Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Biotecnologie della vita quotidiana
• Dna. L’esistenza del Dna è nota dal 1869. In quell’anno, il chimico tedesco Friedrich Miescher estrasse dalle cellule un materiale vischioso, che chiamò nucleina perché era localizzato soprattutto nel nucleo cellulare.
• Mente. «Anche ammettendo di riuscire a clonare un uomo, non sarà mai possibile clonare la sua mente».
• Streghe. Nel XVII secolo, nella città di Salem in Massachusetts, alcune donne, ree confesse, vennero processate e giustiziate per stregoneria: avrebbero scatenato una terribile epidemia. Oggi si ritiene che responsabile dell’epidemia fosse la segale cornuta (Claviceps Purpurea), un fungo che produce sostanze attive sul sistema nervoso e che provoca una sindrome (l’ergotismo) i cui sintomi vennero scambiati per possesso demoniaco.
• Monopoli. Più dell’80 per cento delle ditte biotecnologiche sono negli States.
• Le piante transgeniche coltivate su ampia scala sono tre: il mais, la soia e la colza.
• Un team di ricercatori dell’Università delle Hawaii ha creato il caffè "geneticamente decaffeinato": i chicchi sono già decaffeinati all’origine e non occorre alcun procedimento chimico di estrazione della caffeina.
• Su ogni tavolo del ristorante ”Pure” di Tokio, accanto a bastoncini e tovaglioli, un depliant che spiega come si clonano le mucche.
• «Tony Blair ha pubblicamente dichiarato che i prodotti transgenici sono sicuri e che lui li mangia senza esitazione».
• Austria e Lussemburgo hanno bandito tutti i prodotti transgenici.
• «L’impatto sulle specie selvatiche di coltivazioni geneticamente modificate potrebbe rivelarsi devastante».
• In Giappone alcuni ricercatori hanno eliminato dal riso una proteina allergizzante, sconfiggendo così una delle allergie alimentari più diffuse tra la popolazione.
• Un terzo delle colture statunitensi riguarda piante geneticamente modificate. Il giro di affari annuo è di 50 miliardi di dollari. Il 50 per cento dei brevetti è americano.
• «La Deutsche Bank ha invitato gli azionisti a non investire nel settore delle tecnologie alimentari».
• Fra gli indigeni della Nuova Guinea è diffusa una malattia, chiamata kuru, simile al morbo della mucca pazza. Il kuru, che fu scoperto negli anni ’50, si trasmette per via alimentare in seguito a pratiche di cannibalismo. Gli indigeni della Nuova Guinea sono soliti cibarsi di cervello umano.
• Il premio Nobel Renato Dulbecco propose per primo il Progetto Genoma sulla rivista "Science", nel 1986. Il suo articolo, inizialmente, fu accolto con scetticismo.
• «Si ritiene che tra il genoma dell’Homo sapiens e quello del suo parente più stretto, lo scimpanzé, non vi sia più del 2 per cento di differenza».
• La prima bambina concepita in provetta si chiama Louse Brown ed è nata a Manchester il 25 luglio 1978.
• Eugenetica. Negli anni Ottanta, lo scienziato Robert Graham propose di costruire a Escondido (California) una banca di sperma di premi Nobel e di altri uomini con elevato quoziente intellettivo, da utilizzare per le fecondazioni artificiali. La proposta, osteggiata dall’opinione pubblica, non ha avuto seguito.
• Ovuli. Nel 1999, alcune top model hanno messo in vendita, su Internet, i loro ovuli. Prezzo: circa 150 mila dollari. Ron Harris, il fotografo a cui è venuta l’idea, si è assicurato un guadagno del 20 per cento sugli affari conclusi.
• In America è vietato clonare uomini con fondi pubblici, ma la legge non vale per i fondi privati. Se si considera che la maggior parte degli Istituti di ricerca è finanziata da privati, c’è la possibilità concreta che qualcuno possa clonare l’essere umano.
• Secondo alcuni giornali, un gruppo di ricercatori dell’Università di Kyungee a Seul avrebbe clonato l’uomo. La clonazione non avrebbe portato tuttavia alla nascita di un individuo fotocopia del modello: i ricercatori si sono fermati quando l’embrione clonato ha raggiunto lo stadio di quattro cellule.
Un secondo tentativo, nel novembre 1998, è stato effettuato in America, nei laboratori di una compagnia privata (Advanced Cell Technology di Worcester, in Massachusetts): l’embrione sarebbe stato tenuto in vita per dodici giorni.
Un anno dopo, nel novembre 1999, in Cina, all’Istituto di ricerche sulla riproduzione dell’Università di Hunan, a Changsha, tre embrioni sarebbero stati clonati e poi congelati una volta arrivati al primo stadio di sviluppo.
• Nel 1993 Dean Hamer, pioniere della psicologia molecolare, ha scritto sulla rivista "Science" di aver individuato un gene di predisposizione all’omosessualità, collocato sul cromosoma X che il maschio eredita dalla madre.
• «Stephen Hawking, il famoso fisico paraplegico, è convinto che nel terzo millennio nascerà una nuova razza umana, frutto della manipolazione dei geni. E sarà una razza migliore».
• Al Children’s Hospitals dell’Università del Wisconsin, a Madison, un gruppo di ricercatori ha reso immortale un gruppo di cellule staminali di embrione (le cellule progenitrici dell’intero organismo). «Il frutto di questa ricerca sta in due frigoriferi, pieni zeppi di scatolette trasparenti, divise in tanti scomparti colorati di viola, di rosso o di bianco. Dentro le cellule che continuano a moltiplicarsi all’infinito, senza invecchiare». Alcuni biologi stanno tentando di manipolare le cellule embrionali in modo tale da mantenerne l’immortalità anche quando diventano tessuti specializzati.
• «Le industrie biotecnologiche investono perché vedono nelle cellule staminali una vera e propria ”miniera d’oro”: le loro potenzialità di sfruttamento risiedono proprio nel fatto che sono capaci di dare origine ai 210 tipi diversi di cellule che servono per costruire il corpo umano».
• Trapianti. «Forse è più vicina la possibilità di una terapia cellulare per riparare organi danneggiati o la costruzione di biotessuti da trapiantare. [...] Negli ultimi 10 anni si è reso disponibile per i pazienti un vero e proprio catalogo di tessuti».
• Lattuga che vaccina contro l’epatite. Pomodori che non marciscono. Trapianto di geni per curare le malattie. Le biotecnologie sono entrate, o stanno entrando, nella nostra vita quotidiana. C’è chi pensa che possano offrire all’uomo grandi vantaggi, e chi invece le guarda con sospetto. Gli autori di questo libro spiegano le loro applicazioni, "per distinguere la scienza dalla fantascienza".
Adriana Bazzi, inviato speciale per i temi della medicina e della ricerca scientifica del "Corriere della Sera", ha diretto il "Corriere medico". Paolo Vezzoni, ricercatore del Cnr, dirige il gruppo di ricerca di biotecnologie presso l’Istituto di Tecnologie Biomediche Avanzate.