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 2016  ottobre 02 Domenica calendario

Chi sale e chi scende dopo la Grande crisi

Anni d’oro per il risparmio, i sette successivi alla Grande crisi. E sorprendentemente livellatori sul piano sociale. Ma forse vicini alla fine. Tra il 2008 e il 2015, i patrimoni finanziari privati sono aumentati nel mondo del 61%. Quasi il doppio della crescita economica. È l’effetto delle politiche monetarie delle banche centrali – commenta il Global Wealth Report 2016 da poco pubblicato da Allianz: per rispondere alla crisi hanno inondato i mercati di nuova liquidità e ciò ha fatto salire i valori finanziari. Però, dopo un triennio in cui la crescita di valore dei depositi bancari, dei titoli finanziari e dei fondi pensione e assicurativi era stata del 9% annuo, nel 2015 il ritmo è calato al 4,9%. Gli effetti delle politiche monetarie espansive – sottolinea il Report di Allianz (scettica sulle scelte recenti delle banche centrali) – «sembra che stiano per raggiungere i propri limiti».
Complessivamente, oggi i patrimoni finanziari globali valgono quasi 155 mila miliardi di euro (nei 53 maggiori Paesi considerati), dice lo studio degli economisti della compagnia assicurativa tedesca. È una cifra pari al 260% del Pil mondiale di un anno e al 250% della capitalizzazione delle Borse globali. Risparmi privati – nota il Report – che in teoria potrebbero azzerare tre volte il debito sovrano dei 53 Paesi.
Di questi patrimoni, il 18% appartiene alla cosiddetta global middle class: quota tripla rispetto all’inizio del millennio. È il risultato dei 600 milioni di persone che negli anni scorsi sono passate dalla fascia di reddito basso a quella media e del fatto che hanno più risparmi. Tendenza dettata soprattutto dall’Asia. Per ogni persona che dal 2000 è scesa nella scala della ricchezza, sette persone sono salite. In molti Paesi occidentali, al contrario, la classe media si riduce a causa della crisi, in particolare in Italia, Grecia, Irlanda, Francia, e in economie di vecchia industrializzazione come Stati Uniti e Gran Bretagna. Nel 2015, la massa di ricchezza finanziaria in Asia è cresciuta di quasi il 15%; in America Latina e nell’Europa dell’Est della metà; nell’Europa occidentale del 3,2% e nell’America del Nord del 2,6%.
La massa di risparmi finanziari maggiore è oggi in Nord America: 69 mila miliardi di euro. Seguono l’Europa occidentale, con 35 mila, e poi l’Asia non giapponese con 28.600. Se però si aggiunge il Giappone, gli asiatici salgono a 42.400 miliardi di euro.