Libero, 1 novembre 2016
L’idea di Basilicata ed Emilia Romagna: «Sostituire gli italiani con gli stranieri»
Idea che arriva da due Regioni a guida Pd: come fare per evitare lo spopolamento, giudicato ormai irreversibile, di Basilicata ed Emilia-Romagna? semplice, si fanno arrivare gli immigrati. Lo spiega bene Marcello Pittella, presidente della Basilicata, in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, sull’onda dle suo progetto presentato al governo sull’inclusione dei migranti dal nome evocativo «We are the people». Pittella ricorda che «abbiamo dato la disponibilità a raddoppiare la presenza di immigrati sul nostro territorio, che conta 570 mila abitanti e 131 Comuni, il 70% dei quali ha meno di 5000 abitanti. In due anni e mezzo, però, si è passati da 500-600 immigrati a 2800, convinti sempre più che il processo in atto non è un’emergenza, ma una vicenda strutturale che però va guidata». Proprio per superare lo spopolamento della Regione. E rivela che, grazie all’imprenditore egiziano Naguib Sawiris, ceo di Orascom Telecom media, si sta pensando di realizzare un progetto di formazione di immigrati per l’apprendimento di mestieri e per acquisire micro credito: «Così stiamo cercando aree e terreni incolti, zone di dissesto idrogeologico, realtà urbane da rigenerare, alloggi da ristrutturare e possibili interventi nell’agroindustria».
Dall’Emilia-Romagna si risponde con lo stesso criterio. Per allontanare lo spettro dello spopolamento, avanti con gli immigrati. Meno 871mila residenti: a tanto ammonterebbe infatti il calo demografico fra vent’anni se non si facessero più entrare profughi, stando ai dati elaborati in una simulazione, disponibili sul sito dell’Ufficio statistico regionale, così come spiega Repubblica. Insomma, dinanzi all’ipotesi «immigrazione zero», ci sarebbe da affrontare un quadro «catastrofico»: «Se dovesse contare solo sulle sue forze, di qui al 2035», si legge nellarticolo, «la regione perderebbe un quinto dei suoi cittadini».