Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 23 gennaio 2005
Chi non si è sentito dire almeno una volta da qualcuno: «Quando c’era lui i criminali erano pochi, i disoccupati ancora meno, i treni arrivavano in orario, i fatti di sangue erano sconosciuti»
• Chi non si è sentito dire almeno una volta da qualcuno: «Quando c’era lui i criminali erano pochi, i disoccupati ancora meno, i treni arrivavano in orario, i fatti di sangue erano sconosciuti». Il merito di questa Italia pacificata, senza pensieri e senza problemi veniva attribuito a Mussolini e alla sua politica. Tutto vero? Non proprio. I ”suggerimenti” che venivano trasmessi ai mezzi di comunicazione, le cosiddette ”disposizioni di stampa” o veline, davano precise indicazioni su quali notizie e quali foto pubblicare per creare l’immagine di un Paese in cui l’ordine regnava sovrano, con un popolo giovane, entusiasta e virile.
nessuno parli dell’ufo
D’ordine personale del Duce disponesi assoluto silenzio su presunto atterraggio su suolo nazionale at opera aeromobile sconosciuto. Stop. Confermasi versione pubblicanda diffusa dispaccio Stefani odierno. Stop. Idem versione anche at personale e giornalisti. Stop. Previste max pene per trasgressori fino at deferimento tribunale sicurezza dello Stato. Stop. Per immediata conferma ricevimento? Stop. Direzione affari speciali.
Milano, 13 giugno 1933
• Smobilitare la cronaca nera
Perché la stampa possa sempre più cooperare all’opera di moralizzazione e di educazione delle masse è indispensabile che abbia la più rigorosa applicazione la circolare telegrafica N. 8066, diramata da S.E. il Capo del Governo in data 9 gennaio 1926, che riguarda la smobilitazione della cronaca nera, con particolare riferimento alle notizie di suicidi, tragedie passionali, violenze ed atti di libidine commessi su minorenni, ed altri fatti che possano esercitare una pericolosa suggestione sugli spiriti deboli od indeboliti.
26 settembre 1928
• rinnovare il tipo di giornale
Il giornale deve essere organo di propaganda dell’italianità e del Regime.
Valorizzare le nuove opere italiane.
Riprodurre in quadro le idee salienti espresse dal Duce nei discorsi più recenti [...].
Ottimismo e fiducia.
Improntare il giornale a ottimismo, fiducia e sicurezza nell’avvenire.
Eliminare le notizie allarmistiche, pessimistiche, catastrofiche e deprimenti.
Miseria
Non si deve dare all’estero la sensazione di una miseria grave che non c’è.
Fotografie
Le fotografie di avvenimenti e panorami italiani devono essere sempre esaminate dal punto di vista dell’effetto politico.
Così se si tratta di folle, scartare le fotografie con spazi vuoti; se si tratta di nuove strade, zone monumentali, ecc., scartare quelle che non danno una buona impressione di ordine, di attività, di traffico, ecc.
Mezzogiorno
Non usare più la denominazione ”Mezzogiorno”.
Il Mezzogiorno nella nuova Italia può cominciare a sud della Sicilia.
Tesseramento sindacale
Si raccomanda di non pubblicare cifre sul tesseramento sindacale, perché possono dare spunto a commenti antifascisti, con malevoli interpretazioni.
Direttive alla stampa emanate nel 1931 da Gaetano Polverelli, capo Ufficio stampa di Mussolini
• Idoli al tappeto
Non pubblicare fotografie del pugile Carnera a terra.
28 giugno 1935
• Menagramo
Non si dica che la disgrazia al figlio di Agnelli (Edoardo Agnelli senior morì tragicamente il 14 luglio 1935 in un incidente aereo all’idroscalo di Genova, ndr) avvenne allo scalo Mussolini, ma si dica che avvenne nel mare di Genova.
18 luglio 1935
• Bombardamenti
Non pubblicare, nelle corrispondenze, notizie dei bombardamenti dei nostri aerei nell’Africa Orientale.
7 dicembre 1935
• Non fraternizzare con gli abissini
Pena provvedimenti di fortissimo rigore, astenersi dalle sdolcinature e tenerezze riguardo gli abissini.
Nessun episodio sentimentale, nessuna fraternizzazione [...].
27 maggio 1936
• Niente frati acccanto a Mussolini.
Non pubblicare fotografie in cui il Duce è riprodotto insieme ai frati [...].
