Poi è arrivato il giovane Martelli... Martelli ha cominciato strillando: ”Cacciate via questo, cacciate via quello!”. Non è mai riuscito a far niente, ma in compenso ha imposto delle assunzioni, anche di individui modestissimi". Il presidente americano Jimmy Carter annuncia che gli atleti statunitensi non parteciperanno all’Olimpiade di Mosca per l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’Urss. All’iniziativa statunitense aderiscono in tanti: sono in 60 le nazioni che rinunciano ad andare a Mosca, tra cui la Germania Federale, la Repubblica Popolare Cinese, il Canada, il Giappone, il Kenya, la Nuova Zelanda, la Norvegia. L’Italia si fa onore con Pietro Mennea e Sara Simeoni. Il 26 marzo a Torino muore Erminio Macario. RECENSIONI TV Mario Carpitella La Provincia e l’Impero, in Televisione: la provvisoria identità italiana Fondazione Agnelli, 1985. […] Il mondo provinciale venne di nuovo assunto a oggetto di spettacolo in una delle poche formule di (enorme) successo prodotte dalla frenetica ricerca di novità sollecitata dalla riforma: Portobello. La novità di questo programma consisteva nel presentare, per la prima volta dopo tanto tempo, spezzoni di realtà provinciale sotto l’aspetto oggettivato, reificato, di una serie di annunci economici che, partendo dalle cose, risalivano automaticamente a persone e a vicende solitamente ignorate dai mezzi di comunicazione di massa (eccetto forse La Domenica del Corriere). Era una provincia inaspettata e a volte bizzarra, sovente strappalacrime e mammista, ma abbastanza genuina da dare ogni volta al pubblico il senso di una scoperta. Portobello fu l’ultima occasione in cui la provincia venne a fare spettacolo, agghindata e in bell’ordine, davanti alla platea nazionale. Mimmo Lombezzi I nuovi mostri. Saggio su Portobello Il Patalogo, 1979 Portobello, il pappagallo, in realtà è un reduce, un relitto, come molti dei personaggi o degli oggetti della trasmissione. […] Il riserbo sdegnoso del volatile risplende d’umanità d’altri tempi, specie intorno all’esibizionismo zoomorfo dei suoi pappagalleschi interlocutori e alle loro smorfie: "Pooortoobeeellllo! Pooortoobeeellllo!!!". L’infame tace (come la Sfinge), spiazza i ruoli, arriccia la cresta, si rifiuta di "fare il pappagallo". Ha perfettamente compreso (fatto savio dall’esperienza) il gioco della trasmissione; con la guerriglia del silenzio rifiuta di dare (in diretta) spettacolo di sé. Come Paganini nega il replay e conserva l’"aura" (l’unicità-autenticità) delle proprie esibizioni. Al contrario dei concorrenti o meglio degli inserzionisti della trasmissione. La vera invenzione infatti di questo programma di invenzioni è la trasmissione stessa, Portobello è la più spettacolare trappola del ridicolo mai inventata in televisione. I FATTI In Italia Il primo gennaio entra in vigore il Servizio Sanitario Nazionale. Muore Piero Nenni e il 18 gennaio Riccardo Lombardi assume la carica di presidente del Psi. Si dimetterà in marzo per contrasti con Bettino Craxi. Il 6 gennaio Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Sicilia e esponente Dc, viene assassinato in un agguato mafioso. Il 16 gennaio Enrico Berlinguer esprime parole di condanna nei confronti dell’intervento militare sovietico in Afghanistan. Il 19 gennaio muore il cantautore Piero Ciampi. Il 2 febbraio a Monza terroristi di Prima linea uccidono Paolo Paoletti, responsabile produzione dell’Icmesa. L’8 febbraio è emesso un mandato di cattura per Francesco e Gaetano Caltagirone, costruttori, sospettati di aver finanziato illecitamente partiti ed esponenti politici. Lo scandalo costringerà alle dimissioni il ministro Dc Franco Evangelisti che confessa: "Ogni volta che ci vediamo (con Gaetano) lui mi diceva: a Fra’ che te serve?". A febbraio Festival è presentato da uno scatenato Roberto Benigni, che continua la famosa serie dei baci avvinghiandosi per 45 secondi alla valletta Olimpia Carlini Il 12 febbraio all’Università di Roma è ucciso il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Vittorio Bachelet. L’azione è opera di un gruppo di brigatisti rossi. Il 18 febbraio sono arrestati i brigatisti Rocco Micaletto e Patrizio Peci, che sarà tra i primi a collaborare con la giustizia. In marzo scoppia lo scandalo del calcio scommesse: numerosi giocatori e dirigenti di squadre di serie A e B vengono indagati per truffa. L’accusa è di aver falsato il risultato di alcune partite in cambio di compensi in denaro. Coinvolto nell’affaire anche l’attaccante del Milan Paolo Rossi. In dicembre vengono emesse le condanne: Milan e Lazio retrocesse in serie B, Bologna, Perugia e Avellino penalizzate. Il 28 marzo i carabinieri fanno irruzione a Genova in un appartamento: nel contrasto a fuoco che segue muoiono quattro esponenti Br. Il 14 maggio è emesso un mandato di cattura per il terrorista Marco Donat Cattin, che però è già fuggito all’’estero. Il 31 dello stesso mese suo padre Carlo rassegna le dimissioni da vicesegretario della Dc, accusato da un pentito di Prima Linea di aver favorito la fuga del figlio. Il 28 aprile l’ex brigatista Corrado Alunni e Renato Vallanzasca con altri 14 detenuti evadono dal carcere di San Vittore. Il 28 maggio un commando di terroristi legati alla Brigata XXVIII Marzo uccide a Milano Walter Tobagi, giornalista inviato speciale del Corriere della Sera. Il 9 ottobre verranno catturati gli assassini. La sera del 27 giugno si perdono le tracce radar di un Dc 9 Itavia in volo da Bologna a Palermo. Il mattino seguente i resti del velivolo sono rinvenuti nel mare al largo dell’isola di Ustica. 81 le vittime: 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. Le prime supposizioni parlano di "cedimento strutturale", ma presto si affacciano altre, più inquietanti ipotesi: attentato o attacco aereo. Il 2 agosto nella sala d’attesa della stazione di Bologna, gremita di viaggiatori in partenza per le vacanze estive, esplode una bomba. Sono le dieci e venticinque della mattina e l’ordigno causa la morte di 85 persone e il ferimento di 200. Le ipotesi e i sospetti si concentrano prima sui Nar, poi sulle Br, sulla mafia e persino sul terrorismo internazionale. Il 5 settembre viene inaugurata la galleria stradale del San Gottardo. Il 10 settembre inizia un lungo sciopero dei lavoratori Fiat contro il licenziamento di tredicimila dipendenti. I sindacati confederati e il Pci appoggiano la protesta. Ma il 14 ottobre, dato il perdurare delle agitazioni, viene organizzata una marcia dal coordinamento dei capifabbrica e dei quadri intermedi per chiedere la fine dello sciopero. Partecipano quarantamila dipendenti. Il 30 settembre comincia a trasmettere l’emittente privata Canale 5, di proprietà dell’imprenditore Silvio Berlusconi. Il 24 ottobre è arrestato il generale Raffaele Giudice per lo "scandalo del petrolio". Si tratta di una truffa da duemila miliardi di lire che coinvolge politici e militari. Il 20 dicembre per questo scandalo rassegna le dimissioni Antonio Bisaglia, ministro dell’Industria. Il 23 novembre un forte terremoto scuote Campania e Basilicata, provocando seimila morti e diecimila feriti. Il maggior numero di danni e vittime si conta nella zona dell’Irpinia. Il giorno successivo, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini in visita alle zone terremotate denuncia ritardi nei soccorsi alla popolazione. Il 24 dicembre il governo stabilisce la chiusura del carcere dell’Asinara. Nel corso dell’anno l’inflazione tocca il livello record del 21,1%. All’Estero In gennaio l’ONU esprime condanna per l’intervento militare sovietico in Afghanistan. Il 25 marzo in Salvador l’arcivescovo Romero è assassinato da estremisti di destra mentre celebra la messa. Romero era un fiero oppositore del regime militare salvadoregno. Il 15 aprile scompare il filosofo francese Jean Paul Sartre. In aprile sale la tensione tra Iran e Stati Uniti: il 25 aprile non va a buon fine un tentativo americano di liberare gli ostaggi trattenuti nell’ambasciata di Teheran. Il 29 aprile il mondo del cinema è in lutto: muore Alfred Hitchcock. Il 31 maggio il Dipartimento di Stato americano comunica di aver fornito aiuti per soccorrere i guerriglieri afghani, impegnati nei combattimenti con i sovietici alle porte di Kabul. Il 4 maggio muore il maresciallo Tito, presidente a vita della Repubblica Popolare Federale di Jugoslavia. Tra il 16 e il 19 giugno in Sudafrica scoppia una sanguinosa rivolta contro l’apartheid. Il 30 giugno Israele proclama Gerusalemme capitale ufficiale dello Stato Ebraico, suscitando aspre proteste da parte dei paesi arabi e disapprovazione dell’Onu. Il 14 agosto è indetto un grande sciopero nei cantieri navali di Danzica. Le proteste dei lavoratori si susseguono da luglio e continuano duramente fino al 31 agosto, quando vengono siglati gli "accordi di Danzica". I manifestanti si vedono riconosciuto il diritto di scioperare e fondare sindacati autogestiti: nasce Solidarnosc, sindacato di ispirazione cattolica guidato dall’elettricista Lech Walesa. Si tratta del primo sindacato libero e indipendente in un paese appartenente al blocco sovietico. In settembre in Cina Zhao Ziyiang sostituisce come primo ministro Hua Kuofeng. Il 23 settembre l’attacco di truppe irachene in Iran segna l’inizio del conflitto tra i due Paesi. In novembre il repubblicano Ronald Reagan vince le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Nel suo passato una carriera da attore e la carica di Governatore della California. L’8 dicembre John Lennon, appena uscito dalla sua abitazione newyorkese nei pressi di Central Park, viene ucciso a colpi di pistola da un fan squilibrato, Dave Chapman, che poco prima gli aveva chiesto un autografo. MODI DI DIRE A causa dei ripetuti scioperi e delle agitazioni sindacali dei dipendenti Fiat si parla molto di cassaintegrazione, da cui deriva il neologismo cassintegrato: "operaio di un’impresa industriale collocato in cassa integrazione; è un discutibile neologismo del linguaggio sindacale e giornalistico!. Vocabolario della lingua italiana, Istituto della enciclopedia italiana, Treccani. Si diffonde in tutta Italia la voce onomatopeica vu’ cumprà, per indicare gli immigrati extracomunitari che vendevano per strada tappeti, braccialetti, accendini. "Per estensione […] si disse poi vu’ cumprà chiunque, e di qualsiasi nazionalità cercasse di vendere qualcosa in luogo non autorizzato. Beniamino Placido: ”Vu’ cumprà fastidiosi e pericolosi sono invece quelli che girano per tutte le trasmissioni televisive, facendo finta di essere lì per caso, o per partecipazione allo spettacolo, e ne approfittano per piazzare la mercanzia. Ho fatto un disco: vu’ cumprà? Sto preparando uno spettacolo al Sistina: vu’ cumprà?”". Sebastiano Vassalli, Il neoitaliano. Le parole degli anni Ottanta. LETTERATURA Lo scrittore polacco Czeslaw Milosz vince il premio Nobel per la Letteratura. Vittorio Gorresio si aggiudica lo Strega per il romanzo La vita ingenua. Marguerite Yourcenar viene ammessa all’Accademia francese, prima donna della storia a sedere tra gli immortali Incipit Umberto Eco Il nome della rosa In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Questo era in principio presso Dio e compito del monaco fedele sarebbe ripetere ogni giorno con salmodiante umiltà l’unico immodificabile evento di cui si possa assertire l’incontrovertibile verità. Ma videmus nunc per speculum et in aenigmate e la verità, prima che faccia a faccia, si manifesta a tratti (ahi, quanto illeggibili) nell’errore del mondo, così che dobbiamo compitarne i fedeli segnacoli, anche là dove ci appaiono oscuri e quasi intessuti di una volontà del tutto intesa al male. Pier Vittorio Tondelli Altri libertini Sono giorni ormai che piove e fa freddo e la burrasca ghiacciata costringe le notti ai tavoli del Posto Ristoro, luce sciatta e livida, neon ammuffiti, odore di ferrovia, polvere gialla rossiccia che si deposita lenta sui vetri, sugli sgabelli e nell’aria di svacco pubblico che respiriamo annoiati, maledetto inverno, davvero maledette notti alla stazione, chiacchiere e giochi di carte e il bicchiere colmo davanti, gli amici scoppiati pensano si scioglie così dicembre, basta una bottiglia sempre piena, finché dura il fumo. Fulvio Tomizza L’amicizia  venuto il tempo che io mi dedichi a te. A quasi vent’anni da quella domenica d’inverno è rispuntata la seconda persona. Stavo chiudendo la porta della nostra casetta sul Carso, al bivio dopo Gabrovizza. Deserta la camera che mi attendeva al piano di sopra e io senza gran voglia di dormire. Mia moglie è da alcuni giorni dietro il figlio in città: spera di convincerlo a passare un’altra estate in campagna, neppure lei troppo entusiasta anche se pronta a giurare il contrario. Prima di tirare la porta ho dato un’occhiata al cielo che da settimane sembra assicurare pioggia a questa terra riarsa. MODA, COSTUME, ARTE In febbraio la Fiat presenta un nuovo modello di automobile destinato a un grande successo di vendite: è la Panda, disegnata da Giorgetto Giugiaro. La Panda è una citycar piccola, pratica ed economica, che risponde alla nuova voglia di motori degli italiani, finalmente usciti dal periodo di austerity. Accessorio indispensabile dei primi anni ottanta è l’autoradio estraibile: provvista di manico che consente di sfoggiarla come una borsetta, è studiata per evitare i furti, ma costringe a passeggiare appesantiti da quasi un chilo di peso. Sono in commercio al costo di 1.740.000 mila lire i primi personal computer Apple, la società americana nata nel 1976 in un garage di Cupertino, nella Sylicon Valley. Bill Gates crea per Ibm il linguaggio informatico Ms/Dos. Si diffondono i primi cellulari e il fax. Inizia la commercializzazione del popolarissimo videogioco Pac-Man. A Bologna nasce la rivista Frigidaire. SPORT A Mosca si tiene la XXII Olimpiade, inaugurata da Breznev. A prendere parte ai giochi sono solo ottanta Paesi: in sessanta hanno deciso di boicottare l’Olimpiade per protestare contro la missione dell’Urss in Afghanistan. Tra questi Usa, Germania Ovest, Giappone, Canada, Cina. L’Italia partecipa, ma per protesta decide di non sfilare con la bandiera nazionale. Memorabili le medaglie d’oro di Sara Simeoni nel salto in alto, Pietro Mennea nei 200 metri, Maurizio Damilano nei 20 chilometri di marcia e di Patrizio Oliva nel pugilato pesi superleggeri. Lake Placid negli Stati Uniti è teatro dell’Olimpiade invernale. Nessun oro per l’Italia, grande impresa del campione svedese di sci Ingemar Stenmnark: vince l’oro nello slalom gigante e speciale. L’lnter guidata da Eugenio Bersellini, detto "il sergente", vince il campionato di Serie A. Trascinano la squadra i gol di Evaristo Beccalossi e Spillo Altobelli. Il ciclista olandese Zoetemelek si impone al Tour de France, mentre il Giro d’Italia è vinto dal francese Hinault. CINEMA Nelle sale anche Ratataplan dell’esordiente Maurizio Nichetti, Un sacco bello di Carlo Verdone e il primo episodio della saga di Alien, firmato da Ridley Scott. Elisabetta Rasy Tutte contro Kramer Tuttolibri, 19 aprile 1980  proprio il divismo di Hoffman, la cristallina gigioneria della Streep e la mostruosa perizia del bambino, falso come la migliore Shirley TempIe, a redimere la frustra materia del romanzo. Kramer contro Kramer film ha la perfezione estetica di una bottiglietta di Coca Cola o di un pacchetto di Malboro. Dice cose vere senza mai smettere di mentire, ha la capacità del cinema di rendere più che reali, archetipiche o addirittura epiche le banalità quotidiane. Bentos è dalla parte del padre o della madre? sicuramente dalla parte del cinema. Ha inoltre alle spalle qualcosa di inconcepibile per il sospettoso e prevenuto sguardo italiano: una società in cui è per tradizione possibile un’attitudine sperimentale nei confronti della vita, un pionierismo dell’esistenza che prescinde dalle ricette ideologiche, dalle fedi troppo politiche. Il cinema americano è un importante strumento di questo empirismo. Non ha importanza se Johanna Kramer risulta simpatica o antipatica, il film legittima la sua esistenza, la immette nei circuiti dell’immaginario quasi arrivando a dilatare un po’ proprio come si dice per i film americani di fantascienza, le "frontiere del possibile". Un sacco bello Cineforum, marzo 1980 Carlo Verdone è partito col piede giusto. Tutto il successo che questo suo Un sacco bello sta riscuotendo, egli se lo merita davvero. Perché ha fatto tutto da solo o quasi. Come attore voglio dire, interpretando la metà dei personaggi di tutto il film: insomma, è un sacco bravo. Il film, che ha il torto di portare questo orrendo titolo, si compone di tre episodi: sono tre storie d’agosto, ambientate in una Roma torrida, quasi disintegrata, simile a quella nella quale si aggiravano i personaggi di Il giorno dell’Assunta di Nino Russo. Certo, quell’atmosfera sapeva più di metafisica, o magari solo di fantascienza. L’agosto di Un sacco bello, invece, è semplicemente il mese delle vacanze a tappeto: come dire che Carlo Verdone si è posto pochi problemi e non ha mirato troppo in alto. I suoi tordi non è andato a cercarli, come Moretti, tra i giovani in odore di dissociazione culturale. Si è fidato delle proprie capacità di istrione e si è costruito addosso queste tre storie, con l’aiuto di De Bernardi e Benvenuti, due sceneggiatori che sono tra i migliori degli italiani. Alberto Moravia MANHATTAN L’espresso, novembre 1979 Perché è bella Manhattan cioè New York?(…) Perché è l’espressione di un momento storico dello spirito umano (…), una città-persona i cui non c’è niente da salvare, una città che ha avuto un’infanzia, un’adolescenza, una giovinezza, una maturità oggi forse una sua straordinaria, potente vecchiaia. A questa città-persona, Woody Allen, in Manhattan, dedica una specie di inno, un po’ paragonabile a quello dedicato da Baudelaire al suo "sombre Paris". Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 8 marzo 2007. 1983. Neocomici in tv: in principio fu Drive in. Drive in appartiene all’Olimpo della tv: in onda dal 14 ottobre 1983, è stato il varietà più popolare e innovativo del decennio: uno studio gremito di prosperose ragazze fast food, auto e un pubblico giovane dalla risata preconfezionata fanno da sfondo a una satira spesso pungente e mordace. Gianfranco D’Angelo ed Ezio Greggio garantiscono una sorta di continuità a una trasmissione spezzata in vari numeri: Enzo Braschi, conformista paninaro dallo slang giovanilista, il ragazzo dei «giumbotti» Giorgio Faletti (nelle successive edizioni anche nei panni della guardia giurata Vito Catozzo e di suor Daliso), il pavido Enrico Beruschi inseguito dalla moglie arpia (Margherita Fumero), Sergio Vastano che ironizza sugli yuppie bocconiani e ancora D’Angelo nei ruoli di Marina Lante delle Povere, Raffa, Gervasetto, Carlo e Diana, Pippo e Katiuccia. Drive in è all’origine di tutta la moderna comicità televisiva: dalla Tv delle ragazze di Serena Dandini a Zelig di Gino & Michele. Drive in è stato anche il varietà che ha percorso fino in fondo la strada della ricerca e dell’innovazione tracciata da Enzo Trapani. Mentre Biagio Agnes tenta di rafforzare in ogni modo la Rai per contrastare l’ascesa delle tv commerciali, la Fininvest accresce la sua quota di mercato acquistando l’emittente di Edilio Rusconi, Italia 1. Su Canale 5 fanno la loro comparsa i Puffi, il candido popolo di elfi blu. Inizia l’era di Puffilandia. A luglio il presidente Sandro Pertini affida la segretario socialista Bettino Craxi l’incarico di formare il nuovo governo. Per la prima volta un socialista guida il governo. Ma è anche l’anno degli scandali legati al Psi: si inizia a Torino con Giusy La Ganga e si procede a Savona con Alberto Teardo. Il mondo culturale bolognese è sconvolto dall’assassinio di Francesca Alinovi, insegnate di Estetica al Dams di Bologna. Della morte viene accusato un giovane di 23 anni che vive una contrastata storia d’amore con la professoressa, Francesco Ciancabilla. A luglio Toni Negri viene scarcerato: è infatti stato eletto nelle liste del Partito Radicale. Il 21 settembre la camera concede l’autorizzazione a procedere per il suo arresto, ma Negri è già latitante in Francia. In Argentina la giunta militare argentina annuncia la morte di ventimila prigionieri politici desaparecidos. Il giorno seguente il Presidente Pertini invia un telegramma alla giunta militare, denunciandone l’«agghiacciante cinismo». Le madri della Plaza de Mayo sfilano innalzando cartelli con i ritratti dei figli scomparsi. In ottobre Raul Alfonsin è eletto presidente, finisce la dittatura militare. RECENSIONI TV UGO BUZZOLAN BUM BUM, C’ LA MAGGIORATA. LE BELLEZZA TUTTA CURVE ULTIMA MODA SUI TELESCHERMI. La stampa, 20 ottobre 1983. Anche in Drive in c’è una maggiorata ben nota. Carmen Russo, ma il discorso è diverso. Nello show di Italia 1, la Russo è adibita a piccante presenza seminuda, ma non ha un personaggio a cui dar vita: è una polposa bellezza da copertina, ma il suo compito è, in definitiva, solo quello di ancheggiare, di mostrare le gambe e di sporgere il più possibile le poppe in fuori. Ma oggi questo è sufficiente per fare una vedette? Direi che i meriti di Drive in sono altrove, pure qui in uno sforzo di effervescenza bislacca e in una complessiva rapidità di ritmo (fulminee scenette importate, e altre fabbricate in casa dello stesso stampo), ritmo che purtoppo viene poi spezzato e dilatato dai soliti inserti pubblicitari. UMBERTO SIMONETTA DRIVE IN Il giorno, 15 maggio 1987. Confesso che verso questo programma, che i telespettatori hanno accolto con sorprendente favore e che è entrato a far parte della storia televisiva, ho sempre avuto qualche riserva. Riserva che credo legittima e che riguardava soprattutto la modesta qualità di taluni interpreti, spesso più dilettanteschi del lecito, più sfacciati che bravi... Debbo aggiungere che questa riserva si rivolgeva più che ai responsabili della trasmissione, a taluni telespettatori. Non c’è niente di più melanconico che vedere delle persone abbondantemente adulte far finta di divertirsi da morire alle rubriche televisive per giovani... Qualcuna di queste persone per salvarsi la faccia sostiene: «No, guarda, tu non hai capito. Si tratta di trasmissioni assurde, che giocano tutto sulla comicità demenziale. Non vanno mai lette in prima lettura». «E neanche in seconda», rispondo io, perché per Boldi, per esempio, non ci può essere una seconda lettura. Sfido chiunque al mondo, sfido l’intellettuale più perverso, a scovare una seconda lettura in Boldi. In lui c’è una sola lettura. Che basta e avanza. I FATTI In Italia. Il 24 gennaio nel corso del processo «Moro 1» viene chiesto l’ergastolo per 22 brigatisti rossi responsabili