Corriere della Sera, 4 ottobre 2016
Paola Muraro che querela Renzi e il Pd che denuncia Virginia Raggi: la guerra dei partiti ricomincia da Mafia Capitale
C’è un altro manager, imputato nel processo di Mafia Capitale, accusato di aver favorito Paola Muraro quando era consulente di Ama. È Franco Panzironi, l’ex amministratore delegato della municipalizzata per i rifiuti, indagato con lei e con Giovanni Fiscon (suo successore al vertice dell’azienda) per abuso d’ufficio. Le nuove contestazioni contro l’assessore all’Ambiente arrivano nel giorno in cui esplode la guerra giudiziaria tra Movimento 5 Stelle e Pd proprio per gli accostamenti a Mafia Capitale, con la Muraro che querela il premier Matteo Renzi e i dem che controquerelano la sindaca Virginia Raggi. L’indagine si concentra sui favoritismi che avrebbero consentito proprio a Muraro di ottenere, oltre agli incarichi da un milione e 200 mila euro in dieci anni già contestati, altri 7 contratti da «esterna» per 500 mila euro.
Le parcelle
Ai carabinieri del Noe è stato affidato il compito di verificare tutti i contratti ottenuti dal 2004 in poi. Ma il periodo ritenuto più interessante è quello che va dal 2008, perché con l’arrivo di Panzironi i compensi di Muraro subiscono un’impennata. Nel 2004 la consulente guadagna 30 mila euro, nel 2008 con il nuovo ad sale a 80 mila e due anni dopo percepisce altri 20 mila euro in più per un totale di 100 mila. L’ultimo contratto, scaduto il 30 giugno scorso, quando ormai era già entrata nella giunta Raggi, arrivava a 115 mila euro. Totale: 1 milione e 136 mila euro.
La cifra in realtà è stata molto più alta. I controlli hanno consentito di rintracciare altri sette incarichi per mezzo milione di euro. Soldi che, questo dice la Procura, Muraro avrebbe percepito proprio grazie al rapporto privilegiato che aveva con Panzironi e quello ancor più stretto con Fiscon. Entrambi l’avevano scelta come consulente per la gestione degli impianti Tmb e tritovagliatori, assegnandole un ruolo da alto dirigente.
Gli incarichi
Il potere di Muraro all’interno di Ama è uno dei capitoli dell’inchiesta del pubblico ministero Alberto Galanti e dell’aggiunto Paolo Ielo. La legge impone infatti che i consulenti possano essere presi soltanto se la stessa attività non può essere svolta da dipendenti interni e le verifiche avrebbero dimostrato che tra i funzionari c’erano persone specializzate in grado di svolgere le stesse mansioni.
Nei prossimi giorni i tre indagati dovranno chiarire la propria posizione. La Procura ha smentito di aver già fissato la data dell’interrogatorio di Muraro e non è escluso che nei prossimi giorni lei decida di presentarsi spontaneamente accompagnata dal difensore Riccardo Olivo, scelto dopo la rinuncia al mandato del suo precedente legale, Salvatore Sciullo, incompatibile visto che difende anche Fiscon. Soltanto dopo i magistrati decideranno se procedere con rito ordinario o chiudere invece il fascicolo sollecitando il processo immediato.
Le querele
La prima querela la presenta Muraro «per diffamazione nei confronti di Matteo Renzi, a causa degli indebiti accostamenti tra Mafia Capitale e la mia persona formulati dal premier» e poi annuncia iniziative analoghe «contro chi ha speculato sulla mia vita privata e ha rappresentato atti non veri». Parla di «linciaggio quotidiano e vergognoso» e ribadisce che «continuerò a lavorare contro il sistema di potere che ha messo in ginocchio la città».
Nel pomeriggio il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi annuncia di aver sporto querela contro Raggi «per le dichiarazioni diffamatorie nelle quali ha accostato il Pd alle vicende di Mafia Capitale» e denuncia «la politica dell’insulto e della menzogna da parte degli esponenti del M5s».