Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 13 luglio 2002
11 settembre leggende di guerra
• Collezionisti di paesaggi. Forse i primi turisti furono, nel Settecento, collezionisti di paesaggi, cioè quelli che viaggiavano solo per vedere.
• Cartoline dalle Torri. Diffusa su Internet dopo l’11 settembre l’immagine di un turista ritratto su una delle Torri Gemelle mentre, alle sue spalle, arriva un aereo dirottato. Il negativo sarebbe stato trovato in una macchina fotografica tra le macerie. Naturalmente si trattava di un falso.
• Storia. "Non a caso la parola storia richiama tanto la realtà (la Storia) che la fantasia (raccontare una storia)".
• Clinica delle voci. Durante la Seconda guerra mondiale, l’Herald Traveler, quotidiano di Boston, promosse un’iniziativa subito imitata dalla concorrenza: una rubrica dal titolo Rumor Clinic (Clinica delle voci) dedicata alla confutazione delle leggende di guerra man mano che si diffondevano sul territorio statunitense
• Svastiche tatuate. In America, tra le leggende di guerra, quella di gerarchi e agenti nazisti mimetizzati tra gli americani e riconosciuti per particolari tipo svastiche tatuate eccetera.
• Fidanzati 1. Leggenda girata anche in Italia, quella della ragazza fidanzata con un afghano che a un certo punto sparisce ma poi l’avverte di non prendere aerei l’11 settembre. Lei lì per lì non presta nessuna attenzione alla cosa ma dopo capisce tutto eccetera.
• Fidanzati 2. Variante della precedente: il ragazzo non solo ha avvertito la fidanzata di non prendere aerei l’11 settembre, ma le ha anche consigliato di star lontano dai centri commerciali il giorno di Halloween o in un altre ricorrenze a venire.
• Quattromila ebrei. Schema di leggenda antisemita, sorta chissà dove e circolata in tutto il mondo: 10 settembre 2001, "Pronto, David Rosemberg? Parla il Mossad: non andare al lavoro, domani. Sì, ci sarà un attacco terroristico agli Stati Uniti. Datti malato. E mi raccomando, nemmeno una parola ai tuoi parenti, amici e colleghi non ebrei". Risultato della telefonata: la mattina dell’11 settembre quattromila ebrei impiegati nelle torri del World Trade Center non si presentano al lavoro.
• Mac. La polizia di Salt Lake City, nel gennaio scorso, ha ricevuto decine di rapporti in base ai quali Bin Laden sarebbe stato visto mentre guidava in autostrada, faceva shopping in un centro commerciale e mangiava da Mac.
• In moto. Tra le varie versioni della mancata cattura di Bin Laden: è scappato su un vecchio autobus delle linee afghane, si è imbarcato al porto di Karachi, in Pakistan, su un mercantile (nascosto dentro un container provvisto di letto, provviste e wc chimico), si è fatto la plastica e ha ingannato la Cia con dei sosia. Infine: è fuggito in moto col mullah Omar.
• Veleni. A partire dal 18 settembre, un allarme lanciato via Internet getta nel panico centinaia di persone facendogli credere che l’acqua di New York sia stata avvelenata. La polizia deve intervenire per tranquillizzare la popolazione.
• Uno spicchio d’aglio contro l’antrace. Tra i rimedi inutili diffusi via mail contro l’antrace: mangiare uno spicchio d’aglio prima di aprire una busta, stirare la posta, metterla nel microonde.
• Profili. Chi ha visto la figura di Satana prender forma nel fumo delle Torri Gemelle.
• Conti. Massimo Piattelli Palmarini, professore di Scienze cognitive all’università dell’Arizona, denuncia sul Corriere della Sera che persino tra gli stimati colleghi è circolata questa mail: "La data dell’attacco terroristico è l’11 settembre, cioè 11/9. 9 + 1 + 1 fa 11. Il numero 11 ricorda la sagoma delle Torri del World Trade Center... L’11 settembre è il 254esimo giorno dell’anno, e 2 + 5 + 4 fa 11. Dopo tale data restano 111 giorni alla fine dell’anno. 119 è il prefisso dell’Iran e dell’Iraq. Il primo volo che ha colpito le Torri era il numero 11. Storicamente lo stato di New York è l’11esimo ad aggiungersi all’Unione. New York City ha 11 lettere. Afghanistan ha 11 lettere. The Pentagon ha 11 lettere. Volo numero 11 con 92 persone a bordo, 9 +2 fa 11. L’altro volo suicida, quello sul Pentagono, era il numero 77, con 65 persone a bordo, 6 + 5 fa 11". Osama Bin Laden ha 13 lettere, The Unites States 15, World Trade Center 16.
• Voci. "Nel 1942, dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbour, si diffondono tra gli statunitensi alcune voci che esagerano a dismisura le perdite subite dalla marina americana: l’intera flotta del Pacifico sarebbe stata annientata dai giapponesi, costoro avrebbero occupato le Hawaii, e il governo non oserebbe rivelarlo" (Sergio Benvenuto, Dicerie e pettegolezzi).
• Esperimenti. "La guerra è un immenso esperimento di psicologia sociale" (Marc Bloch, Rèflexions d’un historien sur le fausses nouvelles, 1921).
• La notizia di Bin Laden che ha quattro sosia trasmessa da Al Jazira, i quattromila ebrei che lavoravano alle Torri avvertiti dal Mossad con la raccomandazione che non dicessero niente ai colleghi non ebrei: l’11 settembre nelle leggende metropolitane diffuse dai media.
Paolo Toselli, 42 anni, impiegato a Torino, vive ad Alessandria, dove raccoglie e archivia leggende metropolitane, avvistamenti ufo e altri fenomeni di comunicazione di massa. Ha scritto due libri, La famosa invasione delle vipere volanti (Sonzogno, 1994) e Non ci casco (Stampa alternativa 1996); ha messo su un sito (http://leggende.clab.it) e il Centro per la raccolta delle voci e leggende metropolitane.