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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle

• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «C’è polvere e cenere dappertutto, sto correndo verso l’uscita». Joy Cordaro, 30 anni, alla madre Barbara. Si è salvato facendo a piedi 16 rampe di scale.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Sono intrappolato sotto il World Trade Center. Qui con me ci sono due agenti di polizia. Ti spiego esattamente dove sono. Dillo ai soccorritori. Aiutami». Un uomo da sotto le macerie alla moglie in Pennsylvania
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Vieni fuori di lì, vieni subito fuori da quella Torre». Chris Mills, alla fidanzata Danielle Kousoulis che lavorava al 104° piano della Torre Nord. Non è tornata.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Sembrano esserci delle folate di fumo qui attorno. Adesso mi sto allontanando». Sheldon Kanter broker della Cantor Fitzgerald alla moglie Tami.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. « accaduto qualcosa. Accendi la televisione e dimmi cos’è stato». Steve Tompsett, dirigente della Instinet, che si trovava al 106° piano della Torre Sud, alla moglie Dorry.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Ti telefono perché non voglio che ti preoccupi quando sentirai cos’è successo. Un aereo è caduto sulla nostra Torre. Non agitarti, sto bene. Stiamo evacuando l’edificio. Devo andare». Pochi minuti dopo la seconda chiamata. «Ti voglio bene. Non ti preoccupare, stai tranquilla». Karamo Trerra, 36, anni, dal telefono cellulare alla moglie Sharon subito dopo lo schianto del primo aereo contro la Torre Sud.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Ho il viso ustionato, non mi riconoscerai. Mi ami lo stesso?». Arturo Griffith, 54 anni, addetto all’ascensore, dall’ospedale alla moglie Carmen, anch’essa addetta all’ascensore fra il 78° e il 107° piano, sopravvissuta.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Non vediamo niente, non posso respirare. Moriremo tutti. Il fumo è fittissimo, non c’è un angolo libero». Andrew Knox, 29 anni, dal tetto di una delle Torri, a un collega.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Sto bene, sono con alcuni colleghi, ma non possiamo uscire». Doug Ketcham al padre.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «La situazione è grave. Adesso io mi trovo all’ultimo piano». David Barkway, 34 anni, manager che si trovava al 105° piano del World Trade Center.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «C’è parecchio fumo e siamo chini per terra. Stiamo evacuando l’edificio, ti richiamerò più tardi». Giovanna Gambale executive a E-speed.com, che si trovava al 105° piano della Torre Nord, al fidanzato Tom Pastorello.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Aiutatemi. C’è fuoco sul piano e non riesco a uscire. Sono bloccato. Ci sono altri impiegati con me nell’ufficio. Fate qualcosa!". Nuova telefonata, poco dopo. "Ti voglio bene. Non so se ne uscirò vivo. Promettimi che sarai di sostegno a tutta la famiglia. Sai cosa tu e la piccola Nicole significate per me. Ti amo». James Gartenberg alla moglie dall’86° piano della Torre Nord.
• 11 Settembre 2001 Voci dalle Torri Gemelle. «Siamo bloccati. Se non ti rivedo, sappi che ti voglio tanto bene». Frank Naples 28 anni, della Cantor Fitzgerald, alla moglie Heidi
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Ci hanno dirottato, ci hanno dirottato. Uno di loro ha tagliato la gola a un passeggero in business class, mi sembra morto. Altri due passeggeri sono stati pugnalati. Adesso stanno accoltellando le mie colleghe. Il loro capo sta urlando, parla inglese molto bene. Adesso sono entrati nella cabina. Vedo soltanto acqua e palazzi. Oh, mio Dio! Oh, mio Dio!». Madeline Amy Sweeney, assistente sul volo American Airlines 11, Boston-Los Angeles, al direttore di scalo a Boston, pochi secondi prima dello schianto contro la Torre nord del World Trade Center.
