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 2016  ottobre 04 Martedì calendario

Se Balotelli ora piace anche agli arbitri

Tutto in cinque minuti: dopo avere sonnecchiato per gran parte della partita contro il debole Lorient, domenica a Nizza, all’86’ Mario Balotelli ha ricevuto palla, si è accentrato e ha sferrato un destro a rientrare. Gran gol del 2-1 e della vittoria. Per la gioia SuperMario si è tolto la maglietta: prima ammonizione. Poche azioni dopo, a tempo scaduto, uno sguardo di sfida con il difensore avversario Steven Moreira, e l’arbitro Olivier Thual estrae un secondo cartellino giallo: Balotelli espulso.
Un momento molto delicato per il centravanti italiano, che a Nizza è stato accolto come un re e che deve dimostrare di essere cambiato rispetto al passato: da lui ci si aspetta continuità negli allenamenti, disciplina e concentrazione, per tornare un campione dopo le due ultime stagioni buttate al Liverpool e al Milan. L’espulsione di domenica avrebbe potuto rappresentare l’inizio di un ennesimo passaggio a vuoto, invece i tifosi e l’allenatore lo hanno subito difeso. «Il primo cartellino giallo l’ha preso perché si è tolto la maglia dopo avere segnato, e va bene – ha detto Lucien Favre —. Ma il secondo è incomprensibile, dalla panchina mi è sembrato che Mario non abbia fatto proprio niente». E in effetti dalle immagini televisive è apparso evidente che il secondo giallo è stato dato, a entrambi i giocatori, con troppa severità. Si sono affrontati sulla fascia sinistra e poi si sono avvicinati l’uno all’altro con aria minacciosa, ma poi si sono allontanati senza dire una parola e senza un gesto.
Ieri l’arbitro Thual è tornato sui suoi passi e rivedendo le immagini ha riconosciuto l’errore davanti alla commissione di disciplina. Giovedì la decisione finale, ma è molto probabile che la giornata di squalifica automatica verrà tolta e che Balotelli potrà quindi scendere in campo per l’incontro più importante, tra il suo Nizza – primo in classifica – e l’Olympique Lyonnais (per ora quinto) dell’altra stella della Ligue 1, Nabil Fekir. Il condono della squalifica è decisivo: Balotelli evita una battuta d’arresto e non spezza un ritmo che per adesso va oltre le speranze: forma fisica ancora imperfetta, inserimento negli schemi di gioco da migliorare, ma comunque cinque gol in tre partite. E gol pesanti, come quello contro il Lorient che consente al «Gym» di superare il Monaco e tornare alla testa del campionato.
«All’inizio pensavo di andare a Nizza solo per il clima e la posizione – ha detto ieri in un’intervista a Sky —: è sul mare e in una posizione fantastica, venivo da Milano e volevo un posto tranquillo e bello, era un motivo in più per me anche se sembra una stupidaggine». Poi il segnale a Ventura, c.t. della Nazionale: «È anche giusto non essere convocato ora, è meglio che mi convochi la prossima volta perché voglio essere al top».