la Repubblica, 7 ottobre 2016
Matusalem, il Btp a 50 anni per nonni e nipoti
Se la fiducia sull’Italia e sul sistema finanziario nazionale si dovesse misurare da quest’ultima, particolarissima emissione, ci sarebbe la promozione a pieni voti: i nuovi Btp Matusalem, quelli che durano 50 anni, sono andati letteralmente a ruba, soprattutto all’estero (oltre l’80% delle richieste). Tanto che il Tesoro alla fine ne ha collocati 5 miliardi (rispetto ai 3 messi in conto) e il rendimento all’emissione è stato pari al 2,85% lordo. Le richieste maggiori sono arrivate dalla Gran Bretagna (il 32%) mentre gli investitori sono per quasi la metà (il 45%) gestori di fondi. Dall’11 ottobre in poi questo titolo sarà quotato in Borsa sul circuito del Mot, come tutti gli altri Btp, e sottoscrivibile anche dai privati risparmiatori, con un taglio minimo da mille euro.
Ma a soli due giorni dal collocamento, curato da una serie di banche per conto del Mef, il rendimento è già un po’ risalito, al 2,92%, e il prezzo di conseguenza è sceso da 99,194 dell’emissione a 97,34 di ieri, secondo quanto riportato dalla Bloomberg.
Il titolo omologo francese ieri rendeva l’1,42% e quello spagnolo il 2,62%. «È stata una buona scelta per il Tesoro e per chi lo ha comprato – dice Massimiliano Sinagra, presidente di Assiom Forex – è uno strumento perfetto per i fondi pensione e per le assicurazioni che devono garantire un rendimento nel lungo termine. E in fondo, anche per i privati resta un’alternativa meno rischiosa di un investimento su una singola azione, anche se certo lo è molto di più di un Btp a dieci anni». In effetti l’aspetto del rischio, visto dalla parte del risparmiatore, deve essere valutato con molta attenzione. Per il Matusalem vale infatti la regola universale per cui più il titolo a tasso fisso è a lunga scadenza tanto maggiori sono le tensioni che si ripercuotono sul prezzo: se i tassi salgono il prezzo scende (e viceversa) con una velocità molto più forte per un Btp a 30 anni rispetto a quello da 10 o 5 anni. Nel caso del Btp a 50 anni i movimenti sono ancora più accentuati e c’è da immaginare che nell’arco di 50 anni di oscillazioni dei tassi ce ne saranno parecchie. Già nei prossimi mesi è atteso un rialzo dei tassi negli Stati Uniti, in Europa è probabile che l’epoca dei tassi bassi duri ancora a lungo, ma nulla è per sempre.
Rispetto agli altri Btp, il Matusalem ha anche un’altra “controindicazione”: ha una vita talmente lunga che tenerlo nel cassetto fino alla scadenza, senza guardare ai prezzi di mercato, diventa una scommessa accettabile in giovane età (o in alternativa puntando al fatto di lasciarlo in eredità). Alcuni indicatori mostrano quanto sia potenzialmente “ballerino” un bond: uno dei principali si chiama “duration modificata”. Più è alto questo numero-indice e più il prezzo cambia, con la variazione dei tassi: per il Btp a 10 anni è pari a 9,4 mentre per il Btp a 50 anni è pari a 26. In altre parole, ogni volta che i rendimenti variano di un punto base (un centesimo) il prezzo del Matusalem si muove di 26 centesimi, mentre il prezzo di un Btp decennale varia di 9 centesimi.