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 2005  giugno 04 Sabato calendario

Gli insulti hanno fatto la storia

• Regole. Le dieci tipologie di insulto: risposta fulminante (replicare a ogni tipo di attacco, rendendo impossibile ogni risposta); odio puro (dichiarare pubblicamente il proprio astio); motto di spirito (trasformare un sorriso falsamente ingenuo in un colpo di stiletto, avvalendosi dell’immunità garantita dalla comicità); elocutio precox (usare poche e terribili parole, facili da memorizzare e condividere con gli altri); stroncatura (far sembrare il commento negativo frutto di un processo dialettico e quindi inconfutabile); aspetto fisico (cogliere gli elementi fisici che permettono di colpire il soggetto); ipermetafora (con le similitudini rendere apparentemente razionale un processo logico di parte); risposta per le rime (ingentilire ogni potenziale insolenza); a regola d’arte (costruire elaborate strutture retoriche per giungere a una conclusione magari menzognera, ma non confutabile); cloaca maxima (regredire a livello primordiale per travalicare ogni convenzione sociale).
• Veleno. "Se fossi sua moglie le metterei il veleno nel caffè". "Se fossi suo marito lo berrei" (lo scambio di battute tra Lady Astor e Winston Churchill).
• Collo. "Ti tirerei il collo, se ce l’avessi" (Noel Coward all’attrice Claudette Colbert).
• Mister. Gigi Radice durante un allenamento del Torino: "Fuori i coglioni!". Eraldo Pecci a Patrizio Sala: "Guarda che il mister dice che devi uscire" (aneddoto raccontato da Beppe Viola).
• Buco. "Un buco di culo elevato alla seconda" (Marcel Proust secondo Jack Kerouac).
• Sipario. "Ho visto lo spettacolo in condizione avverse. Il sipario era aperto" (Robert Benchley a proposito di ”Hair”).
• Brutto. "Lamberto Dini è bruttissimo. Dice: sì, ma si veste bene. Porca puttana, brutto com’è ci mancherebbe altro che si vestisse male" (Paolo Hendel).
• Pellicceria. "E’ una volpe. Ma prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria" (Bettino Craxi su Giulio Andreotti).
• Cardinale. "Qui giace un famoso cardinale/ che fece più male che bene./ Il bene lo fece male/ e il male lo fece bene (un epitaffio popolare su Richelieu).
• Colera. "Il colera passa, i Gava restano. E’ dunque vero che se ne vanno sempre i migliori" (Enzo Biagi).
• Mostra. "All’inizio della carriera credevo che la Mostra di Venezia fosse la Vanoni" (Iva Zanicchi).
• Calciatore. "Boh... E chi se l’aspettava? Perché, diciamolo, il mio figliolo era proprio una gran pippa... lo guardavo giocare e pensavo: Madonna bona! ... Gli dicevo: ”Ma te tu sei sihuro che voi fare il halciatore?" (Roberto Vieri sul figlio Christian, calciatore).
• Bocca. "Quando parla, Marlon Brando sembra avere sempre la bocca piena di carta igienica bagnata" (parere dell’attore e critico Rex Reed).
• Pizza. "I californiani sono convinti di essere stati loro a inventare la pizza napoletana, quindi possono anche convincersi che Benigni sia l’erede di Charlie Chaplin" (Giuliano Ferrara).
• Chitarra. "Non ci piace la loro musica, e la chitarra è fuori moda" (la Decca Recording Company rifiutando i Beatles nel 1962).
• Arte. Per Vittorio Sgarbi, Federico Zeri era "la Sora Lella della Storia dell’arte".
• Concerto. "Un musicista noioso, che ha scritto seicento volte lo stesso concerto" (Antonio Vivaldi secondo Igor Stravinskij).
• Scimmie. "Quattro scimmie che urlano non useranno senza permesso l’onorato nome di famiglia" (Eva von Zeppelin sui Led Zeppelin).
• Paese. "Il mio paese è l’Italia. A ovest, a sud e a est è bagnata dal mare, a nord dalle montagne, i mari stanno fermi immoti, le montagne ogni tanto scivolano. Il mio paese ha dei problemi interni ed esterni. Al sud ci sono le autobombe; a est le alghe, a nord le tangenti, a ovest gli incendi e al centro Antonello Venditti" (Paolo Rossi).
• Differenza. "Se avessero ucciso me al posto di Kennedy, la differenza principale per la storia del mondo sarebbe probabilmente che Onassis non avrebbe mai sposato la signora Krusciov" (Nikita Krusciov).
• Dirigente. "Meglio la Bindi come amante che Galliani come dirigente" (Striscione degli ultras del Milan).
• Larva. "I fatti vostri, condotto da Massimo Giletti...dovrebbe essere più esplicito che si tratta di un documentario su come sarebbe stata la tivù se i nazisti avessero conquistato il mondo: deportazione in studio di handicappati, violenze psicologiche fino alla riduzione allo stato di larva di qualsiasi essere umano, sadismi gratuiti, solo per provare le soglie del dolore e dell’audience" (Antonio Ricci).
• Mutande. "Sono stufa ogni volta che faccio l’amore, di vedere il nome di mio padre stampato sulle mutande del mio partner" (Marci Klein, figlia di Calvin).