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 2001  ottobre 13 Sabato calendario

Il corpo nei sogni. Dizionario díinterpretazione dei simboli del corpo

• Simbolo. Dal greco syn, ”con”, e bàllein, ”lanciare”: il simbolo ”lancia un ponte con...”.
• Nella lingua ellenica primitiva, psiche significava ”farfalla” (inafferrabile come l’anima).
• Barba. A Sparta chi fuggiva davanti al nemico era condannato a portare la barba a metà. I Persiani si radevano la barba in segno di lutto, per lo stesso motivo gli Egiziani la lasciavano crescere. Nell’antichità le regine che governavano portavano una barba posticcia. La Venere barbuta di Roma, immagine della bisessualità vitale.
• Ginocchia. Dal latino genuculum, diminutivo di genu. L’articolazione del ginocchio forma un angolo (greco: gonia) analogo a quello formato dalle gambe che racchiude il sesso femminile (greco: gunè), mediante il quale la donna dà la nascita (greco: genos). A tali assonanze si aggiunge quella del termine indù yoni, che designa il sesso femminile. Da qui il simbolismo femminile del ginocchio.
• Ventre. Per i Giapponesi, lo Hara, ”ventre”, è il centro vitale dell’uomo. I Maestri di Sumo, la lotta giapponese, hanno sempre ventri enormi, ma sono agili come gatti. Il ventre è la sede della loro forza, non solo fisica, ma anche spirituale. Chi raggiunge il controllo dello Hara conserva la calma in qualsiasi circostanza, anche davanti alla morte, e non si sente mai sconfitto, nemmeno davanti a un vincitore. Da qui l’espressione Hara non aru trito, ”l’uomo che ha del ventre”.
• Ombelico. In India gli Omphalo-psichisti si sforzano di abbassare l’attività del mentale conscio producendo una sorta di autoipnotismo, ottenuto fissando il proprio ombelico.
• Fascinum. Amuleto antico a forma di fallo per scongiurare la ”fascinazione” di serpenti e Gorgoni, che impedivano di vedere le cose nella loro realtà.
• Incubo. Dal latino incubus: demone maschile che, secondo le credenze, abusava di una donna durante il sonno.
• Rospo. Sogno ricorrente di Friedrich Nietzsche: egli doveva ingoiare, con angoscia, un rospo che non riusciva a mandar giù. "La ”volontà di potenza” del suo Io-conscio (il Superuomo) non riusciva più a vivere l’istinto animale dell’esistenza, da cui emana l’energia dinamica della vita. Egli non fu dunque altro che una personalità malata" (Jung).
• Fame. Il sognatore desidera ardentemente carne (sessualità), dolci (amore, tenerezza), pesce (le forze vive dell’inconscio), ma non riesce a ingoiarli per una sorta di disgusto: forti inibizioni o divieti morali ricacciano queste legittime pulsioni nell’inconscio.
• «Chi vuol fare troppo l’angelo, fa la bestia» (B. Pascal, Pensieri).
• Cadere. Sogno ricorrente di chi ha un’opinione troppo alta di sé o progetti grandiosi senza rapporto con le sue capacità. La caduta vertiginosa nel vuoto, così carica di angoscia da svegliare il sognatore, si riferisce all’immersione dell’Io conscio nelle profondità dell’inconscio.
• Cadavere. Di uomo: indica la rimozione di un complesso. Di animale: la rimozione di un istinto. Talvolta, invece, evoca la scomparsa di un aspetto negativo del sognatore (se colui che sogna vede se stesso morto e osserva perfino la sua sepoltura, la vecchia personalità lascia il posto a possibilità vitali rigenerate).
• Capelli. Diventare calvi significa perdita della forza vitale e del potere di seduzione, oppure ritorno all’infanzia, e quindi rinascita. Tagliarseli da sé: sacrificio della volontà di potenza, abolizione dell’egemonia dell’Io al fine di rigenerarsi. Tagliarli ad altri: per sottometterli e umiliarli. Pettinarseli, lavarli: riordino della natura rozza del sognatore, addirittura dare un senso alla vita sciogliendo ciò che è aggrovigliato in testa.
• Ingrandimento (o rimpicciolimento). «Un sogno tipico dell’infanzia è quello in cui chi sogna diventa infinitamente grande o infinitamente piccolo, o passa dall’uno all’altro di questi estremi, come in Alice nel Paese delle Meraviglie» (Jung). Significato: non si è ancora capaci di cogliere le dimensioni reali del proprio psichismo e di adattarvisi.
• Ponte traballante. Affrontare un passaggio difficile, stretto o pericoloso è espressione di sforzo positivo e promettente, indica l’inizio di un cambiamento di atteggiamento (si sogna di strisciare in una stretta gola, passare un ponte traballante o interrotto, attraversare un guado o una zona buia).
• «Non è la nevrosi che va guarita, è la nevrosi che guarisce» (Jung).