Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
L’harem e l’Occidente
• Harem viena da haram, ”illecito, peccaminoso, proibito dalle leggi religiose”. L’opposto di halal, ”ciò che è permesso”. Tra gli occidentali la parola araba haram ha perso il significato di pericolo: harem, cioè ”luogo dove il sesso è libero da tutte le ansie”.
• Le donne dell’harem sono vestite per lo più con abiti maschili, tuniche corte e pantaloni.
• Al contrario di quanto si crede in Occidente, il califfo ha paura delle donne che ha rinchiuso nel suo harem. Dal momento che si imbottisce di afrodisiaci, riesce al massimo a soddisfare la sua favorita, e dalle altre teme vendetta (molti califfi infatti morirono soffocati o avvelenati per gelosia).
• Sigla usata a Hollywood per designare i film ambientati negli harem: ”t&s”, per ”tits and sand”, tette e sabbia.
• Alcuni dei sessanta modi di dire ”ti amo” in arabo: khabal (l’amore come pericoloso momento di confusione mentale), futun (disorientamento), hawa (tuffo nel vuoto), giunun, wala’, kamad (sinonimi di follia), tadlih, wasb, hurqah, shagian (esprimono atroce sofferenza), khulla, mahabba (amicizia privilegiata dove la tenerezza facilita la comunicazione), huyam (urgenza di viaggiare), ghamarat (passo nell’ignoto).
• ”Odalisca”, letteralmente ”la donna della stanza”, dal turco oda, ”stanza”. Chiamata anche giariya, dall’arabo giari, ”correre” (attenta ai desideri del padrone, corre ad esaudirli).
• Nell’harem, densamente popolato, è difficile praticare il sesso perché tutti controllano tutti. Per questo, quando voleva divertirsi, il sovrano si chiudeva nel higiab, tenda appositamente costruita.
• Harun ar-Rashid, principe abbaside del IX secolo, vantava un harem di duemila giariya reclutate in tutto il mondo, giacché ai musulmani non era lecito ridursi l’un l’altro in schiavitù.
• Aveva appena sposato Madeleine Chapelle, quando Jean-Auguste-Dominique Ingres si procurò una schiava per dipingere la Grande Odalisca: Passando mesi interi a ritrarre una donna bella, diceva ogni giorno a sua moglie che lei era proprio brutta. Madeleine non protestò mai.
• Dopo aver impiegato tre anni a dipingerlo, Jean-Auguste-Dominique Ingres vendette il Bagno Turco al principe Napoleone, che glielo restituì subito perché la moglie Clotilde non sopportava la vista di tutte quelle donne nude. Ingres lo trasformò in tondo per cancellare almeno il grande nudo in primo piano e cambiò la posa di una delle odalische.
• Odalische ideali per il giornalista Jacques, amico di Fatema Mernissi (l’autore ndr): «Nude e zitte».
• «Un faticoso apprendere e un fastidioso lambiccar di cervello, per quanto una donna possa ben riuscirvi, consumano i pregi che sono propri del suo sesso, e se anche la rendono oggetto, per la sua singolarità, di una fredda ammirazione, ne indeboliscono contemporaneamente le attrattive per le quali esercita un grande potere sull’altro sesso» (Immanuel Kant, Osservazioni sul sentimento del Bello e del Sublime, 1764).
• La modestia delle donne arabe come tattica di guerra: tenere gli occhi bassi per non rivelare agli uomini i loro pensieri.
• Percentuale di donne iscritte alla Facoltà di Ingegneria in Turchia e in Siria: 17 per cento; in Egitto: 12,7 per cento; in Algeria: 11,7 per cento; in Spagna: 10,66 per cento; in Canada: 9,65 per cento; in Olanda: 8,4 per cento; nel Regno Unito: 7,7 per cento.
• Venticinque anni fa l’indossatrice media pesava l’otto per cento in meno della donna americana media, oggi il 23 per cento in meno. "Una restrizione calorica prolungata e periodica ha dato origine a una personalità peculiare, i cui tratti sono la passività, l’ansia e l’emotività" (Naomi Wolf, sociologa).
• "Le donne francesi in larga maggioranza dichiarano di desiderare un marito più vecchio per rendersi la vita più facile" (essendo gli uomini a preferire una donna più giovane) (Pierre Bourdieu, sociologo).
• Shahrazad, eroina de Le mille e una notte, che racconta storie al marito per non farsi uccidere. Shahryar decapitava sistematicamente all’alba vergini innocenti sposate la notte prima per vendicare una moglie che lo aveva tradito con lo schiavo (a sua volta per rovesciare la gerarchia costruita dal marito che l’ha rinchiusa nell’harem).
• Nel 1845 Edgar Allan Poe fa morire Sharazad: «Poiché sapeva che suo marito era integro fino allo scrupolo e del tutto incapace di venir meno alla parola data, si rassegnò con buona grazia al proprio destino» (da Millesimo secondo racconto di Sheherazade). Shahryar uccide la moglie perché gli ha fatto venire il mal di testa a furia di elencargli invenzioni occidentali, telescopi potenti, stampa elettrotelegrafica, dagherottipo, piroscafi azionati dal motore (intenzione di Sharazad colmare il divario tecnologico e fermare la colonizzazione europea dei paesi musulmani).
• Prima edizione scritta de Le mille e una notte in arabo: nel 1814, un secolo dopo la prima edizione europea (1704, Parigi).
• Tra le conquiste dei Giovani Turchi, nel 1909, bandire gli harem, causa dell’arretratezza musulmana e della colonizzazione occidentale: recluse, madri ignoranti potevano crescere solo figli ignoranti. Nel 1926 il Codice Civile turco mise fuori legge la poligamia.
• A Fez, quando i mariti si prendono una seconda sposa, le donne organizzano veglie di cordoglio nei cortili delle case, come a un funerale, invitando amici e parenti a unirsi al loro dolore.