del rapimento e dell’omicidio di Aldo Moro e della sua scorta. Tra loro Mario Moretti, Prospero Gallinari, Valerio Morucci, Barbara Balzarani. Il 25 gennaio la mafia uccide Giangiacomo Ciaccio Montalto, sostituto procuratore di Trapani. Il 13 febbraio nel cinema Statuto di Torino un incendio causa la morte di 64 persone. Il 9 febbraio viene ucciso Paolo Di Nella, giovane legato al Fronte della gioventù. L’agguato avviene mentre stava attaccando dei manifesti per le vie di Roma. Il 26 febbraio al processo contro la colonna genovese delle Br dieci brigatisti sono condannati all’ergastolo. Patrizio Peci, collaboratore di giustizia, viene rimesso in libertà. Il 17 marzo a Torino si dimette la giunta comunale guidata dal sindaco Novelli: sono infatti emessi mandati da cattura per alcuni assessori e consiglieri comunali, accusati di aver incassato tangenti. Lo stesso giorno la Procura di Roma assolve gli imputati per il processo alla P2. L’organizzazione non è ritenuta un’associazione a delinquere che ha cospirato contro lo Stato. Il 18 marzo muore a Ginevra Umberto II di Savoia, ultimo re d’Italia. Il 3 maggio le Br feriscono Gino Giugni, giurista padre dello Statuto dei lavoratori. Il 14 giugno l’ex presidente della Regione Ligura Teardo (Psi) è arrestato con l’accusa di concussione. Bettino Craxi denuncia la strumentalizzazione dell’arresto a pochi giorni dalle elezioni politiche. Il 17 giugno a Napoli un’inchiesta sulla Nuova camorra porta all’emissione di 856 ordini di cattura per persone presunte appartenenti all’organizzazione. Tra loro anche il presentatore televisivo Enzo Tortora, che finisce in carcere sotto gli occhi delle telecamere. Solo nel settembre del 1986 viene assolto con formula piena. Il 22 giugno scompare a Roma la quindicenne Emanuela Orlandi, figlia di un dipendente del Vaticano. Le ipotesi si concentrano inizialmente sulla fuga volontaria dell’adolescente, ma presto emergono inquietanti retroscena che collegano la sparizione all’attentato al Papa e ai Lupi Grigi. Emanuela Orlandi non è mai stata ritrovata. Il 25 e 26 giugno si tengono le elezioni politiche. La Dc ottiene il 32,9% delle preferenze, il Pci il 29,9% e il Psi l’11,4%. L’8 agosto sarà varato il primo governo Craxi: si tratta di un esecutivo di coalizione «pentapartito». Il 29 luglio la mafia uccide a Palermo il giudice Rocco Chinnici, insieme a due agenti della sua scorta e al portiere di un palazzo. Il 10 agosto Licio Gelli evade dal carcere di Ginevra. Il 25 ottobre vengono arrestati Tommaso Buscetta e Tano Badalamenti. Il 16 novembre la Camera approva l’installazione dei missili americani Cruise a Comiso, in Sicilia. Dieci giorni dopo alla base di Sigonella arrivano i primi pezzi dei missili. Manifestazioni per la pace e per il disarmo si susseguono in Sicilia. Nel suo messaggio di fine anno alla nazione, il Presidente Pertini solidarizza con le istanze pacifiste. Il 28 novembre si conclude il processo agli assassini di Walter Tobagi: sono condannati a 8 anni e 9 mesi, ma vengono subito rimessi in libertà perché hanno collaborato con la giustizia. Il 10 dicembre a Torino sono chiesti otto ergastoli a membri dell’organizzazione terrorista Prima Linea. Il 27 dicembre Giovanni Paolo II visita in carcere Ali Agca, che il 13 maggio 1981 l’aveva gravemente ferito sparandogli in Piazza San Pietro. All’estero. Il 23 marzo il Presidente Reagan annuncia un programma di difesa per proteggere gli Stati Uniti da missili ostili: è lo «scudo spaziale». Il primo aprile in tutta Europa si svolgono manifestazioni per promuovere il disarmo nucleare. Il 5 aprile Lech Walesa, leader dell’organizzazione sindacale polacca Solidarnosc vince il Premio Nobel per la pace. Il 18 aprile in Libano una bomba all’ambasciata americana a Beirut causa decine di vittime. Il 12 maggio in Cile iniziano le manifestazioni di protesta contro il regime di Pinochet. L’autorità militare reprime la contestazione causando nel corso dell’anno dieci vittime. A Giugno le elezioni in Gran Bretagna riconfermano Margaret Thatcher. Il 29 luglio muore il regista Luis Buñuel. Il primo settembre l’Urss abbatte un jumbo delle linee aeree sudcoreane: le vittime sono 269. Il 16 settembre per protesta contro il governo sovietico, le autorità del New Jersey impediscono l’atterraggio su suolo americano dell’aereo che trasporta il ministro degli esteri russo, diretto all’Assemblea dell’Onu. Il 23 ottobre a Beirut due bombe colpiscono il comando americano e francese delle forze di pace: 250 i morti. Il 25 ottobre le truppe Usa invadono l’isola di Grenada nell’operazione Urgent Fury. Il 4 novembre a Tiro una bomba contro il comando israeliano causa novanta vittime. Il 22 novembre il Parlamento della Germania Federale approva l’installazione di missili statunitensi Pershing-2 sul suo territorio. Il mondo si interroga con sempre più preoccupazione su un’epidemia mortale, l’Aida. Viene individuato uno dei virus della malattia, ma il rapporto di causa/effetto rimane sconosciuto. MODI DI DIRE Il Drive in dà vita a veri e propri tormentoni: «Se... che? Securo!!!», (D’Angelo e Greggio), l’Asta Tosta con gli «oggetti tosti per tutti i gosti», «Chi ha cuccato la Cuccarini?», «Ma lo sa che lei è proprio un bel volpino», «Cronaca stop novella espress, più che notizie: spettegulesss », «Che è paranormale ma... bada ben bada ben bada ben... è normale!» (Greggio), «Con quei baffetti da sparviero...! », «Has has hassssssssss…Fidanken! », «Hai toppato, Katia!» (D’Angelo), «Porco il mondo che c’ho sotto i piedi», «... che se saprei che mio figlio mi diventa un’orecchione... vivo ce lo faccio mangiare», «Mia cognata ha due Roberti! » «Anatrema su di voi!» (Faletti), «U top du top», « chiaru stu fattu?» (Vastano), «Ce l’ho qui la brioche» (Zuzzurro e Gaspare), A me, me pare tanto ”na strunzata! (I Trettrè) Celeberrimo è il paninaro milanese: «gergale, negli anni Ottanta, adolescente che apparteneva a gruppi urbani frequentatori abituali di paninoteche, che si distinguevano per l’abbigliamento sportivo e costoso, rigorosamente di marca». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso.A Roma era diffusa la variante tozzo, al femminile squinzia. Intercalari tipici del paninaro: meridion (meridionale), arteria (madre), sapiens (padre), ciàina (impiegato di sinistra, dall’inglese China). Altri modi di dire : Le Timba, Faccio il week a Curma, Una sfitinzia arrapation,Very original, Mi gusti mucho. Spesso però molti di questi neologismi erano pura invenzione, creati dalle riviste paninare (come il celeberrimo Il Paninaro) e dallo stesso Enzo Braschi. I grandi processi alle Brigate Rosse e altre associazioni eversive fanno sì che si parli spesso di pentitismo, termine coniato nel 1982. «Nel linguaggio giornalistico, collaborazione dei pentiti con la magistratura in cambio di determinati benefici, specialmente la riduzione della pena». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Il dibattito è alimentato dal libro Io, l’infame, di Patrizio Peci, Br collaboratore di giustizia. LETTERATURA Feltrinelli chiude la collana dei Franchi Narratori, simbolo di una stagione di letteratura impegnata.William Golding riceve il Nobel per la letteratura, a Pomilio va il Premio Strega per Il Natale del 1833. Margherite Duras è premiata all’Académie Française Incipit STEFANO BENNI TERRA! La notte del trenta agosto 2039 un’ondata di caldo eccezionale soffocava gli Stati Uniti. Il termometro a New York segnò quarantadue gradi; a mezzanotte tutte le docce della città emisero un ululato di agonia, e il rantolo delle tubature annunciò che l’erogazione di acqua era sospesa fino alle otto di mattina. Metà degli abitanti invase le strade cercando scampo verso il mare. La Coca Cola vendette solo in quella notte quaranta milioni di litri di bibita, un lago nero e zuccherino che avrebbe potuto sostenere tutta la flotta Usa. I cubetti di ghiaccio valevano più dei diamanti, e si narra di famiglie che si bevvero la piscina di casa. ISABEL ALLENDE LA CASA DEGLI SPIRITI Barrabás arrivò in famiglia per via mare, annotò la piccola Clara con la sua delicata calligrafia. Già allora aveva l’abitudine di scrivere le cose importanti e più tardi, quando rimase muta, scriveva anche le banalità, senza sospettare che, cinquant’anni dopo, i suoi quaderni mi sarebbero serviti per riscattare la memoria del passato, e per sopravvivere al mio stesso terrore. Il giorno in cui arrivò Barrabás era Giovedì Santo. Stava in una gabbia lercia, coperto dei suoi stessi escrementi e della sua stessa orina, con uno sguardo smarrito di prigioniero miserabile e indifeso, ma già si intuiva - dal portamento regale della sua testa e dalla dimensione del suo scheletro - il gigante leggendario che sarebbe diventato. Era quello un giorno noioso e autunnale, che in nulla faceva presagire gli eventi che la bimba scrisse perché fossero ricordati e che accaddero durante la messa delle dodici, nella parrocchia di San Sebastian, alla quale assistette con tutta la famiglia. ITALO CALVINO PALOMAR Il mare è appena increspato e piccole onde battono sulla riva sabbiosa. Il signor Palomar è in piedi sulla riva e guarda un’onda. Non che egli sia assorto nella contemplazione delle onde. Non è assorto, perché sa bene quello che fa: vuole guardare un’onda e la guarda. Non sta contemplando, perché per la contemplazione ci vuole un temperamento adatto, uno stato d’animo adatto e un concorso di circostanze esterne adatto: e per quanto il signor Palomar non abbia nulla contro la contemplazione in linea di principio, tuttavia nessuna di quelle tre condizioni si verifica per lui. Infine non sono «le onde» che lui intende guardare, ma un’onda singola e basta: volendo evitare le sensazioni vaghe, egli si prefigge per ogni suo atto un oggetto limitato e preciso. MODA, COSTUME, ARTE Espressione del disimpegno e del consumismo anni ”80: questo è il movimento dei paninari. Nato a Milano attorno a un gruppo di giovani dei licei Oppenheimer, Gonzaga, Studium, Leone XIII°, il fenomeno è prima circoscritto ai giovani della Milano bene, ma si diffonde poi a macchia d’olio, tanto da dar vita a vere e proprie bande. Ha i suoi punti di ritrovo al bar Al panino (da qui il nome), situato vicino alla palazzina Liberty, e successivamente in San Babila, attorno al fast food italiano Burghy. Look tipico del paninaro, rigorosamente di marca: giacconi imbottiti Moncler, scarponcini Timberland, jeans Levis, felpe Best Company, cinture El Charro. In Italia dilaga la swatchmania. Il simpatico orologio svizzero, coloratissimo e in plastica, abbatte il concetto dell’orologio che deve durare tutta la vita, anche grazie al suo basso costo (50.000 lire ). La collezione viene rinnovata due volte l’anno come avviene per la moda. Ne esistono moltissimi modelli, alcuni anche firmati da artisti come Mimmo Paladino e Folon, che presto iniziano ad essere collezionati. In Italia nasce e si sviluppa il movimento artistico della Transavanguardia, termine coniato dal critico Achille Bonito Oliva. Il movimento recupera con intento ironico i mezzi espressivi tradizionali e i soggetti figurativi, anche in polemica con gli eccessi d’astrazione dell’arte concettuale. Spopolano in libreria i manuali di ginnastica aerobica. Il più letto è quello dell’attrice americana Jane Fonda, Il mio libro di ginnastica. «Che siano medici della Nasa curanti gli astronauti, danzatrici o giornalisti titolari di palestre, attrici di sinistra e non, attraenti e non più giovani, gli autori di aerobica appartengono insomma all’antica corporazione dei venditori di felicità. Se le ideologie son finite e i valori son caduti, se Dio è morto e la rivoluzione non si farà, alla Me generation rimane il narcisismo». Lietta Tornabuoni, Tuttolibri, 22 ottobre 1983. Dal cambio del protocollo informatico Arpanet nasce Internet. Sport.  l’anno dello scudetto alla Roma, conquistato dopo più di quarant’anni dall’ultimo (campionato 1941-42). La soddisfazione dei tifosi è doppia perché i rivali laziali militano in serie B. Bandiere della squadra sono il brasiliano Falcao e Bruno Conti. Allena Liedholm. L’Italia debutta nella competizione di vela America’s Cup con Azzurra, un 12 metri con equipaggio addestrato dal romagnolo Cino Ricci. L’impresa è promossa dall’Avvocato Gianni Agnelli e dal principe Karim Aga Khan. L’Italia si scopre appassionata di vela e regate e tifa per Azzurra che classifica terza alle semifinali della Luis Vuitton Cup, dietro Australia II e Victory ”83. Il ciclista italiano Saronni vince il Giro d’Italia, al Tour de France s’impone Mignon. CINEMA Nelle sale anche Flashdance di Adrian Lyne, musical videoclip. In fondo è l’anno di Thriller, spettacolare videoclip di Michal Jackson firmato da John Landis. Immagini e musica hanno trovato una nuova dimensione. PIETRO PISARRA E. T. L’EXTRATERRESTRE Rivista del cinematografo, settembre-dicembre 1982 Al di là di fuorvianti interpretazioni mistico-religiose che Spielberg mostra di avallare in almeno due sequenze, il film appare, così, come una complessa macchina da spettacolo che non addormenta le coscienze, ma invita a riflettere sul bisogno mai sopito di creare miti e leggende, di giocare e far festa. Fumetti e videogames sono i suoi antenati più diretti, ma non è estranea alla sua storia tutta la tradizione della narrativa fantastica che abbonda di gnomi e di folletti, di «eroi» inermi e indifesi. L’impressione che si tratti di un’opera rassicurante è del tutto fondata, ma per Spielberg non è un’accusa, è un complimento. E. T. non ha forse il merito di ribaltare lo stereotipo dell’alieno cattivo, in voga nei film di fantascienza degli Anni ’50, e di ricordare che il male (come il bene) non è fuori di noi, ma in noi, e che le minacce alla pace e alla giustizia vengono soprattutto dal cuore dell’uomo e non da qualche terribile nemico esterno, da qualche oscura potenza delle tenebre? Per i suoi detrattori (ma sono poi gli stessi che considerano i fumetti, il giallo e la fantascienza come «para-letteratura », prodotti di «serie B», «roba» da consumare in treno o di nascosto...), il lavoro di Spielberg ha solo una funzione narcotizzante. A noi pare, invece, il film più «politico» dell’ultima stagione, nel senso che indica, senza pedanterie o fumosità verbali, una strada da percorrere: la ricerca del dialogo sempre e comunque, senza «demonizzare» l’avversario o il diverso. il miglior antidoto contro i sogni del dottor Stranamore. WALTER VELTRONI SAPORE DI MARE, IN CERTI PICCOLI AMORI Dizionario sentimentale di film, Sperling & Kupfer Editori, Milano, 1988 Per me questo è il migliore dei film vanziniani. Che hanno almeno il merito di avere creato un «genere». E questa storia piena di piccola nostalgia, sparsa tra la sabbia e le «capannine» di Forte dei Marmi, conosce dei momenti di autentico divertimento. E, perché negarlo, queste due ore di film riescono a restituire il profumo e i sapori di quegli anni straordinari. Parlo degli anni Sessanta, naturalmente. Anni straordinari perché unici, carichi di buone speranze, vissuti, da chi aveva la fortuna di essere giovane allora, con un carico di attese che non si è ripetuto. Allora si pensava che il mondo non potesse che migliorare. Ci dava fiducia la scienza che sconfiggeva le malattie e conquistava pianeti sconosciuti, la televisione che ci faceva conoscere, i viaggi che ci schiudevano orizzonti nuovi. Per questo in quegli anni c’era lo spazio per un buon «privato»: il sesso da scoprire, le minigonne e le musiche per i balli «stretti». Il film è la storia di un gruppo di ragazzotti, un po’ vitelloni, che intreccia storie d’amore, di imbranature, di scoperte abbastanza futili ma non dannose. Il finale, nello stesso night diciotto anni dopo, racconta il vero volto del film: ricordo con amarezza. Perfetta Virna Lisi, la signora che tutti i ragazzi hanno sognato di conquistare. Prima che gli ombrelloni, per tutti, si chiudano, prima dell’autunno. Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 15 marzo 2007. 1985. Il salotto arabeggiante e arboreggiante. La notte di Arbore è stata una notte d’evasione, di caciara, volutamente cialtrona. In un salotto arabeggiante e arboreggiante, tra intelligenti banalità e allegri nonsensi, scherzavano seriamente personaggi e maschere televisive: Riccardo Pazzaglia, il filosofo partenopeo esperto di brodo primordiale, Massimo Catalano, l’intellettuale viveur dai ragionamenti lapalissiani ed esperto di truismi, Frate Antonino da Scasazza con i suoi «nanetti» ovvero aneddoti, le feste e concorsi paesani, Maurizio Ferrini rappresentante romagnolo di pedalò dalle inclinazioni filosovietiche, la signora bene Simona Marchini che sogna amori appassionanti davanti alle telenovelas, la cuginetta Marisa Laurito in perenne attesa del fidanzato Scrapizza, mentre Roberto D’Agostino, critico esperto dell’effimero, diventa profeta dell’Insostenibile leggerezza dell’essere. C’è poi Harmand, ovvero Andy Luotto travestito da arabo che a seguito di una protesta da parte dell’Associazione musulmani italiani, e minacce per niente scherzose, è costretto 1985 ad abbandonare la trasmissione. La banda di Arbore apriva ogni sera il suo appuntamento, programmaticamente e profondamente «demenziale », con la sigla «Ma la notte no» e lo chiudeva con «Il materasso». Nel corso delle trentacinque puntate in diretta, l’ascolto è passato dagli iniziali 800.000 telespettatori ai 2 milioni della quarta puntata, fino a raggiungere punte di 3 milioni di spettatori il 7 giugno (con un record di share del 51%). Il 29 maggio la Juventus scende in campo in Belgio per disputare la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool. A seguito di gravissimi incidenti scatenati dagli hooligans inglesi 39 tifosi muoiono.Tra le cause della tragedia «in diretta», la totale inadeguatezza dello stadio Heysel e la mancanza di un minimo servizio di sicurezza. A tutti sembrava ovvio che l’incontro debba essere cancellato, ma l’Uefa insiste perché la partita venga giocata per motivi di ordine pubblico. La Juve, con un rigore «inventato» battuto da Platini, segna il gol della vittoria in un’atmosfera paradossale, resa opprimente dalla disperazione di chi ha appena vissuto la tragedia sugli spalti. Sulle tv locali esplode il fenomeno Wanna Marchi, i cui monologhi sono molto apprezzati da Vittorio Sgarbi che li paragona a quelli più celebri di Dario Fo e Carmelo Bene. RECENSIONITV Roberto Gatti Svegli tutti va in onda la notte - L’Espresso, 21 aprile 1985. Diventeremo tutti teledipendenti notturni? La prospettiva è meno remota di quel che si possa immaginare: invece di tirar mattina in discoteca, o davanti a un fiasco di vino, o giocando a poker o a «Risiko» con gli amici, saremo ac-cuditi, coccolati, vezzeggiati da pro-grammi di varia umanità: il «cult movie» e l’informazione giornalisti-ca in diretta, l’«entertainment» brillante e il varietà a luci soffuse, il rotocalco degli spettacoli di tutto il mondo e il «salotto telematico», proiezione diretta e immediata del «salotto buono» di casa. Certo, lo scenario prospettato non sta propriamente dietro l’angolo: per realizzarlo, occorrerà vincere resistenze, ritrosie e anche «prevenzioni ideologiche ». Come quelle apertamente dichiarate dal regista Franco Zeffirelli: «Non voglio fare il mora-lizzatore», dice, «ma questa idea di aprire una fascia notturna in tv mi sembra molto grave. Perché, innanzi tutto, perverte i rapporti matrimoniali: lei va a letto, lui sta in piedi davanti al video, e poi beve, fuma come un turco, si intossica sempre di più. Poi perché è gravissimo che si dia sempre più importanza alle ore notturne: se qui c’è la crisi, è perché c’è distrazione continua. Ma facciamo come gli americani, che nel 95 per cento dei casi vanno a dormire alle 9 e mezza di sera!». Diamo dunque per scontate tutte queste idiosincrasie. Un dato però è sicuro: attorno al tema dell’«inter-no notte con televisione» si stanno accendendo le fantasie, si stanno scatenando le competitività dei vari programmatori televisivi, pubblici o privati che siano. Beniamino Placido Le mille e una notte di Renzo Arbore - La Repubblica, 1 maggio 1985. Questi personaggi fissi dicono sempre le stesse cose, rifanno sempre il loro discorso da fissati (la fissa è un ingrediente indispensabile della comicità). Ma Arbore ha la perversa abilità di farci credere sempre che qualcosa di nuovo stia per venir fuori (come faceva con Benigni in L’altra domenica), che un frammento di discorso serio, compiuto stia per farsi strada. Macchè, niente. Dopo un attimo di suspense, ci ritroviamo di fronte alla stessa ostinata esilarante incoerenza verbale di prima. Questo è l’Arbore al suo meglio. Che funziona. Però deve funzionare per molte sere, senza deluderci mai. Lui stesso lo sa, che si è messo in una situazione difficile. Si è travestito un po’ da arabo, ed ha costruito queste notti un po’arabe, per riproporci le Mille e una notte, o le Cento e una sera! Per ritrovarsi – lui – nella situazione di Sheherazade che ogni notte doveva raccontare una storia al sovrano Shahriyàr. E la storia doveva essere sempre interessante, sennò quello l’ammazzava. Il sovrano Shahriyàr siamo noi del pubblico che ogni sera possiamo condannare Sheherazade- Arbore cambiando canale o spegnendo il televisore.. Adesso, dopo aver messo Arbore in una storia della cultura italiana (sia pure tutta ancora da scrivere), gli devo anche dare un consiglio sul come restarci. Non deve cambiare personaggio, non deve atteggiarsi a «maitre à penser». qualcosa di diverso, e forse di meglio: un «maitre à sentir» (che è un francese un po’ maccheronico, lo so, ma Arbore capirà). I FATTI In Italia Il 24 gennaio è concessa la grazia a Walter Reder, nazista responsabile dell’eccidio di Marzabotto. In febbraio il fondatore della comunità di San Patrignano per il recupero dei tossicodipendenti, Vincenzo Muccioli, è condannato al processo che lo vede imputato per maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti di alcuni ospiti della comunità. Nel 1987 verrà assolto dalla sentenza d’appello. Il 27 marzo l’economista Ezio Tarantelli, consulente della Cisl, è ucciso all’Università di Roma dalle Br. Il 2 aprile nei pressi di Trapani esplode un’autobomba destinata a uccidere il giudice Palermo. Il giudice si salva, ma tre passanti restano uccisi. In maggio si tengono le elezioni amministrative: Dc 35%, Pc 30,2 %, Psdi13,3%, Msi 6,5%. Il 10 giugno si svolge il referendum per l’abrogazione del decreto sulla scala mobile: vincono i no con il 54,3%. La busta paga non dipende più dal costo della vita. Il 19 giugno grave incidente a Stava in Trentino. Il cedimento di un bacino per il lavaggio della fluorite causa la morte di più di 200 persone, travolte da acqua e detriti. Il 24 giugno Francesco Cossiga è eletto Presidente della Repubblica, dopo le dimissioni di Sandro Pertini. Il 6 agosto il vicecapo della squadra mobile di Palermo Antonino Cassarà resta ucciso insieme a un agente in un attentato mafioso. Il 19 settembre muore Italo Calvino. Dal 7 al 9 ottobre un commando palestinese sequestra la nave da crociera Achille Lauro in acque egiziane. La mediazione dell’Olp ottiene che i prigionieri vengano rilasciati, ma un turista americano di religione ebraica rimane ucciso. Il 10 ottobre il volo Egyptair con a bordo i sequestratori e il mediatore Abu Abbas viene intercettato dall’aviazione Usa e costretto ad atterrare a Sigonella. Le autorità italiane rifiutano di consegnare i dirottatori, suscitando le proteste americane. La crisi spinge il presidente del Consiglio Craxi a dimettersi, denunciando ingerenze statunitensi. Il chiarimento con Reagan sarà a New York il 24 ottobre. Il 6 novembre Craxi ritira le dimissioni. 