Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Certezze - "Dunque, prima delle nozze vivevo come vivono tutti, e cioè da depravato e, come tutti quelli del nostro ambiente, pur vivendo così, ero certo di vivere come si deve"

• Certezze. "Dunque, prima delle nozze vivevo come vivono tutti, e cioè da depravato e, come tutti quelli del nostro ambiente, pur vivendo così, ero certo di vivere come si deve".
• Proverbio russo: "Non fidarti del cavallo nel campo, né di tua moglie in casa".
• Térem. Nelle antiche case patrizie russe le donne venivano tenute confinate nel "térem", una sorta di gineceo.
• Podëvka. un soprabito corto, tipico dell’abbigliamento dei contadini russi. Indossato dal protagonista sotto "un vecchio cappotto di buon taglio, con il collo di montone".
• Come scrisse il celebre critico strutturalista Victor Sklovskij, citando un popolare film, La sonata a Kreutzer non è la storia di un "divorzio all’italiana", ovvero di una separazione compiuta con l’alibi del delitto d’onore. Il protagonista, Pozdnysev, non è un opportunista che cede cinicamente alla gelosia ammazzando la moglie fedifraga e che non ama, tanto nessuno lo condannerà. sopra tutto un uomo deluso, disgustato dall’amore, versione sublimata e socialmente accettata della lussuria. La sonata a Kreutzer è dunque un disperato atto d’accusa contro la seduzione, contro il matrimonio che ne è un derivato. E un inno all’ideale della castità assoluta. Almeno da perseguire se non da raggiungere. Particolare pettegolo ma non trascurabile: qualcuno sostiene che la figura del musicista che suonando seduce la donna sia stata ispirata da un compositore di cui la moglie di Tolstoj si invaghì (non corrisposta). Ma tale episodio, benché provato, è posteriore all’opera. Lev Nikolaevic Tolstoj nasce il 28 agosto 1828 nel governatorato di Tula, a Jasnaja Poljana, 200 km a sud di Mosca, da famiglia nobile, ancora più illustre nel ramo materno, quello dei principi Volkonski. Autodidatta per scarso rendimento universitario, giunto presto al successo letterario e alla fama, padre prolificissimo, vive sempre nel senso di colpa della propria ricchezza, e in preda a un misticismo politico che lo porta a predicare l’abolizione della proprietà privata, l’obiezione di coscienza, la carità ai poveri. I suoi seguaci vengono perseguitati per aver diffuso le sue idee ma il conte al massimo riceve rimbrotti da parte della chiesa che mal tollera la sua concezione comunitaria del cristianesimo. Compie lunghi pellegrinaggi a piedi, veste solo da contadino russo, rifiuta la cravatta e altri abiti borghesi, si dedica a scritti politici trascurando le lettere. Sentendo arrivare la fine fugge dalla moglie, che dice di detestare, e muore in una stazione il 7 novembre del 1910, ad Astapòvo.
• Bisogni indotti. "Inculcate in un uomo la convinzione che egli abbia bisogno della vodka, del tabacco, dell’oppio ed ecco che tutto questo gli diventerà indispensabile".
• Supposizioni. "La maggior porcheria è che, teoricamente, si presuppone che l’amore sia una cosa ideale, sublime, mentre in pratica è una porcheria, una sudiceria, che dà disgusto e vergogna anche solo a parlarne e a ricordarlo. Poiché non a caso la natura ha fatto sì che esso sia disgustoso e vergognoso".
• Oggetti pericolosi. "Anche in passato mi sentivo sempre terribilmente a disagio alla vista di una donna agghindata in abito da sera, ma adesso ne ho veramente paura, vedo in lei soltanto qualcosa di pericoloso per la gente, e di illecito. Per cui mi vien voglia di chiamare la polizia, di chiedere aiuto, di esigere che quell’oggetto pericoloso venga allontanato, eliminato".
• Oggetti sensuali. "Proprio come gli ebrei, che con il loro potere economico si prendono la rivincita sull’oppressione in cui sono tenuti, così anche le donne. ”Ah, così, voi volete che noi siamo solo mercanti? Bene, noi mercanti, vi domineremo!” dicono gli ebrei. ”Ah, così, voi volete che noi siamo soltanto oggetti sensuali, vi ridurremo in schiavitù”, dicono le donne".
• Cetrioli. "Sì; ed ecco che quei jersey, quei riccioli, quegli sbuffi mi catturarono. Fu semplice farlo, perché ero stato educato in un modo che favorisce lo sviluppo di una gioventù disposta ad innamorarsi, proprio come si fanno maturare i cetrioli sul vapore".
• Miracoli. " sorprendente quanto totale possa essere l’illusione che la bellezza sia un elemento positivo. Una bella donna dice delle stupidaggini, e tu le ascolti senza notarle: vedi soltanto intelligenza. Lei parla, magari dice delle volgarità, e tu vedi soltanto cose piacevoli. Quando poi non dice stupidaggini, né volgarità, ma è bella, allora ti convinci che sia un vero miracolo d’intelligenza e di moralità".
