Il Messaggero, 5 ottobre 2016
Un dipinto da 20 sterline potrebbe essere in realtà un Raffaello
L’ovale del volto e le mani sono delicatissimi: non è da tanti pittori dipingerli così; semmai, da maestri. E forse anche per questo, una crosta da 20 sterline si nobilita: diventa addirittura un Raffaello. Anzi, l’unico suo nelle collezioni pubbliche scozzesi. È stato esaminato dagli esperti, che non avrebbero dubbi. Per carità: è presto per averne la certezza assoluta; tuttavia, ci sono almeno delle buone probabilità che sia così.
INNOCENZO DA IMOLA
Il dipinto era attribuito a Innocenzo da Imola (1490-1550), un artista cui i testi riservano al più una ventina di righe. Dapprima, si ispira al classicismo di Francesco Francia; ma quando da Imola si trasferisce a Bologna, diventa un raffaellesco; anzi, un protagonista del rinnovamento pittorico proprio nella luce del grande e raffinatissimo maestro. La sua più importante opera sono forse gli affreschi alla Palazzina della Viola bolognese, vicina alla pinacoteca e anche all’università. Questa sua Madonna era impolverata e assai poco considerata nel castello di Haddo House, l’aveva comperata il duca di Aberdeen, George Hamilton-Gordon, per un’inezia, appena 20 sterline, a metà Ottocento. Innocenzo? Troppo bello per essere suo: così ha pensato qualcuno del National Trust, ente pubblico (e qui, stavolta, non ci sono in ballo case d’asta, né vendite più o meno truffaldine). Il dipinto è stato esaminato, ripulito, studiato: con quali sistemi e esami, esattamente non si sa: lo svelerà stasera una trasmissione della Bbc, Capolavori perduti, e l’annuncio alla vigilia è l’unica pecca della faccenda. Due studiosi, Bendor Grosvenor e Jacky Klein, ne sono comunque sicuri, dopo le loro analisi. Il primo ha 38 anni, e all’attivo un blog abbastanza seguito, lavora sui falsi da una dozzina d’anni. Anche Jacky Klein, nel suo paese, è una conosciuta storica dell’arte, pur se s’ignorano testi importanti. In realtà, scavando tra i quadri dimenticati del castello, oltre al Raffaello hanno scoperto anche che un Paesaggio, finora di ignoto, è del grandissimo autore Claude Lorrain: un francese, che in realtà ha trascorso a Roma gli ultimi oltre cinquant’anni della sua vita, tanto che da noi è noto come «il Lorenese».
NUOVI ESAMIUn altro bel colpo. Ma per Raffaello, quella creduta una copia diventa un capolavoro. Non solo: ma il quadro sarebbe stato esposto, senza contestazioni, come Raffaello già nel 1841 a Londra. Poi, come spesso succede, degradato a copia di Innocenzo dall’artista. Per ora è un probabile Raffaello, però chi l’ha scoperto è convinto. Non occorre aggiungere che il quadro, adesso, verrà, di sicuro, esaminato con ancora maggior attenzione, da tutti i massimi esperti del maestro e del Rinascimento italiano. Jennifer Melville, che dirige le collezioni del National Trust dice solo: «Abbiamo sempre saputo che le raccolte di Haddo House erano speciali e la scoperta conferma l’importanza dell’arte scozzese». La «Haddo Madonna», ora, «dovrà essere vista dal maggiore pubblico possibile». E ricordare che un nobile e anche primo ministro la comperò, tra il 1852 e il 1855, per una bazzecola, rende ancora più intrigante tutta la singolare vicenda.