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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Italianismi

• Italianismi. Il segno @ era già usato nel Cinquecento dai commercianti italiani, soprattutto veneziani, come abbreviazione commerciale dell’anfora, unità di peso e di capacità di antica tradizione.
• Francesismi. ”Informatica” è traduzione di ”informatique”, parola nata nel 1962 dalla fusione di ”infor(mation)” e ”(auto)matique”.
• Topo. Anziché ”mouse”, i francesi dicono ”la souri” e gli spagnoli ”el ratón”.
• Mestieri. Parole comuni che vengono dal linguaggio dei marinai: ”arrivare”, dal latino ”adripare”, ”giungere a riva”; ”importuno”, da ”importunus”, ”inadatto, non favorevole all’attracco”. Da termini settoriali contadini: ”derivare”, da ”rivus” (significava ”far defluire un ruscello da un altro corso d’acqua”); ”rivali”, dal latino ”rivalis”, in origine erano coloro che avevano in comune lo stesso ruscello per irrigare i campi.
• Acchito. La prima mossa nel gioco del biliardo, quando si spinge la palla verso la sponda cercando di farla fermare in un punto che crei problemi all’avversario, da cui l’espressione comune ”di primo acchito”, nel senso di ”subito, al primo tentativo”. Dal biliardo viene anche l’espressione piemontese ”andé ant j ómini”, ”fallire un affare” (dalla penalità subita dal giocatore che abbatte con la sua palla i birilli, detti ”ometti”).
• Rosa. Il colore della maglia indossata dal vincitore del Giro d’Italia riproduce il colore della carta del giornale ”La Gazzetta dello Sport”, che ebbe l’idea di organizzare la gara.
• Crumiri. Il termine deriva da una popolazione dell’Africa settentrionale, in francese ”kroumir”, berberi arabizzati che, con i loro atti di razzia, diedero alla Francia il pretesto per l’intervento militare in Tunisia (1881). Poi la parola fu usata in Francia in occasione di alcuni scioperi, come termine offensivo, per indicare gli operai che accettavano di lavorare alle condizioni rifiutate dai compagni.
• Ròbot. In cèco ”apparecchio automatico a comando elettromeccanico o elettronico”, in Italia si diffuse con accento tronco alla francese a partire dal 1929, dopo la traduzione del dramma R.U.R. di K. Capek, che indicò col termine ”ròbot”, da ”robota”, ”lavoro faticoso”, gli automi protagonisti della sua opera.
• Manager. Dall’italiano cinquecentesco ”maneggiare”, nel senso di ”trattare, ammaestrare cavalli”.
• Gossip. Dal nome di un uccello col becco a spatola che rovista nella melma, propriamente ”pettegolezzo mondano” in inglese, in Italia si usa sempre di più per indicare ogni tipo di pettegolezzo.
• Calcio. L’atteggiamento xenofobo che portò a bandire i forestierismi in Italia tra il ’30 e il ’40, ebbe successo soprattutto nel linguaggio calcistico, dove furono coniati molti termini in sostituzione di parole inglesi: calcio (per ”football”), rigore (per ”penalty”), terzino (per ”back”), ala (per ”wing”), portiere (per ”goalkeeper”), centravanti e centro mediano (per ”centre-forward” e ”centre-half”), arbitro (per ”referee”), traversa (per ”bar”), calcio d’angolo (per ”corner”), fuori gioco (per ”offside”), squadra (per ”team”). Si continuano a usare in alternativa assist/passaggio, autogoal/autorete, bomber e goleador/cannoniere, mister/allenatore, cross/traversone, match/partita. Su ”stracittadina” è prevalso derby.
• Regista. Neologismo proposto nel 1932 da Bruno Migliorini, al posto del francese regisseur, compare per la prima volta nei titoli di testa del film Il caso Haller, di Blasetti.
• Autarchia. Tentativi falliti di sostituzione di parole straniere in Italia: bettolino, barra, barro, quisibeve, taverna potoria, mescita, liquoreria (per ”bar”), ponte (per ”bridge”), vitaiolo (per ”viveur”), squasso (per ”choc”). , taglierino (per ”tailleur”), getto (per ”jet”), rampichino (per ”mountain bike”), cuscino d’aria (per ”airbag”), abboccamento (per ”intevista”, anglicismo da ”interview”). Perfino l’Accademia di Francia, dove si dice calculateur e non ”computer”, non è riuscita a imporre prêt-à-manger, anziché fast food (a cui comunque i francesi preferiscono restauration rapide), e dopage per doping.
• Anglolatinismi. Espressioni latine, ma esportate dal mondo anglosassone: ”habitat” (terza persona singolare del presente indicativo del verbo ”habitare”), ”sponsor”, ”audio”, ”video”, ”editor”. L’origine latina di congenial, depressio, pervasive, supersonic, viaduct ha favorito l’acquisizione di ”congeniale”, ”depressione”, ”pervasivo, ”supersonico”, ”viadotto”.
• Test. ”Prova”, dall’antico francese test, viene dal latino testu, ”vaso di terracotta”, che gli alchimisti usavano per raffinare o saggiare i metalli, la purezza dell’oro.
• Eccezionale. In Canada la dizione ufficiale ”handicapé” è stata sostituita da ”personne exceptionelle”. In Italia, sul modello inglese, è valso ”disabile”, ma ora, per evitare il prefisso ”dis-”, negativo, si preferisce la perifrasi ”diversamente abile”.
• Eufemismi. ”Morire”, in piemontese: ”finì a mangé la salada da la part del truss”, ”dalla parte della radice”.