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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Come si legge un libro (e perch)

• Lettura. «Shakespeare vi legge in modo più completo di quanto voi possiate leggere lui».
• Cattiva scrittura. «Quando uno compie settant’anni, non desidera leggere male più di quanto desideri vivere male, poiché il tempo non gli mostra più alcuna compassione».
• Cattiva scrittura. «La cattiva scrittura è un tutt’uno; la grande scrittura è estremamente varia».
• Lettura e politica. «Chi legge da un punto di vista politico non legge!».
• Identificazione. «Cervantes non è Don Chisciotte, Tolstoj non è Anna Karenina, ciononostante il lettore, quando è possibile, non deve rinunciare a identificarsi con le sue figure preferite, non più di quanto hanno fatto i loro autori».
• Moby Dick. «Perché leggerlo? Perché si rimane abbagliati da grandi visioni».
• Moby Dick. « un’apocalisse americana, una visione catastrofica della nazione e del suo destino».
• New religion. «Negli Stati uniti, ebrei, protestanti e cattolici cominciano a fondersi in quella che ho chiamato la ”religione americana”, una fede nazionale indigena che, ho il sospetto, non abbiamo ancora cominciato a comprendere».
• Shakespeare. «Aprirsi a un confronto diretto con Shakespeare al suo massimo livello, per esempio in Re Lear, non rappresenta mai un sapere semplice, né da giovani né in età avanzata».
• Shakespeare. Smise di scrivere dopo avere collaborato con Fletcher alla stesura dei Due nobili congiunti (1613). Aveva solo quarantanove anni e visse per altri tre, trascorsi per lo più in solitudine a Stradford-on-Avon. «Forse la malattia offuscò il suo ultimo periodo di vita, ma le parti shakespeariane del dramma rivelano un nuovo stile una nuova coscienza, elementi che sarebbe valse la pena di sviluppare».
• Gli ultimi versi importanti di Shakespeare: «O incantatori divini, / che cosa fate di noi! per ciò che non abbiamo / ci rallegriamo; per quel che abbiamo siamo tristi; ancora / siamo bambini in un certo senso. Dobbiamo rendere / grazie / per ciò che è, e rinunziare a discutere con voi / che siete insindacabili. Andiamo, / e comportiamoci come richiede il momento».
• Dostoevskij. « superbo negli esordi, sorprendente negli sviluppi intermedi, ma debole nei finali: cosa strana visto il suo temperamento apocalittico dovrebbe renderlo adatto alle conclusioni».
• Doestoevskij. «Anche a centotrenta anni dalla pubblicazione, Delitto e castigo continua a essere la migliore delle storie poliziesche. Benché sia straziante dobbiamo leggerlo perché, come Shakespeare, modifica la nostra coscienza».
• Meridiano di sangue. «Nessun altro romanziere statunitense vivente ci ha regalato una storia vigorosa e memorabile quanto Meridiano di sangue. Nella sua recente trilogia dedicata alla Frontiera, che si apre con lo splendido Cavalli selvaggi, nemmeno McCarthy è riuscito a eguagliare se stesso, ma questa sua fatica rappresenta l’ultimo western, qualcosa che nessuno riuscirà mai a superare.[...] I massacri e le mutilazioni incessanti di Meridiano di sangue sono così paurosi che si ha l’impressione di leggere un rapporto delle Nazioni unite sugli orrori avvenuti in Kosovo nel 1999».
• Morte. «Mi ricordavo che mio padre diceva sempre che lo scopo della vita era quello di prepararsi a restare morti per molto tempo» (da Mentre morivo di Faulkner).
• "Mentre morivo" di Faulkner è formato da cinquantanove monologhi interiori, cinquantatré dei quali vengono pronunciati dai membri della famiglia Burden, un orgoglioso clan di bianchi poveri che combattono con tutte le forze contro incendi e inondazioni per portare la cassa con la salma della madre, Addie, al cimitero di Jefferson, nel Mississipi, dove la donna desiderava essere sepolta accanto al padre.
• "Mentre morivo". «Il lettore lo troverà difficile ma è un libro che ha tutti i diritti di esserlo».
• Fuga. «Avevo l’abitudine di leggere Il circolo Pickwick due volte l’anno, consumandone varie copie. Se si trattava di una fuga ero contento di fuggire».