14 novembre a Padova l’équipe guidata dal professor Vincenzo Gallucci effettua su Ilario Lazzari il primo trapianto di cuore in Italia. Il 25 novembre muore Elsa Morante. Il 27 dicembre terroristi palestinesi causano 16 morti all’aeroporto romano di Fiumicino, assaltando i banchi d’accettazione delle compagnie aeree El Al e Twa. Il film di Jean Luc Godard, Je vous salue Marie, viene ritirato dalle sale con l’accusa di oltraggio alla religione di Stato. Decisive le forti critiche al film avanzate dal Papa. Tutti a faccia in su per ammirare il passaggio della cometa Halley. All’estero L’11 marzo Michail Gorbaciov diventa segretario del Pcus. In uno dei suoi primi discorsi sostiene la necessità di un rinnovamento del sistema economico sovietico (perestroika). Il 29 marzo muore il pittore russo Marc Chagall. In maggio gli Usa stabiliscono un embargo commerciale totale nei confronti del Nicaragua. In giugno decidono di stanziare aiuti per i contras nicaraguesi. Il 13 luglio Bob Geldof organizza Live Aid, concerto benefico che si tiene in contemporanea al Wembley stadium di Londra e allo stadio Jfk di Philadelphia. Per raccogliere fondi per contrastare la fame in Africa si esibiscono Madonna, David Bowie, U2, Duran Duran, Elton John, Tina Turner,Who, Mick Jagger, Beach Boys, George Micheal, Paul McCarthy, Led Zeppelin, Joan Beaz, Bob Dylan e molti altri. Memorabile la performance londinese dei Queen. L’evento viene trasmesso in diretta, anche se non integrale, dalla Bbc, l’Abc e Mtv. Il 20 luglio in Sudafrica è dichiarato lo stato di emergenza per le violente tensioni causate dalle manifestazioni antiapartheid. Il 28 agosto le manifestazioni che chiedono la liberazione del leader sudafricano antiapartheid, Nelson Mandela vengono represse nel sangue: a Città del Capo muoiono 16 persone. Il 19 novembre si incontrano per la prima volta a Ginevra Reagan e Gorbaciov: tema centrale dell’incontro il negoziato per la riduzione degli armamenti strategici. Il 10 ottobre muore il regista Orson Welles. In dicembre un commando terrorista palestinese attacca l’aeroporto di Vienna causando due morti. Il 27 dicembre la naturalista Diane Fossey, celebre per i suoi studi sui primati, viene trovata morta in Ruanda. MODI DI DIRE Il «filosofo» di Quelli della notte, Riccardo Pazzaglia contribuisce alla diffusione di nuove espressioni come la celeberrima brodo primordiale e separati in casa, che inizialmente definisce due ex coniugi costretti per necessità a vivere sotto lo stesso tetto, ma presto passa poi a indicare qualsiasi situazione di convivenza coatta. La centralità del look nella società degli anni Ottanta diffonde il termine stilismo: «sul modello dell’inglese styling, l’insieme dei creatori di moda, il mondo degli stilisti». Salvatore Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana. Figura di grande successo è lo stilista. Scrive Arbasino: «Se fossimo stilisti di moda di sinistra e ricevessimo offerte ugualmente vantaggiose di trasferire le lavorazioni italiane a Shanghai… che fare?» Dopo le aperture liberali di Gorbaciov, si parla molto di perestroika, «propriamente ”ricostruzione”. Nel linguaggio giornalistico, l’insieme delle riforme politiche ed economiche di tendenza moderatamente liberista propugnate e avviate nell’Unione Sovietica dal segretario generale de Pcus Michail Gorbaciov a partire dal marzo 1985».Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Il termine finisce poi per indicare ogni fase di rinnovamento politico. LETTERATURA Carlo Sgorlon vince il Premio Strega con il romanzo L’armata dei fiumi perduti. Il Nobel per la letteratura è assegnato a Claude Simon. Incipit MILAN KUNDERA L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE L’idea dell’eterno ritorno è misteriosa e con essa Nietzsche ha messo molti filosofi nell’imbarazzo: pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà così come l’abbiamo già vissuta, e che anche questa ripetizione debba ripetersi all’infinito! Che significato ha questo folle mito! Il mito dell’eterno ritorno afferma, per negazione, che la vita che scompare una volta per sempre, che non ritorna, è simile a un ombra, è priva di peso, è morta già in precedenza, e che, sia stata essa terribile, bella o splendida, quel terrore, quello splendore, quella bellezza non significano nulla. DOMINIQUE LAPIERRE LA CITT DELLA GIOIA La zazzera ricciuta e le basette che andavano a toccare le punte spioventi dei baffi, il torso piccolo e tarchiato, le lunghe braccia muscolose e le gambe leggermente arcuate gli davano l’aria di un guerriero mongolo. E invece Hasari Pal, trentadue anni, era solo un contadino, uno dei circa cinquecento milioni di abitanti dell’India di quegli anni, che chiedevano il loro sostentamento alla dea terra. PIER VITTORIO TONDELLI RIMINI Verso mezzogiorno la segretaria di redazione telefonò in cronaca per dirmi che il direttore voleva parlarmi. «Venga tra quindici minuti» aggiunse. «Perché non ora? Sono libero» dissi. ”Fra quindici minuti» fu la sua risposta. E riattaccò. Mi restava dunque poco tempo per fare un bell’esame di coscienza, ripassarmi bene a memoria gli ultimi pezzi, ricordarmi i servizi, gli articoli e tutto quanto avevo scritto in quegli ultimi giorni. Mi sembrò evidente che da qualche parte avevo scazzato. Forse avevo riferito con imprecisione una notizia o trascritto infedelmente un breve colloquio telefonico con un informatore della questura. Boh. Rinunciai dopo qualche minuto. ALDO BUSI VITA STANDARD DI UN VENDITORE PROVVISORIO DI COLLANT Giuditta trascina una bambola di pezza e guarda fissa davanti a sé.Angelo guida a passo d’uomo, gira la testa verso di lei. La bimba non si scompone. Cammina a piedi nudi nel suo costumino blè e la strada polverosa ha le sinuosità di un ruscello essiccato. Giuditta incede come una bagnante tradita ma fiera sul carbone ardente del catrame. Angelo le sorride, invano. MODA, ARTE, COSTUME Sono in commercio i primi cd. I principi inglesi Carlo e Diana visitano l’Italia. Grandissimo entusiasmo per la principessa Diana, che i rotocalchi definiscono «tenera e sexy». Gli stilisti che rappresentano la tradizione dell’alta moda italiana criticano il look caratteristico della metà degli anni ottanta. Sotto accusa: «impastrucchiamenti » di colori e di forme, il «vestirsi a strati», con la maglietta sopra la camicia che spunta dal maglione, il maglione che fa capolino dalla giacca e via di questo passo, ma soprattutto il look androgino che prevede nuche rasate, spalle gigantesche e mascolinità sfrenata. Bibbia delle fashion victims del 1985 è Look parade, di Roberto D’Agostino, che racconta gli accessori imperdibili per le modaiole: top lucido alla Heater Parisi, fascetta asciuga sudore alla Donatella Rettore, short scoloriti alla Bertè, collant a rete di Cindy Lauper, corsetti imbullettati di Madonna (creati da Jean Paul Gaultier), orecchini vistosi alla Jo Squillo. Il virus dell’Hiv miete vittime sempre più numerose soprattutto tra tossicodipendenti, pazienti trasfusi, omosessuali. Permane però incertezza su come il virus si trasmetta: il sindacato americano degli attori (Sag) approva una norma per cui ogni attore può rifiutarsi di girare scene con baci appassionati. SPORT L’Hellas Verona, guidata da Osvaldo Bagnoli, riporta lo scudetto in provincia dopo moltissimi anni. Il 1985 è l’unico anno in cui c’è il sorteggio integrale degli arbitri. Il ciclista francese Bernard Hinault centra l’accoppiata Giro d’Italia-Tour de France. L’italiano Francesco Moser si classifica secondo, dietro alla maglia rosa, nel Giro d’Italia. Il 13 luglio a Parigi Sergej Bubka stabilisce il nuovo record di salto con l’asta, superando i 6 metri. A Marc Girardelli la coppa del mondo di sci. Il 9 novembre Garry Kasparov batte Anatolij Karpov e diventa campione mondiale di scacchi. CINEMA Nelle sale da dicembre Ginger e Fred di Federico Fellini MORANDO MORANDINI DE NIRO, GANGSTER NEL SEGNO DI PROUST Il Giorno, 6 ottobre 1984  il più lungo, il più ambizioso e il migliore dei film di Sergio Leone. una gangster story sotto il segno di Proust. un film della memoria, quella del cinema e di Leone. un film sull’america vista come un mondo di bambini, crudeli e soavi ma non ingenui. un film di morte e iniquità, sesso e violenza, paura, amicizia, tradimento. All’origine di c’è il tempo con la sua vertigine. […] Come struttura narrativa, C’era una volta in America è un labirinto alla Borges, un giardino dei sentieri incrociati, una nuova confutazione del tempo. rimasto poco di Mano armata, romanzo di 400 pagine firmato da Harry Grey, che nasce dalle memorie di David Aaroson detto Noodles, gangster di mezza tacca. L’azione si dipana attraverso una serie di sconnessioni temporali che comprendono simmetrie, ripetizioni, circolarità, ritorni all’indietro, prospettive in avanti, accelerazioni, dilatazioni, strappi, trappole. una struttura che dà al film un ritmo solenne, qua e là persin pomposo, alla maniera dei western di Leone, ma con soprassalti vertiginosi, improvvise discese e salite faticose. un film dove il presente appare un tempo di simulacri e di fantasmi, e dove contano il passato e il futuro, visti come in un sogno, in un’allucinazione. Il cinema come droga. Alle sconnessioni del tempo corrispondono le dilatazioni dello spazio. Leone ci accompagna in un viaggio attraverso un’America metropolitana – attraverso la storia del cinema su quell’America – che è reale e favolosa, archeologica e rituale. ALBERTO ARBASINO CON GLI OCCHI DI GINGER La Repubblica, 7 febbraio 1986 L’approccio di Fellini ai grandiosi deliri e alle meschine demenze della televisione sembra invece piuttosto guardingo, intimista, afflitto. Fa, più che stravolgimento,mimesi. Né parossismo, né paradosso. Nessun accento surreale, ove occorrerebbe un pizzico di Rabelais, sui complementi delle paste e delle salse cioè la réclame ossessiva della corporeità idraulica, dei lavandini, dei cessi, degli odori. L’espressionismo, per lo più affidato a nani e mostri, come nella Germania di Weimar, e non tanto a quei veri «freaks» della Nuova Oggettività televisiva attuale che sono le massaie medie, i coniugi omologati, i giovani-tipo, gli esperti in campionature e dibattito. Le facezie culturali, gestite da letterati antichi per cui i romanzi finiscono con un fiume simbolo, e la rima non è più di moda, come nell’Ex- alunno di Giovanni Mosca, col buon Sergio Tofano. […]La caricatura della volgarità pubblicitaria appare vegetariana e astemia come uno sketch di teatro da camera, giacchè il testimone che la valuta non è più un giornalista esaltato e un regista visionario in via Veneto, ma una assennata signorinetta sempre a posto con le sue vestagliette, le sue corsettine, i suoi no grazie, il suo buonsenso «ne varietur» manifestato con uguali scossette di testa davanti a qualunque farnetico enorme o piccino. E il gestaccio tradizionale di irrisione italiana, già vincente fra i vitelloni di un tempo, risulta ormai segnale di soccombenza davanti a emergenti ruspanti e rampanti.Ci si impelaga in una dialettica antitetica, difficile: cos’è più scadente, la televisione di oggi, o il varietà di ieri? Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 22 marzo 2007. 1989. Santoro mette in piazza la notizia. Inizia la stagione di Samarcanda e del suo conduttore Michele Santoro. L’obiettivo del programma è quello di offrire uno spaccato dell’attualità più scottante, raccontata attraverso le parole dei protagonisti presenti in studio e soprattutto attraverso la voce della «piazza», la cui visibilità viene assicurata dai collegamenti in esterno irradiati dal grande schermo che invade, fisicamente e metaforicamente, lo studio centrale. Espressione di un periodo tumultuoso della vita italiana e internazionale (crollo del Muro di Berlino e delle ideologie, sfaldamento del sistema partitocratico, crisi di Tangentopoli), Samarcanda dà forma al diffuso malessere sociale, alternando, in un allegorico montaggio in parallelo, le dichiarazioni degli uomini del «Palazzo» alla denuncia, talora sgrammaticata e scomposta, dei cittadini comuni (chiamati a intervenire, dall’edizione 1988, anche telefonicamente). Inequivocabilmente connotata dalla presenza «aggressiva» del conduttore-autore, Samarcanda enfatizza caratteristiche specificamente televisive come la diretta, puntando sull’immediatezza e sul giornalismo in fieri; la conduzione di Santoro, sempre in piedi e in movimento, è la traduzione prossemica di un’informazione concepita come «work in progress». Accusato di tendenziosità e di facile e dogmatico criticismo, il programma è progressivamente cresciuto negli ascolti, passando da una media di 803.000 telespettatori nel primo anno ai 4.541.000 della stagione 1991-92. La sera del 4 agosto a Parma Ferdinando Carretta, pony express, spara al padre, alla madre e al fratello. Infila i cadaveri e in tre sacchi di plastica, va a nasconderli a Viarolo, in una discarica. Poi sparisce. Scovato a Londra, confessa di essere un pluriomicida. Ma lo rivela al programma Chi l’ha visto?. Prefigura una giustizia a misura di tv. Gli arresti, le confessioni, le sanzioni, le assoluzioni, le detenzioni devono da ora presentare una qualità mediatica. A novembre, le immagini del «crollo» del muro che separava Berlino Est e Berlino Ovest, costruito nel 1961 per iniziativa della Repubblica democratica tedesca allo scopo di arrestare l’esodo dei propri cittadini verso la Germania occidentale, invadono prepotentemente il piccolo schermo. Per 28 anni il muro (alto 4 metri e lungo 46 chilometri) ha simboleggiato la separazione delle due Germanie, ma anche la divisione del mondo in blocchi contrapposti e la guerra fredda tra Paesi della Nato e membri del Patto di Varsavia. Il suo crollo è la notizia di apertura di tutti i telegiornali: una folla di giovani piccona il muro per impossessarsi di una scheggia di cemento; si stappano bottiglie, si formano capannelli festosi. Dai varchi, i tedeschi dell’Est si riversano nella zona un tempo controllata da americani, francesi e inglesi. RECENSIONI TV UMBERTO FOLENA SAMARCANDA Rivista del cinematografo, marzo 1991 Samarcanda si fa vedere, ha buoni tempi scenici, parla chiaro.E di che parla? Di una cosa su tutte: del Paese delle magagne. Di un’Italia tutta da rifare. Dell’Italia delle patologie. Forse anche per questo - e qui cominciano le note più problematiche - Samarcanda predilige i toni cupi e acidi, e la denuncia secca e vibrata qua e là condita con qualche spruzzo di sana retorica ruspante. Stupisce fino ad un certo punto, se ciò è vero, l’assoluta mancanza di ironia (forse a volte c’è del sarcasmo, ma ironia no, mai), l’assoluta mancanza di sorriso. Nel mondo a tinte forti di Samarcanda, fatto - checché ne dicano i curatori - di buoni e di cattivi, non c’è spazio per le sfumature, i paradossi, le ambiguità logiche o solo verbali, com’è in fondo l’ironia. Ma la mancanza d’ironia e sorriso - in verità ottimi fustigatori di costumi corrotti, e quindi ottime armi potenziali per Samarcanda e i suoi dichiarati intenti - rivela forse un altro fatto, il più inquietante. Samarcanda dà troppo spesso l’impressione di essere una trasmissione a tesi. Assistiamo apparentemente a un’indagine giornalistica. Testimonianze, commenti, inviati in loco. Tutto regolare, insomma. Ma è solo apparenza. BENIAMINO PLACIDO SANTORO IL NUMERO UNO MA QUANTO ANTIPATICO La Repubblica, 29 dicembre 1991 Due sono le ragioni (personali, personalissime) per le quali Michele Santoro non mi è simpatico. Michele Santoro, il conduttore di Samarcanda? Sì, proprio lui. Michele Santoro il nostro, l’eroe nazional- popolare, il Masaniello televisivo che ha condotto (con Maurizio Costanzo) la fragorosa serata di giovedì 26 settembre, in onore di Libero Grassi? Proprio lui. Non mi è simpatico. Anche se riconosco che ha guadagnato milioni di telespettatori ad una trasmissione politica, cosa mai accaduta prima. Anche se so che Berlusconi lo voleva, per accoppiarlo a Giuliano Ferrara (Cane e gatto) e che lui ha rifiutato, dando prova di generoso disinteresse(...) Nonostante tutto questo mi rimane antipatico. Per due ragioni personalissime che mi appresto a confessare. Primo: per quello che ha fatto il primo maggio 1969. Forse non tutti lo ricordano, ma il primo maggio del 1969 (il ”68 era appena passato) vide in piazza la più grande manifestazione popolare di sinistra. Erano i lavoratori? Erano i sindacalisti? No, erano i giovanissimi militanti di «Servire il popolo» erano i marxisti-leninisti. Che avevano un solo Dio, un solo modello, un solo ideale: il Presidente Mao Tze-Tung. (…) Ebbene, come risulta da gli articoli e dalle biografie pubblicate nelle ultime settimane, militava tra quei fervidi marxisti-leninisti anche il nostro Michele (Santoro) […]. Ancora oggi, quando guardo Santoro in televisione un sospetto mi prende. Il sospetto che qualcosa di quell’antica grossolanità ideologico sentimentale ancora alberghi in lui. Tutti buoni da una parte, tutti cattivi dall’altra. E i buoni naturalmente siamo noi. Cattivi, tutti gli altri […]. E con questo non intendo dire che Santoro non fa un’opera meritoria, spesso, a Samarcanda. Al contrario. Lo fa però con quello stile che non mi piace. Del resto anche Benedetto Croce, malgrado le sue tiepidezza euforiche ha dato un serio contributo che ha dato alla lotta contro il Fascismo. Sto dicendo che Michele Santoro è il nostro Croce? No, è la nostra croce. E il giovedì sera la dobbiamo portare. I FATTI In Italia Dal 17 al 22 febbraio si tengono i congressi dei due partiti più importanti d’Italia, Pc e Dc. I delegati Dc nominano segretario Forlani, mentre al congresso del Pc si parla di rinnovamento e di una nuova fase costituente per il partito. Il 9 aprile Eugenio Scalfari e Carlo Caracciolo cedono il pacchetto azionario dell’Editoriale L’’Espresso alla Mondadori di Carlo De Benedetti. Ha inizio uno scontro con Silvio Berlusconi, azionista del gruppo, per ottenere il controllo della casa editrice che si concluderà due anni dopo. Il 14 aprile Leoluca Orlando forma a Palermo una giunta comunale anomala (Pc, Dc, Psdi,Verdi e altri) con l’obiettivo di «ripulire» il Palazzo dai legami con la mafia. Il 18 giugno si tengono le elezioni europee: Dc 32,9%, Pc 27,6%, Psi 14,8%. Il 22 giugno fallisce un attentato mafioso contro il giudice Giovanni Falcone all’Addaura, presso Mondello, in merito a cui Falcone ebbe a dire «Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi. Ho l’impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi». Il 23 luglio Giulio Andreotti forma il suo sesto governo. Il primo agosto il ministro della Sanità De Lorenzo avvia un indagine per appurare il rispetto delle norme sanitarie negli ospedali italiani. Il 29 novembre Gorbaciov giunge a Roma per una visita ufficiale, nel corso della quale sarà ricevuto in Vaticano da Giovanni Paolo II. Il 4 dicembre nasce la Lega Nord: Umberto Bossi e altri autonomisti e federalisti ne firmano l’atto costitutivo. Il 18 dicembre l’esponente del Psi Franco Carraro è sindaco di Roma. La madre di Cesare Casella si incatena a Locri per chiedere la fine del sequestro per il figlio e per gli altri ostaggi. Achille Occhetto è il primo segretario comunista a viaggiare negli Usa. Il comitato centrale del Pci approverà una riforma del partito, per modificarne il nome e avviare una fase costituente. Muoiono Cesare Zavattini e Leonardo Sciascia. All’estero Il 20 gennaio negli Stati Uniti si insedia alla presidenza il repubblicano George Bush. Tra il 15 e il 22 gennaio in Cecoslovacchia, la commemorazione del ventennale della morte di Jan Palach è brutalmente repressa dalla polizia. Centinaia di manifestanti sono arrestati, tra di loro c’è anche Vaclav Havel, drammaturgo, firmatario della Charta 77 e oppositore del regime. Le proteste porteranno a una riforma costituzionale che abolisce il ruolo guida del Partito Comunista. Il 28 dicembre Havel è eletto Presidente della Repubblica. In febbraio in Iran i guardiani della rivoluzione pronunciano la condanna a morte nei confronti dello scrittore Salman Rushdie, autore de I versetti satanici. Il premier inglese Margaret Thatcher ritira i diplomatici inglesi dall’Iran. Il 15 febbraio le truppe sovietiche si ritirano definitivamente dall’Afghanistan. In aprile in Cina cominciano le proteste degli studenti universitari, che avanzano richieste di maggiore democrazia nel Paese. Il 17 maggio in Piazza Tienanmen si raduna un milione di persone. Il 15 aprile nel corso della partita di calcio tra Liverpool e Nottingham Forest allo stadio di Hillsborough a Sheffield, 96 persone muoiono schiacciate per la calca suscitata da disordini tra le tifoserie. Il 2 maggio le truppe ungheresi abbattono la cortina di ferro eretta al confine con l’Austria. Comincia in questo corridoio un massiccio esodo di tedeschi verso la Germania Ovest. Le ambasciate della Repubblica federale tedesca a Praga e Varsavia permettono ai tedeschi dell’est che vi si sono rifugiati di entrare nella Germania ovest. A maggio Gorbaciov è nominato capo dello stato russo e Carlos Menem vince le Presidenziali in Argentina. Tra il 3 e il 4 giugno i carri armati intervengono in piazza Tienanmen per disperdere la folla radunata per interporsi fra studenti ed esercito. I militari sparano sui dimostranti e compiono una strage: i morti sono circa settemila. Il 16 luglio muore il direttore d’orchestra Herbert Von Karajan. Il 14 agosto in Sudafrica diventa presidente Frederik Willem de Klerk, che annuncia la volontà di superare l’apharteid e inaugurare nuovi rapporti con i paesi confinanti e il resto del mondo. Il 4 settembre muore Georges Simenon. Tra il 9 e il 10 novembre viene abbattuto il muro che separa Berlino est e ovest. Il 23 novembre, dopo aver apportato radicali cambiamenti alla costituzione per assicurare libertà e diritti civili, è proclamata la nuova Repubblica ungherese. Il 28 novembre il cancelliere Kohl propone un piano per la riunificazione tedesca. Il 14 dicembre in Cile il candidato democristiano alla presidenza, Patricio Alwyn, vince le elezioni. Finisce la dittatura militare instaurata nel 1973, ma Pinochet resta a capo delle forze armate. Il 20 dicembre gli Stati Uniti intervengono a Panama per catturare il dittatore Noriega, accusato di traffico di droga. L’operazione causa migliaia di morti, Noriega si consegna e il potere passa a Endara, candidato gradito agli Usa. Il 25 dicembre in Romania, a seguito di disordini e proteste popolari violentemente represse dalla polizia, il dittatore Nicolae Ceausescu e la moglie Elena vengono catturati, processati e giustiziati. Il Dalai Lama Tenzin Gyatso vince il Premio Nobel per la pace. MODI DI DIRE La Rai Tre di Samarcanda è spesso definita Telekabul: «denominazione polemica attribuita, soprattutto negli anni Ottanta, alla terza rete televisiva italiana e al suo telegiornale, ritenuti eccessivamente legati alle posizioni della sinistra». Tullio De Mauro, Nuove parole italiane dell’uso. Abituale frequentatore di Telekabul è il Kabulista: «comunista intransigente e ostile ad ogni rinnovamento politico». