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 2000  novembre 25 Sabato calendario

Opere Bompiani

• «La lingua italiana non è adatta alla protesta alla rivolta alla discussione dei valori e delle responsabilità, è una lingua buona per fare le domande in carte da bollo, ricordi d’infanzia, inchieste sul sesso degli angeli e buona, questo sì, per leccare. Lecca, lecca, buona lingua italiana infaticabile fa il tuo lavoro per il partito o per i buoni sentimenti».
• «Ho visto alla televisione una delle serate di Sanremo. Ero a cena a casa di amici e non ho potuto sottrarmi. Questi amici intendevano vedere la trasmissione per ragioni di studio, essendo psicologi e interessati ai fenomeni della cultura di massa. Alla fine mi sono accorto che a loro quella roba piaceva. Il fatto che a cantare fossero dei giovani, serviva a garantirli che la loro approvazione rientrava nell’aspetto giovanile del fenomeno. La verità è che a me lo spettacolo, non so più se ridicolo o penoso, di quella gente che urla canzoni molto stupide e quasi tutte uguali, mi è parso da vecchi. Comunque, se la gioventù è questa, tenetevela».
• «C’era un tale, per esempio, coi capelli alla bebè che sembrava protestare contro il fatto che dei malintenzionati gli tirassero delle pietre. Non si capiva perché si lamentasse tanto. Avrebbe voluto che gli tirassero delle bombe? Oppure? Che un tipo simile venga lapidato dovrebbe essere normale».
• «L’italiano è una lingua parlata dai doppiatori».
• «Il paese dei mandolini è diventato il paese dei chitarristi elettrici».
• Minoranze e maggioranze.«Dans toute minorité intelligente il y a une majorité d’imbéciles» (André Malraux).
• «Gli olandesi rendono astratto il formaggio dipingendolo di rosso».
• «Le Corbusier, sbarcando a New York, a un gionalista che gli chiede che cosa pensa dei grattacieli: ”Sono troppo bassi».
• Breve racconto (del 1970). «I due giovani aprirono il giornale alla pagina degli spettacoli. Facciamo in tempo per il teatro, disse uno. All’Argentina, I Masnadieri, di Schiller, in ungherese. L’ho già visto in polacco, disse l’altro. Dicono che questo sia meglio anche del russo e del tedesco orientale. Sì, ma sempre I Masnadieri. Ieri ho visto anche quello bulgaro. A proposito di bulgari, c’è il Complesso di danze folcloristiche bulgare al Palazzo dello Sport. L’ho visto l’anno scorso. Allora, il Complesso Folcloristico rumeno al Palazzetto. Bello, ma troppi colori. Qualcosa di più calmo. Al Valle c’è Cuba mon amour, tutto in calzamaglia. E poi? E poi la novità di Moravia: La rivoluzione è quella che è. Il giudizio? ”Confessione di un intellettuale che non nasconde l’ammirazione per la realtà.” Spiritosi. All’Eliseo? L’Importanza di chiamarsi Ernesto Che Guevara, di Arbasino. Al Quirino Vita con Stalin, di Pasolini. Bravo Paolo Stoppa. Ti interessa Compagno papa di Diego Fabbri? Che cos’è? ”Papa contestatario occupa il Vaticano travolgendo gli Svizzeri.” Qualcosa di più allegro? Il Cabaret costruttivo polacco, tutto contro gli americani e i cinesi. Da ridere fino alle lacrime. Al Sistina? Ciao, la vita di Antonello Trombadori, di Garinei e Giovannini, con Mastroianni che salta e canta. Andiamo al cinema. Al Metropolitan: Motori redenti. Che cos’è? Un film sulla trasformazione delle automobili in trattori agricoli. Dice che il finale è travolgente. Le strade vuote e i campi imbottigliati dai trattori. E il film di Pasolini? Bianco sul Mar Nero? Vediamo: ”Comitiva di intellettuali italiani tra cui Ungaretti e Franco Citti in Crimea per vacanze vengono sodomizzati da Ciccio Ingrassia stakanovista.” un simbolo naturalmente. Critica 4, pubblico 2. Andiamo a dormire...».
• «A Capodanno, sulla sporcizia, i romani ne buttano altra dalle finestre, per festeggiare l’anno nuovo».
• «Non si è mai dato il caso di una donna che in un abito molto scollato, purché sia di un gran sarto, abbia preso un raffreddore» (Nietzsche).
• «La signora aveva compiuto 100 anni ma per vergogna o per civetteria se ne calava due».
• Invecchiamento. «Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali».
• «In amore gli scritti volano e le parole restano».
• «Fai cadere il formaggio del tuo sorriso sui maccheroni del mio amore» (Petrolini).
• «Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni».
• «Quando un autore muore, i suoi libri e sua moglie non interessano più, per un po’ di tempo».