• Scrittori shakespeariani. «Gli scrittori di questo tipo (come Austen, Dostoevskij, Goethe, Stendhal, Philip Roth, McCarthy), si impegnano nella creazione di personaggi che cambiano».
• Dickens. «Come leggere Grandi speranze? Come se si potesse tornare bambini. Dickens ci invita a farlo e lo rende possibile; forse è questa la sua dote più grande».
• Romanzieri francesi. «Insieme con Balzac e Flaubert, Stendhal fa parte della trinità dei maggiori romanzieri francesi prima del vertice toccato da Marcel Proust».
• Trama. «Non si legge Don Chisciotte o Alla ricerca del tempo perduto per la trama, ma per lo sviluppo progressivo dei personaggi e per la scoperta o rivelazione graduale della visione dell’autore».
• Conversazioni. «Benché in Don Chisciotte accada quasi tutto quello che può accadere, l’elemento più importante sono le conversazioni continue tra Sancho e l’hidalgo».
• «Withman, il più geniale degli scrittori americani (più grande persino di Emily Dickinson e Henry James), trascende il limite che lo costringe a giudicare inconoscible la propia anima [...]. Un bambino chiede a Withman: ”Che cosa è l’erba?” e lo scrittore non sa rispondere: ”Non meglio di lui so che sia”».
• Hemingway. «I racconti di Hemingway superano perfino Fiesta, l’unico tra i suoi romanzi che oggi può essere considerato qualcosa di più di un pezzo d’epoca».
• Casa Tellier «Una sera di maggio, i frequentatori abituali del bordello rimangono delusi poiché sull’ingresso è incollato un avviso: ”Chiuso per prima comunione”. Madama o le sue dipendenti si sono assentate per l’avvenimento, visto che la festeggiata è la nipote (e la figlioccia) della signora. La cerimonia si trasforma in un avvenimento straordinario, durante il quale il pianto insistente delle signorine, che ricordano la loro giovinezza, diviene contagioso, e l’intera congregazione è travolta da un mare di lacrime. Il sacerdote dichiara che Cristo è sceso sui presenti e formula un ringraziamento particolare per le ospiti, Madama Tellier e le sue ragazze» (da Casa Tellier di Maupassant).
• Borges. «Gli specchi e la copula sono abominevoli, poiché moltiplicano il numero degli uomini» (Uqbar, esiarca, citato da Borges).
• Stendhal. «Ha imparato da Shakespeare (e dai propri fallimenti sentimentali) l’arbitrarietà delle grandi passioni, mentre da Cervantes ha appreso che la passione, anche quando uccide, è solo un gioco».
• Cechov. « un artista imprescindibile della vita non vissuta».
• Cechov. «Bisognerebbe scrivere, diceva Cechov, in modo che al lettore non serva alcuna spiegazione da parte dell’autore».
• Ironia. «La perdita dell’ironia equivale alla morte della lettura».
• Turgenev. «I bozzetti di Turgenev sono di una bellezza magica; presi nel complesso, costituiscono (fatta eccezione per Shakespeare) la migliore risposta che io conosca alla domanda: perché leggere?».
• Consigli. «Dobbiamo leggere e dobbiamo leggere solo il meglio di quanto è stato scritto».
• Consigli . «Non leggere per contraddire o confutare, né per credere o dare per scontato, e nemmeno per trovare parole e discorsi, bensì per ponderare e riflettere» (Francis Bacon).
• Consigli. «L’unico consiglio che una persona può dare a un’altra in merito alla lettura è, in verità, quello di non accettare consigli» (Virginia Woolf).
• Come si legge un libro (e perché) è un viaggio attraverso le opere di tutte le epoche che ancora oggi meritano di esser lette: da Cervates (Don Chisciotte, 1605) a McCarthy (Meridiano di sangue, 1985), passando per l’amatissimo Shakespeare. Perché «quando uno compie settant’anni, non desidera leggere male più di quanto desideri vivere male, poiché il tempo non gli mostra più alcuna compassione». Harold Bloom, nato a New York nel 1930, è uno dei critici letterari più influenti. Ha scritto, tra l’altro, The Book of F (1990) e Sakespeare: the Invention of the Human (1998). In Italia, prima di Come si legge un libro, è uscito Il canone occidentale (Bompiani 1996).