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 2001  marzo 03 Sabato calendario

«Il desiderio sessuale, soprattutto quando si concentra nell’innamoramento, fissandosi su una donna determinata, è la quintessenza dell’imbroglio di questo nobile mondo; perché promette così indicibilmente, infinitamente e straordinariamente molto, e mantiene poi così miserabilmente poco»

• «Il desiderio sessuale, soprattutto quando si concentra nell’innamoramento, fissandosi su una donna determinata, è la quintessenza dell’imbroglio di questo nobile mondo; perché promette così indicibilmente, infinitamente e straordinariamente molto, e mantiene poi così miserabilmente poco».
• «Mi aspettavo che l’accoppiamento dei leoni, quale suprema affermazione della volontà nella sua manifestazione più possente, fosse accompagnato da sintomi molto veementi; e fui sorpreso di trovarli di gran lunga inferiori a quelli che di solito accompagnano l’accoppiamento umano. Anche qui, dunque, ciò che decide della maggiore importanza della manifestazione non è il grado della potenza del volere, ma il grado della conoscenza: così come il suono non è rafforzato tanto dalla grossezza della corda quanto dall’ampiezza della cassa di risonanza».
• «Si bada principalmente a un bel naso, e un naso corto e rincagnato rovina tutto. Una lieve incurvatura del naso, in giù o in su, ha deciso, e a ragione, della felicità della vita di innumerevoli ragazze: giacché ne va del tipo della specie. Una bocca piccola, con mascelle piccole, è assolutamente essenziale, come carattere specifico della faccia umana in contrasto con i musi degli animali. Un mento rientrante, per così dire troncato, è particolarmente ripugnante, perché il mentum prominulum è una caratteristica esclusiva della nostra specie. Viene infine la considerazione della bellezza degli occhi e della fronte: quest’ultima sta in rapporto con le qualità psichiche, specie con quelle intellettuali, che si ereditano dalla madre».
• «Un seno femminile turgido esercita un’attrattiva straordinaria sul sesso maschile perché, stando esso in rapporto diretto con le funzioni riproduttive della donna, promette nutrimento abbondante al neonato. Invece le donne eccessivamente grasse suscitano in noi repulsione: la causa è che una tale costituzione indica atrofia dell’utero, cioè sterilità; e non è la mente, è l’istinto a saperlo».
• «Le donne sono adatte a curarci ed educarci nell’infanzia appunto perché sono esse stesse puerili, sciocche e miopi, in una parola rimangono tutta la vita grandi bambini: esse occupano una specie di gradino intermedio fra il bambino e l’uomo, che è il vero essere umano».
• «La mancanza di intelligenza non guasta con le donne: è piuttosto l’intelligenza eccessiva, o addirittura il genio, che, non essendo normale, potrebbe avere un effetto sfavorevole. Perciò si vede spesso che, con le donne, un uomo brutto, stupido e rozzo ha più successo di un uomo colto, intelligente e amabile».
• «Le donne dànno la preferenza agli uomini di età fra i trenta e i trentacinque anni, preferendoli perfino agli adolescenti, che pure rappresentano propriamente la massima bellezza umana. La ragione è che esse non sono guidate dal gusto, bensì dall’istinto, il quale riconosce nell’età suddetta l’acme della facoltà di procreare. In genere badano poco alla bellezza, specie a quella del viso: è come se assumessero solo su se stesse il compito di passarla al figlio».
• «Il solo pensiero di vedere le donne nell’ufficio di giudice fa ridere».
• «Per una donna una sola cosa è decisiva, vale a dire a quale uomo sia piaciuta».
• «Quando le leggi concessero alle donne gli stessi diritti degli uomini, avrebbero anche dovuto munirle di un’intelligenza maschile».
• «Nella monogamia l’uomo ha troppo nell’immediato e troppo poco alla lunga; la donna il contrario».
• «Da un punto di vista razionale non si capisce perché un uomo, la cui moglie soffre di una malattia cronica, o rimane sterile, oppure con gli anni è diventata troppo vecchia per lui, non dovrebbe prendersi una seconda moglie in aggiunta».
• «Nessun continente è così sessualmente corrotto come l’Europa a causa del matrimonio monogamico contronatura».
• «Nel nostro continente monogamico ammogliarsi significa dimezzare i propri diritti e raddoppiare i propri doveri».