• 11 Settembre 2001 Chiamate d’emergenza al 911 "Esplosione in un palazzo". Telefonata alle ore 8.47 "C’è una esplosione in cima al World Trade Center". Sconosciuto, ore 8.48 "Un aereo ha centrato il palazzo". Sconosciuto, ore 8.48 "Il Wtc è saltato per aria". Donna, ore 8.50 "C’è un buco enorme sulla destra". Donna, ore 8.52 "Qualcuno è caduto dal palazzo". Uomo, ore 8.53 "Sono all’87° piano, ci sono quattro persone con me, c’è il fuoco". Uomo, ore 8.56 "Siamo al 106° piano, non riusciamo a scendere". Cristopher Hanley, ore 8.57 "Non possiamo respirare, siamo intrappolati al 103° piano, il fumo entra attraverso la porta". Uomo, ore 8.57 "Un uomo è volato attraverso la finestra delle Torri". Telefonata, ore 8.58 " crollato il soffitto all’86° piano". Uomo, ore 8.59 "Io e mio figlio siamo intrappolati nella stanza 8617". Donna, ore 9.01 "Ditemi come si fa a uscire da questo palazzo". Richard Caggiano, ore 9.04 "Siamo intrappolati al 22° piano, c’è una voragine all’ingresso, entra il fumo, non possiamo respirare. Provo a rompere una finestra". Uomo, ore 9.04 "La gente sta cadendo dal palazzo, dall’alto. Non riusciamo ad atterrare sul tetto con l’elicottero". La polizia in elicottero ore 9.05. Un minuto dopo il secondo aereo colpisce la Torre Nord "Si buttano fuori attraverso la voragine. possibile che nessuno li prenda?" Uomo, ore 9.09 "Sono al 104° piano. Mia moglie è al 91°. Le scale sono bloccate. Sono preoccupato per mia moglie". Uomo, ore 9.09 "Sono al 106° piano con cento persone nella mia stanza. Ditemi cosa devo fare per sopravvivere". Uomo, ore 9.12. Quattro minuti dopo arriva al centralino del 911 l’ordine di evacuare il palazzo delle Nazioni Unite. Altri 4 minuti dopo vengono fatti sgomberare tutti i palazzi comunali "Sono al 105° piano. Le scale sono crollate". Uomo, ore 9.17 "Siamo in centoventi in trappola al 106° piano. C’è molto fumo. Non vediamo le fiamme. Non possiamo andare né su né giù". Sconosciuto, ore 9.19 "Siamo sulle scale del 82° piano. Le porte sono bloccate. Qualcuno venga ad aprire le porte". Donna, ore 9.21 "Sono crollate le scale al 105° piano della Torre". Uomo, ore 9.24 "Qualcuno sta sventolando una bandiera bianca nel primo palazzo che è stato colpito". Donna, ore 9.28 "Siamo bloccati nell’ascensore. Stiamo morendo". Donna, ore 9.36 "Sono Melissa. Il pavimento è bollente. Non trovo l’uscita. Sto per morire. Voglio parlare con la mamma". Melissa, ore 9.39 "Stanno svenendo tutti vicino a me". Uomo, ore 9.40 "Ci sono venti persone sul tetto. Sono vive. Mandate aiuti". Un poliziotto, ore 9.49 "Il World Trade Center è crollato". Sconosciuto, ore 10 "Molti poliziotti nel palazzo che è appena crollato. Sono in trappola ai piani bassi. Persone tra le macerie". Un poliziotto, ore 10.10 "Continuano le chiamate dalla seconda Torre. Sembra che la cima della Torre si stia inclinando. Si inclina verso sud-ovest. Sta crollando". Poliziotto dall’elicottero, ore 10.26
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Ciao mamma, sono Mark Bingham. Sì, voglio dire, sono io. Voglio che tu sappia che ti voglio bene, ti voglio molto bene, sto chiamando dal telefono dell’aereo. Tre uomini hanno preso il controllo dell’aereo e dicono che hanno una bomba. No, non so chi sono. Dicono che dobbiamo stare tranquilli altrimenti fanno saltare l’aereo. Sono qui con altri due ragazzi, siamo tutti grandi e grossi, sopra il metro e novanta. Cercheremo di attaccarli: stai tranquilla, mamma, vedrai che torno a casa». Mark Bingham, 31 anni, ex giocatore di rugby, alla madre Alice. Si ritiene che insieme a Burnett e a Glick, Bingham sia stato uno di quelli che sul volo United Airlines 93 abbia lottato per fermare i terroristi
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «I dirottatori sono armati di coltelli e lamette. Hanno spinto tutti i passeggeri verso la parte posteriore dell’aereo. Fra loro c’era anche il pilota. Ci sono anche i membri dell’equipaggio. E’ proprio così, ci hanno dirottato. Loro sono nella cabina di pilotaggio. Sono armati, hanno i coltelli. Hanno radunato tutti i passeggeri nel retro dell’aereo. Cosa devo dire ai piloti che sono qui vicino a me? Cosa gli devo dire di fare? Temo che siano in missione suicida. Posso parlare solo perché sono nascosta da altri passeggeri». La comunicazione si interrompe, poi la seconda telefonata. «Stiamo tornando indietro, a Washington. State in allarme». Barbara Olson giornalista della Cnn, 46 anni, sul volo American Airlines 77 Dulles-Los Angeles, al marito Theodore Olson, sottosegretario alla Giustizia, l’avvocato che perorò la causa di Bush davanti alla Corte suprema degli Stati Uniti alle scorse elezioni.
