Libero, 18 ottobre 2016
Così vegetariani e vegani devono riequilibrare la loro alimentazione
Il numero di vegetariani e vegani aumenta di anno in anno, e sono sempre di più le famiglie che condividono questa scelta anche con i propri figli sin dallo svezzamento. Alcune notizie riportate dai giornali sono casi estremi ma non isolati: bambini ricoverati in gravi condizioni provocate da un’alimentazione non equilibrata, inadeguata a soddisfare tutte le esigenze di un organismo in crescita. Segno che ci sono scelte commenta la dottoressa Lisa Mariotti, esperta in nutrizione pediatrica che non possono essere improvvisate, ma vanno adeguatamente accompagnate. Già da molti anni è aumentato il numero di vegetariani che escludono l’assunzione di cibi animali diretti come carne, pesce, ma assumono cibi animali indiretti come latticini e uova. Nell’ultimo periodo è cresciuto il numero di vegani, che invece escludono completamente i cibi animali, diretti e indiretti. Purtroppo molte delle persone che fanno queste scelte non hanno un’adeguata preparazione che gli consenta di equilibrare adeguatamente l’apporto di nutrienti.
Un’alimentazione selettiva dev’essere pianificata e complementata con l’aiuto di un esperto continua la dottoressa Mariotti in modo da ridurre eventuali deficit. Soprattutto quando si tratta di bambini: durante la crescita è necessaria una continua correzione dei supplementi per fornire un corretto apporto di nutrienti. Secondo la teoria dei mille giorni, la prevenzione inizia nella pancia della mamma. Teniamo presente che anche le madri onnivore devono supplementare la propria dieta durante gravidanza e allattamento: a maggior ragione, chi segue una dieta selettiva dovrà prestare particolare attenzione. Da un punto di vista prettamente nutrizionale, i legumi costituiscono la fonte primaria di proteine nelle diete vegetariane. Per i soli bambini vegani, a causa di una minore digeribilità delle proteine vegetali rispetto a quelle animali, viene suggerito un aumento precauzionale dell’apporto proteico quantificabile nel 10-15% in più rispetto agli apporti previsti per l’età. Spesso vene anche consigliato di associare i legumi con i cereali durante il pasto o comunque nella giornata alimentare, per ottenere un apporto proteico di elevato livello biologico. Per quanto riguarda la vitamina B12, è presente solo negli alimenti di origine animale e pertanto i bambini vegani devono assumerla con integratori. Anche l’introito di calcio da parte dei vegani può essere inferiore a quello della popolazione generale, mentre quello dei latto-ovovegetariani è solitamente adeguato. Un buon apporto di questo minerale durante l’età pediatrica continua l’esperta di nutrizione pediatrica può essere comunque offerto con alimenti ricchi di calcio come legumi, verdure a basso contenuto di ossalati, frutta secca (come le mandorle) e, per i latto-ovo-vegetariani, latticini. Senza però dimenticare l’importanza della composizione di molte acque ricche di sali minerali tra cui il calcio.
Per il ferro, è importante sottolineare come i vegetali contengano solo ferro di tipo non eme, il cui assorbimento è ostacolato da fitati e calcio. A causa della minore biodisponibilità del ferro non eme, le assunzioni di ferro consigliate per i vegetariani sono doppie rispetto ai non vegetariani. C’è da dire che l’assorbimento può essere favorito dalla vitamina C, da qui l’utilità per i vegetariani e per i vegani di associare ai pasti una piccola quantità di succo di limone. Infine, un appunto anche sullo zinco, la cui biodisponibilità nelle diete vegetariane è ridotta per la presenza di fitati e fibre; pertanto il fabbisogno di zinco nei vegetariani può essere superiore del 50% rispetto alla popolazione generale e deve perciò essere supplementato.
*Direttore Dip. Materno-Infantile ASST Fatebenefratelli Sacco