• Rapporti fisici e morali. "La depravazione non consiste in qualcosa di fisico poiché nessun atto fisico, per quanto basso, è in sé depravazione; essa, l’autentica depravazione consiste proprio nel liberarsi da qualsiasi rapporto morale con la donna con cui si ha una relazione fisica. E di questa, io mi vantavo. Ricordo quanto mi tormentai una volta che non ero riuscito a pagare una donna che mi si era data probabilmente per amore. Mi sentii tranquillo solo quando le ebbi mandato dei soldi, dimostrandole con quel gesto che moralmente non mi consideravo affatto legato a lei". Sulle case di tolleranza. "Si afferma che il libertinaggio fa bene alla salute e se ne fa, quindi, un’istituzione precisa e funzionante. Conosco delle madri che si preoccupano della salute dei figli in questo senso".
• Scopi. "Mi misi in ascolto, ma non riuscii a capir nulla. Evidentemente il suono del pianoforte aveva lo scopo preciso di coprire le loro voci, i loro baci, forse. Mio Dio!"
• Letture. "Notai che lui non si era affatto aspettato di trovare in mia moglie, ossia in una dama moscovita, una donna così affascinante, e ne fu molto felice. Perché il dubbio, che lei fosse o no consenziente, non lo sfiorò nemmeno; il nocciolo della questione era semplicemente fare in modo che l’insopportabile marito non fosse d’impiccio. Se io fossi stato un puro, non avrei compreso tutto questo, viceversa anch’io, come quasi tutti gli uomini, avevo avuto questi pensieri sulle donne quando non ero sposato, e quindi gli leggevo dentro come in un libro aperto".
• Città. "Bene cominciammo dunque a vivere in città. Là la gente infelice vive meglio. In città un uomo può vivere cent’anni e non accorgersi che è morto e putrefatto da tanto di quel tempo... Non c’è tempo per capire se stessi, si è sempre, occupati".
• Figli o pulcini. "Le riusciva impossibile non tormentarsi; la passione per i figli e il bisogno animalesco di nutrirli, di vezzeggiarli e di difenderli, erano difatti vivi in lei come lo sono nella maggior parte delle donne, ma le mancava quello che invece aiuta gli animali, e cioè l’assenza di immaginazione e di raziocinio. La gallina non teme quello che può capitare al suo pulcino, non immagina tutte le malattie che potrebbero colpirlo".
• Gracëvka: quartiere popolare a Mosca dove si trovavano molte prostitute.
• Mezzi, strumenti. "Adesso gli uomini assicurano di rispettare la donna: alcuni le cedono il posto, le raccolgono il fazzoletto; altri le riconoscono il diritto di svolgere qualunque attività, di prender parte al governo e via dicendo. Dicono tutte queste cose, ma loro immagine della donna rimane sempre la stessa: è uno strumento di piacere, il suo corpo è un mezzo di godimento".
• Musica e adulteri. "Due persone si interessano della più sublime fra le arti, la musica; per questo è necessaria una certa intimità; rapporto che non ha assolutamente nulla di riprovevole, e soltanto uno sciocco marito geloso può vedervi qualcosa di indesiderabile. Fra l’altro tutti sanno che proprio grazie a questi interessi, e soprattutto grazie alla musica, si commettono nel nostro ambiente la maggior parte degli adulteri".
• Uria. Il dubbio di molti mariti che la loro moglie, come quella del personaggio biblico Uria, si voglia stranamente congiungere perché, magari, ha appena avuto un rapporto con l’amante e temendo di essere rimasta incinta vuole coprirsi le spalle...
• Domande. "Suonarono la Sonata a Kreutzer di Beethoven. Conoscete il primo ”presto”? Lo conoscete? ... è una cosa tremenda questa sonata. E soprattutto la prima parte. La musica in genere è una cosa tremenda. Che cos’è? Non lo capisco. Che cos’è la musica? Che cosa fa? E perché fa quello che fa?".
• Affari di stato. "In Cina la musica è un affare di stato, e così dovrebbe essere dovunque. forse possibile permettere, a qualunque individuo lo voglia, di ipnotizzare da solo un altro, o anche molti altri, per farne poi ciò che ne vuole?"
• Corsetti e coltelli. "Sentii, e me ne ricordo, la resistenza iniziale del corsetto e di qualcos’altro ancora, e poi il penetrare della lama nella carne morbida. Lei afferrò il pugnale con le mani, si tagliò, ma non riuscì a fermarlo".
• Rimedi. "Solo quando vidi il suo volto morto compresi tutto che avevo fatto. Capii che io, io l’avevo uccisa, che per causa mia era accaduto che lei, che era viva, che si muoveva, che era calda, era divenuta immobile, cerea, fredda, e non si sarebbe potuto porvi rimedio, in nessun luogo e con nessun mezzo. Chi non ha vissuto tutto questo, non può capire".