Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 18 gennaio 2006
15 euro.
• Bon ton. "Dove il buon tono della società non v’è o non sicura, quivi la morale manca d’ogni fondamento e la società d’ogni vincolo" (Giacomo Leopardi).
• Peccati. L’unico imperdonabile è l’invidia (la gola è cultura, per la lussuria non c’è tempo, l’ignavia è consigliata politicamente): "Se ne soffrite seguite le regole del gioco: mascherate, celate, non fatevi scoprire e soprattutto perdete tempo. Passa".
• Femminismo. "Le femministe non vanno più di moda, ma le donne alla moda devono loro tantissimo".
• Eccezioni. Nei dettami tradizionali si poteva comparire sui giornali due volte nella vita, alla nascita e alla morte. "Poiché viviamo nella civiltà della comunicazione e dello spettacolo, questa regola può ammettere qualche eccezione: ma non una al giorno".
• Educazione. Diffidare di chi privilegia spontaneità e sentimenti all’educazione: "Sono persone che non hanno ancora scoperto una cosa importante: l’educazione dei sentimenti".
• Diete. Quando si è a dieta, evitare di parlarne (se non con pochi intimi e solo quando è finita). La dieta più dura ammette un pezzo di cioccolato al giorno: "Informatevi, mangiatelo e aggiratevi nel mondo non come uno o una che fa penitenza, né come uno o una che deve resistere a tutte le tentazioni, ma semplicemente come qualcuno che può arrivare dove vuole".
• Appuntamenti. Se si teme di arrivare in ritardo non dare appuntamento in mezzo alla strada, e se si arriva in ritardo, non giustificarsi mai con il traffico.
• Analisi. un rapporto strettissimo tra medico e paziente: "Non fatela proseguire oltre quell’ora nei rapporti sociali. Non ne otterrete alcun beneficio voi e si annoieranno gli altri".
• Amici. Stabilire se si prova per un altro amicizia o simpatia. La prima implica doveri. Per un amico si rinuncia all’appuntamento con l’uomo o la donna della vita. "Fatevi una domanda in più: per quale amico rinuncereste a un probabile affare?".
• Amante. "Fate in modo che, a storia conclusa, rincontrandovi, dopo anni, lui o lei possa ancora dire di voi che siete unico. Se non altro per come vi siete comportati".
• Lusinghe. Essere gentile con chi occupa nella vita un posto meno importante: "L’illustre manager se ne fregherà di essere ricordato da voi, il fattorino ne sarà lusingato. Preferite la fregatura o la lusinga?".
• Sorpresa. Non presentarsi mai a sorpresa: "C’è una sola donna, nella vostra vita, che potete sorprendere e ve ne sarà grata: la mamma".
• Nuovi ricchi. "Frequentateli sempre, vi fanno sentire migliori".
• Parcheggi. L’uomo che cede un parcheggio a una donna ottiene tre risultati: si sente unico, alza le quotazioni del maschio e fa felice la donna: "Un avvenimento così si racconta".
• Regali. Si possono riciclare, l’importante è che ci sia il pensiero: "Sarà adatto, non sarà adatto".
• Candele. Scappare dai ristoranti con la candela in mezzo al tavolo: "sono quasi sempre i più pericolosi. Poca luce, scarso cibo".
• Scarpetta. Se non si resiste (solo in trattoria, con gli amici), usare pane e mani, mai strusciare il pane con l’aiuto della forchetta.
• Champagne. Mai servirlo alla fine di una cena (è un aperitivo). Servirlo con la torta è un uso appena tollerabile.
• File. In fila al supermercato, lasciare passare chi è dietro e ha comprato poco: "sarete un ricordo indimenticabile in un minuto".
• Cioccolatini. Non si regalano se non sono extrafondenti, al peperoncino o del paese natio: "anche il cioccolato è cultura".
• Cin cin. Non si dice.
• Buon appetito. Non si dice.
• Salute. (Al vicino che starnutisce). Non si dice.
• Piacere. (Nelle presentazioni). Non si dice, ma non guardare con aria di superiorità chi lo dice: "Meglio un ”piacere” in più e uno che se la tira in meno".
• Ingressi. Non si fa entrare prima la donna in un ristorante: precedendola il cavaliere dovrebbe dare un’occhiata per esplorare il posto (all’uscita vale la regola tradizionale).
• Ingressi. Non si fa entrare prima la donna in un ristorante: precedendola il cavaliere dovrebbe dare un’occhiata per esplorare il posto (all’uscita vale la regola tradizionale).
• Televisione. Non parlarne male: "è la grande compagnia di chi non ha compagnia".
• Calzini. Sono la seconda cosa da togliersi prima di un incontro amoroso.
• Ciliegia. Si mette intera in bocca e si sputa il nocciolo nella mano per poi poggiarla nel piatto.
• Asparagi. Evitare di servirlo nei pranzi ufficiali per non creare imbarazzo. Si mangiano con le forchette o con le mani (vietato il coltello).
• Automobile. La signora che si siede dietro non deve scorrere per far sedere l’uomo: è lui che fa il giro e entra dall’altra portiera.
• Auto blu. "Fanno una gran simpatia quelli che si siedono davanti, un po’ di antipatia quelli che si siedono dietro".
• Ascensore. Quando si sale in ascensore insieme ad altri, si chiede la destinazione di tutti e si aspetta il proprio turno.
• Snobismo. "Per intensità di snobismo, la cena all’osteria con il ferroviere può equivalere al pranzo a corte".