Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
ìIl fascino dellíIslamî
• Pericoli, problemi. «Per l’Occidente cristiano i musulmani costituirono a lungo un pericolo prima di diventare un problema».
• Trasformazioni. «I Saraceni, o Arabi, erano conosciuti da tempo, molto prima dell’Islam, ed in un primo momento la loro trasformazione religiosa fu appena notata».
• Mozarabi. O cristiani della Spagna musulmana.
• Nemici principali. «Nel corso dell’XI secolo, l’immagine del mondo saraceno si andò precisando in parte per ragioni comprensibili. I Normanni, gli Ungheresi e parte degli Slavi erano ormai convertiti. Il mondo musulmano restava il nemico principale».
• Ideologia. «Come molti autori hanno rilevato, è stupefacente constatare come l’atteggiamento del mondo cristiano nei confronti di quello musulmano, inteso come struttura politico-ideologica, sia simile a quello mostrato dal mondo capitalista occidentale verso il mondo comunista».
• Pubblico 1. «La Crociata creò un pubblico più ampio, avidamente interessato ad un’immagine globale dell’Islam».
• Pubblico 2. «Ma il grande pubblico aveva bisogno che l’immagine proposta, pur mostrando il carattere detestabile dell’Islam ed illustrandolo grossolanamente, fosse di natura tale da soddisfare il suo gusto letterario per il meraviglioso, così evidente nella produzione letteraria dell’epoca, da implicare tutti i notevolissimi elementi di esotismo che avevano colpito i crociati nel corso dei loro contatti con i musulmani».
• Deformazioni e fabulazioni. «La pura fabulazione, avente come solo scopo quello di stimolare l’interesse del lettore, si confondeva, in misura variabile, con le deformazioni ideologiche volte ad attizzare l’odio verso il nemico».
• Dati oggettivi. «Pedro de Alfonso, ebreo spagnolo battezzato a Huesca nel 1106, divenuto medico del re d’Inghilterra Enrico I e morto nel 110, traduttore di opere di astronomia, ma anche estensore della prima opera contenente alcuni dati oggettivi su Maometto e sull’Islam».
• Barba. «Si apprese che i Saraceni portavano la barba, che le attribuivano un gran valore, che prestavano giuramento su di essa ed erano sconvolti dalla sua eventuale perdita».
• La prima storia degli Arabi. Opera dell’arcivescovo di Toledo, Rodrigo Ximenez, incentrata sì sulle opere di Maometto e dei suoi eredi ma soprattutto sulla Spagna.
• Impressioni. «Un anonimo crociato italiano, che trascrisse di getto le proprie impressioni durante la prima Crociata, ammira grandemente il coraggio, la sagacia e l’abilità dei guerrieri turchi nel corso della battaglia di Dorilea, a cui egli aveva partecipato nel 1097».
• Assedi. «Durante l’assedio di Acri (1189-1191), negli intervalli della battaglia, gli avversari fraternizzavano, danzavano, cantavano e giocavano insieme, mentre le donne libere venute dall’Europa a conforto dei Crociati dispensavano in egual misura i loro favori ad alcuni musulmani».
• Coalizioni. «Si è a conoscenza di contatti diplomatici volti alla creazione di una coalizione militare latino-mongola contro l’Islam».
• Limbi. «Sul principio del XIV secolo, Dante salva dall’Inferno, collocandolo nel Limbo, Avicenna, Averroè e Saladino, unico fra i contemporanei, accanto agli eroi e ai sapienti dell’Antichità».
• Ritorno alle fonti e declini. «L’Europa latina, occupata dalle proprie lotte interne, progredendo sul piano culturale, non accordava più un’importanza primaria all’ideologia islamica. Se ne disinteressava, mentre divenivano capitali i problemi interni. Per John Wycliffe (1320 circa, 1384), la riforma della Chiesa occupava il primo posto ed il nuovo ritorno alle fonti del cristianesimo sarebbe bastato a provocare il declino dell’Islam».
• Conoscenza e disgusto. «Petrarca (1304-1384) esprime vigorosamente il suo disgusto per lo stile dei poeti arabi, che però non conosceva affatto».
• Risvegli. «A partire dalla fine del XIV secolo, la crescita dell’impero Ottomano a danno dell’Europa balcanica cristiana risvegliò per un attimo l’interesse dei circoli teologici nei confronti della religione musulmana».
• Sogni e realtà. «Mentre il chimerico Carlo VIII credeva di poter conquistare l’Italia e farne il punto di partenza per una crociata volta alla riconquista di Costantinopoli e Gerusalemme, il papato riceveva, fra il 1490, un tributo annuale dal sultano ottomano Bayezid II perché fosse trattenuto a Roma come prigioniero il suo fratello rivale Djem».
• Cattedre. «La prima cattedra di arabo fu creata a Parigi, nel 1539, presso il Collège de France appena fondato, ed affidata a Guglielmo Postel, studioso illuminato di impronta rinascimentale».
• Sanità filologica. «Thomas van Erpe (Erpenius, 1584-1624), che pubblica la prima grammatica araba e la prima edizione di testi realizzata secondo sani criteri filologici».
• Impulsi fiabeschi. «Antoine Galland (1646-1715) imprime un impulso decisivo al gusto per l’Oriente pubblicando, all’alba del XVII secolo, la sua traduzione delle Mille e una notte (1704-1717), la cui influenza sarà enorme. Ormai il mondo musulmano non appare più come il mondo dell’Anticristo, ma sostanzialmente come quello di una civiltà esotica, pittoresca, immersa in un’atmosfera fiabesca».
• Voltaire e dintorni. «Nel finale di Candide i protagonisti, rinsaviti, trovano pace presso Costantinopoli, seguendo il consiglio di un ”famoso derviscio che passava per essere il miglior filosofo della Turchia” e di un vecchio musulmano sobrio, operoso e incurante della politica».
• Spie turche. «Il tema della spia turca, che descriverebbe in modo critico abitudini e costumi europei, lanciato nel 1684 dall’avventuriero genovese Giovanni Paolo Marana, vissuto a lungo in Egitto, incontra uno straordinario favore, e giungerà fino alle Lettres Persanes (1721) di Montesquieu».
• Piaceri. «Lo straniero è sempre stato anche lo strano, ma si comincia a provare maggior piacere in quanto vi è di più strano».
• Spauracchi. «Il panislamismo diventa uno spauracchio alla moda».
• Stalin e Sultan. «Agli esordi del regime sovietico, il comunista tartaro Sultan Galiev (nato verso il 1880, morto dopo il 1940), ritiene che il mondo musulmano sia particolarmente disposto a recepire l’ideologia comunista e a diffonderla proprio in virtù della sua specificità musulmana che non va affatto combattuta o abolita. Egli fu brutalmente eliminato».
• Un grande studioso di Islam ripercorre, come in una brillante conversazione ricca di aneddoti e spunti critici, la storia dei rapporti con l’Oriente.
Maxime Rodinson, ha diretto la rivista Medio Oriente e la Scuola pratica di alti studi a Parigi. Tra le sue opere, Marxismo e mondo musulmano.
Maxime Rodinson, ”Il fascino dell’Islam”, Edizioni Dedalo