La Stampa, 7 novembre 2016
L’ingegnere diventa falegname con il legno si costruiscono i palazzi
Con l’edilizia in crisi probabilmente irreversibile, almeno nelle sue forme tradizionali, a Imola Legno hanno pensato bene di puntare su prodotti altamente innovativi come le case lignee. Società per azioni a conduzione familiare specializzata nella lavorazione del legname già da diverse generazioni, l’azienda oggi ha un fatturato da 80 milioni e 135 dipendenti fra le sedi di Imola, Lugo e Molfetta: «La nostra attività principale è la commercializzazione di prodotti forestali, i nostri clienti sono soprattutto imballatori e falegnami, ma anche i mobilifici – spiega l’ad di Imola Legno, Silvia Poli -. Col tempo si è diversificata, con business unit su settori specifici delle costruzioni, come le case in legno: abbiamo da poco consegnato tre palazzine completamente in legno a Firenze, in questo caso si tratta di edilizia popolare residenziale».
Si progetta e si costruisce secondo il concetto della bioedilizia, il che porta a realizzare abitazioni dal livello di comfort molto elevato: «Prima le case in legno erano a un piano, o erano fatte seguendo il modello americano, con pareti sottili, oppure il legno era utilizzato solo per il tetto – aggiunge la dirigente -. Oggi usiamo pannelli X-lam presagomati e formati in stabilimento con le trame delle finestre e delle porte, che in cantiere vanno semplicemente assemblati e montati in tempi rapidissimi, con un risparmio notevole sui costi di cantiere, che in questo settore sono una voce molto importante. È un materiale che permette lo sviluppo in altezza: le palazzine a Firenze sono alte cinque piani. Abbiamo lanciato un nostro prodotto, Next Panel, che si abbina ai nuovi concetti di costruzione».
Essendo estremamente elastici, i pannelli hanno anche «caratteristiche antisismiche ineguagliabili», per cui vengono impiegati nella costruzione di moduli abitativi destinati alle zone colpite dai terremoti: ne sono stati venduti in occasione dei sismi dell’Aquila e in Emilia, e ci sono richieste anche dalle terre colpite dalle ultime scosse in centro Italia. Altri prodotti dell’azienda imolese sono i controsoffitti per le strutture pubbliche, come le palestre. L’ad di Imola Legno si sofferma anche a descrivere il basso impatto ambientale: «Usiamo solo materie prime provenienti da foreste certificate, inoltre abbiamo un sistema per cui tutto lo scarto viene utilizzato per creare energia. I pellet sono in parte venduti e in parte usati per gli impianti di riscaldamento degli uffici. Grazie ai nostri sistemi siamo indipendenti dalla rete elettrica».