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 2016  ottobre 25 Martedì calendario

Ieri la nave norvegese Siem Pilot ha sbarcato nel porto di Palermo 1.099 migranti, e di questi 17 erano cadaveri, e tra questi 17 cadaveri c’erano i cadaveri di tre bambini che, a un primo esame da parte dei medici, risultano pestati - pestati a morte - dai miliziani che sorvegliavano la partenza di questi disperati dalla Libia

Ieri la nave norvegese Siem Pilot ha sbarcato nel porto di Palermo 1.099 migranti, e di questi 17 erano cadaveri, e tra questi 17 cadaveri c’erano i cadaveri di tre bambini che, a un primo esame da parte dei medici, risultano pestati - pestati a morte - dai miliziani che sorvegliavano la partenza di questi disperati dalla Libia. Il medico legale Giuseppe Termini, che ha esaminato i corpi, ha detto, riferendosi alla salma di una bambina di otto anni: «È irriconoscibile». Le prime testimonianze dicono che la piccola è stata picchiata insieme con i genitori. Un’altra bambina morta non dovrebbe avere più di un anno. Ci sono anche corpi di adulti segnati da colpi di arma da fuoco e bastonate. La Procura della Repubblica ha aperto un’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia. Cinque medici sono stati incaricati delle autopsie. I pm stanno interrogando il capitano della Siem Pilot e l’ufficiale di collegamento italiano che era sulla nave norvegese. Gli accertamenti sono stati delegati alla Squadra mobile di Palermo. I corpi che presentano lesioni molto gravi sono quattro.

Quanti sono, a questo punto, i migranti arrivati da noi?
Da gennaio 153.450, cioè il 10 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche il numero del 2014 è stato superato, di 1.300 persone. Queste cifre sono tanto più significative se si pensa che l’anno scorso attraversarono il Mediterraneo in mezzo milione, ed erano diretti o verso le nostre coste o verso la Grecia. Quest’anno si sono messi in mare in 300.000, cioè molti di meno, perché la Grecia, dopo gli accordi europei con la Turchia, è diventata una mèta poco appetibile. Gli sbarchi in Grecia da settembre in poi sono azzerati. Considerando che la rotta balcanica è chiusa dal muro macedone, la spinta verso le nostre coste, evidentemente impossibili da difendere con muri o reticolati, s’è fatta fortissima.  

Ne stanno arrivando altri?
Nell’ultima settimana sono stati recuperati nel Canale di Sicilia 26 cadaveri - 23 solo negli ultimi tre giorni - e sono state tratte in salvo 6.500 persone. Si teme, inoltre, che un numero imprecisato di migranti siano annegati durante le traversate e siano scomparsi in mare. I migranti che stanno arrivando o sono appena arrivati nei porti di Sicilia e Calabria sono circa 4.300. Oltre al migliaio imbarcati dalla Siem Pilot - che era diretta a Cagliari ed è stata costretta a cambiare rotta e dirigersi su Palermo - c’è la petroliera Okyroe, che batte bandiera delle Marshall, ha preso a bordo 758 naufraghi e li sta sbarcando ad Augusta; la nave off-shore Dignity I (bandiera panamense), con un morto a bordo, che ha portato 552 persone a Trapani; la nave militare tedesca Werra, 857 migranti, destinazione Messina; l’irlandese Samuel Beckett, che è approdata a Pozzallo con 650 a bordo; l’italiana Corsi, 350 fra uomini e donne, a Crotone. Oggi a Taranto è attesa la Aquarius, bandiera di Gibilterra, a bordo ospita 520 persone. A Napoli è approdata la nave Gregoretti della guardia costiera: 463 migranti e il cadavere di una donna incinta, di 25-26 anni. Qui ci sono molti bambini non accompagnati, il comune ha lanciato un appello alla cittadinanza perché soccorrano questi piccoli con indumenti, scarpe e materiale igienico. Nel Canale di Sicilia, in attesa di altri salvataggi, restano la nave Dattilo, che ha già a bordo 434 migranti, la nave Iuventa con 278 migranti, la nave Rio Segura con 117 persone raccolte davanti alle coste libiche.  

È stato preso qualche trafficante?
Ne hanno arrestati 15 a Catania. Avrebbero «reclutato, introdotto, trasportato e ospitato» in Italia nigeriane da avviare alla prostituzione. Il metodo è quello vecchissimo di costringere queste donne a indebitarsi in patria e di legarle poi psicologicamente con un malocchio. I 15 arrestati fanno riferimento a parecchie bande, con basi, oltre che in Nigeria, in Libia, a Catania, in Campania e in città del Nord.  

Come sta andando lo sgombero della Giungla di Calais?
È cominciato ieri, dopo una notte di scontri, a quanto pare tranquillamente. Alle 6 di mattina i migranti si sono presentati con valigie e zaini davanti al capannone che funge da punto di raccolta per lo smistamento. Il capannone è grande tremila metri quadri, lo sorvegliano 1.250 agenti. Funzionari dell’ufficio francese dell’immigrazione offrono a questi disperati che provengono dall’Afghanistan, dal Sudan e dall’Eritrea la scelta tra due regioni francesi, poi radunano in una tenda quelli che hanno scelto la stessa regione e li segnano con un braccialetto colorato. Quando arrivano a 50, li caricano su un pullman. Là in mezzo ci sono anche 1.291 minori che, grazie a un accordo, dovrebbero essere accolti dagli inglesi.  

Quanti sono in tutto?
Poco più di seimila. Ci sono duemila irriducibili, che non vorranno muoversi. Si prevedono incidenti nell’ultimo giorno.