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 2016  novembre 04 Venerdì calendario

Solo oceano, container e marinai Cargo, il posto dei lupi di mare

Una nave portacontainer della Hapag Lloyd sulla rotta La Spezia-Singapore. È una scelta per anime solitarie che vogliono condividere un viaggio per mare con l’equipaggio di un mercantile e che poco ha da spartire con una nave da crociera. Nel 1993 l’equipaggio del cargo in partenza dal porto ligure ebbe a bordo un ospite speciale: lo scrittore e giornalista Tiziano Terzani che prese alla lettera una lontana profezia (formulata a Hong Kong nel 1976, raccontata nel bestseller «Un indovino mi disse») e decise di fare l’ennesimo viaggio verso l’Estremo Oriente, ma questa volta via mare, per rispettare il vaticinio: «Non prendere mai un aereo nel 1993»). Un viaggio in cargo (frighter-travel) è un’esperienza originale a condizione di avere spirito di adattamento e la curiosità di viaggiare ai ritmi di un’epoca in cui il trasporto aereo come lo conosciamo oggi non esisteva. Pur mantenendo un allure di avventura, il cargo oggi è affrontabile senza grossi ostacoli, a patto di accettare poche ma fondamentali regole: non è una crociera leisure, si viaggia seguendo il ritmo dei carichi e scarichi, si condivide il ritmo della vita a bordo con l’equipaggio e non è permesso (per i più giovani) pagarsi il viaggio lavorando a bordo. Il diritto internazionale prevede un massimo di dodici passeggeri e non è presente il medico di bordo, le compagnie consigliano quindi di scegliere un cargo quando si è in perfette condizioni fisiche.
Le compagnie, le rotteIl colosso del trasporto marittimo Cma-Cgm propone le sue «Cargo Cruise» ( www.cma-cgm.com/products-services/cargo-cruise ) su ammiraglie come la «Marco Polo», colosso da 396 metri e ottime cabine per gli «ospiti». Gli spazi sono condivisi con l’equipaggio e nel caso della «Marco Polo» c’è una piscina, un’eccezione fra i cargo. I viaggiatori sono invitati alla tavola del capitano per conoscere i segreti delle rotte oceaniche e delle portacontainer.
La Cma-Cgm ha messo a disposizione i dati dei viaggiatori in cargo per anno con una media di 850/1000 passeggeri in costante aumento con un età prevalente di over 50. L’italiana Grimaldi ( grimaldi-freightercruises.com tel. 081.496444) propone itinerari dall’Europa per Sudamerica e Africa e da diversi porti del Mediterraneo verso gli scali del Baltico.
Alcuni siti (l’inglese cargoshipvoyages.com, l’americano freightercruises.com ) hanno messo a punto una ricerca globale con rotte di medio e lungo raggio e con la possibilità di scegliere un itinerario solo andata. Si parte da grandi porti come Le Havre (con Mer & Voyages www.mer-et-voyages.info compagnia francese con ricca scelta di rotte), Civitavecchia, Rotterdam, Pireo e Amburgo per attraversare l’Atlantico, il Pacifico e, su alcune rotte, provare l’emozione di doppiare Capo Horn o Capo di Buona Speranza.
Emozioni in mare
E a proposito di emozioni, le testimonianze dei passeggeri sui blog sono tutte positive: l’arrivo mozzafiato a New York dal Ponte di Verrazzano, i barbecue con l’equipaggio nel mezzo dell’Oceano, la vita a bordo come la racconta il romanziere David Masiel in «The Western Limit of the World). Un passaggio in cargo non è però occasione di risparmio: il costo medio si aggira fra gli 80 e 110 euro al giorno su qualsiasi rotta. Ancora una volta la scelta dev’essere consapevole rispetto all’eccezionalità dell’esperienza, sganciata dalle regole del viaggio turistico.