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Il corvo è il soprannome dato dalla stampa all’autore delle astiose lettere anonime provenienti dalla procura di Palermo dirette a screditare il lavoro del giudice Falcone e di altri collaboratori. LETTERATURA Camilo José Cela è premio Nobel per la Letteratura Incipit GIUSEPPE PONTIGGIA LA GRANDE SERA Dopo avere atteso altri dieci minuti sdraiata sul letto, lo sguardo al soffitto inclinato, le mani sulla coperta, attenta a qualunque rumore salisse dalle scale, cominciò ad avere paura. Non era arrivato mai in ritardo, con una puntualità vanamente ricattatoria, poiché lei considerava suo diritto farsi aspettare. «Teniamo come limite estremo tre quarti d’ora», le aveva detto una volta, senza riuscire a dissimulare l’irritazione. Ora erano già passati sessantotto minuti. Si alzò dal letto e si avvicinò a piedi nudi alla finestra. Scostò le tendine. Sul marciapiede in basso si vedevano camminare uomini minuscoli. Alcuni si fermavano davanti alle vetrine, altri attraversavano il viale, sparendo e riapparendo tra gli ippocastani. Di solito lui arrivava a piedi da sinistra, dopo avere lasciato l’automobile al parcheggio. Il suo studio era, in linea d’aria, a non più di un chilometro. ANDREA DE CARLO DUE DI DUE La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e perplessi, così provvisori nelle nostre vite, da stare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del passato, schiacciato senza la minima prospettiva. Il ricordo che ho del nostro primo incontro è in realtà una ricostruzione, fatta di dettagli cancellati e aggiunti e modificati per liberare un solo episodio dal tessuto di episodi insignificanti a cui apparteneva allora. In questo ricordo ricostruito io sono in piedi dall’altra parte della strada, a guardare il brulichìo di ragazzi e ragazze che sciamano fuori da un vecchio edificio grigio, appena arginati da una transenna di metallo che corre per una decina di metri lungo il marciapiede. Ho le mani in tasca e il bavero del cappotto alzato, e cerco disperatamente di assumere un atteggiamento di non appartenenza alla scena, anche se sono uscito dallo stesso portone e ho fatto lo stesso percorso faticoso solo un quarto d’ora prima. Ma ho quattordici anni e odio i vestiti che ho addosso, odio il mio aspetto in generale, e l’idea di essere qui in questo momento. MODA, COSTUME, ARTE La moda sembra essere a un bivio: «Siccome il mondo è incerto e sempre più inquieto, e la gente è spaventata per disastri ecologici, instabilità economiche e intrighi politici, pare che ci sia, soprattutto tra le donne, una gran voglia di pulizia e di semplicità nel vestire, via gli orpelli, al macero i lussi strabordanti, al rogo quel poco di avventato che era rimasto nei guardaroba già disinfestati negli ultimi mesi di gonne troppo corte o di vestiti troppo stretti. […] Le grandi firme della moda, quelle che ancora fanno fremere di desiderio le pur composte signore cosmopolite, hanno come sempre sensibilità di veggente e di mago: e per il prossimo inverno in bilico tra la fine dei folgoranti anni ”80 e i prudenti anni ”90 hanno subito visto la loro signora imbacuccata, non tanto per l’eventuale freddo quanto per pudicizia, alterezza, distacco dalla frivolezza, eccesso di spiritualità e spregio dell’esibizionismo. Quindi sarà un inverno con gonne lunghe o lunghissime, cappottoni avvolgenti e ondeggianti, colli e braccia ben coperti, seno e vita raramente segnati e come vezzi chador, cappuccio, saio, cordone da penitente: per dame di San Vincenzo, suore laiche, pie donne, signorine votate alla castità, come se la moda fosse stata fulminata da Formigoni, benedetta da Forlani, sgridata da Andreotti; in un nuovo corso non solo politico, ma anche mondano ecclesiale che preannuncia tempi neri non si dice per la sessualità così poco di moda, a anche per la giovialità, le cose buontempone, l’intrigo a scopo matrimoniale». (Natalia Aspesi, Vestirà in lungo la donna del ”90) L’architetto Ming Pei realizza a Parigi la famosa piramide di vetro nella Cour Napoléon del Louvre. Si diffonde il Pet, materiale plasmabile e trasparente, dalla superficie liscia e brillante, che rivoluziona il packaging delle acque minerali e dei soft drink. Sono in commercio le prime agende computerizzate. Lo spirito degli anni Ottanta è ben rappresentato da alcuni gadget kitsh: telefoni a forma di pianoforte in miniatura, ma soprattutto le radioline portatili dalle sembianze di un piccolo distributore automatico in miniatura sono classici esempi del kitsh anni Ottanta, che crea confusione tra la funzione degli oggetti e stravolge le loro dimensioni. Il 17 dicembre sul canale televisivo Fox va in onda la prima puntata della serie animata «I Simpson». SPORT Il 28 maggio, con quattro giornate d’anticipo, l’Inter dei record guidata da Giovanni Trapattoni si aggiudica il suo tredicesimo scudetto, sconfiggendo il Napoli di Maradona, diretto concorrente al titolo. Decisiva una potente punizione tirata da Lothar Matthaus, trascinatore della squadra insieme al capocannoniere Aldo Serena. Il 24 maggio a Barcellona il Milan batte la Steaua Bucarest per 4-0 e conquista la sua terza Coppa dei Campioni. L’Italia impazzisce per le imprese di Alberto Tomba: si infortuna in supergigante, ma ottiene una grande vittoria nello slalom speciale. CINEMA Il cinema racconta il cambiamento del mondo femminile: nelle sale italiane ci sono Donne sull’orlo di una crisi di nervi e Una donna in carriera. MICHELE ANSELMI COMPAGNI DI SCUOLA, NON VI AMO PI L’Unità, 22-12-1988 Diciotto compagni di scuola, una lussuosa villa nei pressi del litorale romano, una «rimpatriata» a quindici anni dalla maturità c1assica. Grande freddo o no (quante feste altolocate abbiamo visto in questi ultimi tempi, da Partitura incompiuta per pianola meccanica al Destino dell’im-pero americano per fare due esempi «nobili»), Carlo Verdone è arrivato al suo film più impegnativo; magari era impensabile sul piano commerciale, ma anche se si fosse ti-rato da parte come attore, Compagni di scuola avrebbe funzionato lo stesso. Il che, in anni di narcisismo mattatoriale e di scrittura frettolosa, lascia ben sperare sui progressi futuri di questo cineasta venuto dal Centro sperimentale ma cresciuto sui palcoscenici. Non so se, come pure qualcuno suggerì, «Troisi e Benigni sono di sinistra» mentre «Verdone è di destra»; certo è che Compagni di scuola realizza una sintesi molto interessante tra comicità corale e retrogusto amaro, tra leggerezza del racconto e sguardo impietoso su una generazione che è la solita. Quella dei trentaquarantenni, molto cinemato-grafica ma anche rischiosa da descrivere senza impantanarsi nelle secche dello «yuppismo teleguidato». GUALTIERO DE MARINIS DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI Cineforum, aprile 1988 Almodovar non è Cukor, né Bergman, è però essenzialmente un direttore d’attrici. E non solo perché le donne «lloran mejor», ma perché sono capaci di decisioni eccessive, di reazioni improvvise ed estreme. Da un punto di vista freddamente dinamico le donne sono agenti trascinatori della narrazione (anche con le lacrime). Gli uomini al contrario sono spenti. Fernando Guillen non è neppure una figura odiosa, è una figura debole che serve soltanto perché sta o non sta all’altro capo del telefono. Ma potrebbe esserci chiunque. E poi, ad essere precisi, l’anima del cinema di Almodovar non sono le donne, ma le sue donne. Da Carmen Maura con «tacòn y falda tubo» a Julieta Serrano con i suoi insostenibili cappellini anni ”50. Da Rossy De Palma (era l’intervistatrice televisiva nella Ley del deseo) grossa e grande con un naso grande e grosso e Chus Lampreave, 30 secondi scarsi di portinaia assolutamente perfetti. Non si tratta di semplici collaborazioni o di sintonie con un regista. Sono loro ad aver inventato Almodovar, il quale, in caso contrario, non esisterebbe neppure. […] Che ne sarà di Pedro ora che è giunto al successo? Farà delle brutte copie di Mujeres e si perderà per strada? O continuerà a fare quel che gli passa per la testa senza dar ascolto a nessuno, senza invischiarsi in un genere definito, senza farsi fregare dalle lusinghe del film colto? Tutto sommato ci sono buone speranze. Innanzitutto perché la sua cultura è quella televisiva. Ha iniziato col punk senza sapere cosa fosse, ha praticato il pop senza sapere che si chiamava così e tuttora fa cose che neppure lui sa definire. Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 29 marzo 2007. 1991. E la Dc «censura» la Piovra-mostro. La Piovra è forse la più grande saga mai raccontata dalla tv italiana. durata ben dieci stagioni dal 1984 al 2001, con alcune interruzioni. Ad esempio, nel 1991 non è andata in onda perché la Democrazia cristiana teme che questa fiction (una delle poche esportate all’estero) dia dell’Italia un’immagine non proprio felice (per questo simbolicamente abbiamo scelto quest’anno). Dal punto di vista della costruzione linguistica la Piovra è infatti un curioso e avvincente «mostro ». I tratti somatici la apparentano a una non troppo fortunata stagione della cinematografia nazionale, la cosiddetta epoca del cinema democratico. Di quel cinema e di quegli autori (Rosi, Petri, Loy, Maselli, Ferrara e altri ancora) le tracce evidenti sono nei dialoghi, nella costruzione della storia (di Sandro Petraglia e Stefano Rulli): indignazione, desiderio di denunciare il marcio delle istituzioni, una buona capacità di dare corpo ai fantasmi della dietrologia, la provata certezza che a pensare il peggio in Italia non si sbaglia mai. E poi quel continuo attingere alle notizie che ogni giorno si leggono sui giornali. I tratti caratteriali invece appartengono al serial americano. Il regista Luigi Perelli ha abbondantemente cosparso la narrazione di effettacci, incurante di approfondire la psicologia dei personaggi (le Piovre di Ennio De Concini e dei registi Damiano Damiani e Florestano Vancini avevano maggiori ambizione d’«autore», qui la regia manca decisamente di personalità, è, forse per scelta precisa, un prodotto medio), attento a tutti quei colpi di scena che rilanciano una puntata all’altra. Insomma, Dallas non è passato invano. Il 10 aprile, ore 22.00: il traghetto Moby Prince collide con la petroliera Agip Abruzzo a largo del porto di Livorno. La più grave tragedia nella storia mercantile italiana, che causa la morte di 140 persone. Il 10 luglio un misterioso killer entra nella stanza da letto della contessa Alberica Filo della Torre, 42 anni, la strangola e la colpisce con uno zoccolo alla testa. Proprio quel giorno, nella villa avvolta nel verde dell’Olgiata, la contessa avrebbe dovuto festeggiare i dieci anni di matrimonio con Pietro Mattei, un costruttore romano. Il delitto viene scoperto da una domestica filippina, mentre in casa si trovano i due piccoli figli che avevano da poco fatto colazione e nella villa sono al lavoro alcuni operai per preparare la festa che si sarebbe tenuta in serata. Mattei, invece, è al lavoro. Il riserbo e il silenzio di uno dei quartieri romani più esclusivi fa da sfondo a un omicidio che, a distanza di tanti anni, resta ancora un mistero. Intanto il giudice Giovanni Falcone decide di accettare la proposta di trasferimento a Roma al Ministero di Grazie e Giustizia, valutata l’impossibilità di proseguire un proficuo lavoro a Palermo contro la mafia. RECENSIONI TV CORRADO AUGIAS E ALLA TV SIAMO TUTTI CONTRO LA PIOVRA... Repubblica, 25 ottobre1990. Tra qualche anno potrebbe saltar fuori qualcuno a dire: se avessimo guardato meglio La Piovra, tutto ciò non sarebbe accaduto. Se avessimo indagato le ragioni di quel successo, avremmo potuto evitarlo. Il disastro. Possibile che tutto questo riguardi solo un «feuilleton »? La risposta è che riguarda non un romanzo d’avventure ma 12 milioni e più di Italiani, tutti quelli rimasti incollati al video domenica e lunedì scorsi, destinati sicuramente ad aumentare domenica e lunedì prossimi, per il gran finale. Quando accadono cose del genere per un romanzo, sia pure elettronico, vuol dire che si è arrivati dritti più che al «cuore del problema», come dice il sottotitolo della serie, al cuore della gente come nessun sondaggio d’opinione potrà mai fare. Il successo popolare della Piovra dipende da tutto quello che c’è dentro il racconto, ma anche da tutto ciò che c’è intorno, intorno al racconto e dentro ognuno di noi. (…) Se questa è la situazione, ha ragione quel consigliere d’amministrazione (democristiano) della Rai a preoccuparsi e a chiedere che della Piovra per carità non si parli più. Ha ragione non perché nella Dc ci siano più mafiosi che altrove (forse è così, ma non questo il punto). Ha ragione perché La Piovra rappresenta il maggior attacco mai condotto alla degenerazione di un sistema nato con ottime intenzioni ma diventato in 40 anni quello che è diventato. Di questo sistema, degenerazioni comprese, la Dc ha, oggettivamente, le maggiori responsabilità. ALBERTO PICCININI SE LA RETORICA VA DI MODA, NON  COLPA DELLA PIOVRA Il manifesto, 23 dicembre 1992 In questo senso le osservazioni sulla «realtà che ha superato la fiction», e reso obsoleta La Piovra 6 andrebbero prese da un altro punto di vista, meno banale. Perché forse certa fiction che ci ha aiutato a vedere la realtà di questi anni ”compresa la tragica grandezza «cinematografica» dell’autostrada sventrata al bivio di Capaci. Che ci ha regalato un sud meno scontato e più inquietante, un luogo dell’anima in cui dominano le ossessioni e il dolore, mai i sentimenti a tutto tondo. E se questo oggi va poco di moda, non è certo colpa della Piovra. colpa della retorica, dell’effetto facile- da tv del dolore - che «la nuova resistenza», si è portata inevitabilmente dietro. I FATTI In Italia Il 4 gennaio 1991 al quartiere Pilastro di Bologna, vengono uccisi tre carabinieri, colpiti da una raffica di proiettili. Il delitto resta impunito a lungo, ma durante il processo ai componenti della «banda della Uno bianca» emerge la loro responsabilità nel fatto. Il 12 gennaio oltre duecentomila pacifisti sfilano a Roma per protestare contro la guerra in Irak. Il 15 gennaio la camera approva l’intervento italiano nell’azione di «polizia internazionale» in corso nel Golfo. Il 18 gennaio un Tornado italiano viene abbattuto in Kuwait: i piloti Cocciolone e Bellini vengono arrestati dagli iracheni. Il 31 gennaio a Rimini si apre il congresso del Pci che traghetta il partito in una nuova fase. Il Partito comunista diventa Partito democratico della sinistra. Il 12 dicembre alcuni esponenti del Pci, contrari alla svolta di Occhetto, fondano il Partito della rifondazione comunista. Il 21 marzo Leoluca Orlando fonda La Rete, movimento che si propone di riportare la politica a valori di onestà e libertà. L’8 marzo sbarcano sulle coste pugliesi circa ventimila profughi albanesi. L’Italia chiede aiuto ai Paesi confinanti perchè ne accolgano una parte. Gli arrivi si susseguono, i profughi sono centinania di migliaia. Il 14 giugno le navi provenienti dall’Albania sono bloccate nell’Adriatico e respinte, mentre in agosto gran parte dei profughi giunti in Italia nei mesi precedenti vengono rimpatriati. Il 17 aprile l’Italia è scossa da uno sconvolgente caso di cronaca: a Montecchia di Corsara, piccolo centro in provincia di Verona, il diciannovenne Pietro Maso, aiutato da tre amici, uccide i suoi genitori per l’eredità. Il primo maggio il Papa promulga l’enciclica Centesimus Annus. Il 30 maggio sono varati alcuni decreti che impongono lo scioglimento delle amministrazioni comunali in cui siano dimostrate infiltrazioni malavitose. Il 30 settembre vengono sciolti 18 consigli comunali tra Calabria, Sicilia e Campania, ritenuti collusi con la mafia. Il quadro politico è caratterizzato da un deciso interventismo politico del Presidente Cossiga. Il 26 giugno nel messaggio alle Camere, che Andreotti decide di non controfirmare, Cossiga definisce la Costituzione un «abito vecchio da riformare ». Tensione tra il Presidente (che nelle settimane precedenti si era scontrato con il Csm, con il ministro Martelli e la Dc) e il Pds, che il 6 dicembre ne chiede la messa in stato d’accusa per attentato alla Costituzione. Il 12 luglio in Appello è confermata la condanna di Sofri e Pietrostefani per l’omicidio del commissario Calabresi. Il 9 agosto muore Antonino Scopelliti, magistrato, assassinato dalla mafia. Il 28 agosto la mafia uccide a Palermo Libero Grassi, imprenditore che aveva denunciato tentativi di estorsione ai suoi danni. Il 26 ottobre è istituita la Direzione nazionale antimafia. Il 2 dicembre 51 costituzionalisti accusano Francesco Cossiga di aver alterato le funzioni del Presidente della Repubblica. Grazie all’entrata in vigore di alcune norme della legge Mammì, anche le reti Fininvest possono trasmettere in diretta. Muoiono Walter Chiari, Vasco Pratolini e Natalia Ginzburg. All’estero Il 16 gennaio, dopo l’autorizzazione del Congresso americano all’intervento militare, cominciano i bombardamenti americani su Baghdad. La campagna militare, chiamata Desert Storm, vede l’intervento di una forza multinazionale che aggrega 28 paesi contro l’Iraq del dittatore Saddam Hussein che rifiuta il ritiro incondizionato da Kuwait. La guerra termina il 28 febbraio, secondo fonti pacifiste i morti iracheni sono circa centomila, 300 i pozzi di petrolio incendiati dalle truppe irakene in ritirata. Il primo febbraio finisce l’apartheid in Sudafrica: il governo abolisce le ultime leggi razziali in vigore. Il 27 febbraio si conclude in Somalia l’azione della guerriglia: dopo 37 giorni di combattimento e 4.000 vittime viene cacciato il presidente Siad Barre, che deteneva il potere dal 1969. Ma il conflitto tra le diverse etnie non ha termine e comincia una guerra civile che riduce Mogadiscio alla fame. Il 19 agosto alcuni esponenti del Pcus si costituiscono in «Comitato per lo stato di emergenza» e destituiscono il presidente Gorbaciov, che sta trascorrendo le vacanze in Crimea. Il tentativo di golpe è fermato da un gruppo di politici capeggiati da Boris Elstin: intorno al parlamento russo di radunano migliaia di moscoviti per fronteggiare le truppe. Gorbaciov può infine tornare a Mosca, ma la sua autorità è fortemente indebolita. Il 6 settembre Leningrado riprende l’antico nome San Pietroburgo. Il 30 ottobre a Madrid comincia la Conferenza di Pace per il Medio oriente, promossa da Usa e Urss. Si riuniscono per trattare Israele e i vicini paesi arabi (Giordania, Palestina, Libano, Siria, Egitto). Il 9 e 10 dicembre il Vertice di Maastricht fra i 12 stati della Cee decreta la nascita nel 1993 dell’Unione Europea con moneta unica nel 1999. Il 21 dicembre ad Alma Ata 11 repubbliche dichiarano sciolta l’Urss. Nasce la Csi, Comunità di stati indipendenti. Gorbaciov rassegnerà il 25 dicembre le sue dimissioni. Il potere è assunto da Boris Elstin. Il 26 giugno Croazia e Slovenia dichiarano l’indipendenza dalla Jugoslavia. Inizia una fase tormentata per i Balcani, segnata dal conflitto etnico tra serbi e croati. Dubrovnik e Zagabria sono bombardate da missili Jugoslavi. Muoiono Frank Capra,Yves Montand e Freddie Mercury, malato da tempo di Aids. MODI DI DIRE L’attenzione della televisione e dei quotidiani è monopolizzata dalla guerra in Irak: entrano nel linguaggio comune una serie di tecnicismi militari, di matrice anglosassone. Si parla molto di Tank (carri armati). I mig iracheni sorvolano la no fly area (zona di esclusione aerea). I missili iracheni terra-aria Scud sono contrapposti a quelli americani, i Patriot e i famosi Cruise: missile che «essendo dotato di autoguida, è in grado di controllare la propria rotta anche a basse quote, riuscendo a eludere l’intercettazione da parte dei nemici». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Si parla per la prima volta di «missili intelligenti». Il nemico numero uno degli Stati Uniti, Saddam Hussein, è il Raís: «Nel mondo arabo, guida, comandante».Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Nei mazzi di carte segnaletici dei militari americani Saddam è l’asso di picche. LETTERATURA Incipit La scrittrice sudafricana Nadine Gordimer vince il Premio Nobel per la letteratura. ALESSANDRO BARICCO CASTELLI DI RABBIA - Allora, non c’è nessuno qui? .. BRATH!... Mà che canchero, sono diventati tutti sordi quaggiù ...BRATH! - Non strillare, ti fa male strillare, Arold. - Dove diavolo ti eri cacciato ... è un’ora che sto qui a... - Il tuo calesse è a pezzi, Arold, non dovresti andare in giro così... - Lascia perdere il calesse e prendi ”sta roba piuttosto… - Cos’è? - Non lo so cos’è, Brath ... che ne so io ... è un pacco, un pacco per la signora Rail... - Per la signora Rail? - arrivato ieri sera ... Ha l’aria di venire da lontano ... Un pacco per la signora Rail... - Senti, vuoi prendertelo, Brath? Devo tornare a Quinnipak entro mezzogiorno... - Okay, Arold .. - Per la signora Rail, mi raccomando ... - Per la signora Rail. - Va be’ ... non fare fesserie, Brath ... e fatti vedere ogni in città, finirai di marcire a stare sempre quaggiù ... - Hai un calesse che fa schifo, Arold ... BANANA YOSHIMOTO KITCHEN Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano. Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire. Mi piacciono col pavimento disseminato di pezzettini di verdura, così sporche che la suola delle pantofole diventa subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata. Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero tranquillamente per un intero inverno, un frigo imponente, al cui grande sportello metallico potermi appoggiare. E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso o dai coltelli un po’ arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi. Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola. MODA, COSTUME, ARTE.  l’anno del grunge (sporco, sudicio). Così viene definita la nuova musica proveniente da Seattle, riuscita miscela di punk, heavy metal e alternative rock. Nato a metà anni 80, il grunge conosce il suo apogeo nel 1991: escono infatti Nevermind dei Nirvana, il cui leader è il tormentato Curt Kobain, e Ten dei Pearl Jeam. Il suono sudicio di Seattle accede così alla ribalta mondiale (grazie anche ai video trasmessi da Mtv) e diventa il simbolo di una generazione. La musica si fa protesta contro l’estabilishment politico e culturale del momento. Si diffonde anche il look grunge: jeans sdruciti, anfibi alti e stringati sul davanti anche per le ragazze, immancabili t-shirt in cotone con nomi dei complessi o disegni stampati, maglioni larghi e sformati. A Bilbao l’architetto Frank O. Gehry inizia a progettare la costruzione del Museo Gugghenahim. Le sfilate di moda della Haute Couture a gennaio risentono pesantemente del clima di tensione e preoccupazione generato dalla guerra del Golfo. Le signore americane, e soprattutto le ricche saudite disertano le settimane della moda. Le super top model Cindy Crawford e Naomi Campbell preferiscono non lasciare l’America e non sfilano in Europa. Gianni Versace, per esorcizzare gli spettri di guerra, presenta una collezione dominata dal colore e dalla fantasia delle decorazioni. Le stampe sui tessuti s’ispirano ai sipari dei teatri di tutto il mondo e al celebre logo della medusa, creato proprio nel 1991. Sono in commercio i primi telefonini cellulari, che presto divengono uno status symbol di potere e ricchezza, prima di diventare oggetto di consumo massificato. SPORT Il 19 maggio 1991, in uno stadio Marassi in tripudio, la Sampdoria del presidente Paolo Mantovani vince il suo primo scudetto. Trascinatori della squadra Roberto Mancini e il bomber Gianluca Vialli (capocannoniere della serie A). In aprile il mondo del calcio è scosso dalla positività al doping della stella del Napoli Diego Armando Maradona. La sua fuga in Argentina, dopo anni di successi, segna l’inizio di un tormentato percorso umano e sportivo e spezza le speranze di gloria dei tifosi napoletani. Il 20 marzo a Marsiglia si disputa la semifinale di Coppa dei Campioni tra Olympique Marsiglia e Milan. A pochi minuti dalla fine della gara, sull’1-0 per l’Olympique si spengono i riflettori dello stadio. Il Milan rifiuta di proseguire l’incontro e chiede di invalidare la partita. Il gesto viene considerato antisportivo e il Milan è escluso dalle competizioni europee per un anno. Ai campionati mondiali di atletica leggera di Tokyo Carl Lewis stabilisce il nuovo record mondiale sui 100 metri in 9 secondi e 86. Il pilota brasiliano Ayrton Senna su McLaren-Honda vince il campionato mondiale di Formula 1. CINEMA Nelle sale c’è Mediterraneo, di Gabriele Salvatores, che nell’anno successivo vince il premio Oscar come miglior film straniero. Gli sceneggiatori de La Piovra, Petraglia e Rulli, lavorano al film Il portaborse, per la regia di Daniele Lucchetti, con Nanni Moretti e Silvio Orlando. Il film suscita le proteste del socialista Teardo, che sporge querela. GIAN LUIGI RONDI MEDITERRANEO Il Tempo, 9 febbraio 1991 La tesi, dichiarata nei titolo di testa, è che, in certi casi, la fuga è più giusta dell’impegno, in un mondo di cui non si condivide quasi più niente, la metafora – pubblicamente indicata nei giorni scorsi dallo stesso Salvatores – tende a trasferire le delusioni di quei giovani anni Quaranta su quelle dei giovani del dopo Sessantotto. Non entro nel merito «ideologico » di questi enunciati che, personalmente, non condivido: se però la metafora è stata enunciata solo al di fuori del film, la tesi al suo interno, sarebbe stata artisticamente più compiuta se fatta intuire solo in modo implicito, senza gli accenti tutti scoperti di un finale ambientato ai nostri giorni.Va detto, invece, che la rappresentazione di quegli stati d’animo di fuga negli otto personaggi e il loro progressivo adeguarsi ai sentimenti di evasione suggeriti dalla vita nell’isola è condotta con mano sicura e con mezzi psicologici e espressivi di seria qualità. FRANCESCO BOLZONI IL PORTABORSE Rivista del cinematografo, giugno-luglio 1991 Come capita nelle nostre città, a Roma in particolare, sotto il cartellone invogliante giacciono mucchi di sporcizia, e neppure nascosti alla vista. Quello che, ahimè, colpisce in Il portaborse è che le «rivelazioni» riguardanti Cesare Botero non fanno né caldo né freddo. I giornali sono pieni dei comportamenti scorretti attribuiti a questo o a quel politico. E, purtroppo, anche se provati (o quasi), non paiono danneggiare chi è investito da accuse. Anzi, talvolta gli procurano voti. E chi affianca l’onorevole chiacchierato riceve favori su favori (a Luciano Sandulli concedono un appartamento al Pincio, uno stanziamento di miliardi per il restauro del palazzo avito, il trasferimento a Roma della fi-danzata insegnante, un macchinone sportivo). Riuscito è il ritratto del portaborse. Non tanto, direi, per merito della sceneggiatura da-to che, tutto sommato, in sce-na non dice e non fa cose me-morabili. Ma in virtù della faccia, della maniera di gestir- la, di tenerla attaccata al cor-po sgraziato dell’attore Silvio Orlando che merita ogni lode. Questo candido per natura, «disponibile» per necessità, capace infine di un inutile soprassalto morale non sarà di-menticato tanto presto. E indovinate sono altre figure del clan. Consegnata invece alla cifra, troppo facile, del cattivo cattivo il personaggio dellonorevole Botero tenuto da Nanni Moretti sulle note stri-dule, scopertamente nevrasteniche. No, un tipo così non ci impressiona. Ben altri buratti-nai e burattini ci circondano. Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 5 aprile 2007. 1994. Nasce cantando il fenomeno Fiorello. Blob vede la luce il 17 aprile 1989. E dopo cinque anni è diventato un appuntamento imperdibile. In tanti anni Blob ha mostrato molte cose ed è stato molte cose: un montaggio di citazioni prese a prestito da altri programmi, un espediente critico per analizzare la tv, il trionfo dell’autoreferenzialità (la tv che parla di tv), un divertente collage di frammenti che catturano ed esibiscono impietosamente papere, disturbi, errori, dichiarazioni folgoranti, vuoti, lapsus, gaffe. Blob è video allo stato puro, con il suo repertorio di formule logorate dall’abuso e il suo arsenale di frasi fatte, a riprova che il vuoto è fatto di pieni: «Blob è l’ordine reale del gigantesco disordine delle immagini quotidiane. Sintesi e ragione delle cose, Blob è prossimo a divenire una filosofia della televisione» (Walter Veltroni). Blob è un fare politica e consumare alcune piccole vendette personali. Blob è il più mirabile esempio di tv cannibale e insieme la forma più caratteristica della tv contemporanea: per il grado di coscienza linguistica che esibisce, per la rottura del rapporto tv-istituzione, per la risata che sa suscitare. Blob a volte confonde l’ultima liberazione con la totale cecità, è una tribù che sacrifica incessantemente a se stessa le spoglie vuote e splendide della tribù inabissata. Blob è anche una forma di «illegalità creativa» o di «creatività illegale». Le cose stanno così: in nessun paese è possibile fare un programma come Blob perché, secondo le più elementari norme di convivenza civile (authority o non authority), per diffondere una sequenza televisiva, spesso distorcendone il senso attraverso il montaggio, o si pagano i diritti o si chiede il permesso ai diretti interessati. In altre parole Blob, prima di andare in onda, dovrebbe essere in possesso della famosa «liberatoria» e aver adempiuto agli obblighi contrattuali. Il Blob esprime la voglia di frammentare, è il trionfo del regno dell’uguale, dove non esistono più gerarchie. A proposito di Blob, il 18 gennaio il segretario Martinazzoli annuncia lo scioglimento della Democrazia Cristiana. Nascono il Ppp e il Ccd, espressione della linea più a destra della Dc.Tra i suoi esponenti Casini e Mastella. E il 26 gennaio l’imprenditore Silvio Berlusconi annuncia l’intenzione di candidarsi alle prossime elezioni politiche.Viene fondato il partito Forza Italia. Qualche giorno prima si era dimesso il direttore del Giornale, Indro Montanelli, in polemica con questa scelta. Nuovo direttore:Vittorio Feltri. Nel novembre 1994 Gianfranco Stevanin viene arrestato per aver aggredito e violentato una prostituta somigliante a una ragazza scomparsa. Nella sua villa a Terrazzo, vengono ritrovate delle fotografie porno, degli indumenti e meccanismi sadomaso, dei peli pubici femminili in una scatola: almeno sei le vittime fatte a pezzi dal serial killer. Il fenomeno sociale più rilevate è il karaoke, condotto da Fiorello: l’improvvisato concorrente sente la base musicale e intanto legge sullo schermo le parole del brano. Ben presto la trasmissione diventa una festa circolante del Paese Italia. RECENSIONI TV FURIO COLOMBO STASERA MI SONO VISTO A BLOB Panorama, 18 agosto 1991 Stavo guardando Blob, mi divertivo moltissimo, e ho visto comparire me stesso. Immagini ritagliate da programmi televisivi già andati in onda, immagini di scarto, frammenti di registrazioni non utilizzate. Di colpo non mi sono divertito più. Ho cominciato a sentire sapore di cattivo gusto, un senso di fastidio come quando trovi le tue carte in disordine sul tuo tavolo o ti hanno aperto un cassetto. Improvvisamente ho prestato attenzione al montaggio. Come un computer messo febbrilmente in azione, la mente cercava in tutte le direzioni «le ragioni di quel montaggio»: animosità, complotto, cattiveria, rendiconto di qualcosa che sul momento non mi veniva in mente, vendetta. Improvvisamente la macchina del divertimento e della satira era diventata «brutta figura». La sensazione euforica si era trasformata in un oggetto pesante che andava a posarsi sul fondale di un certo risentimento. Mi sono sorpreso a formulare una serie di regole. Questo si può fare, questo no. Quasi tutto il materiale che mettevo nella lista «si può fare» era poco divertente. Quasi tutto quello che mettevo nella lista «da escludere» e che a me sembrava decisamente ispirato da cattive intenzioni faceva ridere. Certo non me. E allora i casi sono due. O avevo riso malvagiamente a spese di altri, compresi buoni amici e persone che stimo, diventando complice di una macchina non proprio nobile.O non avevo senso dell’umorismo.Ma si può avere senso dell’umorismo a spese di se stessi, nelle dimensioni di massa della televisione? ENRICO VAIME BRUCER ALL’INFERNO, CON BLOB L’Unità, 23 ottobre 1992 Blob ha una funzione demistificatoria fondamentale per la civiltà delle immagini. un parametro e un giustiziere. la moviola dell’imbecillità e crudeltà dei nostri giorni, va studiata. Dovrebbe costituire un freno per l’esibizionismo televisivo dilagante come le scritte sui pacchetti di sigarette, che ricordano da menagrami a noi fumatori le conseguenze della nostra scelta: addio salute tua e dei tuoi figli. Blob, così come quelle scritte del monopolio, dovrebbe tener lontani i più scatenati dal vizio dell’apparire, più dannoso del fumo. Ci riesce? Non credo. Così come chi fuma continua a fumare, anche chi dilaga in video continua a farlo spavaldamente e senza pensare alla possibile blobbizzazione. Che rischia a volte, nella sua vindice missione, di travolgere e stravolgere personaggi e concetti. Certo che Blob è pericoloso per chi lo fa e per chi lo subisce. Ma deve esserci, deve continuare nonostante le bufere che spesso suscita. Anzi, soprattutto per quelle. Gli ospiti della tv però, per correttezza, dovrebbero venir trattati come i cittadini americani al momento del loro arresto. Dovrebbero essere avvertiti cioè, prima delle riprese, che tutto quello che diranno, da quel momento in poi, potrà essere usato contro di loro. E poi, dopo quel leale ammonimento, giù senza remore e senza pietà. I FATTI In Italia Il 13 gennaio, dimissioni del governo Ciampi, si va alle elezioni. A fine gennaio il segretario del Msi Gianfranco Fini comunica la nascita di un nuovo partito, Alleanza Nazionale. Il 26 Febbraio al Festival di Sanremo vince Aleandro Baldi con Passerà. Secondo posto per Giorgio Faletti con Signor tenente, dedicata al ricordo delle stragi di mafia. Terza Laura Pausini con Strani amori. Il 20 marzo in Somalia, a Mogadiscio vengono uccisi la giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e il cameraman Miran Hrovatin. Solo dieci giorni prima l’Italia si era ritirata dalla missione Onu nel Paese. Il 23 marzo scontro televisivo tra Silvio Berlusconi e Achille Occhetto, moderatore Enrico Mentana Il 27 marzo si svolgono le elezioni politiche: il Polo delle libertà ottiene la maggioranza e il 10 maggio Berlusconi forma il suo primo governo. Il 14 aprile a Formello (Roma) fallisce l’attentato contro il collaboratore di giustizia Salvatore Contorno. Secondo gli inquirenti questa mancata strage potrebbe far parte di una strategia mafiosa che comprende la strage via Fauro a Roma del 14 maggio 1993 (obiettivo Maurizio Costanzo), la strage di via dei Georgofili a Firenze del 27 maggio 1993 (cinque morti), la strage di via Palestro a Milano del 27 luglio 1993 (cinque morti), le stragi di Roma del 27/28 luglio 1993 alla chiesa del Velabro e al Vicariato (nessuna vittima), la tentata strage all’Olimpio del 31 ottobre 1993 (nessuna esplosione). 16 Aprile la Corte di Assise di Roma pronuncia la sentenza al processo contro la loggia P2: tutti gli imputati sono assolti dall’accusa di cospirazione contro le istituzioni. Gelli è condannato a 17 anni per reati minori, calunnia e millantato credito, esulta la difesa. 29 aprile viene condannato a 8 anni il finanziere Sergio Cusani per la maxitangente Enimont. Il giudice Tarantola aumenta di un anno la pena proposta dai pm. Il 6 maggio la rete televisiva americana Abc trova in Argentina il nazista Erich Priebke, tra i responsabili del massacro delle Fosse Ardeatine. Immediata la richiesta italiana di estradizione. Il 13 maggio è arrestato l’ex ministro della sanità Francesco De Lorenzo. Lo stesso giorno è ritirato il passaporto a Bettino Craxi, già rifugiato in Tunisia, anche se i giornali lo definiscono «introvabile ». Il 13 giugno si dimette il segretario del Pds Occhetto. Il primo luglio Massimo D’Alema verrà eletto alla segreteria del partito. Il 18 giugno, grazie alla fecondazione assistita, Rosanna Della Corte dà alla luce un maschietto di nome Riccardo. la mamma più vecchia d’Italia: ha 63 anni. Il 13 luglio il consiglio dei ministri approva il decreto Biondi sulla custodia cautelare, che favorisce gli arresti domiciliari per una lunga lista di reati, tra cui la corruzione e la bancarotta fraudolenta. Il giorno dopo il pool di Milano (senza Borrelli) annuncia in tv le proprie dimissioni. Molte le proteste, il decreto è ribattezzato Salvaladri e verrà poi ritirato. Il 29 luglio la terza sezione penale del Tribunale di Milano condanna per concorso nella bancarotta del Banco Ambrosiano Bettino Craxi, Claudio Martelli, Leonardo Di Donna, Licio Gelli. Martelli parla di «sentenza scandalosa ». Il 30 luglio l’Istat annuncia che per la prima volta nella storia il saldo demografico dell’Italia è negativo. Il primo novembre viene emessa la condanna all’ergastolo per Pietro Pacciani, coinvolto nei delitti del mostro di Firenze. Il 6 novembre un alluvione colpisce il Piemonte: settanta le vittime, otto solo ad Alessandria, dove le forti piogge provocano l’esondazione del fiume Tanaro, che allaga la città. Il 12 novembre a Roma un milione di persone manifestano contro la finanziaria e contro la proposta di riforma del sistema pensionistico avanzata dal governo Berlusconi. Questa manifestazione è considerata la più imponente dal dopoguerra. La proposta di riforma viene ritirata. Il 22 novembre, mentre è impegnato a Napoli in un vertice Onu sulla sicurezza con i più importanti capi di stato e di governo, Silvio Berlusconi riceve un avviso di garanzia dal Tribunale di Milano, nell’ambito di un’inchiesta su tangenti alla Guardia di Finanza. La notizia viene pubblicata dal Corriere della Sera. Tra la notte del 21 e 22 novembre svolta nelle indagini sulla temibile banda della Uno Bianca. Dopo sette anni, ventiquattro morti, centodue feriti, viene arrestato Roberto Savi, un poliziotto, capo della banda. Sua fratello Fabio riesce a fuggire insieme alla fidanzata di origine ungherese Eva Mikula.Verranno arrestati insieme al terzo fratello Savi,Alberto, anche lui poliziotto. Altri componenti della banda sono Pietro Gugliotta, Luca Vallicelli, Marino Occhipinti. Il 6 dicembre, dopo un periodo di veleni, il pm Antonio Di Pietro rassegna «con la morte nel cuore» le proprie dimissioni dalla magistratura. Il 14 dicembre si apre la crisi nell’esecutivo Berlusconi. Il 22 dicembre il governo riceve tre mozioni di sfiducia (Pds, Lega, Ppi) ed è costretto alle dimissioni. Berlusconi accusa Bossi di «tradimento ». Muoiono Wanda Osiris, Gian Maria Volontè, Massimo Troisi, Giovanni Spadolini, Giulietta Masina, Domenico Modugno, Moana Pozzi. All’estero Continua la guerra in Bosnia Erzegovina: falliscono i tentativi di mediazione e di soluzione diplomatica del conflitto: le città più colpite dai bombardamenti sono Sarajevo, Mostar e Gorasde. Il primo gennaio in Chiapas insurrezione degli indios, che hanno l’obiettivo di leggere in pubblico la prima dichiarazione della Selva Lacandona, nella quale denunciano la loro situazione drammatica. Il 25 febbraio un israeliano uccide 29 palestinesi dentro alla moschea di Hebron. Il 6 aprile in Ruanda viene abbattuto con due missili terra-aria l’aereo che trasporta il presidente Juvenal Habyarimana, di etnia hutu, e il presidente del Burundi, Cyprien Ntaryamira. Subito si scatena una guerra etnica tra Tutsi e Huto: in cento giorni muoiono quasi un milione di persone. Il 9 marzo muore il grande scrittore Charles Bukowski. L’otto aprile a Seattle Kurt Cobain viene trovato morto nella sua casa. Il cantante dei Nirvana si era tolto la vita cinque giorni prima con un colpo di fucile. La sua lettera d’addio inizia così: «Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po’ vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere semplice abbastanza semplice da capire...». Il 9 maggio Nelson Mandela è eletto presidente del Sudafrica. Nei campi profughi in Zaire scoppia un’epidemia di colera che causa moltissime vittime tra i rifugiati in fuga dalla guerra etnica in Ruanda. Il 3 novembre il giornale francese Paris Match pubblica le prime foto di Mazarine, figlia segreta del Presidente François Mitterrand. L’11 dicembre inizia l’intervento militare russo in Cecenia per impedirne la secessione dalla federazione. Il 19 ottobre in Israele un attentato suicida di Hamas su un autobus causa 22 morti. Il 13 dicembre in Etiopia ha inizio il processo all’ex presidente Haile Mariam Menghistu, accusato di crimini contro l’umanità. Yasser Arafat, Shimon Peres,Yitzhak Rabin vincono il Premio Nobel per la Pace, quale riconoscimento per l’impegno nel cercare una soluzione pacifica condivisa alla questione israelo-palestinese. Viene inaugurato l’Eurotunnel sotto la Manica, che collega Francia e Inghilterra. Muoiono Karl Raimund Popper, Jacqueline Bouvier Kennedy. MODI DI DIRE Le inchieste sul sistema di corruzione e finanziamento illecito ai partiti riempiono le pagine dei quotidiani. Diventano familiari agli italiani alcuni neologismi giudiziari, nati quasi sempre dal lavoro dei giornalisti. Si parla di Tangentopoli: «nel linguaggio giornalistico, il corrotto sistema di economico e di potere instauratesi in Italia nel corso degli anni Ottanta, fondato sulla richiesta e sul versamento di tangenti. Lo scandalo e le relative inchieste che ne sono derivate ». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Si diffondono anche i derivati tangentizio. «Un’Italia che sta sul baratro del proprio caos eppure si balocca, parolaia e tangentizia». Gian Paolo Pansa, La Repubblica, 9-5-90, tangentaro, tangentocrate e la variante scherzosa e spregiativa tangentomane. L’inchiesta viene presto denominata Mani pulite e i magistrati sono riuniti in un Pool: «un gruppo ristretto di specialisti che collabora in particolari settori, specialmente con funzioni di responsabilità». La Repubblica conia nel 1994 il neologismo Berluscones: «Derivato di Berlusconi, nome dell’industriale e politico Silvio Berlusconi, secondo il tipo peones, plurale di peone. Scherzoso, specialmente nel linguaggio giornalistico, i sostenitori, gli attivisti e specialmente i parlamentari di Forza Italia». Tullio De Mauro, Nuove parole italiane dell’uso. Sempre nel 1994 nascono anche il berlusconardo, il berluschista, il berluschese (linguaggio politico che sostituisce il sinistrese degli anni Settanta). Non mancano le varianti sul modello del lessico medico, come berlusconite, imberlusconirsi. LETTERATURA Il caso letterario dell’anno è Diario di Zlata, scritto da Zlata Filipovic, 13 anni. Il suo diario quotidiano diventa il riflesso del dramma della guerra in Bosnia. Kenzaburoo vince il Premio Nobel per la Letteratura. Incipit ANTONIO TABUCCHI SOSTIENE PEREIRA Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d’estate. Una magnifica giornata d’estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell’imbarazzo di mettere su la pagina culturale, perché il Lisboa aveva ormai una pagina culturale, e l’avevano affidata a lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. SUSANNA TAMARO VA ”DOVE TI PORTA IL CUORE Sei partita da due mesi e da due mesi, a parte una cartolina nella quale mi comunicavi di essere ancora viva, non ho tue notizie. Questa mattina, in giardino, mi sono fermata a lungo davanti alla tua rosa. Nonostante sia autunno inoltrato, spicca con il suo color porpora, solitaria e arrogante, sul resto della vegetazione ormai spenta. Ti ricordi quando l’abbiamo piantata? Avevi dieci anni e da poco avevi letto il Piccolo Principe. ALESSANDRO BARICCO NOVECENTO Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa…e la vedeva. una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l’America. ENRICO BRIZZI JACK FRUSCIANTE USCITO DAL GRUPPO Presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio e il vecchio Alex si sentiva profondamente infelice ma in modo distaccato, come se la sua vita appartenesse – sensazione fin troppo tipica e cruda ne convengo – a qualcun altro. Ma non ghignate, per favore, poiché all’epoca il vecchio Alex non aveva ancora compiuto i diciott’anni e in quei giorni il cielo di Bologna era espressivo come un blocco di ghisa sorda e da simili espressività non avreste potuto aspettarvi niente d’esaltante, neppure uno di quei bei temporaloni definitivi che lavano le strade e da quasi due settimane la città giaceva tramortita sotto una pioggia esangue senza nome. MODA, COSTUME, ARTE. Dalla Galleria Nazionale di Oslo viene trafugato il famoso dipinto L’urlo di Edvard Munch. Il dipinto è recuperato tre mesi dopo. Nel 2004 dal museo Munch è rubata un’altra delle quattro versioni esistenti dell’opera e nel 2006 il furto si ripete. Il Giudizio universale di Michelangelo, nella Cappella Sistina, viene sottoposto a un’impegnativa opera di restauro. Giorgetto Giugiaro vince il Compasso d’oro per il progetto della Fiat Punto, disegnata l’anno prima. Il 16 aprile Irene Pivetti diventa la più giovane Presidente della Camera della storia d’Italia. In breve si afferma il severo look Pivetti: castigati tailleur pastello abbinati a foulard al collo. Acconciature sobrie e regolari. Anche il Corriere titola: «In passerella lo stile Pivetti». Chanel fa sfilare la super top model Claudia Schiffer con un bustino su cui alcuni credettero di riconoscere ricamati dei versetti del Corano. La moschea di Parigi insorse, il direttore di Chanel dovette scusarsi e distruggere i vestiti incriminati. Esplode il fenomeno Take That, boy band inglese formata da cinque bei ragazzi. Ballano e cantano, e l’Europa impazzisce: dopo i Duran Duran, sono loro i nuovi idoli delle folle. Esce l’album d’esordio degli Oasis, Definitely Maybe, che apre la stagione del Brit pop. SPORT Anno nero per la Formula 1: il 30 aprile nel corso delle qualifiche per il Gran Premio di San Marino perde la vita in un grave incidente il pilota Roland Ratzenberger. Il giorno dopo, nel corso della gara, muore il brasiliano Ayrton Senna. In Australia Michael Schumacher diventerà per la prima volta campione del mondo di Formula 1 sul circuito di Adelaide. Dal 12 al 27 febbraio a Lillehammer, in Norvegia si tiene la XVII Olimpiade Invernale. Protagonista assoluta la sciatrice Manuela Di Centa che vince cinque medaglie nelle discipline di fondo. Medaglie anche per Deborah Compagnoni, Alberto Tomba, Isolde Kostner, Stefania Belmondo. Grande impresa e della staffetta fondo maschile, che si impone nella 4x10 km, ammutolendo il pubblico norvegese. Il 17 aprile il Milan vince il campionato di serie A. Il 17 luglio la nazionale di calcio italiana gioca la finale Mondiale negli Stati Uniti contro il Brasile. Ai supplementari il risultato è sullo 0-0, si va ai rigori: Baresi, Massaro e Roberto Baggio sbagliano, il Brasile di Romario è campione del mondo per la quarta volta. Il ciclista russo Eugeni Berzin vince il Giro d’Italia, al Tour de France si impone Miguel Indurain e al terzo posto della classifica generale c’è Marco Pantani. CINEMA Sugli schermi dei cinema italiani ci sono anche Sud di Gabriele Salvatores e Caro diario di Nanni Moretti. Pulp fiction di Quentin Tarantino vince la Palma d’oro a Cannes. A Venezia viene presentato Forrest Gump di Zemekis. L’Oscar a Schindler’s list. LIETTA TUORNABUONI La Stampa, 28 ottobre 1994 Cinque episodi intrecciati con gran virtuosismo, preceduti e conclusi dall’avventura d’una coppia decisa a rapinare una caffetteria, interpretati bene soprattutto da Travolta, fotografati benissimo da Andrzej Sekula. L’intenzione è espressa dal titolo che si rifà alla narrativa popolare americana sul crimine degli Anni Trenta e Quaranta, ai Pulp Magazines, periodici corrivi stampati su cartaccia e venduti a poco prezzo: alla pubblicazione più celebre del genere, Black Mask, collaborarono Dashiell Hammett e Raymond Chandler, Richard Sale e Cornell Woolrich, Erle Stanley Gardner e James Cain. Il risultato satirico, esilarante e insieme terrificante, irride alla violenza esagerandola ed esasperandola, sghignazza sul crimine visto come la regola quotidiana che è nelle nostre società, e non come l’eccezione drammatica che dovrebbe essere. Lo stile insegue la frammentazione, il lampo, il clip, la gag, il blob, la strizzata d’occhio, trascurando tempo e spazio, narrazione e personaggi classici: con una logica postumanista che Jean- Michel Frodon definisce «da bambino vorace o da avido parvenu», con la bravura spericolata che ha fatto di Quentin Tarantino, a trentuno anni, il nuovo ragazzo prodigio di Hollywood. ENZO SICILIANO LUI, SEMPRE LUI, FORTISSIMAMENTE LUI L’Espresso, 5-12-1993 L’ultimo episodio narra di una malattia tumorale che Moretti ha patito, non diagnosticata per mesi da clinici inerti, sbadati, e infine vinta. Anche questo è un film doloroso e magnifico, e magnifico perché, se è una denuncia amarissima di certa terapeutica supponente, anch’esso è un atto d’amore verso la vita, una vita la cui salute può racchiudersi in un bicchiere d’acqua bevuto al mattino (come sono sempre felici le battute di chiusura nel cinema di Moretti). Questo io prepotente, che fa diario di se stesso attraverso i fotogrammi, è l’io di un poeta che coltiva il sogno utopico di un mondo diverso e felice, ma accetta poi il filo della propria esi-stenza quale è con la coscienza del proprio limite, del proprio essere «minoranza», con la inquieta consapevolezza di scampare ora per ora a una morte, che è dell’anima come del corpo. Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 12 aprile 2007. 1998. Un posto al sole. Anche per le Spice girls Napoli, provincia di Camberra. Dal 21 ottobre 1996 arriva dall’Australia attraverso la Grundy, la multinazionale della comunicazione, un formato esportato in tutto il mondo adattabile alle diverse esigenze, una sorta di scatola vuota da riempire secondo i gusti e le tradizioni nostrane. Un posto al sole, prodotto da Grundy Italia, Raitre e Centro di Produzione Rai di Napoli, si presenta come una fiction non così bella da gridare al miracolo né così brutta da gridare allo scandalo. La Grundy produce da ben 11 anni Un posto al sole (in Australia si chiama Neighbours, Vicini di casa). Le vicende hanno come sfondo Palazzo Palladini, una volta di proprietà del Conte Giacomo, situato sulla collina di Posillipo, a Napoli. Ora il palazzo è un vero e proprio condominio, abitato da diverse famiglie. La fiction si snoda attraverso una serie di rapporti conflittuali e turbolenti che sfociano in passioni, amori, gelosie e rancori all’interno del medesimo condominio. Con Un posto al sole, prima soap opera prodotta in Italia, si gioca la sfida tra la fiction d’autore e quella industriale o, come si dice, «a basso costo». Il 21 gennaio Papa Giovanni Paolo II parte per una storica visita apostolica all’isola di Cuba, che rappresenta la prima grande manifestazione cattolica dopo la rivoluzione. Il Papa incontra Castro. Contrastanti le opinioni sul viaggio: entusiasta Fausto Bertinotti, più cauta la stampa cattolica, che sottolinea il rischio di sponsor al regime castrista. Il 14 marzo Nadia Roccia viene uccisa nel garage della famiglia Botticelli, a Castelluccio dei Sauri, da Anna Maria Botticelli e Maria Filomena Sica, che la strangolano con una sciarpa.Viene ritrovata una lettera, risultata falsa, in cui la ragazza dice di essersi suicidata perché omosessuale. Nella confessione, le due amiche sostengono di aver ucciso Nadia per ordine del padre della Sica morto da 17 anni apparso in sogno alla Botticelli. Dal 12 ottobre nelle farmacie italiane arriva in commercio il Viagra. Il 13 novembre si chiude la sperimentazione sulla cura contro il cancro del medico Di Bella, a base di somatostatina. La sperimentazione era stata varata sotto la pressione popolare e le richieste dei malati di poter accedere alla cura. Il ministro Bindi chiude definitivamente il caso, la cura con la somatostatina non ha dato gli esiti positivi previsti sui pazienti. RECENSIONI TV ALESSANDRA COMAZZI GLI ITALIANI CERCANO SUL VIDEO DI RITROVARE IL POSTO AL SOLE La Stampa, 22 ottobre1998 Si chiama Un posto al sole ed è venduta e vantata come la prima soap opera italiana. Si svolge a Napoli, una Napoli bellissima tutta nuova come quella che intuiscono i turisti a spasso per piazza del Plebiscito o in via Toledo. Va in onda su Raitre, la rete di Giovanni Minoli, che dice: «Il progetto è un piccolo miracolo di San Gennaro. Perchè è nato con Elvira Sellerio, quando l’editrice era consigliere dalla ”Rai dei professori”: quindi tre consigli di amministrazione, quattro governi e due elezioni fa. Nel frattempo io sono stato direttore di Raidue, di Format e, ora, di Raitre. Finalmente siamo in porto». E ieri si sono sentiti i fischi della nave dalla banchina. Il quesito è: la prima soap opera italiana. Bene. Ne sentivamo il bisogno? In una televisione che sta cercando faticosamente una sua fisionomia, che non riesce a rinnovarsi, dove per cambiare si recuperano vecchie idee, era proprio necessario spendere denaro, tempo ed energie per rifarsi a un modello superato? La «soap opera» nasce in America, negli Anni Trenta, e nasce alla radio, dove durava più o meno un quarto d’ora, per l’appunto il tempo di un bucato a mano: di lì, soap, saponetta. E morbida come una saponetta scivolava anche la storia sul cervello dell’ascoltatrice (il primo sponsor del programma fu guarda caso un detersivo). Il genere passò poi alla tv e non va confuso con la telenovela, che è una specie di fotoromanzo animato. Quindi, il punto è questo: il modello- soap è davvero superato? Evidentemente no, se Beautiful, trasmesso da Canale 5, continua ad essere uno dei programmi di maggior seguito. Per non subire continuamente la colonizzazione degli States, ogni tanto nasce qualche progetto «all’italiana» che mescola i generi, da Edera a Italian Restaurant. E adesso, c’è il Posto al sole, che ha meritato gli investimenti di un kolossal. GUALTIERO PEIRCE VEDI NAPOLI POI CAMBIA CANALE La Repubblica, 23 ottobre 96 Calcolatrice alla mano, farsi un’opinione su una telenovela di 230 puntate in base alla prima, equivale a chiedersi come sia un film dopo 23 secondi di proiezione. Bisognerà inoltrarsi nel complicato intrico di donne, vicoli e delitti promesso da Un posto al sole per verificare se basterà l’accento partenopeo a reggere il passo dei concorrenti più Beautiful. Perché una telenovela era stata annunciata, e questo è quel che sta andando in onda ogni giorno su RaiTre. Ma già da ora la prima soap autarchica della Rai - realizzata con gli australiani della Grundy - suggerisce un’immagine consolante di Napoli. A Napoli è stata prodotta e a Napoli è stata ambientata la storia: un intreccio tessuto tra scugnizzi e ville di Posillipo, tra patrizi e lazzari, tra miseria che diventa nobiltà e nobili che svelano la loro miseria. Molto consolante, davvero. Significa che - finalmente - l’olografia partenopea ha avuto il suo «posto al sole», il più congeniale: una telenovela. Vedi Napoli e poi cambia canale. La città autentica è altrove. I FATTI In Italia Il 3 febbraio a Cavalese, in Trentino, un velivolo militare americano decollato dalla vicina base di Aviano trancia il cavo guida della funivia del Cermis volando a bassa quota in missione di addestramento. Muoiono venti persone a bordo della funivia, sopravvive solo il manovratore. In marzo si tengono fitte trattative tra Berlusconi e il magnate dell’editoria Rupert Murdoch per la vendita di Mediaset. L’affare non va in porto, indiscrezioni parlano di un rifiuto di Murdoch per il prezzo troppo alto e del parere contrario dei figli maggiori di Berlusconi. Marina dichiara: ”mio padre ha fatto una scelta coraggiosa e ha creduto in me e Piersilvio. Il 20 marzo nasce il partito che fa capo ad Antonio Di Pietro, l’Italia dei valori. Dal 22 aprile inizia a Torino l’esposizione della Sacra Sindone, che raduna nella città migliaia di pellegrini. Il 24 aprile ”venerdì nero” per la borsa italiana: Milano cede in un solo giorno il 6,42%, bruciando gli ottimi guadagni dei mesi precedenti. Il 5 maggio frana l’area irpino salernitana. Il comune di Sarno è sommerso da una colata di fango scatenata dall’incessante pioggia caduta nei giorni precedenti. Muoiono oltre cento persone, numerosi i dispersi. Manifestazioni di protesta al sud, al grido di «L’Italia frana, l’Europa si allontana». Il 6 maggio è arrestato il serial killer Donato Bilancia. Il 7 maggio Silvio Berlusconi è indagato nell’ambito dell’inchiesta milanese sul Lodo Mondadori. Berlusconi accusa la magistratura di aver compiuto un attacco politico a pochi giorni dalle elezioni amministrative. Il Polo delle libertà afferma che la distanza con l’opposizione si sta facendo sempre più insanabile e minaccia di far fallire la bicamerale. Il 25 maggio si tengono le elezioni amministrative: calo dell’Ulivo, in salita il centro-destra. Il 2 giugno firmata la «dolce morte» della commissione bicamerale per le riforme istituzionali, frutto di un accordo tra Berlusconi, Fini e D’Alema. In un discorso parlamentare D’Alema ne dichiara il fallimento. Inconciliabili le divisioni tra i due poli. Il 3 luglio il Policlinico Umberto I di Roma è posto sotto sequestro per il mancato rispetto delle norme igienico sanitarie. Il 13 luglio Silvio Berlusconi viene condannato in primo grado a due anni e quattro mesi nel corso del processo All Iberian. Il 20 luglio dalle pagine del Corriere, Indro Montanelli propone provocatoriamente un referendum su Berlusconi. L’11 agosto muore suicida il procuratore Lombardini, capo della procura di Cagliari, coinvolto nelle indagini per l’anomalo rilascio della sequestrata Silvia Melis. Il 21 agosto il cardinale di Napoli Giordano riceve un avviso di garanzia per associazione a delinquere finalizzata all’usura. Citando il discorso di fine anno del presidente Scalfaro, Giordano dichiara: «Sento anch’io un tintinnio di manette». In un intervista all’Espresso il 7 agosto l’allenatore della Roma Zeman denuncia il diffuso uso di doping tra calciatori e società. Nei mesi successivi Raffaele Guariniello aprirà un’inchiesta a Torino, per indagare sulle morti sospette di diversi giocatori, ricollegabili all’uso di sostanze dopanti. Il 9 settembre muore Lucio Battisti. Il 4 ottobre Fausto Bertinotti, in una riunione del Parlamentino di Rifondazione comunista, chiede ai gruppi parlamentari di ritirare l’appoggio al governo Prodi. Il presidente del partito Armando Cossutta lascia il suo incarico e fonda il Partito dei Comunisti italiani, che conferma l’appoggio a Prodi. Il 9 ottobre alla camera si vota la fiducia: Prodi è battuto con 313 no e 312 sì Alcuni commenti: «Fausto, ti voglio bene ma non riesco a capirti», «Bertinotti fa il gioco di Berlusconi e della destra capitalista». Caduto il governo Prodi, il 21 ottobre D’Alema sale al Quirinale: scioglie la riserva e propone al Presidente Scalfaro la composizione del nuovo Governo. Si conclude dopo 12 giorni la crisi di Governo, il nuovo esecutivo è varato con i voti favorevoli dell’Udr di Cossiga che permettono di supplire quelli contrari di Rifondazione. Il 7 ottobre Renato Curcio torna libero dopo aver scontato 24 anni di condanna. I giudici: «Sincera la sua critica delle vecchie scelte». Il 13 ottobre Giovanni Paolo II interviene a sorpresa con una telefonata durante la trasmissione Porta a porta, che ricorda i vent’anni del suo pontificato. Commozione del conduttore Bruno Vespa. Il 16 ottobre è promulgata l’enciclica papale Fides et ratio. Il 31 ottobre a Peschici un gruppo di scommettitori centra il 6 al Superenalotto. Vincono più di 63 miliardi di lire. Nella notte tra l’11 e il 12 novembre atterra a Fiumicino Abdullah Ocalan, leader del Partito dei lavoratori curdi (Pkk). Ocalan viene subito arrestato: è ricercato dalla polizia turca e tedesca. L’Italia deve decidere se concedergli asilo politico o estradarlo in Germania o in Turchia, dove sarebbe alto il rischio di una condanna a morte. Un mese dopo Ocalan lascia l’Italia, verrà catturato in Kenia dai servizi segreti turchi. All’estero Il 27 gennaio, per porre fine alle sempre più frequenti accuse, il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton pronuncia un discorso alla Nazione in cui dichiara di non aver avuto nessuna relazione con Monica Lewinsky. Lo scandalo viene presto ribattezzato «sexgate». Il 15 aprile muore il dittatore cambogiano Pol Pot. Il 10 aprile storica intesa siglata da cattolici e protestanti per pacificare l’Irlanda del nord. Il 23 aprile il pedofilo responsabile della strage di Marcinelle, Marc Dutroux, evade dal tribunale in Belgio. La fuga dura solo due ore, ma due ministri sono costretti alle dimissioni. Il primo maggio a Bruxelles si tiene una riunione dell’Ecofin. L’Italia, con altri dieci Paesi, è ammessa all’unione monetaria. L’euro entrerà in circolazione nel 2002. Grandi festeggiamenti a Roma e discorso di Prodi a reti unificate. Il 28 settembre in Germania la Spd si impone con una netta vittoria alle elezioni politiche. Gerhard Schröder è nominato cancelliere. Formerà il primo governo rosso-verde della storia tedesca dopo sedici anni di governo della Cdu. Il 17 luglio due terremoti sottomarini di magnitudo 7,0 causano tre tsunami che colpiscono la Papua Nuova Guinea. Muoiono 2500 persone. Il 7 agosto una serie di attacchi terroristici colpisce le ambasciate americane a Dar es Salaam, in Tanzania, e a Nairobi, in Kenia. Oltre duecento i morti, mentre i feriti superano i 4000. La responsabilità degli attentati è da ricondurre a gruppi legati a Osama Bin Laden e Al-Qaeda. Il 17 agosto Bill Clinton ammette di fronte al Gran Giurì la relazione «impropria » con la stagista Monica Lewinsky e di aver mentito agli americani. La Camera approva un’indagine su Clinton, alla fine della quale i deputati voteranno sui capi di imputazione per i quali è previsto l’impeachment. Il senato giudicherà Clinton non colpevole per alcuni capi di imputazione e lo condannerà a sanzioni economiche per altre. Il 6 dicembre Ugo Chavez diviene presidente del Venezuela. Dal 16 al 19 dicembre si scatena Desert fox, quattro notti di attacchi anglo americani sull’Iraq per convincere Saddam ad accettare gli ispettori Onu che verifichino l’assenza di armi di distruzione di massa. Muoino Frank Sinatra e Akira Kurosawa. MODI DI DIRE La crisi politica del governo Prodi diffonde una serie di termini del «politichese ». La colpa della caduta del governo è attribuita dalla base ai rifondaroli: «scherzoso, iscritto o simpatizzante del partito della Rifondazione Comunista». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Si parla molto di inciucio tra i partiti di sinistra e le forze più moderate: «dal napoletano ”nciucio, ”ngiucio [abborracciatura, imbroglio, pettegolezzo]. Accordo informale tra forze politiche di ideologie contrapposte che mira alla spartizione del potere». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Si teme un possibile ribaltone: «nel linguaggio giornalistico e politico, improvviso e radicale mutamento di una situazione politica». Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. Le alternative che si prospettano dopo la crisi di governo sono le larghe intese, un governo tecnico, o un Prodi bis. I protagonisti del dopo crisi: D’Alema, il Líder Maximo, e l’ago della bilancia, il senatore a vita Francesco Cossiga, detto Il Picconatore. Di gran moda l’intercalare del dipietrese, variante ad personam del politichese, «che ci azzecca?». LETTERATURA Lo scrittore portoghese Jose Saramago vince il Premio Nobel per la letteratura. L’ Harry Potter mania contagia tutti. Il piccolo mago inventato nel 1997 da Joanne Kathleen Rowling è ormai un bestseller mondiale. Nel 1998 il libro e Harry Potter e la pietra filosofale esce in Italia con una tiratura di 20.000 mila copie. Incipit LUIS SEPLVEDA STORIA DI UNA GABBIANELLA E DEL GATTO CHE LE INSEGN A VOLARE «Banco di aringhe a sinistra!», annunciò il gabbiano di vedetta, e lo stormo del Faro della Sabbia Rossa accolse la notizia con strida di sollievo. Da sei ore volavano senza interruzione, e anche se i gabbiani pilota li avevano guidati lungo correnti di aria calda che rendevano piacevole planare sopra l’oceano, sentivano il bisogno di rimettersi in forze, e cosa c’era di meglio per questo di una buona scorpacciata di aringhe? SÁNDOR MÁRAI LE BRACI In mattinata il generale si soffermò a lungo nella cantina del vigneto.Vi si era recato all’alba insieme al vignaiolo perché due botti del suo vino avevano cominciato a fermentare. Quando finì di imbottigliarlo e fece ritorno a casa, erano già le undici passate. Ai piedi delle colonne, sotto il portico lastricato di pietre umide ricoperte di muffa, lo attendeva il guardiacaccia, che porse una lettera al padrone appena arrivato. «Cosa vuoi?» disse il generale, e si arrestò con aria seccata. Spinse indietro sulla fronte il cappello di paglia a tesa larga che gli ombreggiava il viso arrossato. Da anni ormai non apriva né leggeva lettere. MODA, COSTUME, ARTE. Tra le giovanissime spopola il look «Spice girls» ispirato al quintetto inglese che al motto di «girl power» scala le classifiche musicali di tutto il mondo. Accessori indispensabili: stivali, fermacapelli, borsette, trucco e capelli più colorati e vistosi possibili. Ogni Spice è ribattezzata a seconda del suo look: c’è Sporty Spice che indossa tute Adidas e sneakers colorate, Posh Spice, dal look sofisticato giocato sul total black, Ginger Spice dai fiammeggianti capelli rossi, Baby spice, dai codini finto innocenti e Scary Spice, ammiccante e coloratissima. L’alta moda italiana invece propone semplicità ed eleganza, ripresentando il modello della «ragazza Saint Tropez» ispirato alla Bardot. Philippe Strack disegna per Kartell la famosa sedia trasparente La Marie, utilizzando un nuovo materiale il policarbonato purissimo per dare vita a una sedia monoscocca dagli spigoli vivi e dalla massima flessibilità. Gli italiani sono bombardati da pubblicità su tv e giornali per ricordare loro che dal 19 giugno sarà necessario digitare il prefisso anche per le chiamate urbane. Testimonial della campagna Telecom Fissa il prefisso è Serena Dandini: «Signora Dandini, a lei il compito di farci inghiottire la pillola del prefisso». «Lo so, sembra una seccatura. Eppure...». Eppure? « un piccolo gesto che rappresenta un sinonimo di apertura di mercato. In questo modo si metteranno milioni di numeri di telefono a disposizione dei nuovi gestori della rete fissa». Una volta avrebbero chiamato il Pippo Baudo-nazionale a guidare una campagna pubblicitaria di ampio respiro per il nuovo piano di telefonia. Oggi si affidano a ”Pippo Chennedy”, pardon, alla conduttrice del programma cult per instillare l’ abitudine al prefisso». La Repubblica, 1 maggio 1998. La «data» epocale ricordata in decine di spot viene però fatta slittare di alcuni mesi, il prefisso sarà davvero obbligatorio dal 17 dicembre. Nasce il motore di ricerca Google, dalla geniale idea di Larry Page e Sergey Brin. SPORT In febbraio a Nagano si tiene l’Olimpiade Invernale. La squadra italiana si mette in evidenza soprattutto con le sue atlete: la Compagnoni è oro nello slalom gigante femminile, a medaglia anche le due regine del fondo Stefania Belmondo e Manuela Di Centa. Il 10 maggio la Juventus vince lo scudetto, in un campionato dominato dalle sviste arbitrali, tra le quali si ricorda ancora il celebre rigore non assegnato all’Inter per lo scontro in area tra Iuliano e Ronaldo, alla sua prima stagione in nerazzurro. Il 7 giugno Marco Pantani vince il Giro d’Italia: memorabili le scalate nelle tappe di montagna. Il 2 agosto il Pirata si aggiudica anche il Tour de France, eguagliando la leggenda di ciclisti come Coppi e Merckx. In Francia si svolge il Mondiale di calcio: i padroni di casa si aggiudicano la coppa vincendo la finale contro il Brasile per 3-0. Apprensione per Ronaldo, colto da malore la sera prima della partita e sceso in campo in pessime condizioni. L’Italia è eliminata ai calci di rigore proprio contro la Francia. Loris Capirossi vince il titolo mondiale classe 250 di motociclismo. Mika Hakkinen su McLaren conquista il Campionato Mondiale Piloti di Formula1. CINEMA LUIGI PANI LA VITA BELLA Il Sole 24 ore Il regno delle tenebre è il luogo dove manca, per definizione, la possibilità di ridere. Auschwitz ne è il paradigma assoluto: inferno sulla Terra, territorio di Satana, assenza di Dio. Luogo in cui ogni umanità è spenta, deserto radicale dello spirito. Eppure, come ci ricorda uno dei sopravvissuti nel film Memoria, di Ruggero Gabbai, «fra i prigionieri, talvolta, riusciva a sopravvivere un barlume di resistenza umana. Le lacrime, certo, ma anche - benché sembri impossibile - il sorriso, portato da qualcuno che, di fronte alla catastrofe, riusciva a intonare ancora una canzone dei tempi di pace o a raccontare una storia dell’altro mondo». Roberto Benigni, impegnato nella più difficile operazione della sua carriera artistica, tenta con grande coraggio, in La vita è bella, di cantare la vittoria ideale dello spirito contro la barbarie del Dio che ride contro Belzebù, della vita contro la morte. Perché Benigni - che qui si chiama Guido Orefice ed è un ebreo toscano deportato in un campo di sterminio nazista insieme alla moglie Dora (Nicoletta Braschi) e al giovanissimo figlio Giosuè - porta la sua maschera buffa, il suo corpo dinoccolato, la sua genetica irriverenza verso il sadismo proprio nella tana del lupo. Una lotta mortale, perché le tenebre odiano la luce. Ma una lotta che valeva la pena di affrontare perché, come ci hanno insegnato con tutta la loro forza Primo Levi e gli altri sopravvissuti, le tenebre non sono mai vinte per sempre, anzi, possono ritornare con estrema facilità. Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 19 aprile 2007. 2001 Il terrorismo attacca l’America in diretta tv. Big Brother è un format televisivo creato nel 1997 dagli olandesi John De Mol e Paul Romer, venduto e trasmesso in moltissimi paesi. Piaccia o non piaccia, il Grande Fratello rappresenta una nuova frontiera della tv. Non bisogna sopravalutarlo, ma sarebbe un errore imperdonabile sottovalutarlo, liquidarlo come tv spazzatura, come buco della serratura e basta. I dieci ragazzi reclusi dimenticano ben presto la presenza delle telecamere: giocano e insieme vivono un’esperienza unica, che forse li segnerà per sempre. Hanno accettato perché sono narcisi (come noi) ma la noia, la stanchezza, il meccanismo delle eliminazioni livellano le apparenze. Dieci ragazzi, costretti sotto lo stesso tetto, inevitabilmente cercano momenti di intimità anche per vincere un’acredine inquieta, che comincia a serpeggiare; e per vivere, per tirare avanti, fanno lo sforzo insensato di credere che i loro concetti racchiudano un fondo di verità (come noi). Il 21 febbraio a Novi Ligure vengono trovati morti nella loro villetta Susy Cassini e il figlio Gianluca di 12 anni. L’altra figlia, la sedicenne Erika De Nardo, denuncia l’aggressione da parte di ladri albanesi, ma presto i sospetti ricadono su di lei: Erika confessa di aver massacrato madre e fratellino, aiutata dal fidanzato di 17 anni Omar Favaro. Il 14 marzo, nella sua trasmissione Satyricon, Daniele Luttazzi intervista Marco Travaglio in merito al suo libro, pesantemente critico rispetto agli interessi economici di Silvio Berlusconi. Scoppia immediata la polemica, il Polo insorge e chiede le dimissioni dei vertici Rai. L’11 settembre alle 8,45 (ora locale, in Italia 14,45) il volo American Airlines 11 si schianta contro la Torre Nord del World Trade Center a New York. Alle 9,05 un secondo aereo impatta contro la Torre Sud: è il volo United Airlines 175. Alle 10 precise la Torre Sud crolla, seguita alle 10,29 dalla Torre Nord. Alle 9,39 a Washington un terzo volo si schianta contro il Pentagono, distruggendone un’ala, mentre un volo United Airlines 93 si schianta in Pennsylvania, in un’area disabitata, grazie sembra all’intervento dei passeggeri, ribellatisi ai dirottatori. I morti sono migliaia. I network comunicano presto che si tratta di un attacco terroristico: gli aerei sono stati dirottati da terroristi di Al Qaeda che si sono messi al comando dei velivoli. Il presidente Bush riceve la notizia degli attacchi mentre è in visita a una scuola a Sarasota. Immediatamente viene imbarcato sull’Air force one e trasportato in una base militare lontana da Washington. RECENSIONITV NORMA RANGERI TRA FRATI E FRATELLI L’ANCORA DI REPORT Il manifesto, 22-11-2001 Le polemiche sulla opportunità di rinchiudere dodici persone in una casa privandole di ogni contatto con il mondo esterno (condizione su cui è lecito dubitare: vedi le figuracce dello scorso anno), non hanno scalfito la macchina fratellesca, investimento cruciale per la programmazione autunnale di Mediaset, sempre più legata alla tv ombelicale.Non importa se il gioco è ormai abbastanza scoperto (chi ci crede più alla spontaneità dei reclusi), se la barzelletta che quella è vita vera è durata poco, se tutti gli entusiasti osservatori del fenomeno oggi balbettano che, in fondo, si tratta solo di un programma televisivo. Nemmeno Daria Bignardi sembra crederci più di tanto se per spiegare la scelta di esserne la madrina si rifugia dietro la civetteria di citare il polemico articolo di Scalfari come spinta decisiva per accettare la conduzione della trasmissione. ANTONIO DIPOLLINA ANCHE SE IL MONDO BRUCIA NELLA CASA NESSUNO LO SA la Repubblica, 21-11-2001 Che serata, come sanno tutti quelli che non l’hanno trascorsa davanti alla tv. Per gli altri – milioni, assiepati e speranzosi - è andata in scena l’incredibile contrapposizione tra le due reti principali, di quelle antiche, di quelle destinate a far parlare di due Italie contrapposte, di una Rai austera che incarna il servizio pubblico e si fa interprete del momento angoscioso di tutti. E di Canale 5 che gioca la sua carta commerciale ed etica più alta. Padre Pio contro il Grande Fratello. Eppure sono i tempi in cui non dovrebbe andare in onda nulla che non sia informazione, eppure da domani potrebbe esserci un nuovo sfacelo mondiale in arrivo. Così si dice. In questa sospensione in cui nessuno sa da che parte voltarsi, la tv va avanti così, cercando un senso purchessia. Per quanto riguarda la dannazione - che nessun Beato riparerà - del Grande Fratello, sembra che quest’anno autori e staff siano riusciti a mettere insieme un gruppo decente di concorrenti. Fermo restando che è presto e che, se si tratta di smentire le buone impressioni, questi alfieri della tv del futuro sono imbattibili I FATTI In Italia L’8 gennaio a Portofino scompare dalla sua villa la contessa Francesca Vacca Agusta, il cui corpo sarà rinvenuto presso degli scogli francesi tra Marsiglia e Tolone. Il 13 gennaio nel bresciano viene registrato il primo caso italiano di sindrome della mucca pazza. Il 27 gennaio muore Maria José del Belgio, l’ultima regina d’Italia. Il 7 febbraio la Corte d’Assise d’Appello di Roma emette la sentenza di secondo grado per l’omicidio di Marta Russo: la sentenza di secondo grado condanna Scattone a 8 anni di carcere e Ferraro a 6 anni. Quattro anni all’usciere Liparota. Il 14 febbraio vengono confermati in appello i 13 ergastoli per Donato Bilancia, serial killer reo confesso per gli omicidi di 17 donne. Il 16 marzo scontro telefonico tra Michele Santoro e Silvio Berlusconi nel corso del programma televisivo Il raggio verde, dedicato alle polemiche innescate da Satyricon. Dure parole del candidato premier: «Santoro, lei è un dipendente pubblico, si contenga!». Il 17 marzo a Napoli si conclude il Global Forum dell’Ocse.Violenti scontri nel centro di Napoli tra polizia e manifestanti, definiti dai giornali Popolo di Seattle, ricordando la città da cui iniziarono le proteste contro la globalizzazione. Il 27 marzo il ministero della Sanità proibisce la vendita e il consumo della bistecca alla fiorentina fino al 31 dicembre, come misura precauzionale contro il morbo della «mucca pazza». Il 19 aprile da Cape Canaveral in Florida parte lo Space Shuttle: a bordo anche l’astronauta italiano Umberto Guidoni. L’8 maggio, nel corso della trasmissione Porta a porta, Silvio Berlusconi firma il «contratto con gli italiani». Il 13 maggio si svolgono le elezioni politiche: la Casa delle libertà ottiene la maggioranza, il 10 giugno Silvio Berlusconi forma il suo secondo governo. Il 24 giugno inizia a trasmettere il nuovo network La7, che si sostituisce al segnale di Telemontecarlo. Dal 20 al 22 luglio si tiene a Genova il vertice dei G8. Insieme ai capi di stato e di governo si radunano in città migliaia di contestatori appartenenti ai più diversi movimenti. Nel corso di un contrasto tra carabinieri e manifestanti in Piazza Alimonda viene ucciso da un colpo d’arma da fuoco esploso da un carabiniere il giovane Carlo Giuliani, colpito mentre cercava di scagliare un estintore contro un furgone dei carabinieri. La notte del 21 luglio le forze dell’ordine fanno irruzione nella scuola Diaz, allestita come dormitorio per i manifestanti: la perquisizione è violenta, 62 manifestanti restano feriti, 93 arrestati e trasferiti alla caserma di Bolzaneto. Dal giorno 26 luglio gli organi di stampa iniziano a raccogliere testimonianze di arrestati italiani e stranieri che denunciano violenze e abusi fisici e verbali subiti nel corso degli interrogatori. Il 7 agosto a Castelgandolfo incontro tra il Papa e monsignor Milingo che si pente, lascia la moglie e ritorna nei ranghi della chiesa. L’8 ottobre sulla pista dell’aeroporto milanese di Linate un aereo privato sbaglia corsia di decollo a causa della nebbia e del malfunzionamento del radar di terra e si scontra con un aereo di linea in fase di decollo. I morti sono 118, solo uno il sopravvissuto, in condizioni gravissime. Il 9 ottobre le due Camere approvano delle mozioni a favore dell’appoggio agli Stati Uniti nella lotta al terrorismo e nella missione in Afghanistan. Il 18 novembre partono dal porto di Taranto le prime navi italiane dirette in Afghanistan per partecipare all’operazione Enduring freedom. Il 19 novembre in Afghanistan viene uccisa l’inviata del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli. Nell’agguato opera di un commando di talebani sulla strada tra Jalalabad e Kabul, restano uccisi anche un cronista spagnolo e due giornalisti della Reuters. Muoiono Indro Montanelli, Carlo Bo, Giuseppe Sinopoli, Renato Carosone e Ferruccio Amendola. All’estero In gennaio George W. Bush si insedia alla presidenza degli Stati Uniti: la Corte suprema, dopo il riconteggio delle schede della Florida e numerose azioni legali, l’ha dichiarato vincitore delle elezioni del 2000. Il 6 febbraio in Israele il Likud vince le elezioni e Ariel Sharon è eletto primo ministro. Il leader del partito laburista, il premier uscente Ehud Barak, si dimette da capo del partito, aprendo la strada alla ricerca di un successore. Il 27 febbraio il regime dei talebani in Afghanistan ordina la distruzione delle due antichissime statue del Buddha di Bamiyan. In una comunicazione l’Unesco denuncia la gravità della campagna iconoclasta. Emma Bonino e alcuni politici francesi invitano la comunità internazionale a isolare il regime. Il 28 marzo gli Usa comunicano che non ratificheranno il Protocollo di Kyoto sulla riduzione di emissioni di anidride carbonica. Il primo aprile Slobodan Milosevic viene arrestato dalla polizia serba dopo un assedio di trentasei ore alla sua villa di Belgrado. L’accusa è di reati contro le leggi serbe. L’11 giugno viene estradato all’Aja per essere processato dal Tribunale penale internazionale. In novembre sarà formalizzata l’accusa: genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità nel corso della guerra in Bosnia-Erzegovina e nell’operazione di pulizia etnica in Bosnia. Il primo aprile nei Paesi Bassi si celebrano le prime nozze civili tra omosessuali. Il 6 maggio Papa Giovanni Paolo II è in visita in Siria. Sarà il primo pontefice della storia a entrare in un luogo di culto musulmano, varcando la soglia della moschea di omayyade a Damasco e soffermandosi in preghiera. L’11 giugno è eseguita la condanna a morte dell’attentatore di Oklahoma City, che nel 1995 uccise 168 persone. L’8 agosto viene ritirato dal mercato il farmaco anticolesterolo Lipobay, dopo che 52 persone nel mondo sono morte a causa dei suoi effetti collaterali. Il 30 agosto sono presentati ufficialmente i sette tagli di banconote in euro. Entreranno in circolazione il primo gennaio 2002. Il 14 settembre il Congresso autorizza l’uso della forza contro i terroristi, Bush proclama lo stato d’emergenza nazionale e richiama 50 mila riservisti. Il giorno dopo il presidente dichiara Osama bin Laden il principale sospettato per gli attentati. Il 17 Bush afferma che gli americani «vogliono bin Laden vivo o morto» e indirizza un monito a tutti i Paesi del mondo: «o siete con noi o con i terroristi. L’America colpirà ogni stato che protegge, ospita o finanzia organizzazioni terroriste ». Il piano militare contro il terrorismo è battezzato prima Infinite justice, poi Enduring freedom. Dopo ripetuti ultimatum ai talebani per la consegna di bin Laden, il 7 ottobre inizia l’attacco degli americani e dei loro alleati in Afghanistan. Missili Cruise sono sganciati su Kabul, Kandahar e Jalalabad. Partecipa all’azione anche l’Alleanza del Nord afgana, composta da oppositori dei Talebani. Il 5 ottobre un caso di antrace (batterio che dà origine al carbonchio) è segnalato in Florida. In tutto saranno cinque i casi mortali, 18 i contagiati da lettere all’antrace. Tutt’ora non è stata fatta piena chiarezza su responsabili e moventi. Il 24 ottobre in Svizzera si scontrano frontalmente due autoarticolati nella galleria stradale del San Gottardo. Si sviluppa un incendio che provoca 11 vittime. Il 12 novembre un volo American Airlines con a bordo 260 persone cade due minuti dopo il decollo dall’aeroporto Kennedy di New York sulle abitazioni del Queens. Si teme immediatamente un attacco, ma è un incidente. Il 13 novembre le forze dell’Alleanza del nord entrano a Kabul, il 25 viene presa definitivamente Kunduz e il 30 cade Mazar-e-Sharif. Il 17 dicembre i talebani si arrendono, ma non c’è traccia di Osama bin Laden. Il 22 dicembre si insedia a Kabul il governo democratico di transizione di Hamid Karzai. Il 9 dicembre il Washington Post rivela che in un video di 40 minuti bin Laden rivendica le stragi e confessa che i risultati sono stati superiori alle sue attese. Muore l’ex Beatles George Harrison. MODI DI DIRE I fatti di Genova portano alla ribalta un serie di modi di dire legati al mondo dei movimenti. Il nemico numero uno è la globalizzazione: «tendenza di mercati, imprese o comunità nazionali a operare in una dimensione mondiale, superando i confini dei singoli stati».Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso. I contestatori sono riuniti sotto l’epiteto di No global, che ricorre per la prima volta nel 2001 sull’Espresso: «Accorc. di no globalization (no alla globalizzazione). […] Chi fa parte del movimento antiglobalizzazione ». Tullio De Mauro, Nuove parole italiane dell’uso. Ma a Genova è in azione anche il Black bloc: «L’insieme dei gruppi più estremi che, in ambito internazionale, rappresentano l’opposizione violenta del movimento anarchico insurrezionalista». Tullio De Mauro, Nuove parole italiane dell’uso. Obiettivo di tutti è accedere alla zona rossa, area in cui sono riuniti i leader politici, resa inaccessibile ai contestatori. Alcuni degli slogan: «Voi 8, noi 6 miliardi », «Un mondo migliore è possibile», «Drop the debt». Terrorismo, cellula terroristica, islamismo, kamikaze: parole d’ordine del 2001. Il nemico è Al Queda, letteralmente la base. Il burqa che i talebani impongono alle donne diventa il simbolo del loro integralismo religioso. Ground Zero è invece la zona delle Twin Towers dopo il crollo. Con l’attacco terroristico dell’11 settembre si inizia a parlare di guerra asimmetrica, che ricalca l’inglese asymetric war. Si tratta di un «conflitto ad armi impari, non dichiarato, nel quale una delle parti è costretta a difendersi da un nemico non identificabile, trovandosi in una situazione di palese svantaggio». Giovanni Adamo,Valeria Della Valle, 2006 parole nuove. Un dizionario di neologismi dai giornali, Sperling & Kupfer. LETTERATURA V. S. Naipaul vince il Premio Nobel per la letteratura. Nelle librerie americane è un caso editoriale il libro di Antonio Negri e del suo allievo Michael Hardt, Empire, che è tradotto in Italia l’anno successivo con il titolo Impero. Il nuovo ordine della globalizzazione. Incipit ORIANA FALLACI LA RABBIA E L’ORGOGLIO Mi chiedi di parlare, stavolta. Mi chiedi di rompere almeno stavolta il silenzio che ho scelto, che da anni mi impongo per non mischiarmi alle cicale. E lo faccio. Perché ho saputo che in Italia alcuni gioiscono come l’altra sera alla Tv gioivano i palestinesi di Gaza. «Vittoria! Vittoria! ». Uomini, donne, bambini. (Ammesso che chi fa una cosa simile possa essere definito uomo, donna, bambino). Ho saputo che alcune cicale di lusso, politici o cosiddetti politici, intellettuali o cosiddetti intellettuali, nonché altri individui che non meritano la qualifica di cittadini, si comportano sostanzialmente nello stesso modo. Dicono: «Bene. Agli americani gli sta bene». E sono molto, molto, molto arrabbiata. Arrabbiata d’una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza, che mi ordina di rispondergli e anzitutto di sputargli addosso. Io gli sputo addosso. NAOMI KLEIN NO LOGO La crescita astronomica del potere culturale e patrimoniale delle multinazionali negli ultimi quindici anni può essere sostenibilmente ricondotta a un’idea apparentemente innocua e concepita dai teorici del management a metà degli anni Ottanta, secondo la quale le grandi aziende devono produrre principalmente marchi e non prodotti. Fino ad allora, sebbene fosse risaputo nel mondo delle aziende che era importante rafforzare il proprio marchio, la prima preoccupazione di un industriale affermato era la produzione di beni. MODA, COSTUME, ARTE La Apple mette in commercio quello che diventerà presto l’accessorio di culto di una generazione: il lettore di musica mp3 i-pod. Piccolissimo, colorato, capace di contenere migliaia di canzoni, testi, filmati scaricati dalla rete. I concorrenti del Grande Fratello diventano riferimento di moda e «stile» per i giovani telespettatori: «le ragazze sono scelte con i criteri di un concorso per miss, la metà degli uomini ha l’aria da Playboy di provincia. Nardi sembra uscito da Beautiful». Il look è decisamente «minimal»: «Come sempre, anche se non fa così caldo, tutti si spogliano». Silvia Fumarola, la Repubblica, 21-9- 2001. Tra i giovani milanesi impazza l’happy hour, il momento dell’aperitivo che diventa un vero e proprio rituale che scandisce i tempi del divertimento. Si diffonde la moda del vintage, che prevede il recupero di capi e accessori dei decenni precedenti. L’icona di bellezza globale è la modella inglese Kate Moss. SPORT In aprile l’ex pilota della Ferrari Alboreto rimane vittima di un grave incidente al circuito del Lausitzring e perde la vita. Il 17 giugno la Roma guidata da Capello e trascinata dal capitano Totti vince il suo terzo scudetto. Per festeggiare grande raduno al Circo Massimo e passerella- spogliarello di Sabrina Ferilli. Il 15 settembre il pilota Alex Zanardi è coinvolto in un grave incidente durante l’American Memorial sul circuito tedesco del Lausitzring. Sopravvive ma perde entrambe le gambe. Il 14 ottobre Valentino Rossi vince su Honda il Mondiale di motociclismo classe 500, dopo 19 anni dall’ultimo italiano. L’Italia impazzisce per le imprese del cavallo Varenne, che a Parigi vince il Prix d’Amerique, la più importante corsa europea di trotto. CINEMA In classifica anche Pearl Harbor, Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek. Per la prima volta dopo la vittoria di Ermanno Olmi con L’albero degli zoccoli (1978), l’Italia torna a vincere la Palma d’oro al Festival di Cannes con il film La stanza del figlio, di Nanni Moretti. ROBERTO ESCOBAR CAST AWAY Il Sole-24 Ore, 21 Gennaio 2001 Ben diverso da Crusoe, e semmai più simile all’Alexander Selkirk - naufrago dal 1705 al 1709, appunto per 4 anni, sull’isola cilena di Juan Fernandez - che ne suggerì la storia a Daniel De Foe, Chuck viene gettato via, lontano non solo dalla società ma anche da se stesso. Quel che gli resta dell’una e dell’altro son solo «relitti»: oggetti una volta familiari e ora privi di senso, residui d’abilità tecnica, frammenti di progettualità, ombre di responsabilità, ricordi d’affetti. Con essi gli tocca di provarsi a sopravvivere, trasformandoli in surrogati più patetici che ingegnosi, disperatamente tentando di campar la vita fino al giorno dopo, e il giorno dopo tornando a tentare, sempre esposto alla signoria della paura. Due pattini per ghiaccio diventano coltello e scure. Un pezzo di plastica simula una vela. Il fuoco nasce da un antico gioco da scout. Soprattutto, un pallone si trasforma in volto, in presenza umana, nell’unico e precario garante della sua stessa umanità. Ne ha bisogno, Chuck, ben più che Crusoe di Venerdì.«Wilson» non è il suo servo, ma il suo specchio: il riflesso della sua coscienza, del suo linguaggio, della sua incerta immagine di sé. LIETTA TORNABUONI LA STANZA DEL FIGLIO La Stampa, 8 Marzo 2001 Una piccola famiglia (padre psicoanalista, madre che lavora nei libri, un figlio e una figlia studenti adolescenti) vive in serenità sin troppo quieta nella casa confortevole, volendosi bene. Una domenica il figlio muore in un incidente in mare, un’embolia lo colpisce durante un’immersione subacquea. La sofferenza, la perdita, ripetono i loro riti strazianti: la chiusura della bara, la fiamma ossidrica, i brutti fiori appoggiati alla parete; le ore buie (la madre grida e piange sul letto, il padre cammina per la città, tutt’e due siedono scrivendo biglietti di ringraziamento per i messaggi di condoglianze); gli amari rimpianti («se le cose fossero andate diversamente, quel giorno»), l’interrogarsi sulle circostanze dell’incidente mortale («l’attrezzatura funzionava, oppure no?»); l’acquisto di un CD per il figlio amato che non c’è più («oggi volevo fargli un regalo»); gli improvvisi assalti di pianto; la lontananza dagli altri, ciascuno è prigioniero d’una propria solitudine. Il padre smette di curare le nevrosi dei suoi pazienti sempre scontenti ed ostili: «Non sono più in grado di fare questo lavoro... Non ho più nessun distacco, nessun distacco». La madre vuole conoscere la ragazza sconosciuta alla quale il figlio piaceva: questo incontro casuale restituirà alla vita le sue ragioni, ma alla fine, davanti al mare, padre, madre e figlia sono insieme ma restano separati. Il dolore è troppo crudele, non unisce, divide. Aldo Grasso (continua)