6 agosto 1936
• Einstein.
Non interessarsi mai di nessuna cosa che riguardi Einstein.
26 dicembre 1936
• Tè e karkadè
Occuparsi attivamente e con insistenza del Karkadè (pianta coltivata in Libia e da cui si ricavava un sostituto del tè, ndr).
22 gennaio 1937
• Balli.
Rivedere le corrispondenze dalla Sicilia, perché non si deve pubblicare che il Duce ha ballato.
14 agosto 1937
• Basta con la Garbo
Si conferma la disposizione: non occuparsi della Garbo. (L’attrice era considerata antitotalitaria, ndr).
12 marzo 1938.
• Lo scolaro Mussolini
Non deve essere assolutamente recensito il libro di Eleonora della Pura ”Lo scolaro Benito Mussolini”.
23 giugno 1938
• Trebbiatura
Notare come il Duce non fosse affatto stanco dopo quattro ore di trebbiatura.
4 luglio 1938
• Gli italiani sono più alti
Dare con rilievo e commentare il comunicato sull’aumento di statura in Italia, dimostrando come detto aumento sia il risultato di sedici anni di politica razziale, manifestatasi attraverso le provvidenze per la maternità e l’infanzia, l’incremento dato dal Fascismo alla vita sportiva e alla ginnastica, le colonie marine e montane, il miglioramento della nutrizione, delle consizioni di lavoro, ecc.
16 agosto 1938
• Filobus
I filobus vanno chiamati ”vetture filotramviarie”.
22 febbraio 1939
• Bello e cattivo tempo.
Diminuire le notizie sul cattivo tempo.
1 giugno 1939
• Abbasso Francia e Inghilterra.
Ignorare la Francia. Non scrivere nulla su questo Paese. Criticare, invece, sempre e comunque l’Inghilterra. Non prendere per buono nulla che ci venga da quel Paese.
13 giugno 1939
• Niente vita di vespa.
Non pubblicare fotografie e disegni di donne raffigurate con la cosiddetta ”vita di vespa”. Disegni e fotografie debbono rappresentare donne floride e sane.
17 luglio 1939
• Natale e Capodanno
Non occuparsi in alcun modo degli alberi di Natale e non accennare - in articoli o in pubblicità - alla ricorrenza di Capodanno.
(Il Capodanno per il regime era quello dell’era fascista, a partire dal 28 ottobre 1922, ndr).
13 dicembre 1939
• Lira.
Astenersi da articoli che sollevino questioni circa il valore presente e futuro della lira.
2 gennaio 1940
• Chirurghi.
Astenersi dal fare il nome del chirurgo che assisterà durante il parto la Principessa di Piemonte (era un israelita, ndr).
23 febbraio 1940
• Militari a messa
Si riconferma la disposizione di non pubblicare fotografie di militari in ginocchio durante la Messa.
6 agosto 1940
• Chaplin.
Ignorare la pellicola propagandistica dell’ebreo Charlie Chaplin.
17 ottobre 1940
• Code.
Non toccare l’argomento delle cosiddette code davanti ai negozi.
13 dicembre 1940
• Salme.
Non dare notizia del ritorno in Italia delle salme degli operai italiani vittime di una sciagura sul lavoro in Germania.
20 gennaio 1941
• Moravia.
Non occuparsi di Moravia e delle sue pubblicazioni. (Il padre era israelita, ndr).
13 febbraio 1941
• Vietato parlare di caduti
Si ricorda ancora una volta che è tassativamente vietato pubblicare annunzi mortuari a pagamento relativi ai caduti di guerra.
Niente notizie di pretesi miracoli e fenomeni affini, ad eccezione del tradizionale episodio di San Gennaro a Napoli.
11 marzo 1941
• Abolire il cordoglio
Nel commentare i caduti in guerra, evitare le consuete espressioni di cordoglio. I caduti si onorano con fierezza e non si rimpiangono.
19 marzo 1941
• Ricoveri londinesi
La notizia da New York sulla deficienza dei ricoveri londinesi va pubblicata in prima pagina, con rilievo.
1 aprile 1941
• Campi da golf
Alcuni giornali hanno iniziato da tempo una campagna contro i campi da golf, sostenendo l’opportunità di abolirli e di utilizzarli come orti di guerra. In tutta Italia i campi da golf sono solamente 22 e fanno parte del patrimonio turistico nazionale. opportuno, pertanto, non insistere in questa campagna.
