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 2000  ottobre 21 Sabato calendario

Modo di dire inglese: «Un francese è come un italiano, ma molto nervoso»

• Modo di dire inglese: «Un francese è come un italiano, ma molto nervoso».
• Quando si è invitati in una tenda dei nomadi della Lapponia, è buona educazione porgersi le tazze di caffè non con le mani ma utilizzando un bastone. Il bricco della teiera, invece, non deve mai essere girato nella direzione dell’ingresso, altrimenti la fortuna scappa via.
• In Messico i tacos, sorta di focaccine ripiene, si impastano con farina di mais e calce viva.
• Il principe del Mustang, regione tibetana tra Nepal e Cina, gestisce una pensione e un ristorante e vive in una casa dalla pianta quadrangolare con la legna da ardere ammonticchiata sul tetto. Poiché da quelle parti ci sono pochissimi alberi, la legna viene accumulata e scambiata come una ricchezza.
• «Ho capito che ci trovavamo in presenza di una famiglia molto distinta quando mi sono accorto che, oltre al classico tè tibetano al burro, mi stavano offrendo anche il tè all’occidentale».
• Ganesh, una delle divinità più amate dagli indiani, ha la testa d’elefante. Secondo la leggenda, la madre Parvati gli chiese un giorno di mettersi a guardia della sua stanza e di non far entrare nessuno. Il piccolo Ganesh, obbediente, non fece avvicinare nemmeno il padre Rama che, furioso, gli staccò la testa con la spada. Impietosito dalle lacrime di Parvati, Rama promise poi che avrebbe attaccato sul collo del bambino la testa della prima creatura di passaggio. In quel momento arrivò un elefante.
• I taxi di Città del Messico sono tutti Maggiolini Volkswagen di color verde con la marmitta catalitica.
• Allo Zocalo, piazza principale di Città del Messico e una delle più grandi al mondo, alle cinque del mattino un centinaio di militari issano sul pennone al centro della piazza la bandiera più grande del mondo.
• I cani groenlandesi, più feroci degli orsi, sono stati selezionati dagli eschimesi in questo modo: abbandonavano diversi esemplari sugli iceberg e un mese dopo andavano a prendere quelli che erano riusciti a sopravvivere mangiando orsi, foche o altri cani. Alle isole Svalbard è proibito tenere cani groenlandesi vicino ai centri abitati: per loro tutto ciò che ha un’altezza inferiore agli ottanta centimetri è cibo, bambini compresi.
• ”Superbarrio”, tracagnotto, panciuto, uno dei più noti lottatori messicani di wrestling, indossa un costume a metà tra l’Uomo Ragno e Superman con cui va anche in giro a difendere gli inquilini sfrattati (in spagnolo barrio significa quartiere, lui è il ”supereroe di quartiere”). Ufficialmente la sua identità è segreta, in realtà tutti sanno che è un deputato di sinistra del parlamento messicano.
• A Grenada, un’isola delle Grenadine, nel mar dei Caraibi, il telefono è gratuito e le donne passano ore e ore chiacchierando con le amiche.
• Nel Medioriente il lavoro di guida turistica è molto ambito. In Egitto le guide sono di solito molte colte, perché solo un intellettuale può assumersi la responsabilità di introdurre gli stranieri alle tradizioni del paese. In Marocco le guide portano al collo un medaglione che sembra un’onorificenza.
• Anticamente i nobili giapponesi mangiavano soltanto pesce e verdure. Tutti gli animali a quattro zampe erano giudicati immondi, tranne il coniglio che, pur avendo quattro zampe, si rizza sempre su due. Gli individui che per qualche ragione avevano a che fare con i quadrupedi, ad esempio i conciatori di pelli o i macellai, venivano considerati impuri, ”fuori casta”, ”intoccabili”. Le caste, formalmente abolite dalla legge, in realtà sopravvivono ancora e i discendenti dei ”fuori casta” sono schedati in archivi clandestini che qualcuno va tuttoggi a sbirciare (ad esempio i genitori degli sposi prima di un matrimonio o i datori di lavoro in vista di un’assunzione).
• A Oslo, capitale della Norvegia, non si trova verdura fresca. Unica eccezione Ringebü, il quartiere dove vivono gli immigrati.
• I nomadi che abitano la regione svedese della Lapponia si chiamano Sami (Lapponi è una parola svedese dal significato molto offensivo).
• Modo con cui un cuoco giapponese prepara una vipera: la appende a un chiodo per la gola, le taglia una vena sulla coda e fa colare il sangue, che va servito freddo, mescolato ad una sorta di vino rosso. Subito dopo scuoia l’animale e lo frigge a pezzi.