Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Il seno perfetto
• Il seno perfetto. A quale categoria appartenete: quella delle donne che amano sognare o quella delle donne che vogliono la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità anche a rischio di rimanerci male? Se appartenete alla prima, ecco i nostri consigli: curatelo, incrematelo e vedrete che il vostro seno diventerà bellissimo, morbido e sodo. E se appartenete alla seconda? Più o meno la stessa cosa, ma con una differenza sostanziale: che quegli aggettivi non vanno riferiti al seno, bensì alla pelle che lo ricopre. Incrematevi, insomma (o mettete le fiale, o i lift tenseur) e la pelle diventerà più bella, morbida e tesa. E la ghiandola che invece sta sotto? Resterà tale e quale. E l’adipe che sta fra la pelle e la ghiandola? Idem: però se farete una drastica cura dimagrante calerà, come nel resto del corpo, e vi ritroverete due sacchetti molli molto antiestetici. Mentre se vi riempirete di pasticcini aumenterà proprio come aumentano i rotolini sui fianchi. Ci rendiamo conto di aver scritto fin qui delle cose poco simpatiche, ma vi diciamo subito che non è tutto così brutto come l’abbiamo descritto finora.
Perché adesso per fortuna ci sono reggiseni che spingono in su tutto (o quasi) e chirurghi plastici che, in cambio di una ventina di milioni (non illudetevi, mai meno, anzi più facile di più), vi regaleranno una protesi da valletta televisiva. Ma ci sono anche fard ambrati che pennellati in mezzo al seno - fate una riga verticale dalla fine del collo in giù - vi daranno l’impressione di un seno più prominente. E poi ci sono ginnastiche che irrobustiscono i muscoli che lo sostengono. E sogni in cui rifugiarsi pensando di essere la più procace della città. E che nessuno vi svegli! Mettete fuori il cartello «non disturbare»!
• Le nostre nonne non curavano molto il loro seno. Però non lo facevano abbronzare: e questo era già un vantaggio perché la pelle del seno è sottile e la tintarella lo invecchia. Non gli facevano neppure fare troppi bagni caldi: lavandosi in bagnarole dove l’acqua arrivava sì e no all’altezza della prima costola, il seno rimaneva asciutto e la pelle non si «smollava». Cos’altro non facevano le nonne? Non andavano in giro senza reggiseno: un po’ perché non era considerato elegante e un po’ perché il buon senso suggeriva loro che se era grosso qualcosa per sostenerlo doveva pur esserci. Ultima cosa, non lo incremavano troppo: però lo ungevano di olio di oliva (le più povere) o di olio di mandorle (le ricche) appena si accorgevano di essere incinte.
• Sotto la doccia non dimenticare di fare spugnature fredde al seno. Poi usa un idratante leggero per elasticizzare l’epidermide.
• Il balconcino é il reggiseno ideale per chi ha poco seno perché sostiene senza comprimere. E il ferretto a mezzaluna di cui è fornito è stato di recente assolto dall’accusa di provocare dermatiti.
• Le creme per il seno più sono leggere più vanno bene. Non devono essere massaggiate ma stese con la punta delle dita, e poi fatte penetrare con un piccolo movimento a ventosa, appoggiando cioè la mano a coppetta, premendo e sollevando.
• Sul seno potete fare la doccia filiforme, ma la migliore è quella «a campana». Si compra nei negozi di articoli igienici. formata da un tubo e da un aggeggio di plastica che sembra una campana rovesciata e va appoggiato sul seno. Il tubo si attacca invece al rubinetto dell’acqua fredda.
• Gli estrogeni sono gli ormoni amici del seno: quelli contenuti nella pillola lo aiutano a mantenersi sodo.
• Le fialette da uso esterno: sono le classiche «cure d’urto» a base di sostanze vegetali astringenti. Danno alla pelle del seno un bel tono compatto: inutile illudersi invece che regalino una taglia in più.
• C’è solo una ginnastica per il seno: quella che si fa unendo le braccia davanti a sé e spingendo con forza la mano sinistra contro quella destra: si rinforzano i muscoli pellicciai, che sono gli unici che sostengono il seno.
• Per quei due o tre peli superflui che vi ritrovate sui capezzoli non c’è da spaventarsi. Si può ricorrere alla elettrocoagulazione che costa sulle 100.000 lire a seduta o al laser a diodo, più costoso ma meno doloroso.
• Sapevate che ogni anno si fanno, soltanto in Italia, più di 7.000 interventi al seno? Al primo posto ci sono le mastoplastiche additive per ingrossare il seno, al secondo quelle riduttive.
• Dice la dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa di Milano: «Con le lampade Uva si corre solo il rischio di accelerare l’invecchiamento della pelle del seno».
• Mastopessi é l’operazione per rialzare i seni caduti. C’è chi giura che vi si siano sottoposte tutte le dive maggiorate degli Anni 50.
• Il nuoto é lo sport che fa meglio: perché l’acqua fredda ha un buon potere rassodante. Nuotando a stile libero si rinforzano il piccolo, medio e grande pettorale, nonché il famoso muscolo pellicciaio.
• Già provati i nuovi reggiseni ad olio? L’olio è inserito in un cuscinetto ermetico che fa da coppa e l’impressione è proprio che si tratti di un seno naturale.
• Pellicciaio é un muscolo sottile e l’unico a sostenere il seno. Trattatelo bene senza sforzare, anche perché il seno non aumenta con la ginnastica.
• Qual è la misura ideale del seno? Ogni tanto cambia, adesso è la terza, fino a pochi anni fa le donne andavano invece dal chirurgo chiedendo un seno della quinta almeno.
• Una volta capito che tutti i prodotti rassodanti rassodano la pelle, e non la ghiandola mammaria, via alla ricerca del più efficace sul mercato. Detto anche liftante, o, semplicemente, lift: in commercio ce ne sono di ottimi.
• Più fate smorfie, pronunciando A, X, U in maniera esagerata, più si muovono i famosi muscoli pellicciai, rinforzandosi.
• I ginecologi dicono che non ci sono terapie per ingrossare il seno. Né intendono studiarne, essendo il seno già ogni mese bombardato dalle tempeste ormonali, non è il caso di procurarne altre che mettano a dura prova la pelle.
• Un seno più grosso dell’altro? un guaio che capita, soprattutto alle sportive. Ma si può rimediare: senza però illudersi che ingrossare il più scarso costi la metà che farseli rifare tutti e due.
• Una recente ricerca ha dimostrato che un bicchiere di vino rosso aiuta a mantenere il seno tonico.
• «Lo zinco si trova negli integratori, nella carne e nei latticini, e aiuta a mantenere la tensione della struttura cellulare» dice il professor Giorgio Calabrese, docente di alimentazione alla Cattolica di Piacenza.