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 2016  settembre 22 Giovedì calendario

Commento al campionato di Mario Sconcerti

La vittoria più importante è quella dell’Inter che conferma il suo momento di grossa costruzione. L’Empoli è molto fragile, ma quello che colpisce nella partita è la facilità con cui l’Inter ha dominato e segnato i suoi gol. Colpisce anche la nuova statura di Icardi. Adesso fa tutto, non è solo l’uomo che aspetta in area, ma fa da riferimento alla squadra e si fa trovare dalle idee dei centrocampisti. Il lancio di Joao Mario è puro calcio moderno. C’è molto di questo ragazzo portoghese nel nuovo ritmo dell’Inter. Non è un dominatore, ma un pensatore continuo, dà qualcosa di più in ogni movimento quasi senza apparire. Un regista leggero e insistente. È davvero cambiato qualcosa nell’Inter, a modo suo è meno facile vincere a Empoli che trovare la concentrazione per battere la Juve, quella è automatica. Ora l’Inter ha quasi annullato il distacco d’inizio, è in corsa piena e con il morale forse migliore. Se la Juve era malata (e non lo era, ha trovato semplicemente una grossa squadra molto concentrata), non è questa col Cagliari la partita che può dire granché. È bastata un po’ di ragione, meno voglia di stupire. Dei primi due gol uno lo ha fatto segnare Higuain e uno lo ha segnato da solo. E Pjanic ha fatto la mezzala. Non ci voleva molto a rimediare. I punti però contano molto, valgono di nuovo la testa della classifica. Il Napoli infatti non segna e non prende gol, sono due notizie nell’inizio stagione. Ma aveva la partita più difficile. Il Genoa ha corso e colpito soprattutto sulle fasce dove ha messo in difficoltà Sarri. La traversa all’inizio di Hamsik ha mancato la svolta della gara. È alla fine il secondo pareggio in tre trasferte del Napoli, troppo. La Roma trova invece l’avversario giusto per dimenticare. Totti gioca dal primo minuto e gioca bene. All’alba dei suoi quarant’anni sembra perfino migliorato, non c’è intervento che non si noti, che non sia da applausi. Se lui migliora e il tempo passa, essendo tutto relativo, vuol dire che qualcosa è cambiato nel cielo generale. In questo caso la velocità di tutti. A questo ritmo basso, con squadre piccole molto coperte, lo spazio rinchiude il tempo e sceglie chi sa gestirlo meglio. Totti indubbiamente sa farlo. Si va verso un campionato di maggior qualità in alto, ancora meno del solito più in basso. Ma è meglio fermarci con i pronostici, non hanno ancora molto senso.