Libero, 22 ottobre 2016
Sesso e follie: un cartone molto «animato». Intervista a Conrad Vernon
Salsicce che fanno sesso in tutte le posizioni del Kamasutra, wurstel che copulano allegramente con panini e mostarde, legumi e condimenti che danno scandalo, il tutto con una buona dose di droga e musica heavy metal. I protagonisti sono i cibi del supermercato in versione cartoon, ma questo non è decisamente un film d’animazione adatto ai bambini e alle famiglie. Anzi, è proprio vietato ai minori di 17 anni Sausage Party, letteralmente «salsiccia party», e non occorre essere degli erotomani per individuare nella salsiccia l’organo sessuale maschile... La pellicola potrebbe diventare la pioniera di un nuovo genere: l’animazione per soli adulti. Solo i creativi americani potevano inventare questa specie di «porno culinario» geniale e irriverente, con panini, hot-dog e soci in rivolta contro gli umani. In Italia esce al cinema il 31 ottobre, anticipato da una proiezione al View Conference, in programma dal 24 al 28 ottobre a Torino. Il co-regista Conrad Vernon, già creatore di Shrek e Madagascar, ce lo racconta.
Come è nata l’idea di un film di animazione con protagonista una salsiccia? «L’idea è nata da Seth Rogen, Evan Goldberg e Jonah Hill. È nata come una battuta durante la conferenza stampa del loro film precedente. Gli hanno chiesto: cosa farete dopo? E loro, scherzando: un film di nome Sausage Party. Poi una sera si sono detti: perché non lo facciamo davvero?».
E lei?
«In quel periodo lavoravo con Seth a Monsters vs Aliens, così sono salito a bordo anche io. L’idea di fare qualcosa di così irriverente mi piaceva molto, è da quando ho 13 anni che sognavo di fare un’animazione che includesse heavy metal e belle donne. Abbiamo voluto dimostrare che è possibile creare un nuovo mercato, un’animazione per soli adulti, con cui è possibile fare business».
Perché un salsicciotto come protagonista?
«Non so come si traduca in italiano, ma Sausage Party da noi significa «festa di soli uomini». Quindi, trasportandolo in un film di animazione, non poteva che avere come protagonisti un gruppo di hot dog che cercano di scappare dalle proprie confezioni per accoppiarsi con i loro panini. Da qui siamo partiti».
Le femministe si agiteranno molto.
«Penso che alle donne piacerà. I personaggi femminili sono molto forti, tosti, brillanti: i panini. Un paio di volte nel film salvano gli hot dog».
Visto che va tanto di moda, il film ha uno spirito ecologista? O vegano?
«No. Piuttosto c’è il messaggio di cogliere l’attimo. Religioso direi».
Religioso?
«Tutti i prodotti sono all’interno di Target (nota catena di supermercati Usa, ndr) e passano tutta la vita aspettando di uscire dal negozio, identificano quella porta come una sorta di Nirvana, di Paradiso. Ma una volta fuori, vedi il protagonista Frank, si rendono conto che non è così. Si rendono conto che saranno fritti, bolliti, mangiati. Pensano: non c’è ragione di aspettare a vivere la vita, dobbiamo farlo ora, il destino è segnato».
In Usa è già uscito, come sono state le reazioni al film?
«Molto positive, sia da parte del pubblico che dei media. Alcune persone sono rimaste sconvolte, ma solo il 2 per cento. Era chiaro sin dall’inizio che si trattasse di un film per adulti. Pochi hanno portato i bambini, e appena hanno visto che gli hot dog facevano sesso hanno portato via i figli dalla sala! È un film divertente, sorprendente, una bella storia».
Farete un sequel?
«Non ci stiamo ancora pensando, lo faremo se avremo una grande idea».
Meritate l’Oscar per il miglior film d’animazione?
«Perché no, sì».
Lei che viene dall’animazione tradizionale, si è divertito di più con i buoni sentimenti o con questa opera decisamente provocatoria?
«Con Sausage Party. Non dovevamo stare attenti al linguaggio e a tutte le regole che invece hanno le animazioni per i bambini. Vuoi far dire una parolaccia? Fallo. Vuoi far vedere la Coca Cola? Nessun problema! Eravamo molto liberi, l’unica limitazione era nelle nostre menti. Una grande sfida».
Se lei fosse un cibo di questo film, quale sarebbe?
«Uno disgustoso, che le persone non vogliono mangiare. Tipo l’head cheese. Cosìcché possa vivere per sempre!».
E cos’è?
«Una cosa orrenda, delle scaglie di carne in gelatina. Non penso che nessuna donna lo abbia mai comprato».
Da americano cosa ne pensa dei candidati alla Casa Bianca Hillary Clinton e Donald Trump?
«Oh my God. È uno scherzo davvero brutto quello che stiamo vivendo. Io supporto la Clinton, ma cerco di mantenere un basso profilo in politica. Qualsiasi cosa accada, abbiamo il governo che meritiamo».