3 maggio 1941
• Parti eccezionali.
bene che le notizie concernenti i parti avvenuti in condizioni eccezionali (per strada, in treno, in tassì ecc.) siano escluse dalla cronaca, in quanto può parere che in Italia i mezzi di assistenza non siano adeguati.
3 giugno 1941
• Calze
Nessun trafiletto e tanto meno nessuna condanna contro le donne senza calze.
18 luglio 1941
• Allarmi aerei
Si ricorda la tassativa disposizione di NON dare in alcun modo notizie di allarmi aerei.
22 luglio 1941
• Notizie inopportune
Un giornale pubblica: ”Una bombola di metano di un autocarro scoppia, mandando in aria i vetri delle case vicine”. La notizia è evidentemente inopportuna.
2 agosto 1941
• Guerra
Nessuna discussione sul fatto che la guerra duri cinque, dieci o venti anni.
18 agosto 1941
• Parti plurigemellari.
In materia demografica, astenersi dal pubblicare i parti plurigemellari, dato che si è dimostrasto che nella maggioranza dei casi i neonati non sopravvivono.
10 novembre 1941
• Niente tigth.
Non pubblicare foto di sposi in tigth.
28 gennaio 1942
• Silenzio sugli sci.
vietato dare notizia di gare manifestazioni sciistiche ed in genere di sport della neve (considerati solo per élite, ndr).
6 marzo 1942
• Bombe su Roma.
stata inviata la traduzione di un articolo del ”Daily Mail” intitolato ”Perché non bombardare Roma?” Pubblicare d’obbligo, per ordine superiore.
1 maggio 1942
• Dimagrimenti
Si segnala la seguente sfasatura: il giornale ”Autarchia e Commercio” molto inopportunamente ha pubblicato una statistica di quanto gli italiani sono dimagriti in seguito alle restrizioni.
4 maggio 1942
• Tralasciare i furti
Si ricorda che i furti fanno parte della cronaca nera, che deve essere limitatissima e pubblicata, anche nei casi di maggior mole, con nessun rilievo.
29 agosto 1942
• Stalingrado.
La dura resistenza russa a Stalingrado non va diminuita, né ironizzata, né deplorata. Questa resistenza valorizza, anzi, l’impeto degli attaccanti tedeschi che questa resistenza via, via infrangono.
16 settembre 1942
• Italiani d’america
Non occuparsi della balorda dichiarazione americana che afferma di ”non ritenere nemici gli italiani residenti in Usa”.
14 ottobre 1942
• Scrupolo informativo.
In merito ai discorsi di Roosevelt, che, con stupefacente sfacciataggine, usa il metodo del ragazzino bugiardo nei litigi infantili, ricordare, di contro, il nostro scrupolo informativo, proprio di un popolo maturo e civile.
18 novembre 1942
• Obiettori.
Dare un certo rilievo alla notizia dei 52.000 ”obiettori di coscienza” in Inghilterra.
9 gennaio 1943
• Ignorare la piena del Tevere.
Il ”Messaggero” parla di un aumento del livello delle acque del Tevere. Si ricorda la disposizione impartita il giorno 27 novembre di ”non dare in ogni caso, e per nessun motivo, notizie di piene che avessero eventualmente a verificarsi nei maggiori corsi d’acqua”.
13 gennaio 1943
• Capolavori di strategia
Sgombero della Tripolitania: il definirlo ”un capolavoro di strategia difensiva” appare controproducente.
25 gennaio 1943
• Alienazione mentale
I giornali hanno riprodotto una notizia da Modena, secondo cui un’intera famiglia sarebbe stata colpita da alienazione mentale. Pubblicazioni del genere sono da evitare.
1 marzo 1943
• Diete.
Il tema della dieta parca, come disciplina di guerra, non va trattato.
5 aprile 1943
• Gonne
Nei figurini di moda femminile le gonne vanno leggermente allungate oltre il ginocchio.
4 maggio 1943
• Iberici
Sensibilizzare i commenti iberici contro il comunismo.
12 maggio 1943
• Sedi.
I Direttori ed i redattori-capo dei quotidiani non potranno allontanarsi dalla loro sede se non autorizzati dal Ministero della Cultura Popolare.
Nota di servizio del 28 maggio 1943
• Tosatura
Il Ministero ha disposto di non pubblicare la foto dell’Agenzia ”Luce” sulla tosatura delle pecore.
