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 2016  ottobre 04 Martedì calendario

Verso Italia-Spagna

Il lunghissimo Mondiale 2018 degli azzurri è già iniziato, ieri a Coverciano. Ventura ha illustrato il concetto alla squadra: «Dobbiamo andare in Russia e giocarcela da protagonisti».
Il gergo non attenua il senso delle parole. Con la qualificazione tutta da conquistare attraverso il girone più difficile, il calcio italiano è già di fronte al primo bivio, di quelli dove se si sbaglia direzione si finisce in una strada senza uscita. Mentre i club hanno ancora tempo per orientarsi nelle coppe, la Nazionale dopodomani allo Juventus Stadium deve battere la Spagna o come minimo non perdere e poi, domenica, deve vincere in casa della Macedonia, per non infilarsi nell’imbuto delle incognite.
In quattro giorni si gioca moltissimo e ne ha soltanto tre per prepararsi al duplice duello, il che presuppone forse addirittura due formazioni diverse: sarebbe turnover estremo, sport inusuale quanto rischioso, ma imposto dal calendario ostaggio dei club. È probabile ad esempio che il più talentuoso della compagnia, il ricamatore Verratti a corto di tenuta atletica per i ripetuti infortuni, non possa affrontare entrambe le sfide così ravvicinate: «Dobbiamo capire quale sia la più adatta alle sue caratteristiche». Il ballottaggio Verratti-De Rossi (Candreva-Florenzi, De Sciglio- Criscito, Astori-Ogbonna-Romagnoli gli altri) è specchio dell’emergenza, accentuata dalla squalifica di Chiellini e dalla forza dell’avversaria. C’è di che innervosire un fachiro.
Ct neofita dai nervi saldi, retaggio dell’anagrafe e delle innumerevoli panchine, Ventura sa come sdrammatizzare: «La partita con la Spagna è importante sì, decisiva no. Ne mancano troppe». Però la studia da quasi un mese, con il suo staff. Conosce a menadito le innovazioni del successore di Del Bosque, il gran motivatore Lopetegui figlio del forzuto Agerre II re del sollevamento di pietre, sport basco. Lopetegui ha risollevato la Roja, tramortita tre mesi fa in Francia dall’Italia di Conte: «Con tutto il rispetto per Del Bosque, quella dell’Europeo era una Spagna spenta e la vittoria dell’Italia fa poco testo oggi. Questa, che ha appena battuto il Belgio, è tra le più forti d’Europa». Forse di nuovo la più forte, adesso che ha recuperato Iniesta (infortunato invece Javi Martinez), leader temutissimo quando galleggia tra attacco e centrocampo.
La dea è stata parecchio bendata. Il sorteggio nel girone G così perfido da rendere scivolosissimo il secondo appuntamento, dell’Italia, dopo il 3-1 in Israele. Riassunto. Se la Spagna uscirà indenne da Torino, dopo l’8-0 al Liechtenstein utile alla differenza reti, per gli azzurri si profila un inseguimento contro i play-off del novembre 2017, pericolosi spareggi frequentati in genere da squadre come Portogallo e Croazia. Si qualifica solo la prima del gruppo. Le migliori 8 seconde dei 9 gironi europei vanno ai play-off (la peggiore ne viene esclusa), con le 4 teste di serie scelte in base al ranking Fifa. Se non vince dopodomani, è verosimile che l’Italia sia costretta a violare, il 2 settembre 2017, il domicilio spagnolo. Nel frattempo dovrà tenere a distanza l’Albania di De Biasi. «La Spagna non perde nelle qualificazioni mondiali da 23 anni, ma in Albania nessuno prenderà facilmente punti», osserva Ventura. Il famoso dossier sul tavolo di Prandelli, prima della partenza per Brasile 2014, spiegava che il movimento calcistico italiano, in assenza di talenti, avrebbe faticato a qualificarsi per il Mondiale 2022. Ora i talenti stanno sbocciando, Donnarumma su tutti: «Ma bisogna innaffiarli. Sono contento dell’assenso dei club agli stage, un passo nel futuro». Però in 3 giorni non si fa la rivoluzione russa: al massimo si riparte dal 3-5-2 di Israele.