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 2001  gennaio 29 Lunedì calendario

Nel pomeriggio di martedì 23 gennaio, a Pechino, cinque seguaci della Falun Gong si sono dati fuoco a Piazza Tien An Men

• Nel pomeriggio di martedì 23 gennaio, a Pechino, cinque seguaci della Falun Gong si sono dati fuoco a Piazza Tien An Men. Dopo essersi cosparsi di benzina, avvolti dalle fiamme hanno fatto qualche passo con le mani giunte nella posizione della meditazione. I poliziotti sono subito intervenuti, ma una donna è morta e gli altri sono rimasti gravemente ustionati. Per non farli vedere ai turisti, la polizia ha aperto dei paraventi. Vietate le riprese a una troupe della Cnn che era sul posto: se le immagini fossero andate in onda avrebbero imbarazzato il governo cinese che vuole organizzare le Olimpiadi del 2008. A Piazza Tien An Men si dovrebbero giocare i tornei di pallavolo. I poliziotti di pattuglia nella piazza sono stati dotati di estintore.
• Falun Gong (o Falun Dafa). « un’antica forma di qigong, la pratica per migliorare corpo e mente attraverso esercizi speciali e meditazione. Falun Dafa è divenuta la più popolare forma di qigong della storia cinese».
• Falun Gong: «’Fa” indica i principi dell’Universo. ”Lun” significa ruota. ”Falun”: la ruota dei principi. ”Gong” è una forma di energia che si ottiene con l’esercizio».
• Esistono cinque esercizi fisici, di difficoltà crescente, per risvegliare l’energia universale, il Falun, concentrata nel basso addome. Con movimenti del corpo, delle mani e della lingua sul palato, il Falun viene fatto fluire in tutti gli organi. «Soprattutto per un occidentale, praticare le tecniche orientali senza la guida di un maestro può essere controproducente. Ci sono dei rischi per lo spirito e dei rischi per il corpo. Si può cadere in depressione perché non si ottengono i risultati sperati. Oppure slogarsi una spalla o indolenzirsi le ossa» (Massimo Introvigne, esperto di sette e nuove religione, intervistato dalla ”Stampa").
• Il simbolo della Falun Gong è il carattere cinese wan, ovvero la svastica. Significa auspicio, fortuna. Svastica deriva dal sanscrito Svastikah: ”buona sorte”.
• Li Hongzhi, 49 anni, cinese, ex militare (per altri ex impiegato degli uffici dell’Annonaria), fondò la Falun Gong nel 1992. Sei anni dopo fuggì negli Stati Uniti. «Nei libri e discorsi di Li s’incontrano Einstein e la fisica quantistica, ma anche i folletti, le volpi che penetrano nel cervello degli uomini, i fachiri, i viaggi nello spazio e nel tempo, gli extraterrestri. Lo stesso Maestro afferma di provenire da un altro universo e di potere rendersi invisibile, passare attraverso i muri, muoversi nel cielo. Li Hongzhi è pure ostile alla nuova economia di mercato, alla competizione, alla febbre di arricchimento che travolge e trasforma la Cina. Inoltre semina il panico annunciando la fine del mondo».
• Li Hongzhi: «Non voglio parlare di me in modo più elevato. La gente non capirebbe».
• La Falun Gong dice di avere 100 milioni di seguaci: 70 in Cina, 30 nel resto del mondo. Secondo il governo cinese, invece, sono 2 milioni. Gli iscritti al Partito comunista cinese sono circa 60 milioni.
• La Cina riconosce cinque ”religioni istituzionalizzate” (buddhismo, cattolicesimo, islamismo, protestantesimo e taoismo), controllate attraverso le ”organizzazioni patriottiche”. Nelle campagne, però, proliferano sette e comunità spirituali, che uniscono credenze buddhiste e taoiste. Secondo Human Rights Watch, Pechino «teme che l’Occidente voglia favorire il pluralismo politico attraverso il pluralismo religioso, utilizzando la religione per destabilizzare i Paesi socialisti».
• «La Falun Gong non è un semplice metodo per curarsi, è una setta, organizzata come quelle antiche che fecero tremare le dinastie imperiali, con 39 cellule, 1.900 centri di addestramento, 28.263 punti d’incontro».
• «Sette simili alla Falun Gong erano apparse durante ogni periodo di decadenza e confusione, e avevano abbattuto dinastie o fatto stragi, come a esempio quella dei Taiping, che aveva tenuto il controllo della Cina centrale per un decennio nel diciannovesimo secolo e lasciato sui campi di battaglia venti milioni di morti. Un’altra setta, quella dei Boxer, una scuola di arti marziali, nel 1900 aveva assediato per cento giorni le legazioni straniere a Pechino e Tianjin, ed era stata sconfitta solo dall’intervento degli eserciti di otto potenze occidentali, Italia compresa».
• Articolo 36. Comma 1: «I cittadini della Repubblica Popolare della Cina godono della libertà di credo religioso». Comma 2: «Nessun organo statale, o organizzazione pubblica o privata può costringere i cittadini a credere o a non credere in una religione; né può discriminare chi crede o non crede in una religione». (Costituzione della Repubblica Popolare della Cina, 1982).
• Il 25 aprile 1999, a sorpresa, diecimila membri della Falun Gong circondarono il quartiere della nomenklatura pechinese, lo Zhongnanhai, per chiedere la fine delle persecuzioni e un riconoscimento ufficiale da parte del governo. Fu la più grande adunata illegale in Cina dal 1989. Una delegazione venne ricevuta del premier Zhu Rongji, che promise tolleranza. Dopo tre mesi, il governo bandì la Falun Gong. I leader comunisti ebbero paura della manifestazione anche perché, a differenza degli studenti del 1989, i seguaci della Falun Gong erano persone di mezza età, molte le donne, spesso in pensione.
• Dopo il bando, la polizia arrestò 1.200 funzionari statali accusati di far parte della Falun Gong. Furono portati in alcune scuole nel nord della Cina, dove vennero costretti a studiare i documenti del Partito comunista e a scrivere la propria abiura.
• I capi della Falun Gong dicono che quasi un terzo dei seguaci ha la tessera del Partito comunista. Trentamila funzionari, poliziotti e militari avrebbero praticato il Falun prima di essere minacciati di licenziamento.
• Dati del governo: 242 condannati al carcere («non perché praticavano il Falun ma perché avevano violato la legge») e un numero imprecisato di «elementi coriacei» spediti nei campi di lavoro. Dati della Falun Gong: 50 mila arrestati, 10 mila condannati ai lavori forzati, 98 morti in prigione.
• Zhang Kunlun, 60 anni, scultore, cittadino cinese e canadese, seguace della Falun Gong, ha passato due mesi in un campo di lavoro in Cina: «Mi torturavano con l’elettricità e minacciavano di uccidermi. Sono pieno di cicatrici e zoppico».
• La tv cinese ha accusato Li Hongzi di aver falsificato la sua data di nascita per poter sostenere di essere la reincarnazione di Sakyamuni, il fondatore del buddismo. Un giornalista ha intervistato i suoi ex compagni di classe: «Era uno studente mediocre, sapeva solo suonare la tromba». Un’agenzia di stampa ha raccontato il caso di un uomo che, convinto dalla Falun Gong di aver la ”ruota dei principi” nello stomaco, si sarebbe tagliato la pancia con una forbice morendo.