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 2016  ottobre 01 Sabato calendario

Tutti i numeri di Esselunga

Esselunga il benchmark della grande distribuzione italiana, ma anche un big a livello europeo nelle vendite per metro quadrato. Esselunga non è solo una catena di distribuzione ma un congegno quasi perfetto in cui le aziende di produzione di piatti pronti e dolciari del gruppo milanese si integrano alla rete commerciale (e con un vasto patrimonio immobiliare).
Secondo il Rapporto 2014 dell’area studi di Mediobanca, l’azienda costruita da Bernardo Caprotti ha il più alto indice di vendite per metro quadrato, 16mila euro, contro gli 8.150 euro medi del panel. Gli altri gruppi si collocano tra i 6.940 euroa metro quadrqato delle Coop e i 4.870 euro a metro di Carrefour. L’azienda è seconda per Roe (dopo la catena discount Eurospin), il 13,6%, e conta su utili netti del 4,9% delle vendite. L’utile cumulato nel periodo 2011-2014 ha toccato 1,1 miliardi contro un misero bottino delle “odiate” Coop di 53 milioni (che però operano in tutta Italia e non solo al Nord e con una logica molto diversa).
Insomma Esselunga è diventata una cash cow grazie alla dedizione totale, dal 1957, del suo fondatore Caprotti che ha formato un proprio management e che ha avuto anche il merito di non essere caduto nella trappola dell’ipermercato, un format che sconta anni di crisi delle vendite.
Operazione rinnovo
Ma anche una macchina quasi perfetta come Esselunga ha subìto negli ultimi anni un’erosione della redditività a causa della profonda crisi dei consumi: ha reagito rinnovando completamente la rete commerciale (nei nuovi punti vendita il pavimento è di marmo), non ha mai staccato il piede dall’acceleratore delle promozioni e ha consolidato la marca propria (Fidel).
Esselunga opera con una rete commerciale di 152 superstore e supermarket in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria e Lazio. In quest’ultima Regione ha aperto il primo punto vendita ad Aprilia nel 2014(il più a Sud dell’impero di Caprotti) ed entro l’autunno è in programma l’inaugurazione del primo punto vendita a Roma, in via Prenestina. Per questo superstore l’azienda ha assunto 100 candidati fra i 13mila candidati del Job Day di Esseluga. Caprotti non potrà partecipare all’inaugurazione di via Prenestina che avrà una superficie di 4.600 mq., oltre 800 posti auto a raso e interrati, il Bar Atlantic, uno spazio nursery con educatrici e sarà aperto 7 giorni su 7.
Nel 2015 la catena milanese ha fatto meglio del mercato crescendo, a rete corrente, del 4,3% (contro un dato nazionale del 2,8%) a 7,3 miliardi di euro. L’esercizo 2015 ha segnato un dato importante: a fronte di ricavi in costante crescita negli ultimi anni, il processo di erosione del margine (comunque sempre sopra i 500 milioni) si è interrotto e anzi è tornato a salire di una percentuale consistente, del 20% a 625 milioni, superiore all’apporto delle nuove aperture. Il risultato operativo è stato pari a 431 milioni, +29%, e l’utile netto a 290 milioni, +37 per cento. La posizione finanziaria netta è passata a -116 milioni da -85 milioni del 2014.
Nuove aperture
L’organico medio di Esselunga ha raggiunto l’anno scorso circa 22mila unità con un incremento di 795 addetti. Nel 2015 la catena di Bernardo Caprotti ha inaugurato cinque nuovi punti vendita e ne ha ristrutturati e ampliati altri tre fra Lombardia, Piemonte ed Emilia.
Il patron, pur anziano, ha sempre lavorato e guardato al futuro: l’anno scorso Esselunga ha effettuato investimenti per 400 milioni mentre negli ultimi 5 anni ammontano a oltre 1,8 miliardi di euro.
Recentemente, oltre al superstore di Roma, Caprotti ha strappato il via libera per il terzo supermercato di Verona, versando 33,55 milioni. Inoltre ha ottenuto il semaforo verde per trasformare, con i suoi 190 addetti, il polo siderurgico bresciano Stefana di Ospitaletto in un centro logistico.