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Ehi, Julia, sono Brian. Sono su un aereo che è stato dirottato. La situazione non sembra molto buona. Volevo solo dirti che ti voglio bene». «Spero di poterti richiamare, ma se non posso... voglio che tu ti diverta, che tu viva la tua vita. Sono certo che un giorno ci rivedremo...». Brian Sweeney 38 anni, alla segreteria telefonica nella casa di famiglia di Cape Cod poco prima di schiantarsi contro la Torre sud. Era a bordo del volo 175 di United Airlines, si dirigeva verso il World Trade Center.
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «C’è qualcosa che non va su quest’aereo. Ci sono uomini armati di coltelli. Oh Dio, hanno appena accoltellato una hostess! Stanno entrando nella cabina di pilotaggio. L’aereo è stato dirottato... Stiamo precipitando! Mamma ti amo, addio». Peter Hansen, era a bordo del volo United Airlines 175 Boston-Los Angeles assieme alla moglie e alla figlia di due anni. L’ultima telefonata l’ha fatta alla madre Eunice nel Connecticut. L’aereo si è schiantato sulla Torre sud.
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Ci stanno dirottando! Ci stanno dirottando! Non è uno scherzo. Ho sentito un’esplosione e vedo del fumo a bordo. Stiamo precipitando. Stiamo precipitando». Un uomo chiuso nel bagno del volo United Airlines 93 all’operatore del numero d’emergenza 911
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Un passeggero è stato ucciso. So che stiamo tutti per morire. Io e altri due abbiamo deciso di far qualcosa. Non possiamo stare qui seduti senza fare nulla. Hanno già ammazzato anche una hostess. E adesso ci useranno come hanno fatto con l’altro volo a New York. Non sappiamo quanto tempo c’è". La moglie lo prega di essere prudente. "No, no! Tanto ci uccideranno lo stesso. Ci proviamo. Se vogliono far schiantare l’aereo dobbiamo far qualcosa! Ti amo, tesoro». Thomas Burnett, alla moglie Deena sul volo United Airlines 93. Burnett ha chiamato quattro volte la moglie, lei è riuscita a metterlo in contatto con l’Fbi.
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Tre uomini dall’aspetto arabo con una bandana rossa in testa hanno preso il controllo dell’aereo, sono armati di coltelli. Dicono che c’è una bomba a bordo. Gridano che lo faranno saltare. Ci hanno detto "state calmi". Adesso che sappiamo cosa è successo agli altri aerei reagiremo. L’abbiamo messo ai voti, la decisione è presa. Io e altri tre o quattro passeggeri tenteremo di sopraffarli. Anche se dovessimo usare i nostri coltelli spalmaburro. Ti amo, resta in linea». Jeremy Glick, 31 anni, alla moglie Lizbeth sul volo United Airlines 93.
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Amore, siamo stati dirottati. Loro sono gentili, non ti preoccupare. Ti amo». Lauren Grandcolas al marito, dal volo United Airlines numero 93.
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Non vogliamo morire così». Voci di passeggeri del volo United Airlines 93 durante le telefonate della hostess CeeCee Ross-Lyles
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Ti amo e amo i bambini. Ci hanno dirottato». CeeCee Ross-Lyles sull’aereo United Airlines 93 New York San Francisco che si stava per schiantare vicino a Pittsburgh. Stava addestrandosi per diventare assistente di volo, al marito.
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Ci hanno dirottato, due sono armati di coltello, il terzo ha una bomba attaccata alla cintura, io e altri passeggeri vogliamo saltare addosso al dirottatore con la bomba e sopraffarlo. Siete pronti? Avanti, ragazzi». Tod Beamer, 32 anni, telefonata a un controllore di volo, sull’aereo United Airlines 93.
• 11 Settembre 2001 Testimonianza diretta «Ero bloccato nel traffico. Ho visto arrivare questo aereo e ho pensato: c’è qualcosa che non va, è troppo basso. Era come un missile da crociera con le ali. E’ andato proprio là e si è schiantato contro il Pentagono. Un’esplosione immensa, una grande palla di fuoco e colonne di fumo. E’ scoppiato il caos anche in strada. Una donna davanti a me ha cominciato a urlare: indietro, indietro, hanno colpito il Pentagono. Era terrore allo stato puro». Mike Waltera giornalista di Usa Today.
• 11 Settembre 2001 Voci dagli aerei dirottati. «Ci hanno fatto mettere nei posti dietro e ci hanno permesso di usare i telefonini per chiamare i nostri cari e dire loro che stiamo per morire». Karen Kincaid, 40 anni, avvocato, sul volo United Airlines 93.