• «Solo i moderni ottimisti protestanti dichiarano che il matrimonio è qualcosa di sublime, sacro, divino. Tertulliano dice invece che il matrimonio non si distingue in sostanza dallo stuprum».
• «La malattia venerea è un baluardo assai utile affinché l’impulso sessuale non acquisti troppo potere sull’uomo».
• «La barba, essendo quasi una maschera, dovrebbe essere proibita dalla polizia. Inoltre, come distintivo del sesso in mezzo al viso, è oscena e per questo piace alle donne».
• «Il dominio naturale della donna sul sesso maschile mediante l’attrazione della soddisfazione sessuale dura circa sedici anni. A quarant’anni la donna è incapace di soddisfare l’uomo... L’impulso sessuale nell’uomo dura più del doppio».
• «Non è affatto sbagliato in circostante difficili chiedere consiglio anche alle donne, secondo l’uso degli antichi germani. Il loro modo di concepire le cose, infatti è del tutto diverso da quello dell’uomo, in particolare per la tendenza femminile a prendere volentieri in considerazione la via più breve per raggiungere la meta, e in generale ciò che si trova più vicino; e che noi, appunto perché l’abbiamo sotto il naso, di solito non vediamo e trascuriamo; è perciò necessario che vi siamo ricondotti per acquistare di nuovo un’opinione immediata e semplice».
• «Le donne sono senza dubbio più prosaiche degli uomini, e quindi non vedono nelle cose più di quel che realmente vi sia; mentre l’uomo, se le sue passioni sono agitate, è portato a ingrandire le cose reali, oppure vi aggiunge tratti immaginari».
• «Che la donna, per natura, sia stata destinata all’obbedire si può riconoscere dal fatto che ogni donna che sia messa nella posizione per lei innaturale di completa indipendenza subito si unisce a un uomo, dal quale si lascia guidare e dominare, perché ha bisogno di un padrone. Se è giovane sarà un amante; se è vecchia un confessore».
• «Il coito è soprattutto affare dell’uomo, la gravidanza, invece, solo della donna».
• Sugli amori di Schopenhauer vedi Arthur Schopenhauer L’arte di trattare le donne Adelphi 2000 in particolare la prefazione di Franco Volpi. Coll. 11f26
• Notizie su Friederich Schlegel e Dorothea Mendelssohn, Germaine de Staël Talleyrand Benjamin Constant e Schlegel, Carolina Michaelis, vedova, sposa poi di August Wilhelm Schlegel e quindi di Schelling; Henriette Herz che insegnò l’ebraico a Humboldt e l’italiano a Schleiermacher; Caroline von Günderrode, spinta al suicidio dalla passione per Creuzer; Bettina Brentano, Rahel Varnhagen e Johanna Trosiener Schopenhauer, madre del filosofo in Arthur Schopenhauer L’arte di trattare le donne Adelphi 2000 pagine 17-19.
• «Per trovare un grande filosofo capace di un matrimonio normale bisogna aspettare Aristotele, che seppe di fatto conciliare vita contemplativa e vita coniugale: sposò Pizia ed ebbe da lei una figlia. Non solo: dopo essere rimasto vedovo prese in casa un’altra donna, Erpillide, che gli diede un secondo figlio, Nicomaco. Dall’affetto con cui nel testamento le ricorda entrambe, si desume che le due unioni furono felici: lo Stagirita dà disposizione che le spoglie della moglie vengano collocate accanto alle proprie e lascia parte dell’eredità a Erpillide» (Dall’introduzione di Franco Volpi)
• La dottrina della metempsicosi nel Timeo di Platone: «Le anime sono in origine maschili: quelle che vivono indegnamente sono destinate a reincarnarsi in un corpo femminile, e se di nuovo si comporteranno male trasmigreranno in un corpo animale» (Dall’introduzione di Franco Volpi)
• Gli uomini. «Più guardo gli uomini, meno mi piacciono. Se potessi dire la stessa cosa delle donne, tutto sarebbe a posto» (Arthur Schopenhauer).