• Storia d’Italia attraverso la TV. Corriere della Sera Magazine 26 aprile 2007. 2004 Fiorello, il profeta della tv del normale. Anche in tv accade di essere felici. Anche in tv la felicità è un sentimento, uno stato della mente. Anche gli spettatori sanno cos’è felicità non tanto perché ne possiedono il concetto, ma perché a volte ne sperimentano la condizione, soprattutto la conduzione, quella di Fiorello. Non ignorano, infatti, quel che vedono quando si sentono felici. In passato è successo con la tv delle origini, con Tognazzi e Vianello (TV, appunto), con Walter Chiari. Ma forse era la felicità che si generava dall’origine stessa della tv. Nel tempo, è successo con Renzo Arbore e con pochi altri. Succede ora con Fiorello. Ci sono motivi tecnici per spiegare l’affermazione di Stasera pago io. Revolution e anche un fascio di buone ragioni: la maturazione di Fiorello, il varietà del sabato sera come conclusione di un lungo addestramento in radio e in teatro, la bottega di Bibi Ballandi, la splendida scenografia di Gaetano Castelli che ha rotto gli spazi classici del Delle Vittorie, la superba eleganza dei balletti di Moses Pendleton, la versatilità del conduttore, la sua capacità di improvvisare, imitare, duettare, la sua naturale, mediterranea forza farsesca, il suo coraggio (il bacio in bocca al direttore Fabrizio Del Noce, uno scabroso brivido tutto al maschile), gli ospiti, l’omaggio a Gabriella Ferri. Ma il «tecnico» non basta: la grande capacità di Fiorello sta nel vedere e trattare in modo eccezionale, con uno stato d’animo diverso, la tv del normale. La felicità non coincide con un oggetto, una tecnica, un format. Fiorello insegna che essa è relazione, sintonia, incanto. Il 14 febbraio in un residence di Rimini viene trovato morto il ciclista Marco Pantani. Causa del decesso un’overdose di cocaina. Il 13 aprile in Iraq vengono rapiti quattro italiani al lavoro come guardie private. Sono Salvatore Stefio, Umberto Cupertino, Fabrizio Quattrocchi e Maurizio Agliana. Il 14 aprile Fabrizio Quattrocchi viene ucciso. Un video in possesso di Al Jazeera testimonia i suoi ultimi istanti di vita: tenta di togliersi il cappuccio e dice ai rapitori «Vi faccio vedere come muore un italiano». Il primo settembre a Beslan, nella regione autonoma russa dell’Ossezia, un commando di terroristi autonomisti ceceni fa irruzione in una scuola affollata di bambini e genitori che festeggiano il ritorno in classe dopo l’estate. Dopo un assedio di tre giorni, le truppe speciali intervengono per liberare gli oltre mille ostaggi, ma nel conflitto che segue muoiono 330 persone: 186 sono bambini. RECENSIONITV SEBASTIANO MESSINA IL MATTATORE SOLITARIO CHE OSA SPEGNERE LA TV La Repubblica, 4 aprile 2004 Diciamo la verità: Fiorello è uno dei pochi, se non l’unico, che sia oggi capace di tenere la scena con un mix così felice di umorismo e spettacolarità, inchiodandoci tutti davanti al video con la sua sola, straordinaria, presenza scenica. Da solo, lui recita, canta, imita, satireggia, seduce, evoca e stupisce. Osa aprire un sabato sera col buio della radio. Si lancia in una irriverente ma spassosissima parodia di Ciampi. Duetta con disinvoltura con Ramazzotti e con la bellissima Bellucci. Riesce a essere così irresistibilmente trascinante da essere capace di convincere Bruno Vespa non soltanto a ridere della sua imitazione, ma addirittura a farsi il verso da solo, imitando il suo imitatore. Grandioso. Un mattatore solitario, ecco cos’è Fiorello. Un esempio ogni volta stupefacente di quello che si può riuscire a fare, in televisione, usando l’intelligenza, l’ironia e la leggerezza, restando anni luce lontani dalla volgarità e dalla pesantezza dell’avanspettacolo. Una dimostrazione persino imbarazzante, per una Rai che si aggrappa ai Panariello per i suoi sabati sera, per un Del Noce che cerca il nuovo Tony Renis, per una tv che non crede più in se stessa (anche se poi, magari, si fa baciare in bocca dal primo che passa). ALESSANDRA COMAZZI FIORELLO, UNA GIOIOSA MACCHINA DA SPETTACOLO La Stampa, 24 maggio 2004 Ma com’era questo, di varietà? Lungo ma non noioso. Diviso in segmenti, e dunque vedibile anche a pezzi. Ci sono stati grandi numeri, molti di essi canori. Una delle caratteristiche di Stasera pago io. Revolution era infatti la musica: bella, godibile, leggera e classica. Una musica fatta di pezzi che invitavano tutti a cantare. Rose rosse interpretata a rap con Massimo Ranieri resterà un bel momento nella lunga storia del varietà televisivo; e pure la riscrittura di Aria di casa mia, dedicata alla pastiera napoletana. Scrittura e riscrittura: che ci fossero testi veri si notava, e questa non sembri una banalità in una tv in cui tutto è improvvisato, e ognuno è impegnato a recitar se stesso. Fiorello si prepara, e scaltramente il controfinale del programma mostrava momenti delle prove. (…) Che Fiorello sappia cantare ballare e recitare si vede a occhio nudo, che sia un talento naturale pure, un talento che si esprime con la gentilezza verso il prossimo e non con l’irrisione. Ma dietro le esibizioni, le false improvvisazioni, le iterazioni (un po’ troppo pochi, però, e un po’ troppo iterati i personaggi di quest’anno, il gobbo, Muciaccia, Carla Bruni), si indovina il fil di ferro della preparazione, dell’informazione. I FATTI In Italia Il 7 gennaio Camera e Senato danno il via a un’indagine conoscitiva sul crac Parmalat. Il 23 gennaio si toglie la vita il capo ufficio contabilità della Parmalat, Alessandro Bassi. Il 9 gennaio muore a Torino il senatore a vita Norberto Bobbio. Il 22 gennaio Silvio Berlusconi ricompare in pubblico dopo il lifting a cui si è sottoposto. Dichiara: «Ho fatto il tagliando, mi sono preso cura di me». Nel corso dell’estate il premier si sottoporrà anche a un trapianto di capelli. Il 10 febbraio il Parlamento approva la legge sulla fecondazione assistita: tra i provvedimenti approvati c’è il divieto della fecondazione eterologa, del congelamento di embrioni e del loro uso per la sperimentazione scientifica. Il 30 settembre vengono consegnate le firme necessarie alla proposta di quattro quesiti referendari per l’abrogazione della legge. L’11 febbraio Sergio Cagnotti è raggiunto da un ordine di custodia cautelare nell’ambito delle indagini sul crac Cirio. Il 12 febbraio L’Unità compie 80 anni. L’11 marzo grave malore per Umberto Bossi: il leader della Lega, colpito da scompenso cardiaco che crea danni neurologici, viene trasportato all’ospedale di Varese. Inizia una lunga battaglia per riacquistare la salute, e in giugno Bossi torna a parlare dai microfoni di Radio Padania. Il 27 maggio muore Umberto Agnelli. A succedergli alla presidenza della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo, nominato nel 2004 anche presidente di Confindustria. Il 3 luglio il ministro dell’Economia Tremonti si dimette. Gli succede Domenico Siniscalco. Il 19 luglio Annamaria Franzoni è condannata a trent’anni per l’omicidio del figlio Samuele. Il 23 luglio Rocco Buttiglione è nominato commissario europeo. Presto è costretto alle dimissioni per alcune affermazioni poco «diplomatiche» sull’omosessualità. Al suo posto è nominato Franco Frattini. Il 19 agosto viene rapito in Iraq il giornalista free lance e pubblicitario Enzo Baldoni, mentre tentava di raggiungere Najaf. Il 26 dello stesso mese Baldoni viene ucciso: Al Jazeera si dichiara in possesso del video dell’esecuzione, che non viene diffuso perché troppo cruento. Il primo settembre in Sicilia, a Mazara del Vallo scompare la piccola Denise Pipitone. Il 7 settembre continua la scia di rapimenti in Iraq: a Baghdad sono sequestrate Simona Pari e Simona Torretta, operatrici della Ong «Un ponte per…». Il 28 settembre le due giovani vengono rilasciate alla presenza di Scelli, commissario straordinario della Croce Rossa. Sempre il 7 settembre la brigatista Cinzia Banelli ricostruisce davanti ai giudici i particolari degli attentati a Marco Biagi e Massimo D’Antona. Il 16 settembre muore il poeta Giovanni Raboni. Il 14 ottobre il poeta Mario Luzi è nominato da Ciampi senatore a vita. Il 31 dicembre, mentre passeggia per le vie di Roma, Silvio Berlusconi è colpito da un giovane contestatore con il cavalletto di una macchina fotografica (il «treppiede»). Il giovane invierà al premier una lettera di scuse pochi giorni dopo. Muoiono Delia Scala, Nino Manfredi, Gabriella Ferri, Tiziano Terzani, Renata Tebaidi. All’estero Il 3 gennaio strage di turisti a Sharm el Sheikh in Egitto: precipita un aereo con 148 passeggeri a bordo, quasi tutti turisti di ritorno in Francia. Polemica sulla sicurezza delle compagnie. Il 4 gennaio arrivano le prime immagini di Marte raccolte dalla sonda spaziale Spirit. Il primo febbraio nel corso del tradizionale pellegrinaggio dei musulmani a La Mecca oltre duecento pellegrini rimangono uccisi nella calca. Il 6 febbraio un attentato nella metropolitana di Mosca causa 39 morti e 200 feriti. Il governo accusa gli autonomisti ceceni, che si dichiarano però estranei. Il 24 febbraio l’italiana Barbara Contini è nominata governatore della provincia irachena di Nassiyria. Il 29 febbraio in Asia milioni di polli vengono eliminati perché contagiati da un’epidemia che ha causato la morte di almeno trenta persone: sono le prime avvisaglie del virus dell’aviaria. Il 2 marzo è strage di iracheni sciiti a Kerbala e Baghdad: in 140 restano uccisi per attacchi suicidi nel corso di festività religiose. La mattina dell’undici marzo, tra le 7,39 e le 7,41, Madrid è sconvolta da una serie di attentati. Dieci esplosioni si verificano su quattro diversi treni, causando la morte di oltre 190 persone e il ferimento di oltre mille. Luogo simbolo della strage è la stazione ferroviaria di Atocha. Inizialmente i sospetti delle istituzioni ricadono sull’Eta, ma è presto chiaro che la responsabilità della strage è di Al Qaeda. Il 14 marzo sono previste le elezioni politiche: José Maria Aznar è sconfitto, il nuovo primo ministro è il socialista Jose Luis Zapatero. Uno dei primi provvedimenti del nuovo esecutivo è il ritiro delle truppe spagnole dall’Iraq. Il 22 marzo un attacco israeliano uccide a Gaza lo sceicco Ahmed Yassin, fondatore e capo spirituale di Hamas Il 28 aprile il network Usa Cbs trasmette le prime immagini delle torture dei carcerieri americani sui prigionieri di Abu Ghraib in Iraq. I soldati sono ritratti mentre torturano i detenuti incappucciandoli e collegandoli a cavi elettrici. Il 6 maggio va in onda l’ultima puntata della serie televisiva Friends, che chiude dopo dieci anni dalla prima puntata. Il 22 maggio «boda real» a Madrid: si sposano il principe Felipe e la giornalista Letizia Ortíz. Il 28 giugno in Iraq la sovranità nazionale è formalmente trasferita dalla coalizione americana al governo del premier ad interim Allawi. ormai chiaro che la guerra non sarà breve. Il numero di soldati americani morti aumenta ogni giorno. Il 29 giugno il portoghese Barroso è il nuovo presidente della Commissione Europea. Il primo luglio in Iraq Saddam Hussein compare per la prima volta dopo la cattura (avvenuta il 13 dicembre 2003) davanti ai magistrati che lo devono giudicare per crimini di guerra. In agosto la stampa internazionale mette in primo piano il dramma del Darfur, zona meridionale del Sudan dove le milizie filogovernative stanno conducendo un’operazione di persecuzione etnica. Oltre 50 mila persone sono state uccise, un milione ha dovuto fuggire dalle proprie case. Il 14 agosto continua la lunga sequenza di rapimenti in Iraq: vengono sequestrati due reporter francesi, Christian Chesnot e Georges Malbrunot. I due francesi vengono liberati il 21 dicembre. Il 21 agosto Cesare Battisti si dà alla latitanza in Francia. Il 2 novembre negli Stati Uniti George W. Bush vince le elezioni presidenziali contro il senatore democratico John Kerry, veterano del Vietnam. Bush ottiene così il suo secondo mandato. Sempre il 2 novembre il regista olandese Theo van Gogh, autore del film Submission che denunciava la violenza sulle donne nel mondo islamico, viene ucciso da un fondamentalista di origine marocchina. Il film aveva generato diffuse polemiche nella comunità musulmana olandese. L’11 novembre, dopo una settimana di notizie contrastanti in merito alle sue condizioni di salute, viene ufficialmente comunicata la morte del leader palestinese Yasser Arafat, ricoverato a Parigi. Il 26 dicembre un terremoto di 8,9 gradi della scala Richter con epicentro nell’Oceano Indiano al largo dell’isola di Sumatra. La scossa genera un’onda anomala che devasta il Sud Est Asiatico, abbattendosi sulle coste della Thailandia e dell’ Indonesia, delle Maldive e dello Sri Lanka. Anche il Corno d’Africa è raggiunto dal maremoto. Lo tsunami fa strage di turisti occidentali che trascorrono le vacanze di Natale in spiaggia, ma colpisce soprattutto le popolazioni locali che perdono tutto. Muoiono tre grandi della fotografia: Helmut Newton, Henri Cartier-Bresson e Richard Avedon. Nel 2004 scompaiono anche Marlon Brando, Cristopher Reeve e Ray Charles. MODI DI DIRE Nel linguaggio politico iniziano a farsi strada i composti con il prefisso teo. Si parla molto di teo-con: «chi o che si distingue per concezioni o atteggiamenti fortemente improntati a un conservatorismo etico e religioso. Es. ”Se vogliono continuare a chiamarci teocon, facciano pure. Se gli è piaciuta la autodefinizione ironica di atei devoti, facciano pure…”. Il Foglio». Giovanni Adamo,Valeria Della Valle, 2006 parole nuove. Un dizionario di neologismi dai giornali, Sperling & Kupfer. Ai teocon si affiancano i teo-dem i teo-lib: «chi si distingue per concezioni o atteggiamenti caratterizzati da un conservatorismo politico e religioso di impronta liberale». Giovanni Adamo, Valeria Della Valle, 2006 parole nuove. Un dizionario di neologismi dai giornali, Sperling & Kupfer. Si parla molto di precariato per indicare la natura «a termine» dei contratti che dominano il mercato del lavoro. Il termine deriva dal sostantivo precario: «che è soggetto a un contratto di lavoro a termine non necessariamente rinnovabile o perfezionabile in un contratto a tempo indeterminato». Salvatore Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana. LETTERATURA Incipit WALTER VELTRONI SENZA PATRICIO Forse Patricio stasera mi viene a prendere. Io lo aspetto. Come sempre. Viene quando io decido. Va via quando io decido. Scendo con la sedia nel campo, respiro l’aria della sera e aspetto. Aspetto il momento migliore, la luce migliore, la migliore disposizione delle stelle e delle nuvole, il momento migliore del vento, né poco né troppo. Aspetto che dentro di me l’attesa sia cresciuta nel modo giusto e nel modo giusto i ricordi mi abbiano invaso. FEDERICO MOCCIA TRE METRI SOPRA IL CIELO «Cathia ha il più bel culo d’Europa». Il rosso graffito splende in tutta la sua sfacciataggine su una colonna del ponte di corso Francia. Vicino, un’aquila reale, scolpita tanto tempo fa, ha sicuramente visto il colpevole, ma non ne parlerà mai. Poco più sotto, come un piccolo aquilotto protetto dai rapaci artigli di marmo, c’è seduto lui. Capelli corti, quasi a spazzola, sfumatura dietro il collo alta come quella di un marine, un giubbotto Levi’s scuro. Il colletto tirato su, una Malboro in bocca, i Rai-Ban agli occhi. Ha un’aria da duro, anche se non ne ha bisogno. Un sorriso bellissimo,ma sono pochi quelli che hanno avuto la fortuna di apprezzarlo. TIZIANO TERZANI UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA Si sa, capita a molta gente, ma non si pensa mai che potrebbe capitare a noi. Questo era sempre stato anche il mio atteggiamento. Così, quando capitò a me, ero impreparato come tutti e in un primo momento fu come se davvero succedesse a qualcun altro. «Signor Terzani, lei ha il cancro», disse il medico, ma era come non parlasse a me, tanto è vero ”e me ne accorsi subito, meravigliandomi- che non mi disperai, non mi commossi. Come se in fondo la cosa non mi riguardasse. MODA, COSTUME, ARTE In maggio Maurizio Cattelan realizza in Piazza XXIV maggio a Milano un’installazione iperrealista per la Fondazione Nicola Trussardi. Agli alberi della piazza sono appesi tre manichini di bambini impiccati. Dopo l’intervento di un uomo che cerca di distruggere l’installazione, interviene il Comune, che la fa rimuovere tra le polemiche. Cattelan diventa l’artista italiano più quotato nel mondo: la sua scultura Nona ora, che rappresenta Giovanni Paolo II colpito da una meteora, è venduta all’asta per 3 milioni di dollari. Non c’è pace per l’Urlo di Munch. Nel 2004 viene rubato a Oslo insieme a un altro dipinto dell’artista, La Madonna. Accessorio di moda dell’estate: la bandana bianca, esibita dal premier Berlusconi in Sardegna in seguito al trapianto di capelli, e subito al centro dell’attenzione dei media. Approvazione dalle deputate del Polo, dice Daniela Santanchè: «Berlusconi non finisce proprio di sorprenderci, non stava male. Per me è un omaggio a Blair e al passato colonialista della Gran Bretagna ». Pioggia di critiche dal centrosinistra. «Finalmente. Finalmente un esempio di polemica aperta e leale, non astiosa, non faziosa, tutt’altro che rozza e grossolana. Ne è protagonista su Libero lo storico inglese Nicholas Farrell, intellettuale amante dell’Italia e di Predappio in particolare che l’anno scorso si intrufolò nella villa sarda di Berlusconi per farsi confessare alcune sciocchezze sul confino nel fascismo equiparato a una gioiosa vacanza. Quest’anno è il turno della bandana primo-ministeriale che tanto ha infuocato le migliori penne del giornalismo internazionale. Ma Farrell non sopporta le critiche alla bandana(e dunque, dice, «mi sono comprato una bandana color panna») e in particolare quelle che provengono da Repubblica». Pierluigi Battista, Bande e bandane, La Stampa, 23-08-2004 SPORT Il 2 maggio il Milan è matematicamente campione d’Italia. Alla fine del campionato Roberto Baggio dà l’addio al calcio. Il 4 luglio la Grecia vince a Lisbona l’europeo di calcio contro i padroni di casa del Portogallo. L’Italia guidata da Trapattoni non supera il girone eliminatorio. Grande polemica per la squalifica di tre giornate a Totti, sorpreso dalla prova tv mentre sputava addosso al danese Poulsen. Lance Armstrong vince il suo sesto Tour de France consecutivo. Al terzo posto della classifica generale si classifica Ivan Basso. Il giovanissimo Damiano Cunego si impone al Giro d’Italia. In agosto la Grecia ancora protagonista della scena sportiva: Atene, sede della prima Olimpiade moderna nel 1896, ospita le Olimpiadi. Ottima impresa italiana, la squadra olimpica si aggiudica 10 ori, 11 argenti, 11 bronzi. Memorabile il bronzo di Juri Chechi agli anelli ottenuto a 36 anni e l’oro di Baldini nella maratona. Valentino Rossi vince il suo sesto titolo mondiale consecutivo. CINEMA Nelle sale italiane c’è anche il secondo volume della saga Kill Bill di Tarantino. A Cannes la giuria presieduta da Quentin Tarantino assegna la Palma d’oro a Farheneit 9/11 del documentarista americano Michael Moore. L’Oscar per il miglior film straniero va a Le invasioni barbariche. MARIAROSA MANCUSO Il Foglio, 28 agosto 2004 Come tutte le persone che di mestiere tendono agguati (l’altro è il Gabibbo) Michael Moore è bravissimo a sottrarsi quando tocca a lui stare sulla sedia scomoda. Importuna George W. Bush, che gli risponde «Trovati un lavoro serio», e vari membri del congresso («Manderebbe suo figlio a combattere in Iraq?»). Poi scandalizza il cronista di Libération andando in giro scortato da guardaspalle e consiglieri. Se li portava dietro anche quando baciò i precari in lotta sulla Croisette. Quando chiese e ottenne che per la proiezione del suo film fosse tolto l’obbligo dello smoking. Quando mise in grave imbarazzo il presidente della giuria Quentin Tarantino. Se non lo avesse premiato con la Palma d’oro, sarebbe stato esposto al pubblico ludibrio come sostenitore di Bush. Ha scelto il male minore: gli ha fatto avere il premio. Aggiungendo la precisazione (non richiesta) «per esclusivi meriti cinematografici». Evidentemente, gli risulta meno offensiva l’accusa di aver perso il lume della ragione, e di essersi rimangiato i proclami sulla necessità della violenza sugli schermi. Fahrenheit 9/11 – ovvero la temperatura a cui bruciano le libertà, Ray Bradbury ha minacciato querela, François Truffaut è morto e non può replicare per abuso di titolo – arriva nelle sale ormai stanco. L’anticipazione sta tra gli sport in cui siamo campioni. Il «non l’ho visto e già mi piace», pure. Florilegio. L’Unità fa sottili distinguo: scarso come documentario, ottimo come bignamino adatto agli americani ignoranti che non leggono i giornali (o come attrazione per fare il pieno alla festa di Genova: quest’anno, trofie al pesto e mamme di soldati in lacrime). Massimo Cacciari trova il film confuso e inutile (lui però fa il filosofo, e per dirlo usa molte più parole). Jean-Luc Godard, per puro dispetto tra primedonne di sinistra, scende in campo a difendere nientedimeno che l’intelligenza di Bush. Vi toccherà andare a vederlo per ben figurare in società. Aldo Grasso