Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Tutto sul Natale
• Aldo, Tutto sul Natale. Tradizioni, canti e ricette dal mondo, Città Nuova, Roma, 2000
0100 Coll. 12F34
• I tedeschi adornano l’albero di Natale con dolciumi, mele e arance; i polacchi con uova e festoni di carta; gli orientali con mandarini e dolci di riso.
• Tra i presepi italiani più antichi, quello nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, modellato nel 1280 circa da Arnolfo di Cambio.
• Nei presepi di via San Gregorio Armeno a Napoli alcune statuine raffigurano personaggi dell’epoca contemporanea. Tra questi, Totò ed Eduardo De Filippo.
• In Olanda Babbo Natale, chiamato Senter Klaas, è rappresentato come un maestoso vescovo che giunge via mare dalla Spagna su una nave a vela. In Francia si chiama Père Noël, è alto e magro, ha una lunga barba bianca, indossa una veste rossa, un cappuccio di pelo bianco, rumorosi zoccoli di legno. Nei paesi anglosassoni è grassoccio, veste allo stesso modo ma indossa stivali neri lucidi, ed è chiamato Father Christmas.
• In Inghilterra la cena tradizionale consiste in tacchino ripieno e oca all’arancia. Il dolce tipico è il Christmas Pudding, servito su un vassoio tra rami di vischio e di agrifoglio.
• Ingredienti del Christmas pudding (per 6-8 persone): 100 grammi di strutto (o burro o margarina); 100 grammi di uva passa; 50 grammi di uva sultanina; 50 grammi di scorze d’arancia candita; un limone; 40 grammi di mandorle sbucciate; 100 grammi di pangrattato; 2 cucchiai di farina; 1/2 bicchiere di latte; 2 uova; 1 bicchiere di rum; 1 cucchiaino di spezie; cannella, noce moscata, sale.
Preparazione: liberate l’uva passa dei semi, tritatela e mescolatela, in una terrina, alle uvette, alle mandorle e ai canditi tritati, alla buccia di limone grattugiata. Rivoltate più volte il tutto aggiungendo lo strutto, il pangrattato, la farina, le spezie con un pizzico di sale. Versate nel miscuglio, un poco alla volta, il latte e le uova sbattute, tre cucchiai di rum e il succo di limone. Rendete il preparato ben omogeneo, quindi chiudetelo in un quadrato di lino dandogli la forma di una palla e legate stretti i lembi del tessuto. Lessate il pudding in acqua bollente per un paio d’ore, poi levatelo dall’acqua e fatelo raffreddare. Mettetelo in frigo fino al momento di consumarlo (la consuetudine vuole che sia preparato con una settimana d’anticipo). Scaldatelo a bagnomaria, affettatelo e servitelo caldo, bagnato di rum.
• In Norvegia, il 25 dicembre, il sole nasce a mezzogiorno e tramonta alle 14. La cena della vigilia si mangia prosciutto freddo, carni salate e aringhe in salamoia. Il dolce tipico è il Sand Koger, preparato con latte, zucchero, farina e mandorle. La notte di Natale tutti vanno a messa con le slitte, facendo a gara a chi arriva primo in chiesa.
• Origine del vischio e dell’agrifoglio secondo una leggenda nordica. Baldur, figlio del dio Odino, venne ucciso da Loki, suo acerrimo nemico, con una freccia ricavata da un ramo di vischio. Odino maledisse la pianta, ma sua moglie vi pianse sopra tutta le sue lacrime, che d’un tratto si trasformarono in perle. Il vischio tuttavia, per volere di Odino, fu bandito dai templi e sostituito con l’agrifoglio, su cui era caduto Baldur trafitto dalla freccia. Odino, per ricompensare la pianta, ultimo giaciglio del figlio, la rese sempreverde e punteggiata di bacche rosse in ricordo del sangue sparso da Baldur.
• In Bulgaria la tavola viene apparecchiata in terra su un giaciglio di paglia, per ricordare la grotta dove nacque Gesù.
• In Olanda, la sera del 6 dicembre, si mangia un dolce a forma di lettera di nome Letterbanket, "dolce lettera", fatto di marzapane e biscotto. Ogni famiglia gli dà la forma della lettera iniziale del proprio cognome.
• A Copenaghen, durante il pranzo di Natale, si usa nascondere nel riso al latte una mandorla. Chi la trova ha diritto al regalo più grande e più bello.
• «Ustacchio, la viggija de Natale/tu mettete de guardà sur portone/de quarche cavajere o de curiale/e vedrai entrà na processione./ Mò entra ’na cassetta de torrone;/ mò entra ’n barilozzo de caviale/mò er porco, mò er pollastro, mò er cappone/ e mò er fiasco der vino padronale./ Poi entra er gallinaccio, poi l’abbacchio,/ l’oliva dorce, er pesce de Fojano,/ l’oio, er tonno, l’anguilla de Comacchio./ Insomma inzino a notte, a mano a mano/ tu t’accorgerai, padron Ustacchio/ quant’è divoto er popolo romano» (Gioacchino Belli).
• In Baviera ogni bambino riceve un giocattolo in più, da donare a un bambino povero.
• In Brasile i bambini trovano i regali di Natale nelle scarpe.
• A Copenaghen, durante il pranzo di Natale, si usa nascondere nel riso al latte una mandorla. Chi la trova ha diritto al regalo più grande e più bello.
• Betlemme, che vuol dire "la casa del pane" era anche chiamata Efrata, "la ricca di frutti".