• Insetti. «E’ evidente che la cura con la quale un insetto va alla ricerca di un determinato fiore o frutto o sterco o carne oppure, come gli icneumoni, di una larva di un altro insetto, per deporre solo là le sue uova, senza disdegnare a tal fine né fatica né pericolo, è molto simile a quella con cui un uomo, per soddisfare i bisogni sessuali, sceglie meticolosamente una determinata donna, che gli corrisponda individualmente, e vi si affanna appresso con tanto fervore che per raggiungere questo scopo, sfidando ogni dettame di ragione, sacrifica spesso la propria felicità con un matrimonio stolto, con intrighi amorosi che gli costano patrimonio, onore e vita, e perfino con delitti quali l’adulterio e lo stupro: e tutto solo per servire, in conformità alla volontà della natura ovunque sovrana, la specie nel modo più opportuno, anche se a spese dell’individuo» (Arthur Schopenhauer)
• Una donna vale l’altra. «L’innamorato darebbe tutti i beni del mondo per copulare con una certa donna, la quale in verità non gli procura un piacere maggiore di quello che egli avrebbe con una qualsiasi altra» (Arthur Schopenhauer)
• ?ªYtel matrimonio combinato. «Non fate la vostra scelta da soli, per folle passione, che abbaglia sempre. Matrimoni del genere li ho visti finire sempre nell’infelicità. Lasciate che altri, che vi vogliono bene, scelgano per voi. Lo sguardo obiettivo vede ciò che è più giusto, e la ragione è una ruffiana di gran lunga migliore della folle bramosia» (Arthur Schopenhauer)
• Odio. «Fra donne, già per natura, vi è inimicizia. Anche solo incontrandosi per strada si guardano a vicenda come guelfi e ghibellini» (Arthur Schopenhauer)
• Elogio della poligamia. «Mentre presso i popoli poligamici ogni donna trova chi la mantiene, presso i popoli monogamici il numero delle donne maritate è limitato, e rimane un numero infinito di donne private di sostegno, che nelle classi superiori vegetano come inutili zitelle, e nelle classi inferiori sono costrette a pesanti lavori inadatti a loro, oppure diventano prostitute e conducono una vita triste e infamante. Solamente a Londra vi sono ottantamila prostitute. Non sono esse, forse, null’altro che donne terribilmente danneggiate dall’istituzione monogamica, vere e proprie vittime umane sull’altare della monogamia? Le prostitute conducono una vita triste e infame, ma, date le circostanze, sono necessarie a soddisfare i bisogni del sesso maschile, e compe tali rappresentano un ceto riconosciuto ufficialmente, con lo scopo specifico di proteggere dai seduttori le donne privilegiate dal destino, che hanno trovato marito, o hanno diritto a sperare di trovarne» (Arthur Schopenhauer)
• Matrimonio. «Definisco il matrimonio un debito che si contrae in gioventù e si paga nella vecchiaia» (Arthur Schopenhauer).
• Sposarsi. «Sposarsi significa fare il possibile per venirsi a nausea uno all’altro» (Arthur Schopenhauer).
• Cloruro di calcio. «Sciogliere in un bicchiere d’acqua una dose di cloruro di calcio e dopo il coito immergervi il pene. In questo modo i veleni eventualmente assorbiti vengono completamente eliminati» (Arthur Schopenhauer).
• Il sesso brutto. «Il sesso femminile, di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere stato chiamato il bel sesso soltanto dall’intelletto maschile obnubilato dall’istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell’istinto» (Arthur Schopenhauer).
• «L’amore è il male. Codesto turbamento che vi rapisce, codesta serietà e codesto silenzio sono una meditazione del genio della specie. L’adolescente pronto a morire per colei che ama e il cui fiero sguardo non ha che lampi di generosità; la vergine che avanza circonfusa della sua grazia come di un’aurora, rivestita di una bellezza che fa mormorare tra loro come cicale i vecchi e cadere in ginocchio chiunque abbia un cuore umano, sono due macchine nella mani di questo genio imperioso. Esso non ha che un pensiero, un pensiero positivo e senza poesia: la durata del genere umano. Ammirate, se volete, i suoi procedimenti; ma non dimenticate che esso non pensa che a colmare i vuoti, a riparare le brecce, a mantenere l’equilibrio tra le provviste e la spesa, a tenere sempre abbondantemente popolata la stalla in cui il dolore e la morte recluteranno presto le loro vittime» (Arthur Schopenhauer).
• «Come la seppia, la donna si avviluppa nella dissimulazione e nuota a suo agio nella menzogna» (Arthur Schopenhauer)