Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  novembre 06 Domenica calendario

«Scusarmi io? Lo faccia chi rivaluta l’eretico Lutero»

CITTÀ DEL VATICANO La voce al telefono è serena, «mi fa piacere che Radio Maria abbia messo sul sito il mio intervento, così si potrà sentire che è tutto cattolico, non vedo tutto questo scandalo». Padre Giovanni Cavalcoli (foto) non fa una piega, «e di cosa dovrei scusarmi?», dopo la strigliata del Vaticano per le sue considerazioni sul terremoto come «castigo divino» causato da «azioni commesse oggi nella nostra società» come le unioni civili. Parole «offensive per i credenti e scandalose per chi non crede», ha detto l’arcivescovo Angelo Becciu. «Radio Maria ritiene inaccettabile la posizione di Padre Giovanni Cavalcoli sul terremoto e lo sospende con effetto immediato dalla sua trasmissione», ha comunicato l’emittente. Il teologo domenicano sospira, «non posso dire nulla, ordine tassativo dei miei superiori». Però «se si riascolta ciò che ho detto si vedrà che avevo un tono niente affatto categorico e anzi molto possibilista. Dopodiché ognuno giudichi secondo coscienza: non dico di essere infallibile ma ho lavorato in Segreteria di Stato, sono accademico pontificio, non credo di essere un pinco pallino». Ora, dice, «è il momento del silenzio». Anche se poi appare una sua intervista sul sito lafedequotidiana.it in cui, tra l’altro, dice che «dovrebbero chiedere perdono quelli che hanno rivalutato l’eretico Lutero» e parla di «infiltrazioni massoniche» in Vaticano.