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 2016  ottobre 05 Mercoledì calendario

Due calciatori dello Sparta Praga sono stati puniti per aver detto alla guardalinee che «Le donne sono capaci solo di stare davanti ai fornelli»

Lucia Ratajova è un’assistente arbitrale e sa fare il suo mestiere. Con tutto ciò che di giusto e di sbagliato ci mette chi lavora. Domenica era in campo a Brno, nella Repubblica Ceca, per la partita tra lo Sparta Praga e la squadra di casa. Ha commesso un errore: non ha segnalato un fuorigioco evidente del Brno. Cose che succedono. Ma in questo caso la “colpa” della guardialinee è stata identificata con solida certezza: donna. «Le donne sono capaci solo di stare davanti ai fornelli», ha dichiarato il portiere dello Sparta Tomas Koubek. Che ha trovato un’infuriatissima sponda nel centrocapista Lukas Vacha e “raddoppiato” nel post-partita: «Le donne non devono arbitrare il calcio maschile». L’incontro è finito 3-3. Ma a perdere sono stati i due calciatori: i loro commenti sessisti hanno suscitato una valanga di indignazione e polemiche. Koubek ha cercato di metterci una pezza, postando su Facebook una foto della moglie e della figlia con il commento: «Ho pronunciato frasi di cui mi vergogno e per le quali vorrei chiedere scusa a tutte le donne». Ma le critiche non si sono fermate. Ora probabilmente il calciatore subirà una sanzione da parte della commissione diciplinare. Mentre sul caso è intervenuto il presidente della Federazione calcistica ceca, Miroslav Pelta: «lE donne sono parte e sempre lo saranno del nostro sport». I vertici dello Sparta Praga hanno invece spedito due giocatori ad allenarsi per un po’ con la squadra femminile. Non si tratta di una punizione diretta a metterli alla berlina di compagni e tifosi, hanno spiegato. Ma di un modo «per permettere loro di rendersi conto che le donne possono essere bravissime. E chiaramente non solo in cucina».