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 2016  settembre 27 Martedì calendario

A Torino, se fai un incidente ti sequestrano il cellulare per vedere se ti sei distratto

Si va dalle campagne mirate, vigili in borghese o sulle moto per bloccare gli automobilisti mentre scrivono un whatsapp, fino al sequestro dello smartphone per verificare se durante l’incidente che ha provocato vittime o feriti il presunto responsabile stesse “giocando” con il telefonino.
Il primo caso a Torino dove il nucleo investigazione scientifica e tecnologica della polizia municipale ha sequestrato tutti gli apparecchi tecnologici, dal telefonino al tablet, per controllare che uso ne stesse facendo chi aveva provocato un incidente grave.
Strumenti che vengono verificati con un’analisi forense. Non solo il telefono, ma il tablet, lo smartwatch, il navigatore, l’i-Pod, e «tutti i sistemi presenti a bordo», spiega il comandante della polizia municipale, Alberto Gregnanini. «È vero, l’uso distorto della tecnologia può provocare danni e vittime sulla strada, ma grazie alla tecnologia si lasciano tracce. E queste possono servire ad inidividuare i responsabili». Quando Torino ha presentato la metodologia durante le giornate della polizia locale di Riccione ha raccolto l’interesse del ministero dell’Interno e dei Trasporti, pronti a studiare progetti specifici.
Anche a Bari hanno capito che è necessario incrementare gli strumenti in mano ai vigili urbani. In un mese di telelaser, che permette di immortalare con una bella foto chi tiene con una mano il volante e con l’altra il telefono, hanno fatto 138 verbali. E dall’inizio dell’anno sono stati elevati 325 verbali per chi parla al cellulare mentre guida e 143 per chi manda messaggi o lo usa per altro. In tutto 468 multe. «Ma con il telelaser le multe si moltiplicheranno», assicurano.
Anche perché il numero non sembra elevato. Non solo a Bari. Ai dati di polizia stradale e carabinieri, 30 mila e 94 multe per guida con telefonino da gennaio ad agosto, bisogna aggiungere i numeri dei verbali della polizia municipale. Solo a Roma tra gennaio e agosto 2016 si è superata quota 24 mila, quasi 4 mila in più dello stesso periodo del 2015.
A Torino invece nel giro di cinque anni si è passati da poco più di 4 mila a circa 5 mila multe all’anno. Nel mese di agosto si è arrivati a 423 violazioni. «Il problema è molto sentito», dicono sotto la Mole dove hanno multato anche un uomo che guidava lo scooter con una sola mano. Con l’altra teneva il telefonino per cercare di catturare un Pokemon. Roma e Torino sono i due Comuni che fanno il numero più alto di verbali.
Gli altri Comuni sono dietro, staccati. A Milano dall’inizio dell’anno a fine giugno sono state 1.567 le multe per uso del cellulare alla guida, contro le 1.289 dello stesso semestre dell’anno scorso: 278 sanzioni in più. Nella battaglia contro chi chatta e manda sms mentre è al volante, in moto o in bici, il comando milanese ha mobilitato squadre di agenti in moto. Una scelta che dovrebbe permettere di prendere gli automobilisti di sorpresa, in flagranza. «I vigili possono osservare la situazione da una posizione privilegiata perché dall’alto della sella in moto riescono meglio a intercettare i trasgressori che usano il telefonino spesso appoggiandolo sulle gambe», spiegano dal comando.
A Firenze gli agenti della polizia municipale hanno elevato 1.353 verbali nel 2015. Nel 2016 sono state 735 tra il primo gennaio e il 31 luglio. Per combattere il malcostume della guida pericolosa con telefonino esiste da due anni un pattuglia di vigili in borghese. Si occupano solo di dare la caccia a chi usa lo smartphone mentre è al volante.
A Genova giro di vite negli ultime due anni. Si è arrivati a oltre 2.300 multe. Secondo la polizia municipale sono stati 315 gli incidenti provocati da un uso sbagliato del telefonino. A Palermo si è arrivati intorno alle 1.400 contravvenzioni. E uno degli automobilisti multati aveva fatto montare sul cruscotto il supporto per il telefono non per usarlo come navigatore, ma per giocare comodamente a Candy Crush.