Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Occhielli
• Pensieri. "Ogni volta che vedo un errore in un giornale, penso che sia nato qualcosa di nuovo" (Goethe).
• Risvegli. "Purtroppo il suo cuore ha ceduto proprio durante il risveglio dall’autopsia" (da ”La Provincia Pavese”).
• Lazzari uno. "Cinque morti evadono a Bologna: tre già ripresi" (da ”Bresciaoggi”).
• Lazzari due. "Con la sua pistola uccisero un giovane. Poi lo strangolarono perché la rivoleva" (dal ”Corriere della Sera”).
• Arti uno. "Tokio, suicida il braccio destro di Takeshita" (da ”il Giornale”).
• Arti due. "Muore in auto il braccio destro di Le Pen" (da ”Il Giorno”).
• Enfasi. "Nel pomeriggio un colono ebreo è stato ucciso in modo grave durante un agguato palestinese in Cisgiordania" (da ”La Prealpina”).
• Accostamenti ambigui. Su ”Bresciaoggi”, due articoli, uno fianco all’altro, recano i seguenti titoli: "Se n’è andato Enzo Ferrari", "Adesso tocca a Bush".
• Ironie della titolazione. "Si è spento il giovane ustionato" (da ”Bresciaoggi”).
• Seghe. Dalla vetrina di un negozio di utensili nella Franciacorta: "Offerta speciale. Seghe a due mani e a denti stretti".
• Panoramiche. Il cartello di Montevecchia, provincia di Lecco, su cui gli operai addetti alla segnaletica hanno scritto "via belsedere" invece che "via belvedere".
• Per una lettera in meno. "Viene orinato sacerdote" (da un bollettino parrocchiale del bresciano).
• Colori. ”La Notte” che nell’89 scrive "si tinge di giallo la figa di Nadia Comanenci", riferendosi alla fuga della ginnasta rumena.
• Tribuna. Quel redattore goliarda che su ”Bresciaoggi” scrive, a proposito di una partita, "presenza di belle fighe in tribuna", poi si dimentica di toglierlo e nessuno, in redazione, se ne accorge.
• Per una lettera in più. Sempre ”Bresciaoggi”, parlando di calcio, riferisce di "invenzioni genitali".
• Dantismi. Titolo da ”Il Giorno”, per un articolo sugli emigranti: "Quant’è duro il pene altrui" (invece che il pane).
• Altre cose dure. Titolo: "Pene più duro per i piromani" (da il ”Resto del Carlino”).
• Cambiamenti. Pietro Mastronzo, consigliere al comune di Napoli, ottiene il cambiamento del cognome in "Mastranzo".
• Sangue. La scheda segnaletica di Sandokan, boss della camorra nel Casertano, al secolo Francesco Schiavone, specifica, tra l’altro, che il suo sangue è "rosso".
• Dida. Su ”Il Giorno”, come didascalia di un presepe vivente in Brianza, c’è scritto: "qui manca la dida perché quel cazzone di Pozzi non mi ha ancora mandato copia della foto".
• Disgrazie ittiche. Titolo: "Manca l’acqua nell’Avisio e i pesci muoiono annegati" (da ”l’Adige”).
• Latinorum. "Non so spiegare. status un raptus" (titolo de ”La Prealpina”).
• Cosmesi della carreggiata. In un cartello stradale di pericolo: "strada emulsionata".
• Modi di dire. "Con un piccione prendono due fave" (da ”Il Giorno”).