8 giugno 1943
• Sicilia
Un giornale di provincia ha subìto il sequestro per aver pubblicato su nove colonne, a caratteri marcati, il Bollettino italiano con il seguente titolo: ”Il nemico inizia l’attacco contro la Sicilia”, mentre alla resistenza si accennava solo nei sottotitoli a caratteri minori.
10 luglio 1943
• Fermezza
I giornali diano esempio di calma e di fermezza. Granitica decisione di fronte al nemico.
11 luglio 1943
• Maschia energia.
Gli articoli allarmanti e deprimenti apparsi su qualche giornale sono stati deplorati.
I commenti devono essere ispirati a tonalità di maschia energia.
17 luglio 1943
• Bombe.
Il bombardamento di Roma, con la distruzione di una delle Basiliche monumentali di grande valore artistico e religioso, è un avvenimento storico senza precedenti che commuove tutta l’umanità civile. Ricordare che le varie ondate di barbari giunti fino alla Città Eterna, nei secoli lontani, rispettarono i suoi monumenti.
Denunciare la responsabilità di Churchill e soprattutto di Roosevelt, capo mendace e spergiuro, che, per ottenere la rielezione, si era rivolto anche ai cittadini nordamericani di origine italiana, dando loro formale garanzia per il rispetto dell’Italia.
20 luglio 1943
• Servizio di guardia.
Vi consigliamo di fare il giornale come al solito. Sarà bene, però, lasciare un servizio di guardia per un eventuale comunicato importante.
24 luglio 1943
• Discorsi di Hitler.
Ad evitare spiacevoli conseguenze per il Paese e per i giornali, questi dovranno pubblicare domani il testo integrale del discorso di Hitler.
13 settembre 1943
• Nuovo governo.
Mettere in gran rilievo la costituzione del governo Mussolini. E pubblicare d’obbligo la foto di Graziani.
23 settembre 1943
• Capo dello Stato.
L’assunzione da parte del Duce delle funzioni di Capo dello Stato va data con rilievo su tutta la prima pagina. Mandare a ritirare l’articolo di fondo al Ministero per il ”Messaggero”.
29 settembre 1943
• L’infamia.
trascorso un mese dalla firma della capitolazione voluta e conclusa dal governo dei traditori. La data va ricordata a vergogna del Re e dei generali che hanno tradito l’Italia e gli italiani. Ricordare le trattative intercorse tra Badoglio e il nemico per sottolineare ancora una volta l’infamia.
8 ottobre 1943
• Pusillanimità.
I giornali desistano dal pubblicare appelli alla pacificazione, alla concordia degli spiriti, alla fratellanza degli italiani. Dopo 45 giorni di avvelenamento dell’opinione pubblica, di scandalismo, di predicazione dell’odio e di caccia all’uomo certe manifestazioni pietistiche rappresentano un indice di pusillanimità e di tiepidezza.
15 ottobre 1943
• Ischia.
Non riprendere la notizia di Radio Londra che dice che ad Ischia si stava male col Fascismo e si sta bene ora con gli alleati.
3 novembre 1943
• Fucilazioni.
Il comando tesesco desidera che la notizia della fucilazione di tre persone per atti di violenza contro le Forze Armate germaniche sia messa in evidenza sui giornali.
27 dicembre 1943
• Donne e soldati britannici.
Si è proceduto all’immediato sequestro del giornale ”Il Messaggero” per la inopportuna pubblicazione della fotografia che riproduceva donne del popolo che nell’Italia invasa ottengono cibo da militari britannici, fermandosi volentieri a colloquio con essi.
19 aprile 1944
• Mercenari multicolori.
Mettere in rilievo che gli anglo-americani, sul fronte italiano, fanno combattere i francesi di colore e i polacchi come truppe d’avanguardia. Coloro che, pertanto, conservino ancora delle simpatie per i ”liberatori” o che sperino di vederli nelle persone degli anglo-americani, avranno, se mai, la delusione di trovarsi di fronte ai francesi, i più provati nemici d’Italia, ed ai polacchi espatriati, che fanno parte dei multicolori mercenari al servizio degli interessi anglo-sassoni.
20 maggio 1944
• Censura preventiva.
[...] Questo Ministero, non sentendosi garantito dal senso di responsabilità dei direttori dei giornali, si vede costretto ad effettuare da oggi fino a nuovo ordine, la ”censura preventiva su tutte le pubblicazioni quotidiane e periodiche”.
31 maggio 1944